giovedì 14 ottobre 2021

La dieta calcolatrice (della somma delle calorie) non funziona, come mai?


Alice Cebal, Pontives : Potrebbe per cortesia rispondere a questa domanda, da una dieta di 2200 calorie giornaliere sono scesa a una dieta di 1.800 calorie giornaliere, ma perchè non perdo peso?

Carissima Alice, non sono un guru delle diete ma le posso dire che il perdere peso è una delle cose più difficili.

Per esperienza personale posso confessarle che quando ero giovane, ci tenevo ad essere in forma ma ho sempre avuto delle difficoltà a controllare il peso, ora che invece ho imparato a controllare il peso, non m'interessa più, non riesco a dargli un valore. 

Le consiglio d'affidarsi ad un medico meglio se uno specialista in scienze dell'alimentazione oppure ancora meglio a un team di professionisti della salute, dal nutrizionista, al dietista allo psicoterapeuta, dove più figure professionali possono mettersi insieme per formare un equipe multidisciplinare e contribuire ad aiutarla nel suo percorso personale di salute.

Proprio il mese scorso ho conosciuto una nuova figura professionale : il modificatore dello stile di vita (!)

Se sei pigro ti trasforma in uno sportivo e correre la maratona di New York, se sei pensionato ti trasforma in un manager della terza età, io per non sbagliare e per non farmi mancare nulla, ho fatto un viaggio a Lourdes con la parrocchia, non si sa mai!

Approccio Datato

Dando per scontato che la sua sia una dieta data da un professionista della salute, l'approccio del solo calcolo delle calorie per perdere peso è un po' datato. Secondo me il mio modesto parere ci sono molte altre cose di cui che bisogna tenere conto: età, stile di vita, lavoro, attività fisica. 

Ogni persona ha uno stile di vita e un patrimonio genetico che può influenzare il peso corporeo.

Comprendo però che oggi siamo influenzati dalle tabelle caloriche degli alimenti per velocità leggiamo solo le calorie totali ma sono importanti anche il contenuto di proteine, grassi e di zuccheri, la sola quantità di calorie non corrisponde con una dieta equilibrata con un corretto apporto di nutrienti.

C'è la tendenza a pensare che se mangi meno di quanto bruci, perdi peso, un po' troppo semplice in parte può portare a dei risultati spesso no, perchè?

Ci possono essere svariati motivi:

Uno dei motivi è che i conteggi delle calorie non sono sempre corretti alcuni ricercatori ipotizzano uno scarto del 20%, ma prendiamoli per buoni e come punti di riferimento.

In etichetta troviamo in contenuto per 100g ma nessuno sa dirci senza pesare a quanto corrisponde visivamente una certa quantità o una porzione, un esempio banale le coppe di gelato, tabella nutrizionale 180 kcal ma tutto il barattolo sono 360 kcal quando anche più di 500 kcal., vuoi lasciare una pinta di gelato all'amarena a metà, una settimana dopo il tuo compleanno?


La nostra idea di calcolo calorico è spesso arbitraria, ricca di pregiudizi, si pensi quando andiamo al ristorante a mangiare, diverse ricerche hanno dimostrato che in genere la stima del calcolo calorico dei piatti che noi abbiamo in mente è sottostimato, poi in compagnia non si guarda certo alle calorie degli alimenti.

Per non parlare della stima delle calorie delle bevande a cui viene data spesso poca importanza ma che comunque fanno parte del computo delle calorie totali.

Ci sono poi molti prodotti a cui diamo un valore di salute, ci porta a sottovalutare il calcolo delle calorie, uno su tutto:  lo yogurt. 

Quante calorie vuoi che abbia una torta alla yogurt? Oppure le mele, quante calorie vuoi che abbia una fetta di strudel di mele? Tanto sono solo mele più o meno con un po' di cannella! Va beh la crema alla vaniglia e la panna montata sopra servono per decorare il piatto!

Per non parlare poi dei calcoli delle calorie consumate, si tratte di stime spesso approssimative.


L'organismo si difende

Tenete inoltre presente che quando riduciamo la calorie il nostro corpo per preservare il grasso corporeo e proteggerci dalla fame si adatta per cosi dire alla nuova situazione, in istinto di protezione della specie e si oppone alla perdita di peso.

Il nostro corredo genetico influenza il modo in cui il nostro corpo risponde all'alimentazione e al peso.

I microbi dell'intestino, diversi ricercatori hanno messo in relazione obesità con il microbiota intestinale.

Due persone sedute in pizzeria che mangiano una pizza margherita possono avere effetti sul loro peso diversi, so che molti di voi si staranno chiedendo perchè sono sempre io quello che ingrasso e non è mai quell'altro?


Meccanismi di regolazione del peso sono complessi

Dire che i meccanismi di regolazione del peso del nostro corpo sono complessi è un eufemismo. Dopo molti decenni di ricerca, c'è ancora molto che gli scienziati non capiscono. 

Quello che mi sento di affermare in base alle mia esperienza è che spesso le persone faticano a seguire approcci solo numerici del numero della calorie, perchè: 

Non non sono diete equilibrate di nutrienti.

Non sono diete adatte alla tua persona oppure difficili da seguire  

Non hanno una suddivisione dei pasti durante in giorno in proporzione al dispendio energetico delle persona.



Ci sono abitudini in coloro che fanno fatica a perdere peso difficili da modificare:

Non si danno un intervallo di tempo sufficiente per il consumo di un pasto.

Non consumano alimenti freschi.

Hanno una dieta monotona (mangiano gli stessi alimenti tutto l'anno indipendentemente dalla stagionalità) non si sforzano d'avere un'alimentazione varia.

