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mercoledì 7 aprile 2021

Chi ha avuto il Covid 19, deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?


Demetra E. Empoli: Volevo sapere se chi ha avuto il covid , deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?

In questo periodo tutto il mondo medico scientifico si pone questo quesito, il problema è che non ci sono studi è una sperimentazione sul campo. 

I primi vaccini per il Covid 19 sono stati presentati solo a Dicembre 2020, da soli 4 mesi, diversi vaccini sono in fase sperimentale ed è probabile che vengono autorizzati durante l'anno, una situazione in continuo aggiornamento.

Bisogna essere in grado di comprendere se coloro che hanno sviluppato un'immunità naturale a causa dell'infezione abbiano bisogno vaccinarsi e quale immunità possa garantire loro il vaccino.

Nello stesso tempo bisogna essere in grado di comprendere quanto tempo dura l'immunità vaccinale per coloro che invece hanno ricevuto le due dosi di vaccino. 

Quesiti che rimangono tutt'ora aperti e che la comunità medico scientifica è chiamata a fornire delle risposte.

Teniamo presente che i vaccini fino ad ora approvati prevedono le due dosi, perchè è il sistema con cui sono stati creati (priming e boots). La prima dose serve a innestare la risposta immunitaria al fine di riconoscere il virus come estraneo e stimolare la reazione degli anticorpi la seconda  attiva il sistema e mette in moto la risposta immunitaria 

E' stato pubblicato qualche giorno fa su Nature Medicine uno studio condotto negli USA dal Cedars-Sinai Medical Center uno studio condotto su 1000 soggetti a cui veniva fatto il vaccino di cui su 78 persone avevano avuto il covid 19. Dopo la prima dose, dagli esami del sangue si è evinto che 35, un po' meno della metà dei 78, avevano  i livelli degli anticorpi contro sars-CoV-2  simili a quelli tra le persone che non erano mai state infettate ma che avevano ricevuto due dosi del vaccino.

Si è facilmente portati a pensare che coloro che hanno avuto Covid-19 potrebbero saltare la seconda dose del vaccino .

Se questa pandemia dura due anni, e qualcuno ha avuto un'infezione due anni fa, sulla base dei nostri dati non possiamo essere sicuri che solo una dose possa garantire un'immunità. 

Ci sono motivazioni che impongono cautela, perchè ci sono molte persone che anche se guarite dal Covid 19 potrebbero non essere così forti dal punto di vista immunitario, quindi potrebbero aver bisogno della seconda dose per rafforzare la loro protezione (mi riferisco in particolare alle persone anziane).

Pertanto ho ragione di credere che in futuro si potrà consigliare la vaccinazione anche per coloro che hanno già avuto il virus, due dosi se i vaccini rimangono quelli che ci sono sul mercato attualmente, diverso sarà se verranno approvati vaccini di solo una dose.

Sintesi

Per quello che oggi siamo a conoscenza, anche a coloro che hanno avuto Covid 19 potrebbe essere consigliato di vaccinarsi sempre con due dosi di vaccino per ragioni di cautela.

Perchè non siamo in grado di conoscere quanto sia compromesso il sistema immunitari nelle persone già infettate, non siamo in grado di conoscere se l'immunità naturale data dall'infezione sia in grado di proteggere dalle varianti e per quanto tempo.


Ps: Chiedo scusa ma a causa del Covid 19 sono molto preso con il lavoro e il blog è poco aggiornato.

mercoledì 24 marzo 2021

Un anno di Covid 19, perchè va così male?


Claudia G, Bologna A un anno di distanza i casi di COVID-19 stanno aumentando e le vaccinazioni sono in forte di ritardo sia per gli ultra 80enni e che per le categorie più a rischio, Com'è che va così male?

Beh si, comprendo che la situazione possa sembrare non positiva, siamo di nuovo in lockdown per la terza volta e si spera che sia l'ultimo. 

L'Italia è stato il primo paese europeo ad essere infettato da Covid 19 , il primo caso il 20 Febbraio 2020 a Codogno (Quel giorno mi trovavo casualmente proprio a Codogno).

Già nel Maggio 2020 l'OMS ha dichiarato Europa epicentro della Pandemia per il numero dei morti,  l'Italia per molte settimane ha avuto il maggiore tasso di mortalità.

