mercoledì 24 febbraio 2016

Pubblicità amare: Star e Orogel

Pubblicità amare, che ti fanno riflettere e che ti lasciano un sapore strano in bocca, campagne di comunicazione che fanno fatica e generare empatia, non comprendo se sono fatte cosi per generare questo stato d'animo oppure è il frutto casuale di scelte poco indovinate?

Star, il mio brodo firmato Gallina Blanca

Il marchio Star è un marchio storico italiano, nato in Brianza nel 1948, appartenuto alla famiglia Fossati, l'ultimo degli eredi è morto prematuramente nel disastro aereo di Linate nel 2001, cosi il marchio è stato ceduto al Gruppo Spagnolo Agroalimen, presente nel settore alimentare con il marchio Gallina Blanca.

Negli ultimi anni sono comparsi sui media diversi articoli in cui si affermava l'intenzione di Gallina Blanca di fare grande il marchio Star, ma i progetti subiscono un fermo nel 2013 quando Star viene coinvolta nello scandalo della Carne di Cavallo e per via precauzionale vengono ritirati  i prodotti sul mercato.

Per fare dimenticare questo incidente di percorso, l'azienda avvia lo spot noi facciamo il ragù come il tuo ma un po' più grande, per rassicurare i consumatori che invece hanno alzato di più il livello della diffidenza per la programmazione martellante degli spot, uno sfinimento.

Lanciati in una sorta di "grandeur" comunicativa, sono caduti nella famosa polemica del dado star delle caponata, Sicilia in rivolta, la vicenda che ha portato Star nelle pagine di cronaca dei giornali, l'azienda non ha mai ritirato lo spot, nonostante i consumatori avevano dimostrato di non gradire è andato in onda per più mesi, diciamolo se qualcosa che non gradisci ti viene ripetuto continuamente facilmente irrita.

Non sappiamo quanto tutto questo è costato all'azienda e alle vendite, ma qualcosa deve essere successo perchè a Settembre 2015 l'azienda lancia un nuovo grande investimento pubblicitario, programma molti spot e acquista molti spazi di pubblicità nella trasmissione mattutina della Prova del Cuoco, tanto che casualmente per coincidenza oppure no, noi non possiamo saperlo, la famosa Chef protagonista dello spot discusso della caponata, diventa giudice della gara del programma.

Purtroppo ho visto qualcuno di quei momenti di promozione all'interno della trasmissione, con  il prodotto il mio brodo, un brodo a lunga conservazione 6 mesi, ricordo lo spot del nipote che va dalla nonna a mangiare i tortellini in brodo e la nonna gli prepara con il mio brodo Star, guardate neanche mia suocera che è di Ginevra, che non ama perdere tempo in cucina, se io mi metto a tavola mi prende qualche avanzo della settimana prima, se vengono i nipoti, sta in cucina tutta la mattina, diventa Ducasse, gli fa il brodo lei fresco con le verdure, immagino in Italia, in sintesi ci vuole una promozione un po' più credibile.

I spot in televisione, il sito internet, tutta la comunicazione mi sembra un enorme contenitore d'aria, non mi trasmettono alcuna emozione, alcuna positività, perchè? Avanzo un ipotesi, forse perchè la situazione dell'azienda non è positiva? E' di alcuni giorni fa la notizia di una protesta dei dipendenti davanti alla sede storica di Star, tanto che ha creato delle lunghe code sulla strada Monza-Melzo, si parla sulla stampa di protesta per la riduzione del 50% della forza produttiva.

Vi ricordate quei poveretti dello post, io lavoro alla Star faccio il ragù come a casa mia ma un po' di grande? Ebbene sembra da queste fonti, che metà di loro dallo spot rischia d'andare al centro di promozione dell'impiego! In pratica d'ora in poi il ragù e il brodo se lo faranno solo a casa loro.

L'azienda rassicura nuovi prodotti e nuovi investimenti sul marchio, per quanto mi riguarda brodo già pronti e dadi speciali che rendono cremosi e più ricchi di sapori i piatti, sono prodotti che non acquisto, con tutta questa voglia di green e di naturale da parte dei consumatori, non credo che avranno vita facile.

Tuttavia anche se noi non siamo analisti finanziari ma se mettiamo insieme una comunicazione poco felice e i fatti di cronaca, noi auguriamoci di sbagliare, sembra che la Gallina Bianca il brodo se la farà più a casa sua che a casa nostra.