Consumano spesso i pasti fuori casa e hanno difficoltà a seguire una dieta

Consumano molti alimenti già pronti ultra trasformati, scaldano ma non si preparano da mangiare, anche la frutta, spesso è una macedonia ma in barattolo e sciroppata.

Mangiano troppo velocemente tanto che non fa in tempo ad arrivare al cervello il segnale di sazietà dello stomaco.

Scelgono alimenti con un basso indice di sazietà di fatti hanno sempre fame perchè non sono mai sazi.

Mangiano di continuo senza accorgersi, per esempio mangiano pane e sostituiti del pane fuori pasto come focaccia, fette biscottate, taralli ma dimenticano di inserirli nel computo delle calorie.

Per il piacere del gusto dimenticano le calorie di cioccolato e dolci ma anche di prodotti salati, giustificano per il piacere del gusto qualsiasi comportamento.

Hanno una stile vita poco incline al movimento fisico, usano sempre l'ascensore, si spostano solo in auto, camminano poco.

Alcune persone si mettono dieta ma nello stesso tempo senza accorgersi, riducono il movimento fisico rendendo vana la diminuzione calorica.


Sintesi

Come abbiamo visto i meccanismi di regolazione del peso sono complessi, quello che mi sento di dire è che la somma delle calorie o  il conto della calorie, è bene guardarlo ogni tanto come riferimento ma guardare più in là, alla suddivisione dei pasti durante il giorno, la qualità degli alimenti, la varietà del contenuto sulla tavola (verdure, frutta, cereali integrali, legumi, frutta secca, pesce, carni bianche), cercare di ridurre al minimo gli alimenti altamente ultra trasformati come patatine, biscotti, piatti già pronti, cibi fritti e bevande zuccherate.

Più che il calcolo della calorie contano le motivazioni per cui si vuole affrontare la perdita di peso,  abbiate l'obiettivo di un peso ragionevole, uno stile di vita attivo,  un' alimentazione ricca e varia e il piacere della salute.

giovedì 23 settembre 2021

Trend del Gelato 2021 : Gelato Crudo, Babka Gelato, Dumbo Gelato


Consumi di gelato in chiaro quest'anno 2021 rispetto al 2020, il tempo favorevole e la ricerca del piacere hanno fatto aumentare la liberta di godersi un bel cono gelato da gustare all'aria aperta.

I gelatieri hanno fatto a gara per offrire un gelato sempre più "gourmet" e stimolare il consumo, più delizioso ma anche più calorico bisogna ammetterlo, ma dopo mesi di limitazioni di qualsiasi tipo, chi non vuole scivolare nel piacere di un fresco gelato ? Al Diavolo le Calorie, i Grassi e gli Zuccheri.

Nell'andare in giro a carpire i cambiamenti del gusto e del consumo di gelato sono stato piacevolmente sorpreso della realizzazione di tre idee di gelato che mi sono sembrate più interessanti rispetto ad altre.

Si tratta di un analisi del tutto personale di un vagabondo consumatore di gelato.



1 ) Out of the box, Milano Corso Lodi 19

Il gelato crudo

In questi anni sono state tante e diverse le proposte di un gelato alternativo sia questo vegano o a diversi contenuti di zuccheri, per quanto mi riguarda non sono mai stati gradevoli, il piacere al palato era diverso e devo dire spesso poco interessante.

Invece questa proposta di gelato crudo è diversa, la lavorazione non oltre i 42° non toglie il sapore agli ingredienti, anzi utilizzo di ingredienti integrali e non raffinati lo rende ancora con più appeal, il sapore raw si percepisce ma è molto piacevole. Da segnalare il corretto di quantità di bevanda di mandorla, dolcificante con succo d'agave i sorbetti alla frutta, lo rendono un'alternativa al gelato classico molto valida.

Tra i miei preferiti caffe, pistacchio, mandorla e tra i sorbetti di frutta: lampone e fragola.

Il locale oltre al gelato crudo ha anche il gelato classico consiglio di provare il gelato allo zabaione e il gelato alla pera e cannella.


2) Babka gelato 

La tendenza di trasformare dessert in gelato è forse la maggiore tendenza di tanti maestri gelatai, tuttavia i risultato sono spesso non all'altezza. La stessa Ferrero ha riprodotti i loro famosi snacks in prodotti gelato ma devo dire che li preferisco in versione snack e non in versione gelato, un Ferrero Rocher gelato non mi dà le stesse emozioni di un Ferrero Rocher snacks!

La Pasticceria Orientale Babka Zana, 65 rue Condorcet, Parigi  ha deciso di unirsi ai nostri vecchi amici di Chez Glazed per proporre una Babka, un dolce tradizionale lievitato con cioccolato in versione gelato e devo dire che si tratta di un prodotto riuscito per consistenza, sapore e gusto.


3) Gelato Dumbo

Un luogo insolito per provare un gelato, siamo nel regno degli hamburger a Parigi, per l'estate hanno deciso di fare una linea di gelati, 

Hanno recuperato il gelato da bambini, non so voi ma io non facevo mai a meno di due biscotti con in mezzo una crema gelato qualche volta al gusto vaniglia, qualche volta al gusto cioccolato e vaniglia. Hanno recuperato questa tradizione evolvendola  e adattandola alla clientela verso un sapore più accattivante per adulti .

Tre gusti: il classico latte e cioccolato, caramello e arachidi, gelato alla vaniglia con frutti di bosco rossi.

Sintesi

Tre trends interessanti

1) La ricerca di un gelato di qualità: il gelato crudo con una buona palabilità.

2) La trasformazione indovinata di un dolce tradizionale come la Babka in gelato

3) Il recupero di un gelato tradizionale da merenda per bambini due strati di biscotti farcito con gelato. 