Durante il periodo estivo c'è stata poca attenzione, i governi e i media in generale non sono riusciti a sensibilizzare la popolazione sui reali pericoli della salute.

Negli ultimi mesi l'esperienza europea della pandemia sta cambiando, da una parte abbiamo il Regno Unito, che sull'esempio dei Stati Uniti, ha implementato programmi di vaccinazione efficaci che vedono diminuire il numero dei casi, mentre negli altri i paesi tra cui Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Slovacchia, Italia, Francia, Polonia e Svezia hanno visto aumenti significativi nei nuovi casi giornalieri nelle ultime settimane, in Italia il picco è stato al momento il 13 marzo con più di 26.000 nuovi contagi.

Nel mondo tra il 15 e il 21 Marzo secondo OMS c'è stato un aumento dei contagi dell'8% in più rispetto alla settimana precedente, Europa (+13%), Sud est asiatico e Pacifico Occidentale le aree più interessate all'aumento (se Europa i numeri sono in aumento in America -5%). In  una solo settimana in UE + 1,4 milioni di contagi e 21.000 decessi.


La variante inglese

Questa nuova ondata d'infezioni è dovuta alla variante inglese, identificata per la prima volta nel sud-est dell'Inghilterra a dicembre, tecnicamente indicata come B.1.1.7., variante che ha la caratteristica d'avere il 50% in più di trasmissibilità rispetto alle precedenti forme di SARS-CoV-2.

In Repubblica Ceca uno dei paesi più in difficoltà (234 decessi ogni 100.000 abitanti e 1.037 contagiati ogni 10.000 abitanti) a Gennaio la variante inglese rappresentava il 30-40% dei casi, a Febbraio la variante inglese rappresentava tra il 60 e l'80% dei casi.

La conseguenza è che molti paesi si trovano a gestire più Sars Cov 2 quella vecchia e le nuove varianti più aggressive e più facili da trasmettere, ma non hanno compreso la differenza e la diversa pericolosità.

Complice il periodo natalizio, la notizia della speranza del vaccino, si sono allentate le misure di sicurezza e inoltre politicamente non sono state avviate misure in grado di contenere queste nuove varianti, in qualche modo sono state sottovalutate.


Le vaccinazioni al momento stanno generato più confusione che utilità

Sempre nel periodo di Dicembre 2020 sono stati annunciati i vaccini, il futuro sanitario e anche economico dell'Europa dipende dalla velocità dell'implementazione dei vaccini.

Molti paesi europei si sono persi, sarebbe meglio dire che hanno messo in mostra le loro carenze sia sul piano politico che organizzativo e di conseguenza economico, qualche dato: negli Stati Uniti il 13,20% delle persone ha ricevuto le due dosi previste,. 

Nel Regno Unito il 30%  della popolazione ha ricevuto una prima dose e l'3,8% è stato completamente vaccinato. Una scelta quella inglese di vaccinare al prima dose prima possibile al numero più alto di persone, 

L'UE, ha somministrato una prima dose solo al 8,97% della popolazione, e ha completamente vaccinato il 4% .



In Italia le vaccinazioni Covid 19 in forte ritardo rispetto ad altri paesi nel mondo

La lentezza con cui procede l'Unione Europea e l'Italia (55° al mondo) non è dovuta al ritardo dell' approvazioni dei vaccini o degli approvvigionamenti ma a una complessa macchina burocratica unita a un carenza organizzativa.

Per esempio la Regione Lombardia, il cui sistema sanitario regionale aveva fallito nella vaccinazione antiinfluenzale e ora non si può dire che la situazione sia migliorata, risulta essere una delle regioni con la più bassa percentuale tra dosi somministrate e dosi consegnate in Italia, peggio della Basilicata e un po' meglio della Calabria e della Sardegna (Fonte Lab 24 il sole 24 ore) , 

Il Covid 19 ha fatto venire fuori un sistema "carente" in quello che si auto considerava il miglior sistema regionale sanitario italiano (le scuse di Bertolaso e della Moratti sono da rispedire al mittente con gli interessi).

