Una forte domanda di sicurezza nel settore alimentare e una forte delusione nei confronti degli alimenti cosiddetti funzionali, spinge i consumatori verso delle scelte alternative, non è un caso che gli alimenti per i celiaci hanno nel corso del 2009 registrato un aumento di vendita del 16%. Un altro aumento di richiesta da parte del mercato sono i prodotti kosher, sono prodotti che vengono certificati dai rabbini per la comunità ebraica. Questi prodotti raccolgono sempre di più l’interesse delle comunità dei vegani e vegetariani e delle persone affette da allergie e da intolleranze ad alcuni alimenti.
I prodotti kosher sono in genere in vendita nei supermercati delle comunità ebraiche, nelle grandi città come Londra, Parigi, Berlino, Milano (via soderini) ma si possono trovare anche in alcuni supermercati, c’è una grande varietà di prodotti che vanno dal burro alla guacamole, ai biscotti ai condimenti per la pasta, al pesto al brodo granulare.
Una recente ricerca di Mintel ha rivelato che solo circa il 15 % delle persone che comprano kosher lo fa per motivi religiosi, la maggior parte dicono di comprare kosher per qualità e la sicurezza degli alimenti, tanto che lo ritengono più sicuro delle etichette come "naturale" "biologico" "senza additivi e conservanti".
Sono sempre di più coloro che sono a conoscenza delle leggi complesse che sono alla base delle tradizioni alimentari ebraiche. Per gli ebrei religiosi, kosher - che significa "pulito" include solo carni provenienti da animali con zoccoli che masticano l'erba, pesci con pinne e squame ma non di molluschi. Carne e latticini non devono mai essere mescolati o mangiati insieme nello stesso pasto.
Sicuramente sono i vegetariani e i vegani i maggiori acquirenti di cibo kosher, basandosi sul fatto che i cibi kosher differenziano con estrema accortezza i cibi di carne, i cibi di latte e i cibi parve i cibi senza latte e senza carne ( attenzione possono contenere uova e miele). Tolto questo non ci sono vantaggi particolari fra cibo kosher e prodotti tradizionali, tuttavia per coloro che hanno problemi di intolleranza o allergia, rende più semplice e sicuro consumare alcuni prodotti . I polli per esempio il lavaggio di acqua e sale ha registrato una minore incidenza dia genti patogeni. È anche vero che proprio per questa particolarità alcuni prodotti kosher sono più ricchi di sale e questo non è un bene per salute.
Un'altra particolarità dei prodotti kosher è la ricchezza nei loro prodotti di semi di sesamo, semi di papavero, arachidi, noccioline e noci che sono noti come prodotti fortemente allergizzanti.
Kosher non è a buon mercato. I prodotti kosher costano molto di più dal 30 al 100%, pertanto si avvina molto di più al prodotto di elite che al prodotto salutista. Non c'è alcuna motivazione per mangiare kosher se non si è di religione ebraica. La comunità ebraica che segue questa alimentazione non ha alcuna incidenza di patologie diversa da altre comunità, un alimentazione seconda le stessa comunita più spirituale.
NB. Piuttosto io credo che le aziende debbano riflettere su questi dati perchè se la ricerca di sicurezza spinge i consumatori verso prodotti speciali per celiali o kosher, non avendo alcuna allergia e nessuno cambiamento di religione, vuole dire che comunicano male le caratteristiche dei loro prodotti o che realizzano prodotti che non sono nelle aspettative dei consumatori in termine di sicurezza e salute.
Info: Italykosher.com per saperne di più sulle tradizioni ebraiche: Chabad.it
Info Kosher a Lugano: jewishlugano.com,
Molto interessante il tuo articolo! Ne avevo sentito parlare di questi prodotti, ora ho le idee un po' più chiare! Grazie!
RispondiEliminaNon sapevo di questa differenza..ora è tutto più utile e sono anche un po' curiosa...però posso capire che con tutto quello che si sente le persone cercano sicurezze in altri modi...modificando anche la propria alimentazione....mi stupisce che si rfletta solo per paura e raramente per cura di sè...
RispondiEliminabuona serata
Del tuo NB credo che sia più vicina alla realtà la seconda!
