Continuiamo il nostro percorso sul tema del latte, un invito a leggere anche i commenti del post precedente dove abbiamo scoperto il latte di dromedaria grazie Monsieur Tatin, la nostra simpatica Stefania Araba Felice ci ha fornito la sua opinione diretta tra le dune del deserto, interessante anche il punto di vista della nostra Arianna che ci parlato del processo di omogeneizzazione del latte e dei problemi che questo potrebbe dare, abbiamo anche scoperto un picco di cistite tra i lettori e le lettrici del blog, vi sto preparando un post, intanto prendete l'antibiotico, rassicuriamo che non è il blog che fa venire la cistite a furia di farsi due risate, ringraziamo tutti dei commenti che mi aiutano ad avere una discussione più ricca e varia anche di un commento "infiltrato" leggete avanti.
Lo yogurt stimola il nostro sistema immunitario?
Nella prima parte abbiamo visto come è nato il consumo di latte dal dopoguerra e di come si è modificato il consumo del latte, tuttavia oggi le aziende più che puntare sul consumo di latte, puntano tramite la comunicazione al consumo di porzioni di latte con budini, creme, ma sopratutto negli ultimi anni yogurt e latti fermentati, daltronde da 0,35 euro al litro l'acquisto del latte ai produttori certi yogurt arrivano anche a 8, 9 euro al litro un grande business, tuttavia se per esempio guardiamo ai probiotici, la pubblicità ci ha convinti che sono solo nello yogurt invece possiamo trovarli anche nelle fibre vegetali ( leguminose, cereali completi, legumi e frutta). In definitiva non è solo lo yogurt.
La comunicazione e i livelli raccomandati puntano molto sulla salute delle ossa e sul'osteoporosi (vedi pubblicità Danaos); basta solo bere latte? Questo ha senso solo nei bambini, adolescenti e ragazzi per aggiungere il picco di massa ossea, le raccomandazione dicono che il consumo dei prodotti con latte devono essere all'interno di un alimentazione equilibrata ricca di frutta, verdura e legumi, che contengono calcio, quindi calcio da fonti diversificate, a cui bisogna aggiungere attenzione alla Vitamina D e alla pratica dell' attività fisica che non fa mai male.
Sono tre i cardini della prevenzione della salute delle ossa: un adeguata assunzione di calcio, vitamina d, attività fisica.
Ma nell'età adulta? Per mantenere dovrebbe essere sufficiente 1 porzione al giorno secondo molti o al massimo due secondo l'American Institute for Cancer Research, però, ha emesso un avvertimento: i prodotti lattiero-caseari devono essere consumati in piccole quantità. Secondo gli esperti, non più di 2 al giorno, la medicina ufficiale invece punta a 3, ma quello che invece dovrebbe essere più importante è avere una particolare attenzione a non favorire un alimentazione con eccesso proteico che crea in gergo quello che si chiama acidità, che consuma il calcio osseo.
L'assunzione di troppi prodotti derivati del latte possono condurre allo stesso problema dei troppo prodotti con zucchero e troppo prodotti con grassi.
Famoso oramai studio sull' Osteoporosi fonte Wikipedia ""Harvard Nurses' Health Study, che ha seguito clinicamente oltre 75.000 donne per dodici anni, ha mostrato che l'aumentato consumo di latte non avrebbe alcun effetto protettivo sul rischio di fratture. Anzi, l'aumentata introduzione di calcio attraverso latte e latticini era associato con un rischio di fratture più elevato. Le proteine contenute nel latte hanno infatti un alto grado di acidità, e ciò significa che, per quanto il latte possa fornire calcio e vitamina D, provocherà anche delle reazioni fisiologiche volte a tamponare l'acidità provocata dall'assorbimento delle suddette proteine con conseguente impoverimento dei depositi di calcio contenuti nelle ossa"
Non mi piace bere latte, che fare?
La mia esperienza personale e che dopo una certa età ho sempre fatto più fatica a bere latte, tra i disturbi più frequenti il male di testa, cosi ho risolto sostituendolo con lo yogurt che mi faccio a casa, da latte crudo o da latte bio.
Ci sono anche delle altre delle fonti alternative, un bicchiere di latte apporta più o meno 230 mg di calcio che equivale a 30g di formaggio, 4 sardine sott'olio o a 3 bicchiere di acqua fortemente mineralizzata, altri alimenti che possono concorrere nel soddisfare i livelli raccomandati di calcio, sono mandorle, nocciole, gamberi, prezzemolo, spinaci, cavoli, arance.
Occorre ricordare pero che solo il 30% contenuti in questi alimenti è assimilabile per assimilarne di più occorre veicolarlo con la vitamina D, prendere sole e consumare pesci grassi e il movimento fisico che non guasta.
Su questo argomento in dettaglio ci torniamo settimana prossima con la differenza tra latte, yogurt, formaggio.
I latti vegetali o bevande vegetali?