Cito qualche esempio, mi viene inviato un sms di una struttura vaccinale lombarda con la richiesta se conoscevo delle persone ultra 80 enni pronte da vaccinare per non sprecare 61 dosi di vaccino che rischiavano d'essere buttate via ma bisognava recarsi al centro vaccinazione entro venti minuti.

Ora, non ci vuole molto a capire che è impossibile muovere delle persone ultra 80 enni da casa in venti minuti compreso il traffico cittadino per raggiungere strutture delle vaccinazioni, abbiamo nella maggior parte dei casi delle automobili per accompagnare i nostri familiari a fare delle vaccinazioni non degli elicotteri, ammesso che abbiate un elicottero e che riuscite a fare salire e scendere degli ultra 80 enni!

In generale c'e l'incapacità di comprendere le dimensione del problema, non dico d'intelligenza ma di un minimo di buon senso.

Chiunque si presenta in un centro vaccino e si mette in lista ha la speranza ma spesso certezza d'essere vaccinato annullando tutte quelle che sono le priorità per età, lavoro e patologie pregresse, in altre parole potremmo dire che qualcuno legalmente ha trovato il modo di saltare la fila.

Ci si dovrebbe chiedere come mai tanta gente non si presenta? L'appuntamento è arrivato a destinazione? (SMS mai arrivati ), le persone anziane hanno qualcuno che li accompagna? Se l'obiettivo è la vaccinazione capillare, muoversi in modo casuale è disorganizzato è più pericoloso dello stesso virus.

Si potevano fare scelte diverse e più ragionevoli non solo nei confronti del rispetto della popolazione ma del sistema sanitario intero.



Aspettative dell'Unione Europea sulle vaccinazioni

La Commissione europea si è impegnata a offrire a tutti nell'UE un vaccino entro la fine di settembre. Ma dovrebbe accelerare significativamente la sua implementazione per raggiungere questo obiettivo. le stime di previsione danno ai residenti nell'UE possibile vaccinazione maggiore del 50% a settembre 2021 se si procede con l'attuale ritmo.

Attualmente è logico pensare al completamento vaccini in Ue all' inizio 2022. A soffrire di più di questa situazione saranno i paesi che puntavano sul turismo come crescita economica : Italia, Spagna, Francia, Grecia, che rischiano d'avere danni economici più grandi dovuti alla mancanza della seconda stagione turistica persa dopo quella del 2020.

Strategie come i passaporti sanitari digitali non sono immuni da pericoli, una disparità nei tassi di vaccinazione tra gli Stati membri potrebbe portare a nuovi focolai. I turisti immunizzati potrebbero inconsapevolmente diffondere il virus alle comunità locali che non sono state protette sufficientemente  da un vaccino.



Concludendo

Tanti errori di valutazione hanno in qualche modo mandato in tilt il sistema sanitario di diversi paesi europei, per ragioni diverse :

- incapacità tecnica e politica in particolare della UE di gestire l'emergenza (I numeri statistici purtroppo non mentono).

- le gestione nazionale dell'emergenza Covid 19 in molti paesi UE non ha trovato interlocutori non dico preparati, nessuno era preparato ma incapaci di comprendere i risvolti della difficoltà sanitaria, sociale ed economica

- la mancanza di strutture e di personale sanitario, a Crema sono arrivati in aiuto da Cuba con l'Ospedale Militare, il numero chiuso delle Università nella Facoltà di Medicina in Italia, già prima del Covid ha obbligato strutture a richiedere professionisti in altri paesi, Sud America, Est Europa, India.

- ho sentito politici dire, "non comprendiamo come mai facciamo bandi per la ricerca di medici e non si presenta nessuno" (sei tu che hai firmato per il numero chiuso alle Università, poniti una domanda e datti una risposta).

- grazie ai farmaci generici si è legalizzato lo spostamento della produzioni dei farmaci all'estero, solo ora si è compreso l'importanza d'avere luoghi di produzione di farmaci nel proprio paese (Per esempio il piccolo stato di Cuba a breve inizierà a produrre propri vaccini).

- i sistemi sanitari regionali non sono sembrati adatti a gestire questa situazione d'emergenza a dire il vero avevano difficoltà anche nella gestione ordinaria ma si è preferito fare finta di nulla.