RispondiEliminaUn saluto
Kemi
Conosco bene il cibo kosher,per motivi strettamente personali, non lo compro,non compero carne e latte, e la mia ricerca di prodotti soddisfacenti per i miei parametri mi porta altrove.
RispondiEliminaLa mia opinione? un trend, un altro dannato trend inutile quanto costoso rivolgersi a questi prodotti.
Mi dispiace dirlo ma è roba da fighetti, facciano pure.
Mi ricorda il periodo in cui l'acqua minerale non bastava fosse una buona acqua ma doveva essere minimo minimo la Nyang, bottiglia blu, quindi oltre la già elegantissima Perrier..No, certe estenuazioni sono assurde.
Tu dici che se ci rivolge al kosher è perchè i prodotti normali "dedicati" non soddisfano..Ti posso garantire che l'unico criterio per chi compra kosher è solo uno snobismo devastante.
Questa è la mia personalissima opinione,supportata però dalla conoscenza della materia.
Lo sai che essere osservanti implica avere pentole e stoviglie per la carne e altre per il latte? Un inferno...
chiedo scusa, debbo correggere e l'unico modo è un altro post..
RispondiElimina_l'unico criterio per chi compra kosher, senza essere ebreo osservante- è solo ecc.
certo il prezzo non sempre giustifica la cerificazione, però il cibo kosher viene "sorvegliato" dai rabbini in tutta la lavorazione selezione farine, tempi di cottura a garanzia della sicurezza non è poco
RispondiEliminaMio caro, grazie per l'articolo, con tutta sincerità, non conoscevo l'esistenza di prodotti di questo tipo! Un caro saluto
RispondiEliminaciao G,
RispondiEliminasei illuminante, come sempre. devo prendere atto che questa dei prodotti kosher non la sapevo neppure io, certo, probabilmente sono curatissimi e più controllati di altri, ma a volte mi domando fin dove ci spingeremo con queste nuove manie. faccio un esempio? mio nonno era un contadino, cresceva la sua verdura nell'orto, cucinava la carne degli animali che allevava. era un classico contadino, non un allevatore sottoposto a controlli e sigilli. eppure ha/abbiamo mangiato sempre bene e mai, ripeto, mai è accaduto un qualche problema legato all'alimentazione.
per me solo uno, i primi giorni che stavo in vacanza dal nonno, avevo problemi col latte. era appena munto, buonissimo e.... se non bollito precedentemente dava qualche effetto collaterale :-) ma direi che è giustificato dal fatto che, da buona milanese, già mi nutrivo col latte della centrale.
per il resto.... darsi una calmata? forse spenderemmo anche meno.
ciao G!
Parlavp giusto al settimana scorsa i cibi kosher con un amico e, mi piacerebbe approfondire(solo per una questione culturale) la motivazione alla base dei dettami gastro-religiosi.Io preferisco andare sul classico biologico e leggere le etichette.fare in casa il più possibile, mette al riparo da tanti problmei poi no?
RispondiEliminaammetto la mia assoluta ignoranza al riguardo, l'articolo è interessante e illuminante.
RispondiEliminaè triste pensare che l'incremento del consumo di questi prodotti sia dovuto alla paura e non ad esigenze specifiche di altra natura.
condivido con altri qui l'idea che ci sia la tendenza a seguire le mode fighette del momento da parte di mandrie più o meno esigue di consumatori.
Tocchi un argomento moooolto delicato, lo sai vero?
RispondiEliminaE proprio adesso che siamo a ridosso della Pasqua ebraica (Pesach)quando le regole e le ristrettezze aumentano ancora di più (niente lievito, farine, cereali, ect..)
Conosco bene i prodotti kosher e tutto quello che gli gira intorno. Carissimi e di elite, sono pienamente in accordo. Non indispensabili neanche agli ebrei più osservanti, te lo assicuro. Anche perchè fino ad oggi tutti gli ebrei del mondo di che avrebbero campato? Di aria??
E' un business scoppiato relativamente da poco che stà facendo però (parlo almeno di Roma) grandissimi affari. E non mi dilungo oltre (ce ne sarebbe da dire!)
Comunque bravo Gunther, come al solito....
Anch'io mi trovo a condividere chi, qui, propende per la "moda dell'acquisto kosher".
