Le chiedi che hai cara?
Ma che giorno è oggi?
Martedi? No?
E che cosa è successo oggi?
Ci siamo sposati?
No
Ci siamo fidanzati?
No
Abbiamo ballato la rumba per la prima volta?
No, pensi solo a quello!
Mi arrendo
Oggi è il giorno del nostro primo appuntamento, ricordi trent'anni fa?
Si, certo e si allunga il naso come a Pinocchio
Come dire non è che l'uomo è sbadato o non vi vuole bene ma la progressiva perdita di memoria è un fenomeno naturale durante il corso degli anni, questo non significa necessariamente il rischio individuale di sviluppare una demenza come l'Alzheimer.
Ricordate che a livello anatomico l'Alzheimer è caratterizzata da accumulo di placche amiloidi nel cervello e alcune persone sono più predisposte rispetto ad altre in particolare coloro che hanno il gene APOE alleolo e4 , la variante e 4 è il più grande fattore di rischio per lo sviluppo dell'Alzheimer, il fattore genetico però è solo una delle cause di questa malattia.
Una ricerca svolta dalla Mayo Clinic con 1.246 persone di età compresa tra 30-95 anni con normali funzione cognitive, dal Marzo 2006 all' Ottobre 2014, i ricercatori hanno monitorato, nel corso del tempo in base all'età, sesso, gene APOE e4, la memoria, la struttura del cervello e la formazione delle placche amiloidi.
I ricercatori hanno misurato il volume dell'ippocampo, un'area del cervello importante per la formazione e immagazzinamento della memoria.
Hanno cosi visto che il volume del'ippocampo si riduce lentamente e costantemente dai 30 anni a metà degli anni 60, In particolare il volume negli uomini è più ridotto rispetto alle donne, soprattutto dopo 40 anni, l'ipotesi per spiegare questo rapido declino più negli uomini rispetto alle donne è negli estrogeni che potrebbero svolgere nel sesso femminile un ruolo protettivo ai neuroni del cervello.
La buona notizia è che invece i livelli di accumulo d' amiloidi nel cervello erano uguali sia negli uomini che nelle donne e che questi aumentano invece dopo i 70 anni senza alcuna distinzione di sesso.
La ricerca indica che coloro che hanno il gene Apoe e4, fino a i 70 anni hanno memoria e volume d'ippocampo simili alle persone della stessa età e sesso mentre dopo i 70 anni, questi accumulano significatamente più amiloidi rispetto a chi non ha il gene Apoe e4.
Pertanto nella mezza età, depositi di amiloide non sono responsabili per la perdita di memoria o della riduzione del volume dell'ippocampo..
Vorrei sono aggiungere che ci sono alcune patologie che possono contribuire al declino della memoria come il rischio cardiovascolare e il diabete mellito, in particolare in quella fascia d'età che va dai 47 ai 57 anni e l'ipertensione è associata in modo importante all'atrofia celebrale dopo i 40 anni, è noto che gli uomini sono i soggeti più interessati a rischio cardiovascolare e ipertensione.
Ricordate sempre importanza di un'alimentazione sana ed equilibrata e del movimento fisico dalle semplice passeggiata, al trekking alla corsa in bicicletta,possono fare sempre una grande differenza anche nel caso della memoria
Ricordate sempre importanza di un'alimentazione sana ed equilibrata e del movimento fisico dalle semplice passeggiata, al trekking alla corsa in bicicletta,possono fare sempre una grande differenza anche nel caso della memoria
Veniamo a noi per dire che dovete perdonare gli uomini, hanno uno spazio di memoria più piccolo, è normale che non ricordano, non ci sta tutto dentro, magari ricordano quando devono fare la revisione dell''auto più facilmente perchè è ogni due anni, il primo appuntamento 30 anni fà è un tempo troppo lungo, non ce la possono fare e grazie al cielo ora è scientificamente provato :-)
Riferimenti : Clifford R. Jack Jr, ; Heather J. Wiste, ; Stephen D. Weigand, ; David S. Knopman, ; Prashanthi Vemuri, ; Michelle M. Mielke, ; Val Lowe, ; Matthew L. Senjem, ; Jeffrey L. Gunter, ; Mary M. Machulda, ; Brian E. Gregg, ; V. Shane Pankratz, ; Walter A. Rocca, ; Ronald C. Petersen, "Age, Sex, and APOE ε4 Effects on Memory, Brain Structure, and β-Amyloid Across the Adult Life Span" Jama Neurology