Il tutto realizzato da grandi professionisti che hanno saputo trasformare attraverso ingredienti e lavorazione il prodotto gelato per renderlo più accattivante agli occhi e al palato dei consumatori.



mercoledì 2 giugno 2021

Effetti Covid 19: quale futuro per i ristoranti?


Prima del Covid il settore del mangiare fuori casa aveva avuto una grande crescita, con la moltiplicazione delle diverse formule di ristorazione da quelli più tradizionali a quelle più innovative dai fast food ai ristoranti nei musei, tutti erano divenuti dei luoghi di ristorazione. 

Il cibo permette di creare un gran valore aggiunto, può garantire delle formule dal basso costo degli investimenti e un buon margine di redditività. 

Il mangiare fuori casa è collegato con la volontà di provare tante e diverse esperienze ed emozioni  gastronomiche. 

Se poi qualcuno rimaneva a casa c'era sempre la possibilità d'ordinare il cibo con una app dove i ragazzi in bicicletta ti portavano il pranzo e la cena a casa. 

No, un attimo anche la colazione, ebbene si l'ho visto da un po' di mattine il mio nuovo vicino di casa si fa portare da una app la colazione, capisco farsi la brioche ci vuole un po', non è una cosa per tutti ma farsi un caffè, ci riesco pure io!

Insomma non dico di farsi il caffè a casa o d'andare al bar tutte le mattine ma fatti furbo sposati o fidanzati, gli uomini della mia generazione facevano cosi, ci si trovava qualcuna che con amore ricambiato ti preparava il caffè e si faceva colazione insieme (capisco che oggi come oggi è pura fantascienza).


Il benessere ci fa male

In generale man mano che passano gli anni, nonostante aumenta il tempo libero, passiamo sempre meno tempo in cucina a preparare da mangiare.

Inutile dire che tutto questo si ripercuote anche sulla qualità di quello che noi mangiamo perchè abbiamo sempre più a che fare con cibi già pronti e preparazioni più sofisticate prodotte dall'industria alimentare che devono garantire un tempo di conservazione più lungo.

Non a caso gli studi ci indicano un collegamento tra consumo di alimenti altamente trasformati e alcune patologie tra cui i tumori, obesità e malattie degenerative che caratterizzano la società moderna.


Covid e ristorazione, la mancanza di spazi adatti

I ristoranti sono stati spesso accusati di diffondere il virus, questo non è vero non è colpa dei  ristoranti ma sicuramente spazi piccoli e ristretti, non bene areati, hanno favorito una maggiore potenzialità di diffusione del virus.

Secondo alcuni ricercatori siamo entrati nell'era delle epidemie, ho qualche perplessità tuttavia nuove norme che prevedono distanziamenti e numero di persone al numero di tavolo, influenzeranno molto i ristoranti in particolare del centro dove il costo al mq per le attività commerciali rende meno conveniente l'attività di ristorazione.

Ci vogliono spazi più dedicati, l'apertura e l'occupazione dei marciapiedi nelle grandi città come avviene ora potrà essere utile ma mangiare acconto a auto, bus o tir che sfrecciano non è molto piacevole.


Affitto locali ristorazione per percentuale di fatturato

Il bisogno di superficie farà emergere la scelta di location più decentrate, dove sarà maggiore la possibilità di ripartire i costi di gestione con affitti più bassi e maggiore superficie dei locali.

Si sta diffondendo una prassi molti diffusa in Nord Europa, il pagamento dell'affitto sulla base del fatturato o meglio su una percentuale fissa di fatturato.

Questo è un problema in alcuni paesi dove c'è molta evasione fiscale e la ristorazione è uno dei settori più interessati da questo fenomeno.


Diversificazione dell'offerta 

Molti locali cambieranno la location e per quelli che vogliono rimanere in centro hanno due scelte

- la prima : fare ristorazione di lusso sul quale si può più facilmente ripartire i costi di gestione 

- la seconda: ristorazione a tutto campo iniziando dalla colazione al mattino, pranzo e cena in questo modo si ruotano più i tavoli, si amplia l'offerta ma necessita una buona organizzazione in cucina e in sala.


Offerta a domicilio

Un attività che può essere incrementata da entrambi è la consegna a domicilio oppure con le app, con una maggiore offerta o anche un offerta diversificata, in modo da creare più pasti anche se non verranno serviti nel locale.

Anzi un offerta a domicilio con nome del ristorante in centro può sfruttare la fama del ristorante e la cucina può essere localizzata altrove, questo permetterebbe di avere un nuovo canale di vendita che ben confezionato e gestito, potrebbe garantire una buona rendita.


Nessun ripensamento

Qualcuno aveva ventilato l'ipotesi che l'esperienza Covid 19 poteva fare riflettere sull'evoluzione della società e dei consumi, al momento questo dato non è arrivato, nonostante la crisi economica di alcuni settori che l'effetto covid ha prodotto, non sembra arrestarsi il grande mercato del mangiare fuori casa.


Sintesi

La voglia di uscire per cena non è venuta meno ma chiaramente tutti avremo un occhio in più di attenzione a distanze a areazione dei locali anche quando sospenderanno l'obbligo di mascherine e si potrà mangiare anche all'interno dei locali, in Italia dal 1° Giugno in molte regioni, grazie ai dati della diminuzione dei casi di Covid 19.

Al momento non si vede alcun ripensamento o riflessione sullo stile di vita pre covid, anche se le ripercussioni economiche e sociali ci influenzeranno per qualche tempo.

I costi potranno favorire location per ristoranti più decentrate dove si potrà avere più spazio e location che favoriscono la creazione di luoghi all'aperto, questo permetterà una migliore gestione dei costi.