RispondiEliminaQuel che intristisce quindi è che non ci sia in generale una riflessione che detti tali comportamenti...
Di più non posso dire perchè non conosco l'argomento; voglio soltanto ringraziarti di portare alla luce questi temi.
Buon pomeriggio,
wenny
Non conoscevo questi prodotti e comunque credo che non li proverò mai...mia nonna e mia cugina che sono celiache se la cavano benissimo con altri prodotti in commercio. Credo sia solo una moda del momento e un altro modo per far soldi alla fine ... ma è solo un mio pensiero. Grazie per questo post Gunther :), buona serata.
RispondiEliminaLa prima volta che vidi questi prodotti anni fa a Milano pensai che, per una persona osservante, fosse difficile fidarsi veramente di un prodotto comprato al supermercato. Per chi non è ebreo non ha senso comprare cibi più costosi senza sapere esattamente se ci sono vantaggi per la salute.
RispondiEliminaGrazie Gunther, interessante come sempre, è evidente che la gente non sa più di chi fidarsi con tutto quello che si legge in giro.
La pochissima carne che acquisto è kocher, una scelta non religiosa ma legata ad un'idea di "salutare" derivata da approfonditi studi. La carne kocher è più sana, gli animali vengono allevati con metodi tradizionali e poi macellati nel rispetto di norme che ne preservano le caratteristiche nutrizionali. Avere accortezza nella scelta degli alimenti di cui ci nutriamo, credo sia un dovere verso noi stessi e sono d'accordo, le aziende dovrebbero allarmarsi ed agire di conseguenza. temo tuttavia che la strada intrapresa sia ben differente e che alla salute (a quel livello) siano ben pochi a pensarci. Sto leggendo un libro davvero istruttivo a proposito di mistificazioni alimentari e di trucchi del mercato. e' un argomento appassionante. Grazie per averne parlato. Deborah
RispondiEliminaA proposito di alimenti funzionali.
RispondiEliminaMi piacerebbe sentire la tua opinione in merito all' articolo apparso ieri in "Repubblica" riguardo alla nutraceutica e le valutazioni dell' Efsa: il giornalista tende a "smontare" l' intero comparto, facendo leva proprio sui giudizi dell' Efsa.
Giudizi, però, frettolosamente interpretati perchè - come sai -
si tratta di valutazioni provvisorie; inotre, dietro molte di quelle che vengono definite "bocciature", c' è in realtà la decisione dell' Efsa di rimandare la valutazione nell' attesa di documentazioni più ampie.
vado a verderle e ti faccio sapere simon, ultimamento ho un po smesso per non parlarne male, perchè l'intera questione mi sta facendo venire il vomito e la gente comune non sempre comprende
RispondiEliminaBellissimo post, caro Gunther e interessantissimi anche i commenti dei tuoi lettori.
RispondiEliminaC'è molto da imparare qui.
Anna
Leggere questo post come tutti gli altri rappresenta un vero aiuto anche perchè sei obbiettibo e super partes..
RispondiEliminaIl tuo blog è veramente PREZIOSO!!!!
Grazie
Giustissima considerazione: il mercato sembra non recepire quello che i consumatori gli mandano a dire. Sermbra cioé che i produttori di prodotti alimentari non siano attenti (per difetto o per una strana e misteriosa volontà forse legata al fatto che oramai vogliono imporre i loro gusti e non seguire quello che noi vogliamo davvero) a quello che gli si "dice" attraverso acquisti mirati e chiari.
RispondiEliminaPost interessante. Conosco gli alimenti-prodotti kosher e devo concordare con chi afferma che nella maggior parte dei casi si tratta solo di trend modaiolo anche perchè il costo non sempre vale "la pena" della comunicazione più chiara. Di fatto è giustissima la considerazione che l'utente medio come me è alla ricerca di una informzione più chiara sui prodotti alimentari ma da qui a divenire la motivazione per l'acquisto la vedo dura. Ovviamente parlo per me. Grazie come sempre per aver posto l'accento anche su questa fetta non trascurabile di mercato! ;)
RispondiEliminaInteressante fenomeno: non sapevo che ci fosse così tanta gente che si orienta verso questi prodotti convinta che siano più salutari. Grazie, Gunther!
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