Orogel

Il marchio che con il suo spot ci fatto compagnia per tutto il Festival di Sanremo, sembrava più il festival dei surgelati Orogel che di Sanremo.
Uno spot che secondo me avrebbe visto come protagonista meglio la chef del dado Star per la faccia più pacioccona, da una buona forchetta, piuttosto che il loro protagonista, io che sono papà e ora anche nonno, se vedo uno cosi per strada gli compro un panino, mi viene spontaneo dargli qualcosa da mangiare, non lo so perchè ma uno cosi tira fuori il mio istinto paterno.

Ma non è il protagonista l'aspetto che non comprendo dello spot, tutt'altro è simpaticissimo, ma è quello che si dice nello spot, surgelati realizzati con verdure fresche con verdure fresche di stagione, io non ho nulla contro i prodotti surgelati ma scusate che senso ha acquistare un minestrone di verdure surgelate fresche o di stagione?

Io compro i surgelati non perchè sono verdure fresche ma perchè mi permettono di fare un minestrone con un misto di verdure di tutte le stagioni altrimenti compro un prodotto fresco. Per esempio i piselli come le fave li trovo freschi solo pochi mesi all'anno, per questo li compro tutto l'anno surgelati.

Cosa vuole dire minestrone surgelato di verdure fresche?  Un po' come dire una bottiglia di vino fatto con uva fresca, sono parole che io non ho compreso, avrò sicuramente capito male?

Minestroni stagionali che vuole dire? Magari ci vogliono dire che cambiano la composizione del surgelato a seconda del periodo? Bisognerebbe anche spiegare la stagione e dove, perchè l'Italia è lunga per dire quello che è di stagione a Bolzano in Trentino Alto Adige, non è detto che sia di stagione ad Agrigento in Sicilia.

In futuro dovremo aspettarci dei minestroni surgelati divisi per periodo come le annate del vino? Chissà?

Pensandoci meglio magari ci vogliono rassicurare con il fatto che loro non utilizzano materie prime surgelate per fare un minestrone ma che invece utilizzano materie prime fresche che poi preparate a minestrone surgelano, però è una mia interpretazione, un ragionamento che magari andava spiegato meglio nella comunicazione.

Per portare in tavola un minestrone c'è molta concorrenza sul mercato, sia i supermercati che le bancarelle del mercato (come in foto) offrono dei mix per minestroni freschi, verdure di stagione selezionate e pulite solo da mettere in pentola a dei prezzi anche molto interessanti, senza tenere conto dei minestroni freschi già pronti a scadenza breve che si possono trovare nel banco fresco dei supermercato (chiamati in termine tecnico di IV° gamma), pertanto puntare sulla freschezza per un prodotto surgelato come strategia di marketing e comunicazione, se posso dire, è un po' debole . 

Cosa è fresco, cosa sembra fresco, cosa non lo è?

Tuttavia quando andiamo al supermercato il concetto di fresco si sta sempre di più ampliando, non c' è solo il fresco ma c'è il fresco in atmosfera modificata, in fresco in atmosfera controllata, dovremmo fare anche l'abitudine al fresco surgelato, pensiamo al latte prima c'era solo il latte fresco o a lunga conservazione, ora invece il fresco si è ampliando in più di dieci giorni, se posso dire c'è un po' troppo fresco per i miei gusti, trovo che la parola fresco sia un po' abusata nei prodotti alimentari.

Non metto in dubbio tutta la ricerca,  la normativa e la tecnologia sul fresco per amore del cielo, viviamo in una società dove il tempo sembra non passare cinquantenni che fanno i trentenni, trentenni che fanno gli adolescenti, perchè no anche le carote?

Saranno tutti belli freschi ma io mi sento stagionato, il tempo si vede che passa solo per me. Günther quanti anni hai? Vuoi sapere la mia età fresca? La mia età fresca in atmosfera controllata? La mia età fresca in atmosfera modificata? La mia età fresca microfiltrata? La mia età fresca surgelata?

Ho cinquant'anni ma è come se ne avessi 20, non è farsi un gran complimento, come quando senti dire quel prodotto è come se fosse fresco, ma non lo è, ma non lo sei, non lo puoi sembrare, puoi confondere, ma avere la freschezza dei vent'anni è un altra cosa!

giovedì 18 febbraio 2016

Quale relazione tra pesce, mercurio e Alzheimer?

Ilaria M. Bassano del Grappa: Volevo chiederti che pericoli ci sono per il consumo di pesce per i malati d'Alzheimer dal momento che alcune varietà di pesce contengono Mercurio?

Una delle raccomandazioni per le persone anziane è il consumo di pesce in più porzioni a settimana.