Salirà ancora la richiesta di servizio fast food oppure del servizio a domicilio, sarà questo il settore che si presta ad una maggiore sviluppo e innovazione.

sabato 8 maggio 2021

Effetti Covid 19: 60 enni allo sbaraglio


Quando si parla di Covid 19 si parla d'effetti sulla salute fisica, tuttavia questa Pandemia ha generato anche altri effetti che hanno a che fare con la sfera personale e sociale.

Ho la fortuna di fare parte di una piccola comunità di montagna e occupandomi della salute, le persone tendono a confidare i loro propositi e i loro progetti per il futuro.

Propositi che potranno generare dei cambiamenti importanti in una piccola comunità come la mia, non posso pensare a livello mondiale cosa possa determinare.

La maggior parte delle persone ha vissuto la pandemia con grande difficoltà perchè sole:

Andre "Nulla di più triste il pensare che avrei potuto ammalarmi e di morire a casa da sola e senza nessuno"

Gianna " "Quando tuo marito muore, ti rendi conto che la vita è breve, mi sarebbe piaciuto avere durante una pandemia un compagno con cui potere parlare e confrontarmi"

Nelle piccole comunità di montagna la maggior parte delle persone vive sola, magari con parenti o amici vicini ma che a causa della pandemia erano restii e fare visite.

Si tratta per la maggior parte dei casi di persone che il destino ha voluto che restassero sole. Con gli anni vengono meno gli amici, i parenti, i figli costruiscono la propria vita altrove; si trasferiscono in centri più grandi per avere migliori servizi, possibilità di lavoro e condizioni di vita.

Noi persone mature (anche io credo di farne parte) siamo rimasti per una questione d'abitudine e d'affetto legato a quelle cose che hanno dato significato alla nostra vita. Abbiamo preferito rimanere in quei luoghi che volevano dire qualcosa che ci ricordano le persone a cui abbiamo voluto bene.

Durante la Pandemia le persone di età superiore ai 60 anni, soggetti più a rischio, sono state le più propense a praticare misure che limitano la diffusione del virus, incluso il distanziamento fisico, evitando la folla e annullando le attività sociali

La solidarietà delle piccole comunità non ci ha fatto mancare nulla di pratico, dalla spesa ai medicinali, tuttavia il senso della solitudine ha pesato come un macigno più di qualsiasi altra cosa.

Con il vaccino e il miglioramento dei dati della trasmissione del Virus, ho tutti i miei "compaesani infoiati" con più di 60 anni vaccinati alla ricerca di altri cuori solitari, sentono il tempo che passa e trascorrere un altro periodo così da soli non se la sentono, agenzie di cuori solitari spalancate porte e finestre.


So per certo che il 50% rimarrà deluso, perchè sono fermi alla conoscenza dell'amore dei vent'anni e non l'amore dell'età matura. Il concetto d'amore e d'affetto si evolve, non si hanno più progetti di vita in due a lunga scadenza da costruire, come mi dice 

Tony "Alla mia età, non sto cercando nulla di serio-serio, come posso proporre a una donna e sposarmi, quale e quanto futuro posso garantire? Mi piacerebbe trovare una compagna romantica, per passare del tempo insieme spero solo di rimanere in vita abbastanza a lungo per volerle bene e stare insieme un po'"

Un po' pratici e un po' sognatori, ma anche un po' farfalloni non so quanti di questi riusciranno a raggiungere i loro intenti, ma mi piace l'approccio che hanno trovato in questo periodo, si sono aperti alla vita, si stanno rimettendo in gioco con la voglia di rischiare, i miei cari sessantenni vaccinati e desiderosi di vita sociale.

Personalmente però gli invito ad cercare un anima affine alla propria interiorità per vivere un sentimento romantico ma anche a valutare un sentimento per certi versi dimenticato che è l'amicizia per esempio due signore entrambe sole hanno deciso d'andare a vivere insieme per farsi compagnia dopo la pandemia.

Le risorse d'affetto possono essere più di quelle che pensiamo anche se da una da una parte si diventa più aperti ad esplorare nuove cose ma dall'altra si diventa più selettivi .

L'aspetto più curioso è che nella farmacia della valle mi hanno riferito che si vendono più confezioni di cialis che d'aspirina, forse non c'è solo il piacere di comunicare se cosi si può dire.

C'è la moglie del sindaco, che non è pettegola, non sta più nelle pelle, l'altro giorno m'incontra e mi dice :

"Non ha notato anche Lei che c'è uno strano movimento in giro?"

"Si??? No! Sarà l' aria di primavera, che fa muovere di più le persone" le rispondo.

Comunque vista l'aria che tira al mio paese, nonostante il mio invito alla moderazione, mi sa che dovrò comprarmi un vestito nuovo, sento aria di fiori d'arancio. 

Chi l'avrebbe mai detto che tra gli effetti del covid 19 ci sarebbe stati i miei compaesani sessantenni allo sbaraglio?

venerdì 23 aprile 2021

Vaccini Covid 19: fiducia, aspettative e delusioni


I vaccini presentati a Dicembre 2020 dovevano aiutare a combattere il Covid 19, uno strumento semplice per garantire la salute e superare la pandemia.

Le news degli ultimi giorni, il leggere e sentire tutto è il contrario di tutto sta generando molta confusione e una certa perdita di fiducia da parte delle persone.  

Nel mondo abbiamo i paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia stanno implementando i vaccini con qualche difficoltà burocratica ma comunque con un decremento dei casi, in altri paesi il virus si sta diffondendo in modo incontrollato, di questi giorni nuovo lockdown e forte aumento dei casi in Iran, Thailandia, Giappone, Filippine e l'India, che ha raggiunto il record di  314.000 casi al giorno, martedì 20 Aprile.

