mercoledì 30 maggio 2012

Budino o crema? Qual'è la merenda migliore? Test creme e budini alla vaniglia

Domanda Sonia M: Sono una mamma di due bambini di quattro e sei anni, Daniele e Sara, secondo te è meglio per la merenda dei miei figli un budino o una crema alla vaniglia? Prodotti di Marca o con nome del supermercato?

Carissima Sonia
La merenda è un momento importante nella giornata di un bambino, a metà tra il pranzo e la cena, deve condurre verso la cena senza appesantire, è anche un momento di pausa magari dopo avere corso al parco o giocato a palla.

Qual'è la migliore merenda?

La pubblicità negli anni ci ha molto condizionati, cosi siamo incapaci di pensare a qualcosa per la merenda che non sia già pronto e dolce.
Bisogna cercare di ampliare la gamma dei prodotti da mangiare per la merenda, a me ricordo che davano sempre pane nero pardon ora si dice integrale, qualche volta con formaggio, qualche volta con il salame, qualche volta con la marmellata e qualche volta con la frutta, ricordo la merenda d'estate preferita pane e pomodoro.

I tempi sono cambiati, tuttavia ti invito a raccogliere più alternative possibili, anche con frutta e verdura. Andiamo incontro all'estate è appena finita la stagione delle fragole, ma ci sono ciliegie, arriveranno le albicocche e poi le pesche, se non piace la frutta cosi semplice puoi fare una centrifugato, un frullato o anche una macedonia, la frutta già pulità  a piccoli pezzi e magari con una consistenza tenera è più facile per un bambino mangiarla.



È vero che bisogna rispettare i gusti del bambino ma lui non sa quello che è buono per lui, dice che vuole una cosa perché la vede in Tv, non sa nemmeno che gusto ha. Qualche volta bisogna imparare a dire anche dei no, so che qualcuno ha detto che ho una visione dell'alimentazione vecchia ma se diciamo si a tutto che educazione diamo?

Se diciamo di Si alle merendine preconfezionate, si alle creme, si ai salumi, si a quello o quell'altro, Toh guarda abbiamo il 50% dei bambini obesi? Ma va? Chissà come mai? Poi arriva il super esperto di turno che dice è colpa della famiglia che non dà il buon esempio non della pubblicità!
Aspetta un attimo, che ti faccio fare io 4 salti in padella chissà perché i super esperti  non hanno figli e se gli hanno se ne occupa qualcun altro, prima ti prendi la tua dose di sputa minestrina in faccia, che fa tornare giovane e poi parli! ( scusate una digressione personale)

Tab1 Confronto tabelle nutrizionali, Budino alla Vaniglia centrale del latte Milano, Crema alla vaniglia alta qualità Granarolo, Panna Cotta classica Centrale del latte Milano e Yogurt alla Vaniglia Alta Qualità Granarolo


Quali differenze con lo yogurt ?
Fino a qualche anno fa le differenze tra le creme e lo yogurt erano più marcate sul profilo nutrizionale oggi sempre meno perché gli yogurt si avvicinano più ad essere dei dessert, la differenza è più sugli ingredienti, a parte i fermenti lattici vivi, budini e creme contengono + amido derivati dalla farina di grano o dal riso, carragenina, farina di carruba, la presenza di latte in polvere e latte concentrato rende il prodotto più vellutato, questo purtroppo lo  riscontriamo anche in molti yogurt e non sempre viene indicato in etichetta.

Possono essere considerati porzioni di prodotti derivati del latte?
In teoria si, perché dovrebbero contenere una buona percentuale di latte e quindi di calcio, pertanto è bene scegliere quei prodotti che contengono almeno più del 75% di latte, anche se spesso questa nella tabella nutrizionale il calcio non viene indicato, più che altro non  sono sempre consigliabili per il contenuto di zucchero e di grassi, possiamo dire che ci sono più modalità, più semplici per assumere porzioni di prodotti derivati del latte come un bicchiere di latte, uno yogurt e formaggi di diversa varietà .


Budino o crema?
Inutile dire che la cosa migliore è farselo a casa, capisco che tutti i giorni uno non si può mettere li a fare budino, meglio ma ogni tanto magari non è una brutta idea. La differenza tra i due è che il budino è più corposo e solido  dato dagli ingredienti come farina, fecola, semolino, gelatina mentre la crema per sua natura è più molle, in generale si può dire che più il bambino è piccolo più preferisce la crema, più semplice da mangiare più il bambino è grande il budino.

È in questa fascia d'età che si forma il gusto del bambino e le abitudini alimentari pertanto è importante scegliere quei prodotti che non diano troppo e spesso una palabilità troppo grassa e ricca di zuccheri, questo perché una volta istillato quel tipo di gusto, si farà sempre riferimento a quello anche d'adulto, è bene pertanto abituare i bambini a sapori non troppo dolci e a prodotti con basse percentuali di grassi.

Tab. 2 Tabelle nutrizionali creme alla vaniglia: Esselunga Crema alla Vaniglia, Crema Delì Cameo alla vaniglia, Crema fior di latte Granarolo



La lista ingredienti:

La più corta possibile, la più vicina alla ricetta originale, che non ci siano edulcoranti (i bambini non ne hanno bisogno).
Latte preferibilmente da latte fresco intero e non in polvere o latte parzialmente scremato.

Uova, non deve stupire se alcuni non contengono uova come la ricetta originale, diciamo quasi tutti, l'ho trovato nell'unico prodotto dove non ci serve il riso snack Muller, le aziende dicono per questione di sicurezza alimentare e igiene, ma questo permette loro di risparmiare, di rendere il prodotto con meno calorie ma di aggiungere addensanti e coloranti : come E 407 la carragenina oppure E 1442, un conservante e gelatificante E 444 e tra i coloranti : la curcumina che da quel bel colore giallo ma anche annattobetacarotene, cartamo e paprika.

Vaniglia: se dessert alla vaniglia sia, che ci sia la vaniglia spesso troviamo solo la parola aroma, va meglio la dicitura aroma naturale di vaniglia se la trovate, potrà sembrare strano ma sono più i prodotti alla vaniglia che non la contengono che quelli che la indicano tra gli ingredienti.

Panna: é preferibile scegliere prodotti che non contengono panna, sicuramente aumenta la palabilità ma modifica il profilo nutrizionale aumentando la percentuale di grassi. Originali alcune etichette che riportano il latte parzialmente scremato e poi aggiungono panna, ma non potevano adoperare il latte intero?.

