In attesa di dati e ricerche di mercato, io personalmente sono un osservatore attento e colgo dalla realtà che io vedo tutti i giorni i segni di questo cambiamento le ricerche di mercato arrivano quando il cambiamento è gia superato, troppo tardi per intervenire, la capacità di buon marketing manager è sapere anticipare. Quello che stiamo vivendo, nonostante lo si analizzi come un fatto nuovo, nella realtà è iniziato diversi anni fa, la perdita di potere d’acquisto è iniziata con l’ingresso dell’euro come moneta unica, l’attuale crisi non arriva pertanto come qualcosa di nuovo, ma amplificherà le strategie che i consumatori mettono in atto per cercare di rimanere invariato o meno evidente il potere d’acquisto. La fine della corsa ai consumi, non ha voluto dire la fine della società dei consumi, ma c’è stato un forte cambiamento di comportamento, tanto che ci sono articoli che si acquistano solo nelle promozioni, le persone riducono il consumo di cibo ma non quello di regalarsi il telefonino di ultima generazione. C’è un forte ritorno ai valori ai valori tradizionali e una forte distanza verso il consumo usa e getta è come se crisi del potere d’acquisto è emergenza ambientale si siano uniti insieme.
W l’hard- discount e i mercati
Dal punti vista alimentare c’è da registrare un forte calo delle vendite, è la prima volta che succede, mai l’italiano aveva risparmiato sul cibo dal dopoguerra, ma non tutto allo stesso modo per esempio si mangia meno carne bovina e più carne bianca di pollame e maiale meno costosa mentre tornano sulle tavole nonostante l’aumento di prezzo riso e pasta, sempre più pasta fatta in casa, cosi come il pane, boom vendite delle macchina del pane. Sono aumentate le vendite delle verdure in conserva e surgelate e diminuite quelle fresche. Torna sulle tavole anche l’acqua del rubinetto, il consumo di vino oramai è sempre più in flessione, riservato per le grandi occasioni. Due milioni di clienti in più per gli hard discount, hanno mantenuto i prezzi bassi ma hanno anche aperto ai prodotti di marca come Ferrero, non sono più solo coppie con figli piccoli ma anche singles, coppie senza figli, over 50. Boom di acquisto ai mercati non solo per frutta e verdura, e dei mercatini del contadino.
Low- cost style
Il settore tessile è da anni in crisi vincono le marche come Zara ed H&M, sono sopratutto le donne che hanno ridotto le spese d’abbigliamento, preferendo acquistare solo qualche capo di qualità, magari in uno spaccio aziendale con un buono sconto. Sono più gli uomini a trascinare i consumi soprattutto gli uomini tra i 35 anni e 55 anni. Grande novità l’acquisto abbigliamento su internet, soprattutto si confrontano modelli, prezzi e prodotti.
Si condivide il dessert
Al ristorante sempre più raro il vino, il caffè e quando si ordina il dessert lo si condivide, gli italiani hanno acquisito una netta preferenza agli apertivi lunghi fatti di assaggi, pizzerie, i menu veloci e combinati piatti e bicchiere di vino e i fast food o self service.
Piccolo è bello
Affermare il proprio status sociale con la propri auto è da mafiosi, i consumatori scelgono macchine sempre più piccole con ridotto emissioni di CO2.
Le vacanze sono sacre?
Si fa sempre vacanza, sempre più brevi periodi però, grazie a internet è possibile trovare le offerte più convenienti è questo il settore che saputo più adeguarsi alla crisi, come quelli di turismo lento d'altronde come rinunciare a delle offerte cosi allettanti, viaggi in treno, weekend romantici, viaggi in bici, vacanza in campagna.
W l’hard- discount e i mercati
Dal punti vista alimentare c’è da registrare un forte calo delle vendite, è la prima volta che succede, mai l’italiano aveva risparmiato sul cibo dal dopoguerra, ma non tutto allo stesso modo per esempio si mangia meno carne bovina e più carne bianca di pollame e maiale meno costosa mentre tornano sulle tavole nonostante l’aumento di prezzo riso e pasta, sempre più pasta fatta in casa, cosi come il pane, boom vendite delle macchina del pane. Sono aumentate le vendite delle verdure in conserva e surgelate e diminuite quelle fresche. Torna sulle tavole anche l’acqua del rubinetto, il consumo di vino oramai è sempre più in flessione, riservato per le grandi occasioni. Due milioni di clienti in più per gli hard discount, hanno mantenuto i prezzi bassi ma hanno anche aperto ai prodotti di marca come Ferrero, non sono più solo coppie con figli piccoli ma anche singles, coppie senza figli, over 50. Boom di acquisto ai mercati non solo per frutta e verdura, e dei mercatini del contadino.
Low- cost style
Il settore tessile è da anni in crisi vincono le marche come Zara ed H&M, sono sopratutto le donne che hanno ridotto le spese d’abbigliamento, preferendo acquistare solo qualche capo di qualità, magari in uno spaccio aziendale con un buono sconto. Sono più gli uomini a trascinare i consumi soprattutto gli uomini tra i 35 anni e 55 anni. Grande novità l’acquisto abbigliamento su internet, soprattutto si confrontano modelli, prezzi e prodotti.
Si condivide il dessert
Al ristorante sempre più raro il vino, il caffè e quando si ordina il dessert lo si condivide, gli italiani hanno acquisito una netta preferenza agli apertivi lunghi fatti di assaggi, pizzerie, i menu veloci e combinati piatti e bicchiere di vino e i fast food o self service.
Piccolo è bello
Affermare il proprio status sociale con la propri auto è da mafiosi, i consumatori scelgono macchine sempre più piccole con ridotto emissioni di CO2.
Le vacanze sono sacre?
Si fa sempre vacanza, sempre più brevi periodi però, grazie a internet è possibile trovare le offerte più convenienti è questo il settore che saputo più adeguarsi alla crisi, come quelli di turismo lento d'altronde come rinunciare a delle offerte cosi allettanti, viaggi in treno, weekend romantici, viaggi in bici, vacanza in campagna.