Quest'ultimo paese ha bloccato l'esportazione del Remdesivir uno dei farmaci utilizzato nella Sars Cov 2 . 

La situazione è talmente grave in India che dal 1° maggio tutte le persone maggiori di anni 18 potranno vaccinarsi, non ci sono più limiti d'età o priorità pregresse da patologie, facendo cosi aumentare la domanda di 400 milioni di persone potenzialmente vaccinabili.

Dal momento che molte aziende farmaceutiche europee e americane hanno delocalizzato dai paesi asiatici come India e Cina, si presuppone che questo aumento della domanda interna possa causare qualche problema per l'esportazione .


Il Vaccino Astrazeneca

Intanto in Europa e negli Stati Uniti la polemica ruota intorno al vaccino dell'azienda Astrazeneca multinazionale anglo svedese e sui casi di insorgenza di trombosi.

Il vaccino AstraZeneca a Marzo dopo 25 milioni di somministrazioni, sono arrivate dozzine di segnalazioni di coaguli di sangue che si sono verificate nei giovani , causando circa 18 morti. 

Dopo aver esaminato l'effetto collaterale, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) in aprile ha riconosciuto il rischio di coagulo, ma ha concluso che i benefici della vaccinazione nella protezione contro il COVID-19 superavano il rischio posto dalla coagulazione. 

In Italia è stato previsto uso preferenziale dopo i 60 anni, mentre L'Ema ha raccomandato  tuttavia, che alle persone di età inferiore ai 30 anni siano forniti altri vaccini se disponibili.

Due articoli pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) i ricercatori hanno scoperto che le persone che avevano fatto il vaccino avevano livelli più elevati di anticorpi diretti contro un gruppo di cellule immunitarie che il corpo potrebbe formare in risposta al vaccino. 

Questi "gruppi" includono piastrine, che aiutano il sangue a coagularsi quando si viene tagliati o feriti, gli anticorpi si attaccano al complesso piastrinico e c'è il rischio che formano coaguli pericolosi che possono bloccare il flusso sanguigno nelle vene e nelle arterie. 

I ricercatori si riferiscono alla condizione come trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino.

Interessante il commento del Prof. Holme, co-autore di uno dei studi, afferma che i casi di coagulazione tra le persone vaccinate sono rari, ma preoccupanti. "Questo devastante evento avverso si verifica molto, molto raramente", afferma. "Ma per me, è difficile vedere persone sane sui 30 e i 40 anni morire, dopo aver ricevuto il vaccino quando probabilmente sarebbero sopravvissuti se ben trattati con un'infezione da COVID-19.

Il Vaccino Johnson & Johnson

Il numero esiguo dei casi di trombosi di Astrazenaca ha messo in ombra il nuovo vaccino Johnson & Johnson che viene realizzato attraverso lo stessa tecnica, cosi è stato messo in stand by da parte degli organismi che rilasciano l'autorizzazione al commercio e la stessa sorte anche al vaccino Russo Sputnick che attualmente viene distribuito solo in alcuni paesi come Ungheria, Serbia e in Rep. Ceca.

In data 20 Aprile in vaccino Johnson & Johnson in Unione Europea è stato autorizzato e raccomandato agli ultra 60 enni, che però in alcuni stati sono già vaccinati

Israele invece la sua quota vaccini Astrazeneca gia prenotate ha annunciato che a causa delle forniture gia completate fino a prossimo anno di Pfizer, troverà una soluzione per fornirla ad un altro paese che potrebbe averne più bisogno.


Perplessità e mancanza di fiducia sui vaccini cresce nelle nuove generazioni

Si è creata cosi una situazione poco chiara, una mancanza di fiducia che rischia di mettere in pericolo il piano per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge.

Il gruppo dei No vax trova sempre più affiliati, in un un sondaggio globale condotto su oltre 13.000 intervistati in tutto il mondo pubblicato su Nature ha rilevato che "le persone di età compresa tra 25 - 54 anni, 55-64 anni e 65 + anni, hanno maggiore possibilità d'accettare il vaccino rispetto a quelle di età compresa tra i 18 e i 24 anni". 

Sia il Vaccino Johnson &Johnson (Janssen)  che Astrazeneca (Vaxzevria) incutono cautela nelle persone esitanti, compresi molti giovani, che hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione di vaccinarsi.

Per ragioni diverse lo stesso problema lo ha trovato in Israele dove l'ostruzionismo della comunità ortodossa religiosa ha messo in serio pericoloso l'immunità di gregge che ha fatto molto fatica a raggiungere il 70%.

Fino ad ora è stato difficile valutare l'esitazione di fronte ai vaccini per il fatto che numericamente la domanda superava l'offerta, mentre dal prossime mesi in poi, la riluttanza al vaccino sarà un gesto molto più visibile anche a livello statistico, che potrà determinare o meno in una certa comunità il raggiungimento all'immunità di gregge.


Cosa fare per aumentare la compliance verso coloro che sono più cauti?

1) Assistenza medica post vaccino

Per rassicurare i soggetti che non potranno scegliere quale vaccino fare, bisogna rassicurare attraverso un'assistenza medica post vaccino in particolare per coloro che praticano i vaccini Astrazeneca e Johnson & Johnson, in modo da prevenire e gestire al meglio gli eventuali episodi di trombosi, dalla visita domiciliare all'assistenza telefonica. 

2) Comunicazione al pubblico 

In atto una compagna si forte pressione sociale sul vaccino, credo che le persona vadano convinte a farlo attraverso la ragionevolezza.