Il pesce contiene tanti nutrienti come abbiamo più volte visto in più ricerche, che possono proteggere il cuore e il cervello da diverse malattie degenerative. Negli ultimi anni dato il forte inquinamento dei mari, il pesce può anche contenere un metallo pesante il mercurio, che può rivelarsi particolarmente negativo per il funzionamento del cervello.

Qualche settimana fa, è stato pubblicato uno studio sullo JAMA, che ha analizzato il cervello delle persone che mangiavano frutti di mare e pesce almeno una volta alla settimana hanno mostrato livelli più alti di mercurio nel cervello di coloro che ne mangiavano con meno frequenza.

Tuttavia in coloro che avevano invece il fattore genetico di predisposizione per il rischio per il morbo di Alzheimer, chiamato ApoE4, come il gruppo precedente avevano tracce di mercurio ma hanno mostrato minori formazioni di placche amiloidi, quelle che favoriscono l'Alzheimer, rispetto a coloro che non mangiavano pesce con la stessa frequenza.

Secondo i ricercatori stando attualmente ai livelli di consumo di pesce e quella piccola parte di mercurio che riesce ad arrivare al cervello, è difficile dimostrare un collegamento tra il consumo di pesce e il morbo Alzheimer, pertanto si esclude per i dati finora disponibili un collegamento tra malati d'Alzheimer, mercurio e consumo di pesce.

Quindi come già più volte espresso consumare più porzioni a settimana di pesce, minimizzare il rischio alternando pesci grassi come il salmone una volta alla settimana con pesce anche più magri, o pesci di taglia piccola come pesce azzurro, sogliole, calamari  e seppie.

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Prevenzione primaria e secondaria dell'Alzheimer

Intanto ci si focalizza sempre di più sulla prevenzione primaria e secondaria dell'Alzheimer, una nuova ricercata pubblicata su New England Journal of Medicine, una ricerca che non è nata per lo studio delle malattie celebrali o della demenza, ma delle malattie cardio vascolari, negli anni hanno anche monitorato le malattie celebrali oltre che le patologie cardiovascolari e hanno scoperto che negli anni chi teneva sotto controllo alcuni fattori a rischio aveva meno il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e anche patologie celebrali.

Attualmente non esiste alcun trattamento efficace per prevenire o curare la demenza o Alzheimer, ma questo studio unito ad altri studi sembra dimostrare  che una prevenzione efficace potrebbe ridurre almeno in parte il numero di persone assistite.

I ricercatori sono certi che è possibile ritardare da diversi anni l'insorgenza di questa malattia neurodegenerativa, attraverso una dieta adeguata, la pratica d'attività fisica, stimolazione cerebrale e il monitoraggio dei livelli di colesterolo.

Una speranza che non è poco, anche se bisogna vedere quando questo programma di prevenzione possa incidere sul fattori genetici


Il villaggio dell'Alzheimer

Visto che siamo in argomento vi parlo di un progetto pilota che si sta conducendo in Francia, la cittadina di Dax, ospiterà il primo villaggio dell'Alzheimer, che prevede 120 residenti con la malattia. L'idea di questo progetto pilota, si ispira al modello olandese di Hogewey della cittadina di Weesp, nei pressi di Amsterdam, istituito nel 2009, per fare in modo di mantenere più a lungo possibile i malati di Alzheimer nella vita sociale ordinaria, senza camice bianco visibile, per favorire un approccio non ospedalizzato, ma sotto la stretta supervisione di più di 120 assistenti e volontari.

Il progetto è indubbiamente interessante perché il peso di questa malattia grava solo ed esclusivamente sulle famiglie, il ricovero in strutture chiuse specializzate è spesso la soluzione più utilizzata ma anche molto infelice. Sono curioso di vedere come si svilupperà questo progetto aperto, nelle speranza che portare via le persone dalla loro casa non sia un trauma e che riusciranno a sviluppare un adattamento a relazionarsi con i nuovi compagni di viaggio.

Questo tipo di trattamento è tradizionalmente utilizzato nei paesi del Nord Europa, il mettere insieme persone con identiche patologie e relazionarli con piccole comunità, già nell'800 i folli venivano ospitati nei villaggi di contadini, una pratica con forte impatto emotivo che spero dia maggiore dignità ai malati e alla malattia.