Il termine di latte è improprio sarebbe più corretto parlare di succo o meglio di bevanda perchè si tratta di una melange di acqua e grani, o cereali o frutta secca, per esempio il latte di mandorle, il latte d'avena, il latte di riso m anche il latte di canapa, semi di girasole e sesamo, imitano il latte nel colore e nella tessituta ma non è latte, tuttavia rappresentano un alternativa interessante hanno meno materia grassa, sono più digeribili ma ricordate che non hanno calcio a meno che non sia aggiunto.
Personalmente non li ritengo dei sostitutivi del latte dal punto di vita della nutrizione, ma li ritengo dei sostitutivi del latte in cucina: una crema inglese con il latte d'avena, le crepes con il latte di riso.
Cosa contengono i latti vegetali?
In teoria i latti vegetali hanno naturalmente un contenuto di minerali, vitamine e acidi grassi insaturi che possono avere un impatto positivo sui livelli di lipidi nel sangue e quindi effetti significativi sulla funzione cardiovascolare, però la maggior parte dei latti vegetali in vendita sono ora arricchiti con vitamine e minerali, rendendo il loro valore nutrizionale più interessante, ma quanto questo sia naturale è tutto da verificare, a volte sempre più di trovare di fronte a un integratore di vitamine e sali minerali.
Il nome delle bevande indica l'origine dei grani apporto più o meno varia dalle 35 alle 60 kcal per 100g, contengono inoltre altre sostanze danno corposità come olio vegetali, sale, addensanti naturali ma anche no, zuccheri come il succo d'agave, aromi. Alcune bevande sono arricchite in calcio, la più interessante forma di calcio aggiunto che deriva dalla lithothamne, un alga naturalmente ricca di calcio (in Italia unici prodotti che ho visto sono la bevanda Coop al riso e nella Scotti Chiccolat + calcio vegetale ), a seconda delle marche vengono arricchiti di vitamine e altri sali minerali, al fine di creare un alimento più ricco, ma in tutti i casi non vanno considerati come il latte.
Qual'è il loro interesse nella salute degli adulti?
Hanno un basso contenuti di lipidi e possono fare parte del'alimentazione di quelle persone che hanno il colesterolo alto o anche i trigliceridi alti, anche i principali clienti dei latti vegetali sono gli allergici e gli intolleranti al latte vaccino, inoltre permettono di variare il sapore all'interno di un alimentazione varia ed equilibrata.
Però ho visto che in alcuni supermercati i latti vegetali occupano un superficie di almeno il 25-30% della superficie dedicato ai latti, un numero molto più alto rispetto ad allergici e intolleranti, bisogna tenere conto che i latti vegetali che piaccia o no hanno un pubblico molto più vasto di quello per cui sono stati pensati, vuoi per scelta di gusto vuoi per altri motivi.
Latti o bevande vegetali sono rischiose per la salute?
No non lo sono se utilizzate in modo proprio, non sono consigliati ai bambini secondo la medicina ufficiale prima dei due anni o solo nel caso di allergie in quanto non sono appropriati (meglio il latte materno o il latte artificale), perchè poveri poco calorici, poche proteine e assenza di calcio, nell'adulto possono essere un ottima alternativa ricordarsi che non sostituiscono il latte inteso come calcio e proteine.
Il latte di soia o bevanda di soia?
è interessante dal punto di vista nutrizionale, privo di colesterolo, acidi grassi saturi, lattosio, ricco in fitoestrogeni aiuta le donne durante il periodo della menopausa a limitare i sintomi delle botte di calore, ma contiene fito-ormoni, non è consigliato durante la pubertà per non perturbare lo sviluppo ormonale.
Le proteine della soia possono essere allergizzanti come quelle del latte vaccino, il tenore di calcio è debole 25 mg per 100g e spesso viene aggiunto.
Bisogna però anche dire che il tenore di isoflavoni, fitoestrogeni presenti nella soia a cui si è attribuito proprietà anticancro, il dato è discutibile, tuttavia il contenuto d'isoflavoni varia da marca a marca, in alcuni paesi c'è scritto sulla confezione la quantità giornaliera raccomandata,.
Il latte di mandorle o bevanda alle mandorle?
apporta circa dalle 30 alle 50 kcal/100 ml, senza glutine si adatta sopratutto ai celiaci, tuttavia i valori nutrizionali possono variare da latte di mandorle a latte di mandorle poichè dipende dalla lavorazione, ho trovato latte di mandorle che contengono anche 130-140 mg di calcio, vitamina A e sali minerali, ma in molti casi il calcio è aggiunto in quanto non sempre nella lavorazione il contenuto di calcio del frutto si trasferisce al liquido, per cui controllate sempre all'atto d'acquisto i valori nutrizionali e se si tratta di calcio aggiunto.
Effetti negativi le mandorle è il contenuto di lipidi superiore alla media, può essere una bevanda difficile da digerire o per lo meno impegnativa, i bambini e gli adulti allergici alle arachidi sono spesso allergici anche al latte di mandorle.
