martedì 16 febbraio 2021

Il gruppo sanguigno può influenzare la salute? E il Covid 19?


Diverse ricerche pubblicate nel corso del 2020 e anche recentemente hanno messo in relazione il gruppo sanguigno con la possibilità di minore o maggiore rischio con il Coronavirus Sars-Cov 2

Cosi molte persone si sono chieste se il gruppo sanguigno può essere un fattore o meno di rischio per la salute.

Occorre precisare che i ricercatori di tutto il mondo sono impegnati nel tentativo di comprendere il  motivo per cui alcuni individui si ammalano gravemente di Covid-19  e altri hanno solo sintomi lievi. 

Questo perchè molti casi gravi non rientrano tra i fattori a rischio più noti come l'età, un sistema immunitario compromesso, patologie pregresse.

Per esempio in un articolo su Nature, l'Università di Edimburgo ha identificato alcune regioni del genoma che potrebbero essere coinvolte nella risposta al Covid 19, in grado di fare la differenza tra un individuo e un altro.

Altre ricerche  come quella coordinata dal Radboud University Medical Center, nei Paesi Bassi e pubblicata nel novembre scorso sulla rivista eLife ha puntato sull'esame del sangue : sulla quantità di globuli, i livelli dell’ematocrito e dell’emoglobina. Secondo i ricercatori grazie a questi parametri si può prevedere il decorso della malattia rilevando l’attività delle cellule immunitarie. 

Altri studi per esempio quello condotto su 225.556 persone da un team dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto, hanno cercato di mettere in correlazione il gruppo sanguigno con la gravità dei sintomi. 

La ricerca su questi temi è in fermento ma purtroppo essendo questi degli studi al momento osservazionali debbono essere presi con cautela, non sono rari conclusioni discordanti, alcune relazioni potrebbero essere casuali o legate all'area geografica o al gruppo di popolazione presa in esame.

Questo deve essere uno stimolo alla ricerca per scoprire e sapere in anticipo quali sono i gruppi più a rischio che possono sviluppare una forma grave di Sars-Cov 2.


Gruppo Sanguigno e Covid 19

Secondo l'Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto coloro che hanno il gruppo sanguigno 0 sono meno toccati da forme gravi di Sars Cov 2, chi è di gruppo 0 ha il 12% in meno di possibilità di contrarre forme gravi di Covid 19, percentuale che sale a 21% se si ha l’Rh negativo.

Secondo i ricercatori chi ha gruppo sanguigno 0 potrebbe aver sviluppato anticorpi per difendersi meglio (in particolare i ricercatori si soffermano sugli anticorpi Anti-A prodotti).

Dobbiamo tenere presente che in qualsiasi caso che coloro che appartengono al gruppo 0 non sono affatto protetti al 100%  dal virus e possono contrarre il Covid 19 come gli altri gruppi sanguigni.

Sempre secondo i ricercatori una spiegazione può essere data che la ricerca non includeva dati sul tromboembolismo venoso, che è una complicanza del Covid-19. 

Questo dato è importante perchè il fenotipo e il genotipo del gruppo sanguigno 0 da sempre è associato a un ridotto rischio di tromboembolia venosa.

Recentemente un altro studio  presentato all’ultima edizione del Congresso ASRM (American Society for Reproductive Medicine), ha indicato che gli individui con il gruppo sanguigno 0 e Rh positivo presentano una maggiore protezione contro il COVID-19, al contrario dello studio canadese.

Sebbene il gruppo 0 sembra avere da questi studi un minore impatto negativo ancora nessuno riesce a spiegare il perchè di queste differenze degli studi tra il gruppo 0 rh positivo o negativo (attendiamo ulteriori ricerche in merito).


Gruppo Sanguigno e patologie

In passato sono stati pubblicati studi che hanno messo in relazione il gruppo sanguigno con alcune patologie, l'importanza è stata ritenuta relativa e non si è indagato molto o per lo meno per il momento il gruppo sanguigno non è stato riconosciuto come fattore di rischio. 

Per esempio coloro che hanno il gruppo sanguigno 0, hanno maggiore rischio di sviluppare l'ulcera allo stomaco.

Al contrario secondo uno studio pubblicato su BMC medicine nel 2015 sosteneva che i gruppi sanguigni A, B e AB hanno una maggiore possibilità di sviluppare il cancro allo stomaco rispetto al gruppo 0.

Da uno studio svolto dall'Università di Groningen, il gruppo AB, A e B hanno una maggiore rischio del 9% per malattie cardiovascolari, perchè secondo questo studio i gruppi A, B e AB presentavano una maggiore concentrazione della proteina GAL-3, collegata a scompensi cardiaci, e una proteina per la coagulazione denominata fattore Von Willebrand, associato invece ad un rischio di trombosi.

Secondo uno studio francese pubblicato su Diabetologia le donne che hanno il gruppo sanguigno A e B hanno un rischio più elevato di diabete di tipo 2.

Indice di maggiore rischio può non volere dire nulla ma può essere importante nell'ottica di una prevenzione o di una persona già a rischio per altri fattori.

In Italia il gruppo sanguigno 0 rh negativo riguarda solo il 7% della popolazione, il gruppo 0 rh positivo il 39% della popolazione.

Sintesi

Dai studi osservazionali è emerso che coloro che hanno il gruppo sanguigno 0 hanno una minore possibilità di rischio grave per il Covid 19.

Non vuole dire che non possano contrarre Sars-cov2, non vi è alcuna garanzia al 100%. Pertanto distanziamento, strumenti di prevenzione e vaccino restano i migliori strumenti per difendersi dal Covid 19.

La ricerca deve esaminare qualsiasi dato che possa essere in qualche modo influente sull'infezione del  Covid 19, occorre però cautela nella diffusione di questi dati, un minimo di accortezza nel leggere perchè avere il 12%  di possibilità meno di forme grave di Covid 19, può essere un dato interessante ma non è un dato di garanzia d'immunità. 

La comunità scientifica sta soltanto, raffinando la ricerca, per essere in grado di capire quali sono i gruppi di popolazione più a rischio per prevenire le forme più gravi di Covid 19.