Riferimenti:
Martha Clare Morris John Brockman,; Julie A. Schneider, Yamin Wang, David A. Bennett, Christy C. Tangney, Ondine van de Rest, Association of Seafood Consumption, Brain Mercury Level, and APOE ε4 Status With Brain Neuropathology in Older Adults  JAMA. 2016;

Claudia L. Satizabal, , Alexa S. Beiser., Vincent Chouraki., Geneviève Chêne, Carole Dufouil and Sudha Seshadri Incidence of Dementia over Three Decades in the Framingham Heart Study N Engl J Med 2016; 374:523-532February 11, 2016DOI: 10.1056/NEJMoa1504327

domenica 7 febbraio 2016

Antiossidanti Flavonoidi, dal mirtillo un aiuto nella disfunzione erettile e nel mantenimento del peso?


Massimo G., Este: E' vero che il mirtillo è come il viagra?
Sofia P, Cosenza: il mirtillo aiuta a perdere peso?

In questi giorni tutti i maggiori media hanno parlato di due ricerche pubblicate su due riviste medico scientifiche, che mettono in rilievo le virtù degli antiossidanti, in particolare flavonoidi, sia nell'uno che nell'altro studio si mette molta enfasi sul mirtillo, tutti articoli sono corredati di foto di solo mirtillo.
Deduzione facile per il lettore, il mirtillo come il viagra naturale e il mirtillo aiuta a perdere peso, ma non è proprio cosi!

Antiossidanti Flavonoidi e disfunzione erettili

La ricerca pubblicata sull' American Journal of Clinical Nutrition, sostiene che una dieta ricca d'antiossidanti in particolare flavonoidi (antiossidanti particolarmente presenti nei mirtilli e nei ravanelli), con 4 porzioni a settimana può ridurre dal 14% al 21 % il rischio di disfunzione erettile specialmente quando la dieta con il consumo di flavonoidi è accompagnata da esercizio fisico.

Antiossidanti Flavonoidi e mantenimento di peso

Il lavoro pubblicato sul British Medical Journal, mostra che il consumo di alcuni tipi di frutta e verdura ricca di flavonoidi, composti chimici che si trovano in frutta e verdura, aiuterebbe a mantenere un peso stabile.


Marketing & Ricerca rivolta al sesso maschile e al sesso femminile

Diciamo subito che se voleva essere un operazione di marketing per il mirtillo è molto riuscita, visto anche quello che costa il mirtillo 15 euro al kg,  per esempio la mela 1,80 euro al kg contiene anche lei Flavonoidi, ma nessuno mai lo ricorda.

Quello che spesso queste ricerche non tengono conto è la stagionalità di frutta e verdura, si da per scontato che le varietà di frutta siano disponibili tutto l'anno.

Ci sono alcuni frutti come il mirtillo che troviamo in vendita tutto l'anno, ma arrivano dal Cile, Messico, Marocco, non è un prodotto a km zero, ha un certo costo, un aspetto che uno studio non può non tenere conto.

Pertanto garantire 4 volte alla settimana la porzione di un certo prodotto tutto l'anno non è sempre possibile, più che puntare su un unico frutto almeno scegliere un gruppo di prodotti in modo da rispettare stagionalità.

La pubblicazione dei due studi sembra più un operazione per fare mangiare agli uomini più frutta e verdura, non ci poteva essere migliore comunicazione perchè tocca un punto in cui gli uomini sono molto sensibili come le donne per il mantenimento del peso, entrambe le ricerche visto anche la distanza di pubblicazione di pochi giorni, due autori presenti in entrambe le ricerche sembrano state montate ad arte.

Poca frutta e verdura nel carrello della spesa

Queste ricerche nascondono il vero problema, che al di là del trend del salutistico, al di la del Gluten free e della dieta vegetarina, il consumo delle porzioni di frutta e verdura è molto basso la media del 50% pertanto rispetto alle 5 porzioni consigliate siamo fermi alle 2 porzioni e mezza, quasi tre.

Questo chiaramente a favore d'altri gruppi d'alimenti che possono essere fonte nel lungo periodo non solo della disfunzione erettile e dell'obesità ma anche di altre patologie dalla malattie cardiovascolari al diabete.


Se per i problemi di peso, l'alimentazione è più direttamente coinvolta nella disfunzione erettile un po' meno (provate a mettere il marito a mirtillo e fateci sapere), l'alimentazione ha un ruolo di prevenzione, aiuta a seguire un regime alimentare più sano, perchè la frutta contiene fibre, migliora il senso di sazietà, ma sia la disfunzione erettile e l'obesità sono due patologie complesse che non è detto possono dipendere solo dall'alimentazione e (nel caso specifico dal mirtillo), ci sono altri fattori causa di cui non si può non tenere conto.