3) Si stanno sviluppando preferenze di marchio di vaccino

Esaurita le prime fasi in cui la domanda di vaccino è più alta dell'offerta, si svilupperà anzi per certi versi si è gia sviluppata la preferenza del tipo di vaccino che si preferisce fare.

Su questi bisognerà insistere per superare percezione di scetticismo e di pericolo. Finora il gruppo delle persone no wax è poco noto, va presa in considerazione l'idea di fornire marchi di vaccini che infondono più fiducia ai gruppi o a coloro che si sentono più cauti nei confronti dei vaccini.

Inverosimilmente proprio l'India sarà il primo paese a sperimentare la vendita dei vaccini Covid 19 in farmacia  a prezzo controllato. Dei vaccini prenotati dal Governo Indiamo metà dei vaccini verrà dato alla sanità pubblica altra metà verrà commercializzato in farmacia.

4) Costo economico

La scelta di Astrazeneca in Europa è stata  motivata oltre che dal fatto di rientrare dei costi della ricerca, dal prezzo, i leader della sanità pubblica si sono orientati su questo vaccino perchè meno costoso e non richiede lo stoccaggio dei congelatori come fanno i vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna.

Ora c'è il rischio concreto che il vaccino richiede un ulteriore monitoraggio e risorse per trattare potenziali complicazioni del coagulo di sangue, questo potrebbe negare i vantaggi in termini di costi e distribuzione del vaccino.



Sintesi

Al di la di come sia nato e diffuso Covid 19, l'unica cosa certa è che i "vaccini" creati per questa emergenza, ci possono aiutare se infettati ad evitare gli episodi più gravi che possono portare al ricovero in terapia intensiva e perfino per complicazioni alla morte.

Si è creata a livello generale una mancanza di fiducia verso alcuni vaccini che potrebbe in alcune comunità rendere difficile il raggiungimento dell'immunità di gregge a cui ci si prefigge d'arrivare per combattere il virus

Nei centri vaccinali, ma non in tutti perchè dipende dalla disponibilità dei vaccini, sarà possibile a discrezione dell'equipe medica, scegliere quale vaccino è più idoneo alla persona assistita e garantire un'eventuale assistenza post vaccino nei casi Astrazeneca e Johnson &Johnson, in modo di aumentare la compliance verso questi tipo di vaccino nelle persone che hanno meno fiducia. 

Intanto già si parla di terza dose Pfizer per coloro che sono stati vaccinati a Gennaio 2021.

L'unica cosa che mi sento di raccomandare che per precauzione norme di distanziamento vanno ancora rispettate per qualche tempo, anche se Unione Europea ha stabilito che tra vaccinati è possibile evitare mascherine e distanziamento, anche se non possiamo essere sicuri che tutte le persone che incontriamo siano già state tutte vaccinate, quest'ultima linea guida dell'UE devo dire che non l'ho compresa.


mercoledì 7 aprile 2021

Chi ha avuto il Covid 19, deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?


Demetra E. Empoli: Volevo sapere se chi ha avuto il covid , deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?

In questo periodo tutto il mondo medico scientifico si pone questo quesito, il problema è che non ci sono studi è una sperimentazione sul campo. 

I primi vaccini per il Covid 19 sono stati presentati solo a Dicembre 2020, da soli 4 mesi, diversi vaccini sono in fase sperimentale ed è probabile che vengono autorizzati durante l'anno, una situazione in continuo aggiornamento.

Bisogna essere in grado di comprendere se coloro che hanno sviluppato un'immunità naturale a causa dell'infezione abbiano bisogno vaccinarsi e quale immunità possa garantire loro il vaccino.

Nello stesso tempo bisogna essere in grado di comprendere quanto tempo dura l'immunità vaccinale per coloro che invece hanno ricevuto le due dosi di vaccino. 

Quesiti che rimangono tutt'ora aperti e che la comunità medico scientifica è chiamata a fornire delle risposte.

Teniamo presente che i vaccini fino ad ora approvati prevedono le due dosi, perchè è il sistema con cui sono stati creati (priming e boots). La prima dose serve a innestare la risposta immunitaria al fine di riconoscere il virus come estraneo e stimolare la reazione degli anticorpi la seconda  attiva il sistema e mette in moto la risposta immunitaria 

E' stato pubblicato qualche giorno fa su Nature Medicine uno studio condotto negli USA dal Cedars-Sinai Medical Center uno studio condotto su 1000 soggetti a cui veniva fatto il vaccino di cui su 78 persone avevano avuto il covid 19. Dopo la prima dose, dagli esami del sangue si è evinto che 35, un po' meno della metà dei 78, avevano  i livelli degli anticorpi contro sars-CoV-2  simili a quelli tra le persone che non erano mai state infettate ma che avevano ricevuto due dosi del vaccino.

Si è facilmente portati a pensare che coloro che hanno avuto Covid-19 potrebbero saltare la seconda dose del vaccino .

Se questa pandemia dura due anni, e qualcuno ha avuto un'infezione due anni fa, sulla base dei nostri dati non possiamo essere sicuri che solo una dose possa garantire un'immunità. 

Ci sono motivazioni che impongono cautela, perchè ci sono molte persone che anche se guarite dal Covid 19 potrebbero non essere così forti dal punto di vista immunitario, quindi potrebbero aver bisogno della seconda dose per rafforzare la loro protezione (mi riferisco in particolare alle persone anziane).

Pertanto ho ragione di credere che in futuro si potrà consigliare la vaccinazione anche per coloro che hanno già avuto il virus, due dosi se i vaccini rimangono quelli che ci sono sul mercato attualmente, diverso sarà se verranno approvati vaccini di solo una dose.