Tab. 3 Tabella budini alla vaniglia + 1 budino al cioccolato: Danette Danone, Budino alla Vaniglia Centrale del Latte Milano, Budino alla Vaniglia Cameo



La tabella nutrizionale:

Energia Kcal : ricordate che la merenda deve fornire il 5%_10% delle calorie della giornata, Le GDA vengono calcolate sulle calorie di un adulto di 2000Kcal. Il fabbisogno nutrizionale del bambino è inferiore rispetto a quello dell'adulto, per cui l'invito è quello di  scegliere un prodotto che sia intorno a 100 kcal per 100g, lo dico subito cosa impossibile o quasi se si sceglie una crema o un budino, ma sopratutto tenete presente che essendo le confezioni da 125 c'è un 25% in più.

Contenuto di zucchero: più è basso meglio è attorno ai 10g x 100g è consigliabile ma raro, tra i 11e 15 tollerabile oltre i 15 non è molto consigliabile, quelli sul mercato vanno da 9 a 30g per 100g di contenuto.

Contenuto di grassi: più è basso meglio è tenete presente il contenuto dei grassi del latte di 3,5, i prodotti sul mercato vanno da 2,5 a 25 g. unica eccezione 1 g per la crema di riso Fage.

Contenuto di Calcio: una delle motivazioni dell'uso di prodotti derivati del latte è per coprire il fabbisogno di calcio ma chissà perché sono più le tabelle nutrizionali che non lo menzionano.




Alternative: yogurt, creme di riso e crema e budini di soia
Oltre alle alternative ai prodotti che ho già detto sopra dal formaggio alla frutta, ci sono anche dei prodotti pronti che possono costituire un ottima alternativa, come i riso latte e i prodotti con soia.

Hanno fatto parte del test
Danette danone (sito francese quello italiano è introvabile!)

Sintesi: questi prodotti sembrano più studiati e adatti all'alimentazione di un adulto piuttosto che di un bambino, porzioni qualche volta troppo grandi, la sensazione è che sono prodotti con indice di sazietà basso, non prevedeno masticazione è forse rischiano di non soddisfare il piccolo appetito, qualche volta è possibile meglio se fatto a casa, ma non deve essere un abitudine un invito a valutare per la merenda più alternative. 
La qualità dei prodotti in generale è migliorabile, ci sono al momento troppi addensanti e troppo coloranti per dare quel colore e quella consistenza della ricetta originale, si può ancora lavorare sulla varietà degli ingredienti, valutare alternative come lo zucchero di canna, la vaniglia sarebbe bene metterla tra gli ingredienti oltre che l'immagine sulla confezione.

Il migliore e il peggiore: posso dire quelli che ho gradito meno come la crema alla vaniglia Coop, non sono riuscito a finirla, tra i budini Danette di Danone il più calorico di quelli alla vaniglia  121 kcal  e anche quello con la percentuale maggiore di zucchero 17,9, allappa in bocca. Il più caro in teoria è quella della Fattoria Scaldasole ma fa solo budino al cioccolato quindi non teniamo in considerazione, i più cari sono i prodotti della Cameo 8,76 al Kg mentre i più conveniente sono quelli del marchio del supermercato Esselunga e Coop, ma solo più convenienti nulla di più, questa volta uno migliore non c'è.

Budino o crema alla vaniglia, con cosa fate merenda?



venerdì 25 maggio 2012

Storie di gelati: da Grom all'Albero dei Gelati

Ultimamente mi capita di vedere sempre in televisione con un look informale Mr. Grom, dal telegiornale sulla 7 alla trasmissione della Clerici mentre ci prepara gelati come una qualsiasi casalinga in casa, oppure tra i frutteti della sua azienda agricola biologica a raccogliere personalmente frutta. Non è il solo anzi diversi imprenditori si presentano in modo informale come Mr. Facebook, si è presentato alla Borsa di New Jork con un giubbotto con cappuccio come quando era studente.

Io come te, meglio di no
Personalmente la filosofia del "me too" io sono come te, non mi piace, se sei un imprenditore e hai un fatturato di milioni di euro, non sei come me!
Tu porti i pantaloni strappati per moda io li porto per consumo, nel senso d'usura, non è che a me appena le donne mi vedono mi strappano i pantaloni anzi se qualcuno e qualcuna mi mette le mani addosso è per menarmi di brutto.
Essere imprenditori di successo non vuole dire essere come me, potrebbe o dovrebbe essere migliore, essere come me presuppone la ricerca di un consenso ma sei un imprenditore di successo non nei hai bisogno. Si potrebbe rischiare di essere male intepretati, più una debolezza che una virtù.

Dall'United Colors of Benetton all' United Colors of Grom
Il Mr. promoziona un libro, casualmente sulla sua attività imprenditoriale, secondo me scrivere un libro sulla proprio storia ha senso se hai settanta ottanta anni, a meno di 40 anni ha senso solo se tu sei Marina Lante della Rovere (nel senso che hai tante cose da raccontare). 
Secondo me c'è bisogno di un arco temporale più lungo per valutare il successo di un impresa. Si rischia cosi che potrebbe essere interpretato da persone maligne e sospettose nelle quali non mi riconosco, più uno strumento di marketing e comunicazione del marchio, a breve qualcuno potrebbe attendersi spot pubblicitari e la vendita nei supermercati?

A essere sincero tutta questa eccessiva esposizione mediatica, non comprendo la motivazione  e nemmeno chi la paga, si perchè apparire nei telegiornali costa, fare interviste per fare parlare bene di te costa, non è cosi facile ottenerle, sembra tutto molto artificiale e che si voglia costruire a tutti costi un esempio positivo sulla falsariga di costruire delle favole, ma se vediamo la storia vera si comprende che è una storia più piena di scuri che di luce. Politica?

Come giustamente dice Roberto la Pira sul Fatto Alimentare, il gelato artigianale è un altra cosa, distinguere gelaterie artigianali vere e presunte è molto difficile . Il successo di Grom sta nella formula indovinata e nel marketing e della comunicazione che genera simpatia, dall' United Colors of Benetton sembra assere passati all'United Colors of Grom.

Avere successo non è un peccato, anzi siamo molto contenti, però rischia di diventarlo quando assume una dimensione molto grande, allora diventa più difficile parlare di gelato di qualità, di gelato con frutta selezionata e di frutta da agricoltura biologica, ma quante fragole bio deve produrre la provincia di Cuneo, per accontentare tutti?  Se in particolar modo hai gelaterie da New York a Tokyo. Intendiamoci il gelato di Grom è buono l'ho anche mangiato una volta, tuttavia alcune cose della comunicazione andrebbero un po' riviste proprio alla luce di queste nuove prospettive. 
Per quanto mi riguarda la qualità dei gusti frutta è più raccontata di quanto mi sia percepita, qualità qualità qualità ma chi me la garantisce?