Tuttavia si può migliorare, ad Aprile saremo nella seconda fase, partendo da un'implementazione di una campagna vaccinale capillare e gestita meglio di come è stato fatto finora, al fine di raggiungere quella famosa immunità di gregge tanto attesa, ma bisogna cambiare le modalità di gestione e d'accesso al vaccino.

Diciamo che la corsa all'arrembaggio del Vaccino non è stato al momento il metodo migliore. Quello che fa la differenza nelle società complesse è l'organizzazione  e la tutela delle categorie a rischio.

Il resto poi sta anche a noi cittadini a cercare d'osservare norme di sicurezza e distanziamento e devo dire che anche su questo ho visto molta superficialità.

Non è da escludere altri lockdown prima dell'estate (la Germania prolungherà il lockdown anche dopo Pasqua), certo il Covid 19 è stato un virus molto forte che ci ha colto impreparati, tuttavia coloro che rappresentano Ue, i singoli stati membri dell'UE e l'organizzazione dei sistemi sanitari dei singoli stati hanno dimostrato tutti i propri limiti.

Che la salute rientri al centro delle politiche o per lo meno dell'interesse politico e sociale, attualmente la speranza quindi è che entro Giugno 2022 (Lab 24 Il sole 24 ore) si potrà vaccinare il 70% della popolazione, pertanto entro Giugno 2022 potremo uscirne, stando attenti d'arrivarci.

Fonte Dati: OMS, Gedivisual John Hopkins University, Lab 24 il sole 24 ore, Lab 24 il sole 24 ore vaccini italia.

lunedì 5 giugno 2017

Vaccini, coercizione o democrazia?

Sonia G, Cesena: Lei che è una persona di buon senso cosa ne pensa del decreto sui Vaccini?

Su dieci domande che ricevo al giorno almeno cinque riguardano i vaccini, quello che lascia sbigottiti gli utenti è la mancanza di critica sulla stampa in merito alle nuove circostanze che hanno portato in Italia a un decreto, una mancanza di un contraddittorio sia sui media che politico.

Il giorno 19 maggio 2017 in Italia è stato approvato il Decreto legge che obbligherà i genitori a vaccinare i propri figli, pena il non inserimento a scuola (si parte dall’anno scolastico 2017/2018) , la mancata vaccinazione porta alla segnalazione diretta da parte dell’ASL al Tribunale dei Minori per l’avvio al procedimento della sospensione della patria podestà.


Ecco l’elenco dei vaccini e delle copertura diffusa dal Ministero per il 2015:

antipoliomielitica (93,4%)
antipoliomielitica (93,4%)
anti-difterica (93,35%)
anti-tetanica (93,56%)
anti-epatite B (93,2 %)
anti-pertosse (93,3 %)
anti Haemophilus Influenzae  tipo B (93,03 %)
anti-meningococcica B (anti-meningococcica età pediatrica 88,73%)
anti-meningococcica C (76,62 %)
anti-morbillo (85,29%
anti-rosolia (85,22%)
anti-parotite (85,23%)
anti-varicella (30,73%)

I dati sono stati forniti dal Ministero pertanto visto che il Decreto arriva dallo stesso Ministero era forse necessario una verifica per la forte pressione dello stesso nel fare approvare il decreto.

Il livello ottimale per la copertura vaccinale per garantire la cosiddetta immunità di gregge da parte di alcune società scientifiche è del 95%, negli ultimi anni il numero dei vaccini è in diminuzione, basti pensare che nel 2011 la media italiana era al di sopra del 96%.


Cosa ha determinato questo calo improvviso?

Penso che prima di formulare un decreto bisogna chiedersi, le ragioni che hanno portato nel giro di pochi anni a un calo dei vaccini raccomandati.

Il dato coincide con la il fallimento del vaccino anti influenzale nel 2015 che ha fatto nascere e rinforzare un atteggiamento di diffidenza nel confronto dei vaccini.

Si badi bene che in altri paesi ci sono dati ancora più negativi per esempio negli Usa solo il 70% di copertura della popolazione dei vaccini e nessuno ha mai pensato di fare un decreto.

Per quanto mi riguarda togliere la patria podestà per una varicella, è un esercizio che bene sia esercitato per altre motivazioni.

