E' stato pubblicato in questi giorni il nuovo rapporto Ocse sull'Obesità, il quale mostra una relazione tra crisi economica e sviluppo dell'Obesità.
Il rapporto viene presentato in Bulgaria dove è in corso il Congresso sull'Obesità ECO 2014 a Sofia, dove in questi giorni ne sentirò di molto divertenti.
Volevo dire due cose fuori dal coro come sempre, dai media sembra che lo sviluppo dell'Obesità è colpa della crisi economica.
Io non sono proprio propenso a pensarla in questo modo, ma è solo che la crisi finanziaria ha accelerato una tendenza già in atto e fatto modificare più in fretta alcuni comportamenti che conducono verso il sovrappeso e Obesità.
Rapporto Ocse e acquisti
I dati dicono che a fronte di una riduzione delle spese alimentari e aumentato il consumo di prodotti a più basso costo ( ma va!) . Secondo il rapporto Ocse, ogni aumento dell'1% del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti comporta una riduzione dei consumi del 5,6% di frutta e verdura.
Nel Regno Unito la spesa alimentare è diminuita del 8,5% in termini reali nel 2008-2009, ma non incide sul consumo di calorie, che invece a livello di quantità è superiore.
Uno studio australiano ha dimostrato che, per parte sua le persone colpite dalla crisi hanno un rischio maggiore di diventare obesi del 20%.
Cominciamo nel dire che mentre nei paesi del mediterraneo frutta e verdura costano relativamente meno nei paesi del nord Europa e in America, frutta e verdura hanno un prezzo più alto, tenendo conto del rapporto costo scarto e che la frutta la si mangia a fine pasto spesso le persone che devono ragionare in termini di pochi mezzi economici prendono la frutta in scatola, che non è solo frutta, ma spesso rinunciano alla frutta.
Se non si lavora, non è che si può stare digiuni, la spesa diminuisce ma le calorie aumentano in alcuni casi perchè si scelgono prodotti di costo più basso e più ricchi di zuccheri e grassi non di grande qualità, si stà più in casa e si tende a mangiare di più, anche come comportamento di compensazione di senso di autostima se non hai lavoro non hai il senso di autostima al 100%.
Tuttavia se si ha creatività e fantasia si può mangiare meglio scegliento alimenti base e preparandosi le cose da sè, visto che il tempo non manca ma oramai tutti ragionano comprando prodotti già pronti dalle zuppe alla macedonia in scatola.
Tuttavia se si ha creatività e fantasia si può mangiare meglio scegliento alimenti base e preparandosi le cose da sè, visto che il tempo non manca ma oramai tutti ragionano comprando prodotti già pronti dalle zuppe alla macedonia in scatola.
Ho visto io personalmente fuori dai centri d'assistenza scambiare la frutta e verdura o carne che viene data come aiuto alimentare con snack dolci e salati, un atteggiamento non da condannare in assoluto ma da comprendere, magari cercando di modificare anche il sacchetto dei bene di necessità.
Quando decisi di fare una torta allo yogurt una volta alla settimana alla mensa d'assistenza, ancora un po' le sorelle del convento mi volevano mettere al rogo!
Quando decisi di fare una torta allo yogurt una volta alla settimana alla mensa d'assistenza, ancora un po' le sorelle del convento mi volevano mettere al rogo!
Teniamo presente che come gli orsi quando si avvicina il letargo mangiato di più per costruirsi le riserve per l'inverno, anche l'uomo per istinto di sopravvivenza se si sente minacciato del suo futuro o lo percepisce come negativo, preferisce scegliere istintivamente alimenti più calorici, più ricchi di zuccheri e grassi.
Se sei disoccupato non ti metti a fare jogging o palestra, a parte che nelle grandi città costa anche quello, è difficile sfuggire a comportamenti che ad altri occhi possono sembrare irrazionali, essere senza lavoro ti fa anche essere senza energia senza volontà di saltare.
Obesità e salute
I dati Ocse dicono che l''obesità, promuove le malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tumori, le persone con obesità grave muoiono, in media, dieci anni prima rispetto alle persone di peso normale (ma se sei disoccupato questa è ultima cosa del quale ti preoccupi).
La percentuale di popolazione obesa nel mondo fino al 1980, era meno di un decimo, - 10% di adulti erano obesi in sede OCSE contro il + 18% attuale, anche se non distribuita tutta nello stesso modo.
I paesi più colpiti sono il Messico, Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove ci sono in media oltre il 30% della popolazione obeso. nonostante i tassi non aumentino dal 1990 in Regno Unito, l'Italia. In altri paesi, tuttavia, i tassi hanno continuato ad aumentare a un tasso del 2-3% annuo come Australia, Canada, Messico, Spagna. Personalmente mi spaventano più le piccole percentuali di paesi come Cina, India, Brasile ma numericamente più importanti.