Il gelato artigianale imita il gelato industriale?
Sicuramente Grom è stato uno dei primi ad avere inventato questa formula delle catene di gelaterie sono una realtà, tante catene, tanti nomi, tanti prodotti, sono tutte di qualità? A me sembra che hanno tutte un solo difetto, i gelati mi sembrano tutti uguali al mio gusto, ma quello che è peggio è che tutti mi ricordano le sensazioni di gusto del Magnum Algida, come se quello fosse il riferimento per tutti gli altri, una volta una mia amica convinta da me ha fatto il gelato in casa, mi dice un po' delusa, si è buono ma è un altro sapore, ma và? Per dirla in breve oggi sembra di avere più un gelato artigianale che imita il gelato industriale.

Tanto che mi chiedo se è più onesto il bar sotto casa ma che ha il gelato industriale dell' Antica gelateria del Corso, un gelato industriale ma ben evidenziato e scritto, che nulla ha da invidiare alla catene di gelato artigianale o presunto tale, il costo oramai uguale dappertutto è 2,50 euro per due gusti (ne pas donè), ma si sono tutti messi d'accordo sul prezzo?

Ricordo molti anni fa', estate del 1984 ero in Unione Sovietica, il gelato costava due copechi, dappertutto in quasiasi posto da Mosca a Odessa, solo due gusti fior di latte e pesca, ti chiedevano con aria saputella : che gusto vuoi?  Avevano lo stesso sapore! Tutte le ragazze mi chiedevano di comprargli il gelato, erano altri tempi, altre ragazze, altri gelati.

L'albero dei gelati.
Mentre ero ad Orticola, il mio desiderio di rinfresco ha individuato un carrello con del gelato, l'albero dei gelati, un autentica scoperta e sorpresa, il gelato al ravanello, songino e foglie di menta, gelato alla lavanda, gelato alla camomilla bio, alla monarda bio,, fior di latte profumato con i fiori, molto interessanti i gelato con latte vegetali :  alla crema con latte di riso, gelato al cioccolato con latte di quinoa, con nocciole IGP e latte di grano saraceno. Devo dire che questa sperimentazione del gelato con erbe e latti vegetali mi ha molto colpito positivamente, si tratta di un azienda piccola solo 3 negozi nella provincia milanese. Devo dire che se mi dicono che hanno qualche gusto di gelato a Km zero io ci credo di più di magari di chi ha gelaterie in tutto il mondo.

venerdì 18 maggio 2012

Truvada prevenzione dell'HIV e dell'Aids, il latte PP

Oramai da diversi giorni tutti i maggiori quotidiani hanno pubblicato la notizia dell'approvazione dalla FDA in America del farmaco Truvada della Gilead Sciences nella prevenzione dell'HIV e di conseguenza dell'AIDS, anche se questo può sembrare una rivoluzione non è una novità perché non si tratta del primo strumento di prevenzione, tuttavia la sua approvazione ha trovato molti oppositori all'interno della commissione in particolare i membri dell'Università di Cincinnati secondo cui l'approvazione del farmaco darà via libera a comportamenti devianti nella società. all'omosessualità, al sesso promiscuo, al sesso facile, al sex on the road.

Questo fatto ha messo in evidenza che c'è una parte della comunità medico scientifica che ritiene che l'Aids sia una giusta punizione divina, non è casuale che molti progetti sia di nuovi farmaci che di vaccino siano fermi da anni, questo perché all'interno della discussione dell'approvazione del farmaco avrebbero potuto invece che evidenziare il sesso libero avrebbero dovuto essendo membri di una comunità scientifica evidenziare gli effetti collaterali di questo farmaco molto pesanti, già noti in quanto il farmaco viene utilizzato nella terapia di persone già sieropositive.

Amici dell'Università del Cincinnati, io capisco che se uno sta tutto il giorno in laboratorio oppure tutto il giorno in biblioteca a studiare, il solo pensare che c'è qualcuno che nello stesso tempo si diverta facendo sesso fa saltare i nervi, il sesso è anche una cosa bella che completa il rapporto tra due persone. Che il Truvada possa liberalizzare o spingere a comportamenti libertini, forse non avete visto in che società viviamo. L'Aids c'è dal 1980 non faccio tutti i giorni l'appello ma vi posso assicurare che ho come l'impressione che il numero dei gay sia aumentato piuttosto che essere diminuito, se uno è gay non che diventa etero perché c'è AIDS.


Cos'è il Truvada?

Il Truvada è una combinazione di due anti-retrovirali ed è già prescritto a soggetti infettati da virus HIV . Studi clinici avrebbero dimostrato la sua efficacia preventiva, come i risultati di una sperimentazione clinica svolta da luglio 2007 a dicembre 2009 in sei Paesi ( Brasile, il Sudafrica e gli Stati Uniti). La sperimentazione è stata principalmente finanziata dalla NIH . Grazie ai testi clinici si è potuto constatare che il Truvada ha ridotto del 44% il rischio di infezione negli uomini ma che utilizzavano anche il preservativo (!). Un secondo studio ha dimostrato come il Truvada diminuisce il rischio d' infezione fino al 75% nelle coppie eterosessuali in cui uno dei due partner era già sieropositivo. 

Su questi studi non mancano le critiche che ritengono il farmaco nella prevenzione poco affidabile, diverse associazioni di volontari costituite da medici, infermieri e malati hanno manifestato il loro dissenso. Il costo si parla che per un anno di terapia ammonta dai 12.000 ai 14.000 dollari ma secondo uno studio pubblicato nel mese di aprile, prescrivere farmaci anti-retrovirali, come misura preventiva negli uomini  ad alto rischio di contrarre il virus dell'AIDS, con più di cinque partner all'anno, sarebbe economicamente conveniente, riducendo la diffusione dell'infezione. 


Non è il primo intervento di prevenzione

Il percorso del Truvada non sarà facile, già il primo strumento di prevenzione dell'Aids, approvato dall'OMS nel 1998, non ha trovato applicazione nella maggior parte dei servizi nazionali di sanità, parlo del trattamento post exposure dove qualsiasi cittadino può recarsi in ospedale e richiedere il trattamento del pericolo d'esposizione, da praticare entro le 48 ore dal possibile contatto, garantendo l''80% della non siero conversione. Perchè aspettare sei mesi per il test per vedere se si è sieropositivi quando si può intervenire subito per dare una possibilità di non diventare sieropositivi (dal caso del preservativo rotto di una coppia uno sieropositivo e l'altro no ai casi di violenza sessuale ). Non sono riusciti ad applicare questo figuriamoci se consentono la somministrazione del Truvada come prevenzione.