Sintesi

Per quello che oggi siamo a conoscenza, anche a coloro che hanno avuto Covid 19 potrebbe essere consigliato di vaccinarsi sempre con due dosi di vaccino per ragioni di cautela.

Perchè non siamo in grado di conoscere quanto sia compromesso il sistema immunitari nelle persone già infettate, non siamo in grado di conoscere se l'immunità naturale data dall'infezione sia in grado di proteggere dalle varianti e per quanto tempo.


Ps: Chiedo scusa ma a causa del Covid 19 sono molto preso con il lavoro e il blog è poco aggiornato.

mercoledì 24 marzo 2021

Un anno di Covid 19, perchè va così male?


Claudia G, Bologna A un anno di distanza i casi di COVID-19 stanno aumentando e le vaccinazioni sono in forte di ritardo sia per gli ultra 80enni e che per le categorie più a rischio, Com'è che va così male?

Beh si, comprendo che la situazione possa sembrare non positiva, siamo di nuovo in lockdown per la terza volta e si spera che sia l'ultimo. 

L'Italia è stato il primo paese europeo ad essere infettato da Covid 19 , il primo caso il 20 Febbraio 2020 a Codogno (Quel giorno mi trovavo casualmente proprio a Codogno).

Già nel Maggio 2020 l'OMS ha dichiarato Europa epicentro della Pandemia per il numero dei morti,  l'Italia per molte settimane ha avuto il maggiore tasso di mortalità.

Durante il periodo estivo c'è stata poca attenzione, i governi e i media in generale non sono riusciti a sensibilizzare la popolazione sui reali pericoli della salute.

Negli ultimi mesi l'esperienza europea della pandemia sta cambiando, da una parte abbiamo il Regno Unito, che sull'esempio dei Stati Uniti, ha implementato programmi di vaccinazione efficaci che vedono diminuire il numero dei casi, mentre negli altri i paesi tra cui Repubblica Ceca, Ungheria, Estonia, Slovacchia, Italia, Francia, Polonia e Svezia hanno visto aumenti significativi nei nuovi casi giornalieri nelle ultime settimane, in Italia il picco è stato al momento il 13 marzo con più di 26.000 nuovi contagi.

Nel mondo tra il 15 e il 21 Marzo secondo OMS c'è stato un aumento dei contagi dell'8% in più rispetto alla settimana precedente, Europa (+13%), Sud est asiatico e Pacifico Occidentale le aree più interessate all'aumento (se Europa i numeri sono in aumento in America -5%). In  una solo settimana in UE + 1,4 milioni di contagi e 21.000 decessi.


La variante inglese

Questa nuova ondata d'infezioni è dovuta alla variante inglese, identificata per la prima volta nel sud-est dell'Inghilterra a dicembre, tecnicamente indicata come B.1.1.7., variante che ha la caratteristica d'avere il 50% in più di trasmissibilità rispetto alle precedenti forme di SARS-CoV-2.

In Repubblica Ceca uno dei paesi più in difficoltà (234 decessi ogni 100.000 abitanti e 1.037 contagiati ogni 10.000 abitanti) a Gennaio la variante inglese rappresentava il 30-40% dei casi, a Febbraio la variante inglese rappresentava tra il 60 e l'80% dei casi.

La conseguenza è che molti paesi si trovano a gestire più Sars Cov 2 quella vecchia e le nuove varianti più aggressive e più facili da trasmettere, ma non hanno compreso la differenza e la diversa pericolosità.

Complice il periodo natalizio, la notizia della speranza del vaccino, si sono allentate le misure di sicurezza e inoltre politicamente non sono state avviate misure in grado di contenere queste nuove varianti, in qualche modo sono state sottovalutate.


Le vaccinazioni al momento stanno generato più confusione che utilità

Sempre nel periodo di Dicembre 2020 sono stati annunciati i vaccini, il futuro sanitario e anche economico dell'Europa dipende dalla velocità dell'implementazione dei vaccini.

Molti paesi europei si sono persi, sarebbe meglio dire che hanno messo in mostra le loro carenze sia sul piano politico che organizzativo e di conseguenza economico, qualche dato: negli Stati Uniti il 13,20% delle persone ha ricevuto le due dosi previste,. 

Nel Regno Unito il 30%  della popolazione ha ricevuto una prima dose e l'3,8% è stato completamente vaccinato. Una scelta quella inglese di vaccinare al prima dose prima possibile al numero più alto di persone, 

L'UE, ha somministrato una prima dose solo al 8,97% della popolazione, e ha completamente vaccinato il 4% .



In Italia le vaccinazioni Covid 19 in forte ritardo rispetto ad altri paesi nel mondo

La lentezza con cui procede l'Unione Europea e l'Italia (55° al mondo) non è dovuta al ritardo dell' approvazioni dei vaccini o degli approvvigionamenti ma a una complessa macchina burocratica unita a un carenza organizzativa.

Per esempio la Regione Lombardia, il cui sistema sanitario regionale aveva fallito nella vaccinazione antiinfluenzale e ora non si può dire che la situazione sia migliorata, risulta essere una delle regioni con la più bassa percentuale tra dosi somministrate e dosi consegnate in Italia, peggio della Basilicata e un po' meglio della Calabria e della Sardegna (Fonte Lab 24 il sole 24 ore) , 

Il Covid 19 ha fatto venire fuori un sistema "carente" in quello che si auto considerava il miglior sistema regionale sanitario italiano (le scuse di Bertolaso e della Moratti sono da rispedire al mittente con gli interessi).