La rivista Lancet invece lancia in questi stessi giorni uno studio con dei dati più preoccupanti sostenendo che epidemia d'Obesità tocca il 30% della popolazione e il 62% nei paesi in via di sviluppo. Il Lancet fa notare che si sono alcuni paesi come Egitto, Kuwait, Libia, Arabia Saudita, Behrein dove l'8o% delle donne sopra i 20 anni è sovrappeso e obeso e anche alcuni paesi del Sud America e isole del Pacifico.
Ogni stato va analizzato singolarmente secondo me tenendo anche conto delle tradizioni, il nuovo "benessere" che è arrivato ha portato a consumare alimenti che prima si mangiavano ogni tanto ora si mangiano tutti i giorni, inoltre lo spirito d'imitazione dei comportamenti dei paesi occidentali fa il resto.
Locali dove si mangia 24 ore su 24, questa eccessiva visibilità, profumo, foto, chiacchiere fa si che il cibo sia protagonista della giornata, se una volta ci si differenziava per il colore della pelle o per la religione oggi ci si differenza per quello che si mangia, per alimentazione che però sempre di più diventa simile dal polo nord al polo sud con grade soddisfazione dell'industria.
La rivista Lancet invece lancia in questi stessi giorni uno studio con dei dati più preoccupanti sostenendo che epidemia d'Obesità tocca il 30% della popolazione e il 62% nei paesi in via di sviluppo. Il Lancet fa notare che si sono alcuni paesi come Egitto, Kuwait, Libia, Arabia Saudita, Behrein dove l'8o% delle donne sopra i 20 anni è sovrappeso e obeso e anche alcuni paesi del Sud America e isole del Pacifico.
Ogni stato va analizzato singolarmente secondo me tenendo anche conto delle tradizioni, il nuovo "benessere" che è arrivato ha portato a consumare alimenti che prima si mangiavano ogni tanto ora si mangiano tutti i giorni, inoltre lo spirito d'imitazione dei comportamenti dei paesi occidentali fa il resto.
Locali dove si mangia 24 ore su 24, questa eccessiva visibilità, profumo, foto, chiacchiere fa si che il cibo sia protagonista della giornata, se una volta ci si differenziava per il colore della pelle o per la religione oggi ci si differenza per quello che si mangia, per alimentazione che però sempre di più diventa simile dal polo nord al polo sud con grade soddisfazione dell'industria.
Dal mio punta di vista l'obesità è più correlata all'aumento dell'importanza dell'industria alimentare nel mondo, ma anche alla diffusione della pessima qualità nutrizionale dei prodotti e degli ingredienti. L'industria alimentare stimola a consumare un certo di prodotti rispetto ad altri che garantiscono un maggiore ricavo, la cosa divertente che spesso scaricano la responsabilità sul consumatore.
Io faccio il biscotti triplo burro, se tu li compri e le mangi affari tuoi, nel frattanto però fanno crescere un bisogno indotto di quel prodotto attraverso media e pubblicità e la stimolazione dei cinque sensi come abbiamo visto negli alimenti multisensoriali.
Ci sono comportamenti personali da correggere ma anche l'industria alimentare deve prendersi le sue responsabilità, dal mio punto di vista anche l'industria deve contribuire ai programmi e alle spese sanitarie di salute in particolare dell'Obesità, è unico modo per disincentivare l'industria a produrre un certo tipo d'alimenti con un certo tipo d'ingredienti.
Centri di aiuto creativo
Quello che manca nei periodi di crisi sono dei centri creativi d'aiuto, che non sono solo la mensa del pane quotidiano dove fare la fila dalla mattina alle otto, ma un posto dove le persone possono stare, uscire di casa come se sono al lavoro, cercando di crearsi un lavoro proprio oppure dove possono imparare nuove professionalità, imparare a mangiare low cost ma equilibrato, dove le persone stanno insieme, gli si porta a fare movimento fisico, gli si cerca di fornire un supporto sia psicologico che professionale.
Prevenire l'Obesità è anche cercare di migliorare la qualità della vita delle persone, tenendo la loro mente e il loro fisico attivo.
PS: Attenzione però perchè questo non vuole dire vincere l'Obesità, l'evoluzione dei consumi alimentari va modificata a prescindere dalla crisi, un conto è sostenere e stimolare le persone in difficoltà in un momento di crisi economica un conto è diminuire a livello globale le percentuali dell'Obesità.
Chiedo scusa ma in questi giorni avrò modo di collegarmi solo la sera per rispondere ad eventuali commenti.