Non è questo il maggiore problema della sanità in Italia, basta andare in qualsiasi Pronto Soccorso per rendersi conto della carenza del 30% d'ambulanze, posti letto e personale, tanto che un noto giornalista suggerisce più che chiamarli Pronto Soccorso meglio chiamarli Lento Abbandono.

Secondo il Censis, negli ultimi anni è aumenta la spesa sanitaria privata degli italiani, che sale a 35,2 miliardi, e si espande l'area della 'sanità negata' con 12,2 milioni di persone che nell'ultimo anno hanno rinunciato o rinviato prestazioni sanitarie (1,2 milioni in più rispetto all'anno precedente, pari a un incremento del 10,9%).

Possibile che l'urgenza siano i vaccini che vengono somministrati al 93,4% della popolazione italiana in qualsiasi caso e non i 12 milioni d'italiani che hanno dovuto rinunciare alle cure sanitarie?

Non per essere polemico ma se la media dei vaccini quando la Ministra Lorenzin è entrata al Ministero era del 96%  e poi è scesa per il 93% per i vaccini obbligatori e 85% sui vaccini raccomandati forse la responsabilità è della stessa Lorenzin.


Qual'era urgenza? Qual'era l'emergenza per il ricorso a un decreto?

C'è un problema di legittimazione politica della decisione. Un governo che dopo il referendum di Dicembre, ha perso il sostegno popolare e in una democrazia non è cosa da poco.

L'attuale governo è stato chiamato al fine di una gestione ordinaria in attesa dello stabilire delle nuove elezioni, una transizione che non può essere infinita e che in uno stato corretto non legittima il ricorso ai decreti.

Il primo sbaglio del Governo Gentiloni è stato quello di non mandare a casa alcuni membri del vecchio Governo Renzi, da quelli con il conflitti d'interesse e quelli molto criticati come il Ministro della Salute e quello del Lavoro, Poletti e Lorenzin che avevo sollevato anche manifestazioni pubbliche e popolari di dissenso del loro operato e che di fatto hanno fatto sono i responsabili delle perdita della fiducia del consenso popolare espresso nel referendum.

Il secondo sbaglio del Governo Gentiloni, è stato quello che davanti a un decreto del genere non ci sia stato nemmeno uno che abbia non dico contestato ma neanche espressa qualche perplessità su alcuni punti, in sostanza ci si è arrogati il diritto di decidere senza sentire le parti sociali che in un governo senza il sostegno popolare forse era il caso di fare.

C'erano i caratteri d'urgenza per un decreto? Purtroppo negli ultimi anni si registra un uso improprio di tale strumento, oramai si va avanti e decreti, viene da chiedersi il parlamento a cosa serve? 

Sembra dalle note delle stampa che in questo caso si sia preferito acconsentire al capriccio e alla voglia d'egocentrismo di un Ministro piuttosto che dare retta al buon senso.


In genere come diceva un grande politico a pensare male si fa sempre torto ma qualche volta ci si azzecca. Si è portati e pensare agli interessi economici, visto che le società scientifiche esistono perché sponsorizzate dalle aziende farmaceutiche e il Ministero della salute è il cliente più importante delle aziende farmaceutiche.

Quale migliore occasione per prendere una decisione senza coinvolgere le parti sociali, per le aziende farmaceutiche un occasione d'oro che non si sono fatte sfuggire.

La Ministro da detto "Facciamo un decreto perché on line si parla male dei vaccini", in cerca di una giustificazione, se si dovessero fare per ogni cosa che on line si parla male un decreto non finiremmo più!

L'uso del decreto è un precedente fortemente negativo, io comprendo un decreto quando c'è un epidemia di colera, ma non si è di fronte a un epidemia né di colera, né di morbillo, né di varicella.

Bisogna fare prevenzione risponde il Ministero, strano modo di fare prevenzione con 12 milioni d'italiani che nell'ultimo anno hanno rinunciato alle cure mediche.

Di fronte alla diminuzione delle nascite, costa molto meno fare i vaccini a tutti i bambini che fornire cure ai 12 Milioni che hanno problemi ad accedere a cure e terapie.