Tuttavia anche io ho delle forti perplessità su questo farmaco io ho un mio amico d'infanzia , quasi come un fratello per me, abbiamo fatto le scuole insieme asilo, elementari, medie e superiori, che dopo una relazione etero sessuale è bene dirlo, si è scoperto sieropositivo e da sei anni come terapia gli viene consigliato proprio il Truvada, purtroppo non ho potuto non vedere gli effetti collaterali del farmaco sulla sua salute, gli trovate on line, dal fegato ai reni all'apparato osseo, magari non a tutti da gli stessi effetti collaterali, per la prima volta in vita mia mi sono trovato a raccontargli delle balle per rassicurarlo non ho più il coraggio di guardarlo negli occhi. Certo meglio averlo vivo con più di un problema di salute piuttosto che non averlo più ma posso assicuravi che non è facile.

Vi racconto questo perchè il farmaco proprio per gli effetti collaterali dovrà essere dato sotto stretto controllo medico al fine di controllare e prevenire il più possibile gli effetti collaterali, non è come prendere l'aspirina o la tachipirina


Il problema non indifferente si pone a chi prescriverlo?

Sicuramente le lavoratrici e i lavoratori del sex on the road, anche se parliamoci chiaro, spesso sono persone ricattate e sfruttate, non gli danno i preservativi perchè costano, figuratevi se gli danno il Truvada, uomini che vanno con altri uomini per sesso promiscuo oppure quelle coppie dove uno dei due è sieropositivo e l'altro no, ma l'elenco non finisce qui 1 sieropositivo su 4 non sa di esserlo, in base alla mia esperienza anche un 30%, non perché sia un incosciente ma perché non sà di essere a rischio, magari perchè pensa di avere una relazione monogama, i casi di persone che si scoprono sieropositive per caso sono sempre di più. 

La nostra società i cambiamenti di partner sono molto frequenti ci sia lascia e ci si mette insieme con maggiore frequenza di una volta, ma anche  all'interno delle coppie, c'è magari uno dei due come dire più "farfallina" o "mandrillo" che diciamo si può distrarre più spesso, i rapporti sono fatti sulla fiducia reciproca ma calarsi le mutande è un attimo
Questo non è facile da gestire come si fà, vai da medico cosa gli dici? Sa ho il sospetto, quando si ha il sospetto è già tardi, che mio moglie o mio marito farfalleggia di quà e di la, non so con chi ma sopratutto come, non sarebbe il caso che faccia un ciclo di Truvada? Imbarazzante forte  e poi perchè la pillola con tutti gli effetti collaterali la deve prendere lei e non lui? Quanti uomini rifiutano di adoperare il preservativo e costringono lei ad adoperare la spirale?

Il latte PP

Io ho una soluzione di quelle semplici per la tranquillità familiare, le aziende fanno tanti prodotti funzionali che non interessano a nessuno lo yogurt con la vitamina B, con omega 3, con Calcio, mettiamo in un alimento quotidiano il truvada cosi passa inosservato, cosi la mattina per fare una bella prima colazione, mettiamolo nel latte non possiamo chiamarlo truvada lait o latte del cervo come mi suggerisce un mio amico, diamogli un altro nome per convenzione tipo il latte con vitamina SS, stronzo lui stronza lei, no meglio il latte con la vitamina PP p... lui p... lei.

Conclusioni: Mi sono permesso la licenza d'ironizzare un po' su un argomento serio, questo per fare comprendere che oggi non è cosi facile e che tutti in qualche modo possiamo essere soggetti a rischio volontariamente o involontariamente, utilizzo di questo farmaco a scopo preventivo è più difficile di quello che sembra e non privo di rischi, questo dovrebbe spingerci ad un maggiore senso di responsabilità e rispetto verso noi stessi e verso il prossimo, il Truvada potrà essere anche utile forse ma da solo non basta a fare della prevenzione.


Informazione controcorrente Il virus inventato

mercoledì 16 maggio 2012

Yogurt alla vaniglia è afrodisiaco?

Domanda di Gianna D: ho letto in questi giorni che lo yogurt alla vaniglia è afrodisiaco è vero? Sono una mamma un po' preoccupata, non devo più darlo a mia figlia di sedici anni?

Risposta: si la notizia l'ho letta anche io, in questo periodo le pagine delle notizie medico scientifiche dei quotidiani sono meglio dello pagine degli spettacoli e della cronaca locale dove c'è sempre un ubriaco che sbatte contro un palo e di qualche uomo trovato dalla polizia nudo per strada dopo l'arrivo di un marito un po' sospettoso.

Marketing delle multinazionali del latte, dello yogurt e dei probiotici
La notizia che il latte faccia dimagrire non ha avuto molto successo, ha trovato un fronte d'oppositori notevole, eccoci alla nuova notizia cioè che lo yogurt un derivato del latte sia afrodisiaco, anzi si parla di yogurt alla vaniglia
Chiaramente la notizia è quella di spingere le vendita dei prodotti derivati del latte per i ricavi che questi riescono a conseguire, ricordo che le vendite in generale nei paesi occidentali sono in flessione e c'è bisogno di dare un imput, o meglio una spinta alla vendite. 
Dal momento che la notizia che i latte fa dimagrire non ha prodotti i risultati sperati ecco la nuova notizia lo yogurt afrodisiaco, è una strategia poco originale, della serie : se non li convinci confondili.

In realtà lo studio sul quale si basa questa notizia è stato pubblicato su Scientific American di Maggio 2012, si riferisce a uno studio sull'obesità dove a delle cavie a una dieta di junke food hanno sostituito lo yogurt e questo ha dimostrato che i testicoli delle cavie maschili erano più pesanti, le femmine cavie erano gravide velocemente e facevano una prole più numerosa ( vi risparmio gli altri dettagli).

Questo però è diverso dall' essere afrodisiaco, sopratutto è noto e scientificamente provato che una dieta sana ed equilibrata aiuta ad avere una sessualità più attiva rispetto a coloro che hanno una dieta non equilibrata in particolare coloro che sono obesi, pertanto è possibile che se alle cavie veniva data al posto del junke food, una mela o una spremuta d'arancia il risultato sarebbe stato uguale.