Cito qualche esempio, mi viene inviato un sms di una struttura vaccinale lombarda con la richiesta se conoscevo delle persone ultra 80 enni pronte da vaccinare per non sprecare 61 dosi di vaccino che rischiavano d'essere buttate via ma bisognava recarsi al centro vaccinazione entro venti minuti.

Ora, non ci vuole molto a capire che è impossibile muovere delle persone ultra 80 enni da casa in venti minuti compreso il traffico cittadino per raggiungere strutture delle vaccinazioni, abbiamo nella maggior parte dei casi delle automobili per accompagnare i nostri familiari a fare delle vaccinazioni non degli elicotteri, ammesso che abbiate un elicottero e che riuscite a fare salire e scendere degli ultra 80 enni!

In generale c'e l'incapacità di comprendere le dimensione del problema, non dico d'intelligenza ma di un minimo di buon senso.

Chiunque si presenta in un centro vaccino e si mette in lista ha la speranza ma spesso certezza d'essere vaccinato annullando tutte quelle che sono le priorità per età, lavoro e patologie pregresse, in altre parole potremmo dire che qualcuno legalmente ha trovato il modo di saltare la fila.

Ci si dovrebbe chiedere come mai tanta gente non si presenta? L'appuntamento è arrivato a destinazione? (SMS mai arrivati ), le persone anziane hanno qualcuno che li accompagna? Se l'obiettivo è la vaccinazione capillare, muoversi in modo casuale è disorganizzato è più pericoloso dello stesso virus.

Si potevano fare scelte diverse e più ragionevoli non solo nei confronti del rispetto della popolazione ma del sistema sanitario intero.



Aspettative dell'Unione Europea sulle vaccinazioni

La Commissione europea si è impegnata a offrire a tutti nell'UE un vaccino entro la fine di settembre. Ma dovrebbe accelerare significativamente la sua implementazione per raggiungere questo obiettivo. le stime di previsione danno ai residenti nell'UE possibile vaccinazione maggiore del 50% a settembre 2021 se si procede con l'attuale ritmo.

Attualmente è logico pensare al completamento vaccini in Ue all' inizio 2022. A soffrire di più di questa situazione saranno i paesi che puntavano sul turismo come crescita economica : Italia, Spagna, Francia, Grecia, che rischiano d'avere danni economici più grandi dovuti alla mancanza della seconda stagione turistica persa dopo quella del 2020.

Strategie come i passaporti sanitari digitali non sono immuni da pericoli, una disparità nei tassi di vaccinazione tra gli Stati membri potrebbe portare a nuovi focolai. I turisti immunizzati potrebbero inconsapevolmente diffondere il virus alle comunità locali che non sono state protette sufficientemente  da un vaccino.



Concludendo

Tanti errori di valutazione hanno in qualche modo mandato in tilt il sistema sanitario di diversi paesi europei, per ragioni diverse :

- incapacità tecnica e politica in particolare della UE di gestire l'emergenza (I numeri statistici purtroppo non mentono).

- le gestione nazionale dell'emergenza Covid 19 in molti paesi UE non ha trovato interlocutori non dico preparati, nessuno era preparato ma incapaci di comprendere i risvolti della difficoltà sanitaria, sociale ed economica

- la mancanza di strutture e di personale sanitario, a Crema sono arrivati in aiuto da Cuba con l'Ospedale Militare, il numero chiuso delle Università nella Facoltà di Medicina in Italia, già prima del Covid ha obbligato strutture a richiedere professionisti in altri paesi, Sud America, Est Europa, India.

- ho sentito politici dire, "non comprendiamo come mai facciamo bandi per la ricerca di medici e non si presenta nessuno" (sei tu che hai firmato per il numero chiuso alle Università, poniti una domanda e datti una risposta).

- grazie ai farmaci generici si è legalizzato lo spostamento della produzioni dei farmaci all'estero, solo ora si è compreso l'importanza d'avere luoghi di produzione di farmaci nel proprio paese (Per esempio il piccolo stato di Cuba a breve inizierà a produrre propri vaccini).

- i sistemi sanitari regionali non sono sembrati adatti a gestire questa situazione d'emergenza a dire il vero avevano difficoltà anche nella gestione ordinaria ma si è preferito fare finta di nulla.

Tuttavia si può migliorare, ad Aprile saremo nella seconda fase, partendo da un'implementazione di una campagna vaccinale capillare e gestita meglio di come è stato fatto finora, al fine di raggiungere quella famosa immunità di gregge tanto attesa, ma bisogna cambiare le modalità di gestione e d'accesso al vaccino.

Diciamo che la corsa all'arrembaggio del Vaccino non è stato al momento il metodo migliore. Quello che fa la differenza nelle società complesse è l'organizzazione  e la tutela delle categorie a rischio.

Il resto poi sta anche a noi cittadini a cercare d'osservare norme di sicurezza e distanziamento e devo dire che anche su questo ho visto molta superficialità.

Non è da escludere altri lockdown prima dell'estate (la Germania prolungherà il lockdown anche dopo Pasqua), certo il Covid 19 è stato un virus molto forte che ci ha colto impreparati, tuttavia coloro che rappresentano Ue, i singoli stati membri dell'UE e l'organizzazione dei sistemi sanitari dei singoli stati hanno dimostrato tutti i propri limiti.

Che la salute rientri al centro delle politiche o per lo meno dell'interesse politico e sociale, attualmente la speranza quindi è che entro Giugno 2022 (Lab 24 Il sole 24 ore) si potrà vaccinare il 70% della popolazione, pertanto entro Giugno 2022 potremo uscirne, stando attenti d'arrivarci.

Fonte Dati: OMS, Gedivisual John Hopkins University, Lab 24 il sole 24 ore, Lab 24 il sole 24 ore vaccini italia.