Mi spiace si tratta proprio di un brutto gesto politico.


Perché non serviva il decreto

La legge di prima che divideva i vaccini obbligatori e raccomandati dal mio punto di vista andava benissimo, perché anche se non erano obbligatori ma raccomandati i cittadini hanno continuato a farli in misura del 93% e del 85%, tranne morbillo varicella.

Ci sono però delle figure preposte ad accompagnare in un percorso di salute i genitori e i bambini il Pediatra di base.

Se ci sono dei genitori poco convinti allora più che coercizione o mandare a casa la polizia o peggio fare intervenire i tribunali, che come dire hanno già tanto da fare e non riescono a farlo, sarebbe stato meglio accompagnare i genitori dai professionisti della salute in un percorso di dialogo e d'informazione.

La frase più stupida che ho sentito associata ai vaccini è la scienza non è democrazia, è invece democrazia togliere la patria podestà a un genitore per una varicella?

Il professionista della salute deve relazionarsi alla persona assistita e non distaccarsi dalla sua vita e dalla sue problematiche. La nuova frontiera della medicina è la personalizzazione del trattamento che si può avere solo con l'empatia dell'utente.

I professionisti della salute devono sforzarsi di cercare questo dialogo altrimenti non avranno futuro, senza una relazione di compliance con il paziente.


Esempio pratico le dichiarazioni da firmare di responsabilità sui vaccini e sui trattamenti ai genitori e pazienti

Una delle cose che più mi fa imbestialire è che quando fai la vaccinazione al genitore viene dato un foglio nel quale in sostanza dichiara che il bambino non ha allergie, di fatto si esonera il personale sanitario da qualsiasi responsabilità lasciando il genitore solo come unico responsabile.

Questo capita anche per una scintigrafia, tac ecc. alle dimissioni di un Ospedale o del Pronto Soccorso, ti obbligano oramai a firmare dappertutto, il personale medico pur di non responsabilizzarsi. "Lo facciamo per tutelarci", i medici e gli ospedali si tutelano dai pazienti  e la persona assistita il paziente come si tutela? 

Nel marzo 2017, sempre sotto il Ministro della salute Lorenzin, non è casuale, una nuova legge sulla responsabilità dei medici, che guarda caso tutela più i medici e la struttura che la persona assistita.

Chiedo scusa del linguaggio ma il malato a cui avete dato la terapia se non funziona o almeno i parenti se muore, possono almeno prendervi a calci in culo? Forse non si è compreso che l'anello debole è la persona malata e non il personale sanitario.

Questo trovo una cosa aberrante tu medico di cura mi consigli, vaccino, l'esame, trattamento e terapia ma è mia responsabilità ? Sembra che le persone assistite vanno dal medico e che lo torturino per avere un vaccino o una terapia!

La responsabilità non è una crema abbronzante che al sole si scioglie, un trattamento è sempre responsabilità di chi lo consiglia e del personale che lo pratica, se non si è in grado di sostenere la responsabilità di questo genere non fate i medici, non fate gli infermieri, non lavorate negli ospedali, andate a lavorare all'ufficio del catasto.

Sintesi

Non è il vaccino che è stato messo in discussione ma una certa modalità di gestione della salute, troppi interessi di parte, che hanno prevalso sulla ragionevolezza.

Il ricorso alla coercizione con il tribunale poco si concilia con la democrazia, una manifestazione di forza, in pratica hanno sostituito il Medico con il Magistrato.

Questo decreto non ha tenuto conto del rapporto di comunicazione tra Medico e Persona Assistita, perché è su quel rapporto di comunicazione e su quella fiducia che si basa la medicina.

Di fatto il decreto non riconosce il ruolo del Medico e in questo caso del Pediatra di base come interlocutore delle giovani famiglie, a questo sostituisce l'autorità di un tribunale, è un passo indietro nei rapporti tra il cittadino e la politica.

Titolo III
Rapporti con la persona assistita
Art. 20
Relazione di cura
La relazione tra medico e paziente è costituita sulla libertà di scelta e sull’individuazione e condivisione delle rispettive autonomie e responsabilità. Il medico nella relazione persegue l’alleanza di cura fondata sulla reciproca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su un’informazione comprensibile e completa, considerando il tempo della comunicazione quale tempo di cura.

venerdì 28 aprile 2017

Vaccini, perchè la vaccino diffidenza?