Poi si scopre che lo yogurt è probiotico
Due ricercatori Erdman e Alm pensano che ciò è dovuto ai batteri probiotici dello yogurt che aiutano a rendere gli animali più magri e più sani, che migliora indirettamente la sessualità, torniamo all'ipotesi che il consumo di latte fa dimagrire e dei probiotici che combattono l'obesità, entrambe non hanno alcuna rilevanza scientifica è bene dirlo e sono state più volte smentite.

Amici ricercatori se mi posso permettere e se invece del latte, dello yogurt o dei probiotici il potere afrodisiaco* fosse dato dalla vaniglia? Invece lo yogurt alla banana che effetto fa'? (scusate ma quando te le tirano fuori!) 

Sintesi: no, è solo una strategia di comunicazione e marketing, continua a prendere se tua figlia lo gradisce lo yogurt a colazione del gusto che più preferisce, con magari un po' più di fiducia e dialogo con tua figlia parlagli apertamente di certi argomenti senza giri di parole, i ragazzi non vogliono discorsi  o frasi fatte, fallo con le parole tue senza preoccuparti della forma, lo yogurt non c'entra nulla.

Vaniglia : Possiede effetti euforici e può essere consumata a volontà. Combatte l'astenia sessuale, agendo sul sistema nervoso centrale e, per mezzo del suo odore, agisce indirettamente come stimolante sessuale fonte : Spezie afrodisiache (magari non è vero però mi piace di più pensarla cosi)


Post correlati: Afrodisiaci naturali esistono?, Quanto zucchero c'è in uno yogurt?, Quale yogurt per il mio bambino?, Quale yogurt per i single?

domenica 13 maggio 2012

Le sostanze chimiche legate allo sviluppo di disturbi neurologici e autismo


Da diversi anni sono in crescita i disturbi neurologici e il numero dei casi d’autismo, non si conoscono i fattori che causano l’insorgenza di tale patologie, alcuni ricercatori hanno individuato fattori genetici, ma la sfida dell'attuale ricerca medico scientifica sta nell’ identificare le variazioni genetiche legate a questi disturbi cosi’ come l'incidenza dei fattori ambientali. 

L'ipotesi secondo alcuni ricercatori  è che prodotti chimici tossici possono provocare lesioni al cervello in via di sviluppo attraverso la tossicità diretta o interazioni con il genoma.
US National Academy of Sciences  ha stimato che il 3% dei disturbi neuro-comportamentali sono causati direttamente da esposizioni ambientali tossiche  e che un altro 25% sono causati da interazioni tra fattori ambientali con un fattore ereditario predisponente (National Research del 2000).

Il gruppo di ricercatori americani ha condotto uno studio per identificare i fattori ambientali che sembrano avere una relazione di causa effetto con l’autismo, disturbi neurologici, disturbi psichiatrici e deficit di attenzione.

In particolare il gruppo di ricercatori si è concentrato sull’individuazione di sostanze tossiche attraverso una serie di ricerche incrociate svolte negli ultimi venti anni, cosi hanno trovato una serie di sostanze che hanno un alto indice di probabilità un legame con questi tipi di disturbi.

Piombo: l’avvelenamento da piombo si chiama saturnismo, ad essere coinvolti sono soprattutto coloro che lavorano nel settore industriale meccanico, l’esposizione più comune riguarda la contaminazione in particolare delle condutture cioè rubinetti e impianti idraulici contenenti piombo

Metilmercurio: questo metallo pesante è altamente tossico per il sistema nervoso, entra nella catena alimentare attraverso il consumo di alcuni pesci di taglia grande come squalo, pesce spada, tonno, merlano.

PCB (bifenili policlorurati): queste sostanze chimiche altamente tossiche sono state vietate in Svizzera dal 1986, a livello internazionali nel 2001, tuttavia si sono trovate tracce in quasi tutti i prodotti di origine animale, in particolare nel loro grasso

Pesticidi organofosfati: queste sostanze sono tossiche per il sistema nervoso degli insetti, sono utilizzati proprio per neutralizzare gli insetti ma non sono positivi nemmeno nell’uomo.

Pesticidi organoclorurati: tossiche per il sistema nervoso sono bioaccumulabili. Questi prodotti vengono utilizzati sempre meno, ma oggi viviamo in un mondo globalizzato ma quello che non uso nel mio paese non è detto che non finisca non mio piatto proveniente da un altro paese.

Il bisfenolo A e ftalati: sono utilizzati prettamente in due settori nell'industria della plastica e nell’ industria cosmetica questi prodotti hanno un ruolo di perturbatori endocrini e può aumentare il rischio di sviluppare autismo se la madre è troppo esposta.

I gas di scarico: i ricercatori hanno notato che l'autismo è più comune nelle aree ad alto traffico (autostrade, ecc.). I ricercatori sospettano l'inquinamento del veicoli sia relazionato con la patologia in particolare  un ruolo chiave sembra avere l’esposizione al benzoapirene dei gas di scarico dei motori diesel riduce la produzione di metionina, una proteina essenziale per la comunicazione dei neuroni..

Ammine eterocicliche: sono sostanze prodotte durante la combustione dei combustibili fossili  entrano nella catena alimentare quando queste si formano nella cottura di prodotti proteici  come per esempio la carne , per cui il consiglio è di evitare di mangiare carne alla brace

I ritardanti di fiamma bromurati: questi prodotti chimici sono usati molto nel settore industriale dove si possono fare prodotti meno infiammabili. Alcuni di questi possono accumularsi nei pesci e negli animali entrando nella catena alimentare.

Composti perfluorinati (PFC) sono utilizzati in particolare per le pentole antiaderenti ma anche nel settore tessile i cosiddetti tessuti waterproff e anti macchia

Alcuni di queste sostanze sono proibite in Europa, questo non vuole dire che non entrano nella nostra catena alimentare, è difficile non essere esposti ad alcune sostanze chimiche, tuttavia bisogna cercare di evitare l'esposizione il più possibile.  

Riferimento: Landrigan P, Lambertini L, Birnbaum L, A Research Strategy to Discover the Environmental Causes of Autism and Neurodevelopmental Disabilities. Environ Health Perspect. 2012. doi:10.1289/ehp.1104285.

giovedì 10 maggio 2012

Perchè gli uomini si ammalano più di cancro rispetto alle donne?

Domanda di Sara: nella mia espererienza di volontaria ho sempre più incontrato uomini che donne malati di cancro, perche? C'è una ragione?