Effetti negativi le mandorle è il contenuto di lipidi superiore alla media, può essere una bevanda difficile da digerire o per lo meno impegnativa, i bambini e gli adulti allergici alle arachidi sono spesso allergici anche al latte di mandorle.
Il latte d'avena o bevanda all'avena?
più o meno 45 kcal/100 ml fornisce zuccheri lenti eccellenti per attività energetica, contiene dei galacto-lipidi che hanno un effetto positivo sul sistema nervoso, è noto per aiutare a lottare contro lo stress. Inconvenienti contiene glutine quindi non è adatta agli intolleranti al glutine mentre è povero di calcio non si adatta molto ai bambini e ai ragazzi in fase di crescita.
Qualche anno tempo fa Federalimentare e Aiipa associazione delle industrie alimentari hanno creato un documento per la prima colazione in collaborazione con (NFI) Nutrition Foundation of Italy.
C'è da chiedersi visto che parliamo di Federalimentare se oltre all'iscrizione delle aziende queste percepiscano fondi pubblici, viene da pensarlo dal momento che sul sito hanno i link del governo e del ministero dell'industria.
Trovo originale che non hanno chiesto l'aiuto non ad una Università? Non dell'Inran, Istituto Italiano di Nutrizione? Ma ad NFI, un associazione a carattere privato che si presenta come un centro studi sull'alimentazione, andando a leggere sul sito hanno studi positivi sull'alimentazione, si vede che sono positivi ad oltranza il buon umore fa bene, fa buon sangue, bravi, beati loro, nulla da dire ogni persona si sceglie gli interlocutori che desidera.
Un documento di cui non ho compreso bene la natura, latte, cereali, creme alla nocciola nella prima colazione, sembra ma potrei sbagliarmi che il latte veicola il consumo di cereali, quei prodotti cosi discussi della tradizione americana e la presenza della crema alla nocciola come prodotto della tradizione mediterranea, sicuramente è del tutto fortuito e casuale il fatto che il presidente di Federalimentare sia un uomo di una di quelle aziende della crema alla nocciola spalmabile, bene cosi nulla di male, ma quello che mi piacerebbe sapere se questo documento sia stato pagato dai soldi dei contribuenti o delle aziende?
La mia è solo una semplice curiosità, perchè ho qualche dubbio su qualche nome, magari è un caso di omonimia e non c'èntra nulla, non è per caso qualcuno non volendo, una somiglianza, succede, qualcuno che ha firmato il documento è anche consulente per le aziende del settore alimentare o di qualche multinazionale del settore? Ripeto è una semplice curiosità per riuscire a capire meglio la natura del documento che faccio fatica a comprendere.
C'è scritto nella prima pagina del documento "Realizzato con il contributo incondizionato di AIIPA - Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari - Divisione Cereali pronti per la prima colazione"
C'è scritto nella prima pagina del documento "Realizzato con il contributo incondizionato di AIIPA - Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari - Divisione Cereali pronti per la prima colazione"
Fa piacere in ogni caso che il server dell'Aiipa sia tra i miei più fervidi lettori appassionati ....
Comunicazione poco felici, conflitto d'interesse e affidabilità
Abbiamo detto che la maggior parte dei studi sul latte sono pagati dalle aziende del latte, come possono essere negativi, non c'è conflitto d'interesse? Diciamolo che una parte della comunità scientifica ha un po' esagerato il latte afrodisiaco, il latte fa dimagrire il latte aiuta a prendere il premio Nobel, questo ha portato a un clima di troppa confusione che fa perdere credibilità alle iniziative, ma sopratutto ai prodotti, che finiscono per essere boicottati perchè la cattiva comunicazione predispone male i consumatori , inoltre trovo sia più corretto dichiare pubblicamente che lo studio è stato volto per l'azienda tizio, caio e sempronio. non ci sarebbe nulla di male e toglierebbe il fantasma dell' equivoco
Perchè il segreto della comunicazione è nella continuità, nessuno dimentica quello che hai detto ieri, lo valuta in quello che dici oggi e in quello che dirai domani, l'interlocutore non dimentica, come si può essere preso sul serio se oggi sei sponsorizzato con il marchio davanti e di dietro dall'azienda che produce latte e parli bene del latte, sei sponsorizzato dall'azienda che produce crema al cioccolato e parli bene del cioccolato, sei sponsorizzato dall'azienda che produce omega 3 e parli bene degli omega 3, una domanda si pone ma se sei sponsorizzato dall'azienda che produce arsenico, parli bene anche di quello?
Questo è quello che oggi succede sul latte e i prodotti derivati del latte, una cattiva comunicazione, con personaggi decisamente discutibili, che cambiano bandiera e opinione più velocemente dei politici, che sgomentano per il loro atteggiamento che seminano diffidenza e circospezione sia nei consumatori e nella stessa comunità scientifica.
Il latte è o non è un veleno? Probabilmente no, ma dateci dei motivi per pensarlo e non dei motivi per averne un opinione negativa.
continua
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