Inoltre bisogna tenere presente che le persone attente alle porzioni di frutta e verdura sono persone spesso con uno stile di vita attivo, attente alla linea e al benessere, motivate a tenere alto il loro livello di qualità della vita.

Per informazione bisogna dire che i flavonoidi non sono solo contenuti nel mirtillo, oltre che nei ravanelli come precedentemente detto, li possiamo trovare nel tè verde, uva, agrumi, mele, albicocche, cavoli, broccoli, spinaci, finocchio, pomodoro.

Sintesi:
No, il mirtillo non è il viagra naturale, per san Valentino non fatevelo mancare non si sa mai, ma una dieta equilibrata con le 5 porzioni di frutta e verdura  unita ad attività fisica, possono contribuire ad avere un fisico sano e un fisico più attivo nel corso del tempo che coinvolge anche la sfera sessuale.

Il mirtillo non fa perdere peso ma più porzioni di frutta e verdura contribuiscono ad avere un alimentazione più equilibrata e quindi aiutare anche il mantenimento del peso da sempre, ancora di più se unita ad uno stile di vita attivo.

Se avete un alimentazione ricca di frutta e verdura fresca e varia, una carenza di flavonoidi è difficile, al contrario mi si dimostri che una dieta povera di mirtillo o meglio di antiossidanti flavonoidi provoca disfunzione erettile e obesità.

Però secondo me ci possono essere anche dei benefici indiretti a seguire queste due nuove ricerche, cambiate la dieta a casa, sia la vostra che quella del marito, basta lasagne, basta cannelloni, basta arrosto, basta bagna cauda, una bella macedonia che si fa anche prima, si mantiene pulita la cucina e ci si riposa anche un attimo :-)

Riferimenti:
Aedín Cassidy, Mary Franz, and Eric B Rimm "Dietary flavonoid intake and incidence of erectile dysfunction" American Journal of Clinical Nutrition

Monica L Bertoia,, Eric B Rimm, Kenneth J Mukamal, Frank B Hu, Walter C Willett, , Aedín Cassidy
Dietary flavonoid intake and weight maintenance: three prospective cohorts of 124 086 US men and women followed for up to 24 years, BMJ 2016; (Published 28 January 2016)

venerdì 5 febbraio 2016

Efsa via libera per edulcoranti in alimenti per bambini

Da diversi anni tra me e l'Efsa, c'è un rapporto d'antipatia reciproca, questa notizia rende più forte la mia antipatia.

IL 19 Gennaio l'Efsa ha espresso parere favorevole all'uso di edulcoranti (dolcificanti) nei prodotti destinanti ai bambini da 1 anno a tre anni in particolare sucralosio E 955 .

Io a mia suocera che ha 85 anni, non glieli compro i prodotti con edulcoranti alimentari, figuratevi se io gli compro ai miei nipotini di meno di tre anni!

Comprendo anche se non sono d'accordo che quando un adulto deve perdere peso, possa acquistare un prodotto con dolcificanti, ma un bambino di due anni!

Efsa afferma che verrà solo usato per prodotti a fine medici speciali, individuano i prodotti per bambini allergici in particolare al latte vaccino.

Non si comprende il perchè dell'uso dell'edulcorante, immagino forse serve per rendere un latte vegetale o qualche altra formula più dolce con più appeal per il bambino, perchè lo zucchero non andava bene?

Sappiamo che il senso del gusto si forma in quell'età che va da 1 anno a 3 anni, non rischiamo di abituarlo a un gusto troppo dolce? Perchè gli edulcoranti hanno potenzialmente un maggiore gusto dolce, il sucralosio 600 volte in più rispetto allo zucchero, il doppio più dolce della saccarina e quattro volte in più dell'aspartame.

Motivazioni straordinarie per alimenti speciali ma il rischio come altre innovazioni, che una volta introdotte sul mercato si espandono anche in altre categorie di prodotti alimentari per bambini, perchè difficilmente rimarrà vincolata a soli prodotti a fine medici speciali, non ci crede nessuno, cosa dovremo aspettarci in futuro dei lecca lecca alla saccarina? Dei chupa chupa all'aspartame?

La cosa più divertente è quando poi sento i stessi personaggi che hanno approvato l'uso degli edulcoranti per bambini partecipare alle tavole rotonde sostenendo di non comprendere come mai i bambini sono abituati al gusto troppo dolce, ma ragazzi miei se non vi si tiene d'occhio fate mettere i dolcificanti anche nel biberon!

Questi pareri che saranno del tutto legittimi non lo metto in dubbio non mi rendono sereno, prospettano un futuro poco rassicurante nel settore alimentare.