Risposta: si anche le statistiche danno questo dato, recentemente è stata pubblicata una ricerca che ha analizzato i dati a livello mondiale ma non ha saputo fornire una risposta chiara. Tuttavia questo non vuole dire che le donne non si ammalino di tumore, anzi il tumore al seno è uno che fa registrare i numeri più alti di casi, è difficile dare una risposta proverò a fare due considerazioni molto personali, partendo dall'età dell'insorgenza della patologia e dal tipo di cancro o meglio dal luogo dove si forma, se per esempio tocca un organo vitale. Premesso che le donne hanno un maggiore incidenza nei tumori agli organi genitali, alla tiroide oltre al seno, per tutti gli altri incidenza degli uomini e lievamente superiore ma in particolare alla prostata, al polmone, alla laringe, all'esofago, all'ano e al retto

Un dato generazionale
Le statistiche che oggi abbiamo a disposizione sono quelle che riferiscono a comportamenti in vita dei gruppi di popolazione della terza età, anche se non mancano casi di cancro sempre in età giovane, tuttavia è nella terza età che è più probabile sviluppare tale patologia .

Nel rapporto Airtum 2010 per esempio sull'incidenza di tumori in Italia su 55 milioni sono 2 milioni e 250 mila gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore (il 4% dell’intera popolazione). La maggior parte sono donne (1 milione e 250 mila) e anziani. La diagnosi più frequente tra le donne (42%) è il tumore della mammella. Tra gli uomini, il 22% dei casi prevalenti (quasi 220 mila persone) è formato da pazienti con tumore della prostata. 
Quasi 1 milione e 300 mila persone (2,2%) sono lungosopravviventi (hanno cioè avuto una diagnosi di tumore da più di 5 anni) e circa 800 mila (l’1,5%) sono vive dopo oltre 10 anni dalla diagnosi. Rispetto al 1992, il numero di persone viventi con tumore è quasi raddoppiato. Ciò è dovuto in parte all’aumento di nuovi casi ascrivibile all’invecchiamento della popolazione e all’aumento di incidenza per qualche tumore, e in parte alla migliorata sopravvivenza dopo il tumore Fonte epicentro iss.it.

Ricordiamo che il cancro ha cause multifattoriali, l'unica cosa che posso affermare con certezza è che maggiore è l'esposizione nel corso del tempo a comportamenti a rischio maggiore è l'incidenza del cancro.
Tra i maggiori comportamenti a rischio che riguarda coloro che sono nati tra le due guerre mondiali  il Fumo e l'Alcool che hanno più inciso negativamente rispetto ad altri comportamenti.
Fumo e Alcool sono stati sempre associati al comportamento maschile, almeno per qualche generazione fà, oggi c'è meno divario tra i due sessi.

Un altro dato che giustifica un maggiore numero di uomini rispetto alle donne è che genere gli uomini erano anche quelli che avevano più esposizioni a sostanze chimiche pericolose o messe in relazione con il cancro, erano gli uomini che facevano i lavori più duri, in molti casi era l'uomo era il capo famiglia che portava lo stipendio a casa, il caso purtroppo dell'amianto in provincia di Alessandria è piuttosto noto, ma non unico.
Io credo che sarà possibile che i dati sul cancro potranno in futuro essere più equilibrati tra i due sessi.

Non vorrei essere frainteso ma l'obiettico non è avere i dati in equilibrio tra i due sessi ma l'obiettivo è la prevenzione per avere meno malati in assoluto indipendentemente dal sesso.


Donne più consapevoli
La società cambia e si modifica, la vita si allunga si modificano anche i comportamenti, oggi le donne sono inserite a pieno titolo nel mondo del lavoro con tutti i vantagi e rischio che questo comporta. Tra i fattori a rischio che preoccupano di più c'è l'Obesità, anche se sarebbe più corretto parlare di comportamenti poco corretti di cui l'Obesità è solo la manifestazione più evidente. Nella mia esperienza ho verificato che le donne sono più consapevoli in merito alla loro salute, sono molto più attente da sempre, non solo nelle scelte alimentari e al peso, come qualcuno potrebbe pensare, sono molto più attente ai controlli e hanno sviluppato una maggiore consapevolezza, un atteggiamento positivo per prevenire e intervenire in tempo che è fondamentale per questa patologia,

Magari ci sono altre ragioni ma al momento non sono note

Edgren G, Liang L, Adami HO, Chang ET. Enigmatic sex disparities in cancer incidence. Eur J Epidemiol 2012 Mar;27(3) : 187-96.


lunedì 7 maggio 2012

Aspartame, Efsa e Report, l'autorità non è autorevolezza

La settimana scorsa avevo consigliato di guardare la puntata di Report su Rai 3 che aveva come soggetto l'Aspartame, un esempio di come si svolge l' iter in merito all'approvazione di un ingrediente nuovo per l'industria agroalimentare e la valutazione sulla sua sicurezza sia in America che in Europa.
Tutti i media in questi giorni dalle riviste su carta a quelle on line si sono sorprese "ah l'aspartame fa male e nessuno lo avevo detto", non è vero in realtà il dibattito sono anni che va avanti.
Tuttavia l'uso dell'aspartame come ingrediente con il passare degli anni si ridurrà sempre di più grazie all'arrrivo sul mercato della Stevia o meglio di altri edulcoranti, è il mercato stesso che allontanerà l'aspartame dalla nostra tavola piuttosto che una decisione dell'Efsa.



Come si è visto in Tv la leve del marketing e della comunicazione della Stevia e dell'Aspartame negli anni '70 si somigliano anzi possiamo dire che sono identiche, è un prodotto naturale, è un prodotto per diabetici, nessuna contro indicazione, non fa ingrassare ridurrà il numero degli obesi, non è andata proprio cosi.

La cosa più interessante di Report su Rai 3 è stata secondo me l'avere messo in luce aspetti dell'approvazione noti solo agli addetti ai lavori cioè che spesso i studi prodotti per l'iter di sicurezza sono giudicati dagli stessi che li hanno fatti, per semplificare possiamo dire che è come vincere giocando una partita a scacchi da soli.


Non so chi rispondendo a nome dell'Efsa sosteneva che i migliori esperti sono quelli che lavorano per le aziende  è normale che l'Efsa utilizzi questi esperti nelle commissioni. No mi dispiace signore non è normale e neanche logico, abbiamo le Università in Europa ricche di ricercatori d' alto livello, magari non sono dei volti a lei noti e conosciuti.

Sa io comprendo le sue motivazioni se uno tutti i giorni fa Parma - Guastalla, Guastalla - Parma non è che conosce molta gente se poi specialmente c'è nebbia sia all'andata che al ritorno, solo se investe una mucca che attraversa la strada ha occasione di scambiare due parole con qualcuno, per forza di cosa le relazioni sociali sono ridotte, è naturale non c'è nulla di male se uno porta gli esperti che conosce è pienamente giustificato.

