Emanuela U. R.: Ho letto da più parti che le erbe aromatiche possono contribuire a ridurre le malattie dell'invecchiamento come il morbo di Parkinson o l'Alzheimer, secondo te?
La maggior parte degli studi sulle proprietà delle erbe aromatiche nelle malattie degenerative sono condotti nei paesi asiatici, dove per cultura e tradizione viene data una maggiore rilevanza alle erbe e ai preparati d'origine naturale.
Dal punta di vista teorico la gamma diversificata di nutrienti bioattivi presenti in prodotti naturali come frutta, verdura, erbe aromatiche, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e cura di varie malattie neurodegenerative come la malattia d'Alzheimer, il morbo di Parkinson ed altre disfunzioni neuronali.
Le diverse evidenze accumulate sembrano condurre sull'ipotesi che fito-composti naturali, come gli antiossidanti polifenolici (Flavonoidi) presenti in frutta, verdura, erbe e noci potrebbero ostacolare la neurodegenerazione, migliorare la memoria e la funzione cognitiva. Secondo però alcuni ricercatori la biodisponibilità di queste sostanze è piuttosto bassa ed i risultati positivi degli studi stentano ad arrivare .
Il morbo di Parkinson e le erbe aromatiche
Il morbo di Parkinson è un malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, la patogenesi del morbo rimane complessa e i trattamenti sembrano ancora essere clinicamente insufficienti.
Il morbo di Parkinson è un malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, la patogenesi del morbo rimane complessa e i trattamenti sembrano ancora essere clinicamente insufficienti.
La ricerca di stabilire dei fattori o modalità di prevenzione e di sviluppare nuovi farmaci, ha portato a rivalutare i prodotti naturali come erbe medicinali e i loro ingredienti bioattivi. In molti paesi le medicine tradizionali a base di erbe sono utilizzate per prevenire o curare malattie neurodegenerative, sono stati sviluppati nutraceutici e alimenti funzionali, tuttavia i risultati negli studi sono stati contraddittori .
La malattia di Alzheimer e le erbe aromatiche
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile osservata nella popolazione generale, è definibile come un processo degenerativo che pregiudica progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale.
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile osservata nella popolazione generale, è definibile come un processo degenerativo che pregiudica progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale.
Durante questi ultimi tempi , le erbe hanno guadagnato molta popolarità come integratori a causa del costo-efficacia, facile reperibilità, basso costo e meno effetti collaterali.
Diversi studi epidemiologici hanno proposto delle correlazioni tra Alzheimer e la dieta, ma i risultati sono alquanto deboli e si fa fatica a dimostrare le vitamina C o la vitamina E siano in grado di prevenire o tirardare lo sviluppo della malattia.
Mentre è stato dimostrato che l'obesità, il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolmeia sono fattori a rischio di svluppare la malattia.
La teoria degli antiossidanti di menta e rosmarino per contrastare i radicali liberi nel cervello
Siamo in una società in cui la media età aumenta , le malattie neurodegenerative come la malattia l'Alzheimer o il Parkinson stanno diventando sempre più importanti . I ricercatori stanno lavorando duramente per sviluppare trattamenti che siano in grado sia di prevenire che di curare o per lo meno rallentare l'evoluzione.
Secondo alcuni ricercatori dell'Università di St. Louis, Missouri, una carenza di antiossidanti unita ad un aumento di radicali liberi nel cervello, potrebbe condurre allo sviluppo di malattie neurodegenerative. Così hanno voluto verificare se l'eventuale somministrazione di ricavati dalla menta e rosmarino (antiossidanti) potevano limitare lo sviluppo e l'evoluzione di queste malattie.
I risultati sono stati presentati a Neuroscience 2013 a San Diego ( Stati Uniti) .
In questo studio i ricercatori hanno fatto assumere alle cavie estratti di acido carnosico e acido rosmarinico , due composti antiossidanti che si trovano nelle foglie di rosmarino e menta . Dopo 90 giorni hanno misurato le capacità cognitive delle cavie e hanno determinato che la supplementazione di antossidanti della menta e rosmarino ha migliorato la memoria e l'apprendimento e contemporanemaente il cervello delle cavie ha mostrato una diminuzione della concentrazione di radicali liberi.
Difficile trarre conclusioni
Questo studio, ma anche altri sembrano suggerire che certi antiossidanti presenti nelle erbe aromatiche possono migliorare l'attività cerebrale e che forse è possibile ridurre il rischio di sviluppare una malattia neurodegenerativa come l'Alzheimer.
Bisogna però precisare che rimangono ancora sconosciute le cause di queste malattie, che è difficile equiparare i risultati ottenuti sulle cavie sugli esseri umani, dal momento che non siamo in grado di dire la quantità che un uomo dovrebbe assumerne per avere lo stesso effetto dello studio, pertanto non si può affermare con certezza assoluta che le erbe aromatiche possono aiutare a prevenire le malattie neuro degenerative.
Una possibile prevenzione indiretta
Questo non vuole dire che le erbe aromatiche non siano utili nell'alimentazione di tutti i giorni, perchè permettono grazie al loro sapore e profumo di adoperare meno grassi e meno sale in cucina, questo indirettamente dovrebbe facilitare a seguire meglio una dieta ipocalorica e a tollerare meglio alcuni schemi alimentari per il diabete e per le malattie cardiovascolari e in qualche modo apportare benefici nella prevenzione e nel trattamento di quelle patologie, che sono un rischio per lo sviluppo delle malattie come Parkinson o Alzheimer.
Tuttavia bisogna ricordare anche altri comportamenti collegati ad un possibile sviluppo di questa malattie come il fumo, droga, alcool, poca attività fisica.
Uso delle erbe aromatiche nelle malattie degenerative
Nell'alimentazione dei malati di Alzheimer o Parkinson, oggi l'utilità delle erbe aromatiche è principalmente rivolto alla stimolazione dell'appetito e della memoria dei sapori nei malati ma questo uso non si può dire che abbia un effetto terapeutico.
Riferimenti:
Tang CT, Belani LK, Das S, Jaafar MZ."Treatment of dementia with herbs: a short review" Department of Anatomy, and Anaesthesia and Intensive Care, Universiti Kebangsaan Malaysia Medical Centre, Kuala Lumpur, Malaysia.
Tang CT, Belani LK, Das S, Jaafar MZ."Treatment of dementia with herbs: a short review" Department of Anatomy, and Anaesthesia and Intensive Care, Universiti Kebangsaan Malaysia Medical Centre, Kuala Lumpur, Malaysia.
Essa MM, Vijayan RK, Castellano-Gonzalez G, Memon MA, Braidy N, Guillemin GJ."Neuroprotective effect of natural products against Alzheimer's disease" Department of Food Science and Nutrition, College of Agriculture and Marine Sciences, Sultan Qaboos University, Muscat, Oman., Neurochem Res. 2012 Oct;37(10):2293
More SV, Kumar H, Kang SM, Song SY, Lee K, Choi DK. "Advances in Neuroprotective Ingredients of Medicinal Herbs by Using Cellular and Animal Models of Parkinson's Disease" Department of Biotechnology, College of Biomedical and Health Science, Konkuk University, Chungju 380-701, Republic of Korea.
Susan Farr "Can Certain Herbs Stave Off Alzheimer’s Disease?" , Saint Louis University School of Medicine
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