Un noto istituto di ricerca, tramite le agenzie di stampa, ha reso noto uno studio sulla classificazione dei prodotti in base alla sensibilità del prezzo o meglio alla relazione che intercorre tra l'aumento del prezzo e il comportamento d'acquisto del consumatore. I prodotti sono stati giudicati poco sensibili se a un aumento dei prezzi dell' 1% corrisponde a una diminuzione di appena lo 0,4% al 0,6% del volume in media. Prodotti più sensibili, ad un aumento dei prezzi dell' 1% corrisponde a una diminuzione del 1,2% al 3% del volume in media.
Il concetto di sensibilità al prezzo non è assoluta, dipente dal luogo di vendita, dalla stagione, dalle condizioni meteo, dalle promozioni, dalle campagne pubblicitarie, dalle innovazioni di prodotto. Tutte variabili che incidono nella sensibilità delle scelte del consumatore al momento dell'acquisto. Esistono prodotti che non hanno alcuna sensibilità all'aumento del prezzo di vendita, cioè un aumento di prezzo non determina alcuna modificazione del comportamento d'acquisto.
In genere si tratta di prodotti che vengono ritenuti insostituibili, e godono di una buona immagine tra i consumatori. Altri invece ad un sensibile cambiamento di prezzo sono boicottati dai consumatori, perchè facilmente sostituibili.
Alcuni esempi di prodotti non sensibili al prezzo
1) Le chips, le patatineUno snack insostituibile ed economico, è sempre il re degli acquisti occasionali .
2) Carta igienica
Le vendite di carta igienica non sono influenzati dal prezzo, gli aumenti di prezzo sembrare avere scarso impatto sui volumi d'acquisto. Con un lungo ciclo di acquisto, (quindi più irregolari), le differenze di prezzo sono meno sentite. In media, i consumatori al supermercato spendono meno di 14 secondi per scegliere una carta igienica!
3) Fazzoletti di carta. Anche questa volta un acquisto occasionale e necessario, i clienti non sempre prendono la briga di confrontare i prezzi. C'è chi lo acquista anche in edicola o nei chioschi. Su questo prodotto non c'è molta concorrenza e ogni supermercato ha i suoi prodotti a marchio.
4) Tavolette di cioccolato
La vendita del cioccolato non è soggetta a essere inflenzata dal prezzo, i prodotti a marchio del distributore (private label) pesano solo il 30% . Il consumatore preferisce acquistare la marca di cioccolato e il tipo che desidera ed è disposto a pagarla anche di più. Incide molto di più la scelta del formato e il luogo d'acquisto. In sintesi il prezzo non è il primo criterio di scelta, appaga più un bisogno di piacere e di gusto.
5)La pasta
Le vendite sono poco influenzate dal prezzo? Un prodotto di necessità, la pasta viene percepito come un alimento a prezzo basso, la modificazione di pochi centesimi verso l'alto o verso il basso non è percepito dal consumatore. Quando il prezzo del grano è salito nel 2008, ci sono voluti diversi mesi per osservare un calo delle vendite. Certo, si può sempre sostituire la pasta di riso o altri cereali, ma queste sono di solito più costosi. Così, i grandi marchi non esitano a lanciare prodotti a maggiore valore aggiunto come le paste speciali : pasta integrale, pasta con verdure, pasta con farine diverse kamut, riso o orzo.
Alcuni esempi di prodotti sensibili al prezzo
1) Superalcolici
Con i prezzi elevati non è un prodotto indispensabile. Whisky e C. dipendono in larga misura dalla modificazione dei prezzi pei suoi volumi di vendita. Ci sono molte marche concorrenti e il consumatore di superalcolici è poco fedele alla marca.
2) Champagne e spumanti
Nonostante si pensi che lo champagne e lo spumante siano un prodotto di lusso, i due prodotti sono sensibili a qualsiasi aumento del prezzo sia in salita sia in discesa, c'è anche una grande offerta, per cui la fedeltà alla marca è meno importante di quanto si possa pensare.
3) Detersivi
Il consumatore è molto attento al suo prezzo, tanto che è oggetto di promozione quasi sempre, è uno dei prodotti che si acquista solo quando è in offerta. Negli ultimi anni si è visto un aumento di prodotti concentrati rispetto ai prodotti non concentrati.
4) Pannolini per bambini
Ma quanti pannolini consuma un bambino al giorno? Almeno 5 a 7, pertanto è uno dei prodotti più sensibili alle oscillazioni dei prezzi i consumatori non esitano a trovare soluzioni alternative acquisti in stock o acquisti voluminosi nelle promozioni.
5) Detersivi per stoviglie
Il profumo e il prezzo sono i criteri principali nella scelta dei prodotti per lavare le stoviglie, le private label acquistano sempre più spazio. Quando il bilancio si stringe, i consumatori non sono disposti a pagare di più.
6) Il bagnoschiuma
Un prodotto dove regna un gran numero di marchi tanto che è uno di quesi prodotti sempre oggetto di promozioni, il bagnoschiuma è sensibile alle variazioni di prezzo, il consumatore è molto infedele. Per modificare il comportamento d'acquisto, i produttori stanno cercando di dare ai loro prodotti degli alementi aggiuntivi come nuove profumazioni, i benefici della pelle, la naturalezza degli ingredienti, i benefici di alcuni ingredienti come il ginseng, olio di oliva, melograno,acino d'uva.
ma io mi sono un po' ritrovato in questa classificazione, anche se ci sono alcuni prodotti che indipendentemente dal prezzo acquisterei e voi? ---
Sono in pieno accordo sul fatto che alcuni prodotti vanno comunque acquistati perchè beni di prima necessità o comunque non rinunciabili. Ma anche per questi io stò sempre attentissima ai prezzi in base alla qualità. Compresi carta igienica, pasta e detersivi. Vero che non ci si può rinunciare ma controllo sempre un buon equilibrio tra qualità e prezzo.