Sempre durante la trasmissione é stato fatto vedere un convegno dell' NFI, Nutrition foundation of Italy sulla sicurezza degli edulcoranti dove forse qualcuno degli esperti casualmente nello stesso tempo era consulente per azienda produttrici di edulcoranti e relatore, beh cosa c'è di male? Tutti hanno diritto di esprimere un opinione, specialmente le aziende, anche io a casa mia tutti hanno voce in capitolo anche il gatto e la mia portinaia, poi si fa solo quello che dico io, ma è un altra storia.

Esperti e conflitti d'interesse sono un problema serio, non è un tema che può essere liquidato banalmente, chi deve controllare non può essere l'individuo che deve essere controllato, è crollata la Borsa per questo, questa consuetudine deve essere eliminata non solo nella finanza ma anche in altri ambiti come quelli che hanno a che fare con la sicurezza alimentare e sulla salute pubblica, se non ci riesce l'etica perchè necessita di un sforzo personale lo può se si vuole la legge ma sopratutto poi il rispetto delle legge, in quanto avere una normativa non è sufficiente.




Ma chi sono gli esperti? Chi lo stabilisce? Quali esperti scelgono le aziende?
Mi è capitato navigando on line, per cercare appunti sui gelati e su un sito di produttori di gelato ho trovato due esperti con un documento firmato che affermano il gelato si può mangiare come pasto unico quando si vuole, ho riletto due volte avevo paura di essermi sbagliato a leggere.

Come dire magari anche io d'estate una sera che non avevo fame avrò magari mangiato anche un gelato, sono ancora vivo e lo racconto, ma che questo costituisce un buon esempio da educazione alimentare da raccontare sopratutto ai bambini è un po' originale.

Allora sono andato a vedere chi aveva firmato il documento, un tecnologo alimentare e un farmacologo. Un tecnologo e un farmocologo mi possono dire che è stato fatto in sicurezza, che non ci sono sostanze tossiche,  che hanno rispettato le norme di produzione, la sicurezza degli ingredienti, ma questi possono consigliare quantità e modalità  d'assunzione?

A me è il medico che mi manda in farmacia con la ricetta e che mi dice quantità e modalità di somministrazione, non il farmacista.

Se io ho il male al fegato, non vado mica a farmi vedere da un tecnologo alimentare o da un farmacologo, io vado da un medico magari anche specialista in malattie del fegato, sbaglierò?

Sempre on line vado su un sito di un' azienda multinazionale dello yogurt, a rispondere ai lettori trovo un "esperto" medico di 24 anni specialista in scienze dell'alimentazione, spesso però i laureati in medicina che hanno la specializzazione hanno più facilmente 30/ 32 anni, cosi mi sono informato e ho scoperto da un profilo on line che ha una laurea, almeno cosi dichiara in tecnologia alimentare e sta facendo un Master in Probiotici, questo però è un po' diverso dall'essere un medico con una specialità.

Non vorrei mai che un giorno io vado in ospedale e qualcuno prima di operarmi mi dice, sa io non sono medico stavo scherzando, comincia  a correre perché vedi dove ti faccio arrivare.

Pertanto la parola "Esperto" non vuole dire nulla, le aziende  o le istituzioni danno o conferiscono dell'esperto a qualcuno per autorità ma questo è invece un titolo che richiede autorevolezza, autorità non è autorevolezza, in questo momento non abbiamo bisogno persone che hanno autorità ma di persone che hanno autorevolezza.



giovedì 3 maggio 2012

Sammontana mini barattolino e Algida le Specialità Carte d'or: il gelato XL ( taglia, prezzo e porzione)

Novità 2012 nel settore dei gelati, mentre ero per caso al supermercato, ho notato dei nuovi formati di gelato che non avevo mai visto prima, non sono le confezioni famiglia classiche da 500g del quale tutti più o meno abbiamo confidenza ma nemmeno le coppe individuali da 60-80g, sono delle confezioni da 210 g, , le ho denominate le coppette di gelato XL, le ho trovate originali, mi sono chiesto che cosa cambierà? Cosa avranno di nuovo queste confezioni?

Gelato al "gusto artigianale"
Non ci sono delle novità a livello di ingredienti come Haagen Dasz Five dove il numero 5 stà per 5 ingredienti ma il numero di ingredienti sono i soliti che non sono mai pochi, qualche gusto nuovo come la Noce per Sammontana o cheese cake lamponi, cioccolato e cherry  per le specialità cart'or Algida,, la vera novità sta nel formato più piccolo e nel prezzo al kg decisamente superiore.

Sembra che i produttori di gelato si siano chiesti, perchè dobbiamo fare un gelato che costa 5 €/kg mentre le gelaterie artigianali, che di artigianale non hanno nulla, possono fare pagare 30 €/kg? Come possiamo avvicinarci al loro prezzo? La soluzione sembra che sia il formato 210g.


Il prezzo al chilo +100 % raddoppiato anzi triplicato
Ed ecco  arrivare i gelati al "gusto artigianale", ricchi di sapore, golosi, ben presentati con gusti nuovi e classici che hanno più appeal nel consumatore.
Siccome il settore dei gelati al supermercato  in Italia è in pratica un monopolio di tre aziende che detengono più o meno il 70% del mercato, non posso non pensare che si tratta di una strategia comune (2 aziende li presentano ora a inizio stagione l'altra a breve), stesso formato stesso peso, volta ad aumentare il volume di vendita, i ricavi e verosimilmente il prezzo al consumatore.

Prezzo barattolo Crema da 500g 4,56 al €/kg 
Prezzo barattolino vaniglia caramello da 210g 9,49 €/kg  + 108%

prezzo vaschetta gelato nocciola 500g  4.15 €/kg 
prezzo coppa vaniglia bourbon 210g  13,29 €/kg  + 220%

Sicuramente, sarete daccordo con me, 
ma quanto accidenti costa la vaniglia! 

Che delusione! Mi sarei aspettato per lo meno dalla comunicazione e dal marketing una giustificazione, per dire è più buono, con più ingredienti di qualità, più naturale, meno grassi, meno zucchero, purtroppo non ho colto nessun messaggio in tal senso, da consumatore mi chiedo se vado a prendere la carne dal macellaio  non è che pago di più se compro una fettina di carne e meno se ne compro 4, io da consumatore so che se la carne è bio costa di più e sono disposto a spendere di più per un prodotto qualitativamente superiore. Invece di questi gelati non sono stato in grado comprenderlo.