Carla G, Umbertide ; Non ne posso più di sentire parlare di vaccini, appena accendo la Tv o prendo in mano il giornale non si parla d'altro, sono nauseata, mi può spiegare perché? Grazie.

Semplicemente perché i vaccini sono diventati un argomento politico.

La situazione politica è debole in Italia, un governo di transizione non ha mai piena autorevolezza, cosi ogni argomento diventa un pretesto per fare una campagna elettorale.

Nel governo Renzi e poi Gentiloni, i due ministri molto discutibili per quanto hanno fatto, detto e ridetto sono il Ministro del Lavoro e il Ministro della Salute, si sono costruiti una fama che anche Dante avrebbe perso la pazienza, perché non sapeva più dove piazzarli nei cerchi dell'inferno.

Il governo si trova cosi nel dovere risollevare la credibilità di questi due autentici geni, per non essere affossato, nel caso del Ministro della Salute, utilizza l'argomento dei Vaccini, uno dei pilastri della Medicina, per andare sul sicuro.

Il Ministro della Salute però ci ha messo un po' del suo, citare un solo episodio è fare torto agli altri.

Un atteggiamento arrogante, da spesso dell'ignorante ma è senza Laurea. Il fertility day è stato un autentico autogol, ma ci sono decisioni di cui le persone comuni sono poco a conoscenza come il fatto di avere sciolto il Consiglio Superiore della Sanità da lei stessa nominato, prima della sua normale scadenza.

In altre parole possiamo dire che il Ministro come Consiglio Superiore della Sanità, a un certo punto ha sentito il bisogno d'avere vicino delle persone più adatte alla sua formazione e al suo livello culturale.

Se i dati riportati sono corretti i Vaccini, c'è una copertura vaccinale della popolazione italiana tra il 90 e il 95%, pensiamo che negli Usa questa copertura è al 70%, eppure Trump non parla di vaccini tutto il giorno.

La politica sta contribuendo a creare un clima d'intimidazione molto forte, sembra d'essere n un clima d'autentica caccia alle streghe, in paese che si è sempre vaccinato tantissimo alcune zone hanno copertura del 100%.

Ci si mette anche la stampa i titoli sono "gli italiani muoiono perchè non si vaccinano" non è vero la prima causa di morte sono le malattie cardiovascolari, seguite dai tumori, questo fa capire ci sia un'informazione che fa percepire un'emergenza che non c'è.


La percezione diversa dell'emergenze sanitarie

Diciamolo pure i vaccini ci sono già dal 1796 non se li è inventati il governo Gentiloni nel 2017, già prima di loro quelli obbligatori erano garantiti, l'unica cosa che il Ministro della Salute ha fatto visto l'aumento sulla stampa del rilievo dei casi di Meningite, renderli usufruibili in tutte le regioni e allo stesso modo per tutti gli italiani le vaccinazioni anti meningocco!

Il problema che gli italiani si chiedono, a cosa mi serve risparmiare qualche euro per il vaccino se poi se ho un incidente grave sbatto la testa, vado al Pronto Soccorso e devo pagare vista ed esami più di 200 euro, attendere 24 ore prima d'avere un posto letto in Pronto Soccorso, se per fare un ecografia devo attendere nove mesi? Perché pago le tasse?

Quello che le persone percepiscono è l'inutilità di questa pantomimica sui vaccini, perchè l'emergenze sanitarie percepite sono altre e giustamente non ne possono più di questa discussione, tanto che perfino persone che si sono sempre vaccinate, ora non vi vaccinano più nemmeno contro l'influenza. 

All'interno di un dibattito scientifico è normale mettere un dubbio le cose certe, fa parte della ricerca Medico Scientifica, altrimenti non c'è ricerca, le più grandi ricerche scientifiche sono nate proprio dall'avere messo in discussione degli assiomi, delle cose che fino a quel momento si consideravano certe



Secondo OMS attraverso le vaccinazioni si evitano tre milioni di decessi ogni anno in tutto il mondo, i vaccini insieme con il progresso d'igiene e la scoperta di antibiotici hanno consentito in un secolo di migliorare l'aspettativa di vita di 30 anni.