RispondiEliminadirei che grosso modo rientro nella media nche io, tolte le patatine, che decisamente relego alle feste di compleanno per bambini... poca cioccolata ma buona, sono d'accordo, invece sulla pasta dissento: molto grandi marchi mi habnno delusa e non poco, mentre una piacevole soprpresa sono stati i cosidetti prodotti a marchio del distributore. ho trovato ottimi prodotti a prezzo onesto, senza pubblicità. le paste speciali preferisco farmele da sola.
RispondiEliminaE' mia buona norma paragonare qualità/prezzo.
RispondiEliminaA volte però quando i rincari, a mio avviso, sono ingiustificati, allora prediligo i prodotti che fatico a mettere nel carrello, ossia quelli posizionati in basso, a quelli a portata di braccio.
Grazie Gunther.
Sostanzialmente l'elasticità d'acquisto rispetto al prezzo è legata alla necessità che si ha del bene.
RispondiEliminaIo non mi ritrovo in questa classifa.
Personalmente non sono sensibile al prezzo del pane, dei libri...e sai che non mi viene in mente altro?
Tutto il resto, indipendentemente da ogni condizionamento esterno, se lo posso sostituire con succedaneo meno costoso e comunque buono, lo sostituisco subito!
Diciamo che non sono un soggetto interessante per i pubblicitari e le mode :D
Gunther interessante. Per quanto riguarda la pasta non posso fare a meno di ricordare la multa che l'antitrust ha inflitto al cartello di diverse grandi marche. Spesso e volentieri, in ogni caso, il prezzo rimane rigido solo quando il costo della materia prima si abbassa...chissà perchè! :D
RispondiEliminaQuesto criterio di valutazione dei prodotti è meglio di una indagine sociologica!
RispondiEliminaBello il post. E'una prospettiva che onestamente sottovalutavo e devo dire che mi sono ampiamente ritrovato per alcuni punti.
Grazie come sempre Gunther, ottimo spunto di riflessione! ;)
Buon inizio settimana :)))
che bello studio sui prodotti, io comunque valuto sempre il rapporto costo/qualità anche della carta igienica. Ti ho votato per il concorso ciao
RispondiEliminasono sempre molto attenta ad acquistare prodotti che non abbiamo utilizzato la pubblicità, salvo qualche sporadico tradimento (es. fette biscottate) altrimenti cerco sempre negli scaffali in basso del super e cerco le promozioni. La pasta ha avuto un balzo in avanti repentino e costante e cerco sepmre le promozioni, anche se non sono grande consumatrice di pasta. Concludendo con questi tempi magri e per il mio forte fastidio che provo nel avere costante e pesante esposizione agli spazi pubblicitari, quando a volte vedo la televisione, tendo a comprare prodotti sconosciuti ( da testare) e in offerta. E che dire del prezzo della benzina?
RispondiEliminaCiao Gunther, intanto grazie per i tuoi articoli che sono sempre interessanti, io sono di quei consumatori che sta molto attenta alla spesa e quindi al rapporto qualità prezzo, concordo però sul fatto che per quanto riguarda alcuni prodotti il prezzo è ininfluente...non li sostituirei mai con quelli meno cari!!
RispondiEliminaciao, ho provato a fare il punto sulle mie abitudini d'acquisto alla luce di quanto hai detto, non è facile soprattutto perchè l'offerta di prodotti in promozione che le insegne propongono condiziona molto il mio paniere. Parlando in generale sono meno sensibile alle variazioni di prezzo sugli alimentari e più sensibile ai prodotti tipo detersivi e simili.
RispondiEliminaMi piacciono veramente molto i tuoi argomenti, trovo molto utile essere invogliata a riflettere!
Un saluto
Kemi
E' molto importante, innanzitutto, sapere esattamente cosa compriamo!Indipendentemente dal costo di un prodotto!
RispondiEliminaCarissimo, i tuoi post sono stupendi! Un abbraccio
IMMaginavo il cioccolato non fosse semsibile al prezzo.. i golosi sono tanti e non si riesce a resistere..:)
RispondiEliminaTi devo fare alcune domancde sui grassi trans.. saturi e insaturi..
ciao
vale
Caspita, tu non smetti mai di stupirmi. Questo post mi ha proprio insegnato tante cose utili.
RispondiEliminaGrazie e buona giornata,
wenny
Interessanti considerazioni...non avrei detto che il cioccolato fosse tra i non sensibili al prezzo.
RispondiEliminaImmagino che lo studio si riferisse all'Italia ... e quindi, della pasta non riusciamo a farne a meno. Su chips, non lo avrei mai detto, francamente.
RispondiEliminaRicordo di uno studio simile, per certi versi, sul marketing della GDO. Negli STATES avevano scoperto che la birra, se esposta di fianco ai pannolini, subivano un'impennata nelle vendite il sabato mattina. Il motivo? I neo-papà che fanno la spesa al mattino e approfittano anche per far rifornimento per il weekend.
Un saluto e Buona Pasqua
Fabrizio