Porzione taglia XL
Ho sempre scritto che non è solo importante l'alimento ma la quantità, specie nel gelato su tutte le confezioni di gelato viene scritta la porzione più o meno dai 50 ai 60 g, diciamo per comodità di calcolo che la confezione da 210g è di 4 porzioni, ma io penso che più di uno "sbadatamente" la interpreterà come porzione individuale.

Sarà che i caimani in casa ce li ho solo io, ma se a mio figlio porgo una confezione di gelato di 210 g tempo che mi giro due minuti e non c'è più.
Ora non sarà per caso che invece il formato 210 g, stimola a mangiare più gelato e aumentare  la porzione media individuale?

Qualcuno potrebbe dire, ma solo un cattivo papà metterebbe una confezione da 210g in mano ad un adolescente, questo è anche vero ma io lavoro tutto il giorno per mantenere 4 figli, che sembra facile ma non lo è, la sera rientro a casa e mi devo mettere a fare le porzioni di gelato? Ma vendetegli con le porzioni già fatte! Agevolate il lavoro dei genitori invece di complicarlo.

Oramai chi compra le bilance o un genitore che deve dare da mangiare ai figli o un pusher che deve dividere le dosi, aziende mie non si può andare avanti così cercate di capire!

Il gusto
A essere sinceri a parte la scelta di marketing, il formato e il prezzo, il gelato ha una buona palabilità, diverso dal gelato artigianale, ma comunque qualcuno decisamente più piacevole rispetto alla fascia di prezzo di basso delle vaschette da 500g specie se piace il gelato che vi può ricordare un po' la panna o il latte. Qualcuno ha qualche aroma più pronunciato si sente sia in bocca che all'olfatto. Da notare che invogliano al consumo e a finire il mini barattolino è un lampo, per cui bisogna prestare attenzione a non farsi trascinare dalla golosità, visto anche le  tabelle nutrizionali e dall'elenco ingredienti, perchè sono sempre 210g di gelato, che stimoli l'obesità non si può dire. Probabilmente difficilmente lo riproverò perchè a me piace il gelato genuino che faccio a casa mia.

Per chi vuole saperne di più:

Ingredienti dei Mini Barattolini Sammontana e le specialità cart d'or Algida

Mini barattolino Sammontana Vaniglia e croccante
Ingredienti : Latte scremato reidratato - Zucchero - Sciroppo di glucosio - Olio di cocco - Burro - Destrosio - Panna fresca pastorizzata - Croccante di mandorle (2%)(Zucchero, Mandorle 37%) - Tuorlo d'uova - Coloranti: caramello semplice, beta carotene - Emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi - Stabilizzanti: alginato di sodio, farina di semi di carrube - Gelificante: pectina amidata - Aroma naturale di limone con altri aromi naturali - Aroma. Allergeni Può contenere tracce di Glutine, Arachidi, Soia, altra Frutta a guscio.

Ingredienti: Latte scremato reidratato - Zucchero - Olio di cocco - Sciroppo di glucosio - Granella di noci pralinata (6,5%) - Pasta di nocciole - Emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi - Stabilizzanti: alginato di sodio, farina di semi di carrube Allergeni Può contenere tracce di Glutine, Uova, Arachidi, Soia, altra Frutta a guscio.

Mini barattolino Sammontana tabella nutrizionale


Barattolo gelato Sammontana da 500g tabella nutrizionale


Confronto tabella nutrizionale gelati gusto caramellodue gusti da 210 e 500g



Algida Vaniglia Bourbon.
Ingredienti: latte scremato reidratato, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, acqua, olio vegetale, lattosio e proteine del latte, destrosio, emulsionanti (mono e digliceridi degli acidi grassi), addensanti (farina di semi di carruba, carragenina), aromi vaniglia naturali, semi di bacche di vaniglia, coloranti (annato, curcumina).

Algida Cheesecake e Lampone.
Ingredienti: formaggio quark (da latte, panna, sale e fermenti lattici) (30%), latte scremato reidratato, acqua, zucchero, sciroppo di glucosio-fruttosio, sciroppo di glucosio, olio vegetale, farina di grano tenero, purea di lamponi (1%), lattosio e proteine del latte, burro (da latte), purea di fragole, addensanti (farina di semi di carruba, gomma di guar, carragenina), emulsionanti (mono e digliceridi degli acidi grassi), succo di mora da concentrato, succo di mirtilli da concentrato, acidificanti (acido citrico), aromi, succo di barbabietola concentrato, coloranti (caroteni misti), sale.

Tabelle nutrizionali a confronto tra le specialità carte d'or da 210g e gelato vaschetta da 500g


Sintesi: il gelato è un prodotto che si può mangiare ogni tanto, tuttavia questa operazione da 210g, cioè Specialità carte d'or Algida e Mini Barattolino Sammontanaimpossibile non notare il prezzo €/kg il doppio di una confezione da 500g, ma molto meno della metà di un gelato artigianale. 

Il prezzo per singola unità o meglio di coppa o barattolino che dir si voglia è di  € 1,99 e 2,79 molto concorrenziale in quantità alla coppa piccola di un gelato artiginale in media al prezzo di  € 2 e 2,50, per due gusti. 

La scelta tra gelato industriale e gelato artigianale a livello di prezzo sembra ridotta e molto vicina per singola unità, non è invece la stessa cosa per quanto riguarda la quantità. 
È proprio la quantità o meglio il peso quasi a metà tra porzione individuale e porzione famiglia che mi lascia qualche perplessità.

Nelle tabelle nutrizionali le confezioni da 210g e 500g hanno in Sammontana più carboidrati e più grassi mentre in Specialità Cart d'or Algida più o meno di equivalgono con numero di grassi saturi in più rispetto a gusto della nocciola, anche se i gusti sono difficilmente confrontabili.

Qualcuno ha una buona palabilità, qualcun altro meno ma ho la sensazione (ma potrei sbagliarmi) che si invita a spendere di più e ad assumere più calorie nel complesso perchè facilità il consumo maggiore se non si è accorti, potrebbe in persone facilmente deboli  e con poco auto controllo sulle proprie abitudini alimentari, male interpretare  e considerare il mini barattolo da 210g la porzione standard e di conseguenza a gruppi di popolazione in sovrappeso o obeso ad assumere più calorie senza accorgersi perchè valuteranno la singola unita e non la sua quantità o il suo peso.

Spesso mi sento dire ho mangiato una coppa di gelato, si ma quanto? Non è solo importante l'alimento ma sua quantità.

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