Giada M, Cesena: Si è sempre detto favorevole all'inserimento dell'indice glicemico degli alimenti, come mai?
Ad essere del tutto sincero non mi ricordo, d'averlo scritto o detto, ma è possibile. Sono stato uno dei primi a sottolineare l'importanza dell'indice glicemico nell'alimentazione nei primi anni del 2000, perché c'era nei confronti delle diete a basso indice glicemico poca considerazione in Italia.
Negli ultimi anni il tema dell'indice glicemico è tornato d'attualità con la pubblicazione di ricerche che collegavano l'incremento delle patologie come l'Obesità, Diabete, Malattie Cardiovascolari e Tumori ad uno stile di vita sedentario e un''alimentazione poco corretta.
Alimenti ad alto indice glicemico stimolano la sensazione di fame
Ricordo che la glicemia è la misura dello zucchero nel sangue. L'indice glicemico classifica gli alimenti in base all'elevazione del glucosio nel sangue.
Più alto è l'indice glicemico più alto sarà l'innalzamento del glucosio nel sangue, questo provoca una forte secrezione dell'insulina per abbassare il livello di zucchero nel sangue.
La diminuzione dei zuccheri nel sangue a seguito dell'azione dell'insulina stimola la sensazione di fame.
Gli alimenti ad alto indice glicemico sono più propensi a fare aumentare di peso, perché aprono l'appetito.
Stimolano quel comportamento spesso citato dalle persone obese che non riescono a controllare la loro alimentazione, d'avere appetito anche a stomaco pieno.
Informazione utile ma non sufficiente
Cosi secondo alcuni ricercatori fare conoscere l'indice glicemico di un alimento o di un prodotto potrebbe aiutare tutte quelle persone che sono a rischio di queste patologie.
Difficile dire quanto questo può essere utile, ci troviamo di fronte al consumo di prodotti alimentari elaborati e ultra trasformati, per anni si è ridotto il contenuto dei grassi nei prodotti alimentari in favore di un' aumento dei sia di zuccheri semplici che di zuccheri complessi.
Sappiamo che consumare alimenti a indice glicemico basso come prodotti da cereali integrali, frutta, verdura e legumi, contribuisce al nostro buono stato di salute e sono alimenti meno associati allo sviluppo di quelle patologie come l'Obesità , Diabete, Malattie Cardiovascolari e Tumori.
Per quanto ragione può tornare utile la proposta d'inserire l'indice glicemico nei prodotti alimentari.
Anche se non è sufficiente, forse sarebbe più corretto parlare di carico glicemico, non vorrei che si facesse confusione, bisogna anche preparare le persone a questo tipo d'informazioni sulle etichette.
Inoltre occorre la consapevolezza e la volontà da parte dei soggetti a rischio di conoscere e riconoscere d'avere un problema di salute, di saperlo gestire o ancora meglio prevenire.
Può essere solo parte di un'informazione che ha come obiettivo un alimentazione più adatta alla propria salute e uno stile di vita sano.
Indicazione volontaria crea un'opportunità
Obesità, Diabete e Malattie Cardiovascolari sono viste come delle emergenze sanitarie in alcuni paesi pertanto educare al gusto e un stile di vita sano (che prevede l'attività fisica, camminare, ballare, nuotare, andare in bicicletta) è divenuta una priorità.
Tutta l'industria però non ha dimostrato di gradire molto questa proposta dell'indicazione dell'indice glicemico sulle confezioni dei prodotti alimentari. In realtà per le aziende del settore alimentare questo può essere un'opportunità, perché rispetto ad alcuni anni sono aumentate l'offerte di prodotti per vegetariani, per vegani, alimenti con cereali integrali, alimenti con proteine vegetali, si potrebbe iniziare con un indicazione volontaria.
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