Fin dal suo inizio nel 1796 i vaccini hanno creato entusiasmo ma anche polemiche, ne ricordiamo solo l'episodio di Lubecca e della campagna vaccinale contro la tubercolosi che causò per una contaminazione accidentale la morte di centinaia di bambini nel 1929, questo prima della produzione del vaccino su scala industriale.

Oggi esistono molto tesi originali non positive sui vaccini ma molto difficili da provare, qualcuno collega un possibile effetto dei vaccini sulle malattie croniche, infiammatorie e autoimmuni. sono patologie che hanno un lungo corso, dimostrare rapporti di causa ed effetto è difficile.


Vaccini Astratti

Oggi si parla di vaccini astratti perchè la maggior parte delle malattie contro le quali proteggono non significavano più nulla per le persone comuni. A differenza dei farmaci, i vaccini non curano una malattia ma fanno prevenzione di patologie di cui oggi si è persa la memoria storica.

Facciamo un esempio da noi il vaccino contro la Poliomielite non vuole dire nulla, una patologia che non si percepisce, ho notato che molte famiglie d'immigrati accettano più di buon grado la vaccinazione contro la poliomielite perchè nella storia della loro famiglia tutti hanno avuto parenti che sono morti di poliomielite.

Il vaccino d'Epatite B da noi obbligatorio solo dal 1992, cioè coloro che hanno meno di 25 anni, è un vaccino che le persone accettano più di buon grado perchè sono noti gli effetti della patologie come cirrosi epatica e cancro al fegato, non si è persa la memoria di questa patologia.

Parliamo di Morbillo, una malattia che tutti quelli della mia età ricordano che poteva causare anche encefalite, cioè un processo infiammatorio per il cervello nel caso dello 0,1%, un caso su mille, che causa in uno su mille, il decesso nel 15% dei casi e di danni permanenti nel 50% dei casi (fonte wikipedia).

Oggi grazie al vaccino ha portato alla diminuzione dei morti di morbillo nel mondo, secondo OMS nel 2011 solo 158.000 decessi contro i 630.000 del 1990. Oggi in Europa gli alti tassi di vaccinazione hanno portato a considerare il morbillo una malattia rara.

Tuttavia nel caso del Morbillo reazione avverse al vaccino anche importanti possono verificarsi 1 caso su un milione (fonte wikipedia), chiunque di voi comprende che per la legge dei grandi numeri è meglio avere un caso su un milione di persone che un caso su mille.

Ricordando che l'efficacia di un vaccino varia per ogni individuo a secondo del genoma, come per qualsiasi trattamento medico ci possono essere degli effetti collaterali, per lo più a breve termine e ritenuti di bassa gravità, complicanze più gravi sono possibili, anche se per la legge dei numeri possono considerarsi rare.


Sintesi:

Per la mia interpretazione personale, l''atteggiamento di diffidenza è frutto di uno stato emozionale generato da un clima di tensione alquanto ingiustificato, le persone non riconoscono un messaggio informativo ma politico.

Si tratta di patologie dove nei paesi Occidentali si è persa la memoria, si è persa la percezione del possibile pericolo della salute, vaccini astratti per patologie dimenticate.

Anche nel caso dei vaccini facoltativi come influenza e papilloma virus, le persone ricevono messaggi confusi.

In tutto questo la politica non aiuta mancano le persone credibili. Ci vogliono Ministri che non abbiano solo l'autorità, ma l'autorevolezza.

L'autorevolezza non si inventa dall'oggi al domani, tanti Ministri della Salute in Europa non sono medici, ma hanno sviluppato un percorso d'autorevolezza, trasparenza e fiducia con i propri cittadini.

Il sentimento di diffidenza delle persone comuni nasce anche dalla mancanza di fiducia di chi è delegato dalla politica a occuparsi di salute.

La percezione dell'emergenza della salute per i cittadini sono altre che non i vaccini, le risposte che i cittadini si attendono in merito alla salute sono diverse e sono inevase, la spinta ai vaccini non obbligatori irrita, come tutti gli argomenti quando viene ripetuti all'infinito senza senso generano assuefazione.