sabato 30 agosto 2008

Perché ha senso parlare di prezzi sempre e continuamente

Oggi i prezzi più che essere frutto di strategie di marketing o strategie di posizionamento, sono frutto di molto più semplice speculazione o un vero e proprio cartello tra produttori, come è stato più volte dimostrato dal pane al latte in polvere. Una delle riviste più autorevoli d' alimentazione a livello professionale, il magazine FOOD, nel suo editoriale del numero di Luglio-Agosto, il direttore invita produttori e distributori a un' informazione che educhi il consumatore alla qualità. Un invito a comunicare il valore e non solo il prezzo dei prodotti, comprensibile ragionamento, per certi versi lodevole, ma non del tutto condivisibile, non vorremo che fosse un chiaro invito a sviare l’attenzione sull’informazione dei prezzi.

Sono andato a un convegno a Szeged in Ungheria, oltre che essere una bella località è famosa nel mondo per essere la patria del Pick il tipico salame ungherese, sono andato ad acquistarlo nella migliore salumeria di Szeged, incredibile ma vero a 5 euro al kg., (ne ho fatto incetta!) tornando indietro a casa, mi sono fermato a Vienna, dove lo stesso salame ungherese costava 10 euro al kg, a Milano invece lo stesso salame ungherese o similare ha il costo di 21 euro al kg. Possibile che i costi di trasporto e distribuzione siano cosi alti?

Restiamo in Italia voglio prendere come esempio lo Speck, io lo compro dal mio macellaio che lo fa per conto proprio a Laion, il sig. Ploner che me lo fa pagare a 9.90 al kg, non per farmi il favore e credo abbia una buona fetta di guadagno, in Alto Adige, patria dello speck i prezzi al super vanno al taglio dalle 11 alle 14 euro al kg a seconda della stagionatura, mentre invece a Milano raggiunge il prezzo dalle 22-26 euro al kg, cioè il doppio dell’Alto Adige.

Un altro esempio i limoni argentini, gli ho visti in vendita a 2,50 al kg mentre in Argentina il costo è di 0,11 centesimi. Direte sono i costi di trasporto che incidono! Lo pensavo anche io, ma per esempio la frutta esotica come ananas, mango e papaia costano meno di albicocche pesche e ciliegie, ma come è possibile se le pesche arrivano dalla mia stessa regione e la frutta esotica da Oltreoceano? Speculazioni che ricaricano i prodotti fino al 400%, per questo non bisogna abbassare la guardia, non è casuale che Mister prezzi lavora praticamente solo sul settore alimentare.

Ultima tendenza: farsi da se pane, pasta, yogurt, passata di pomodoro. Questo permette alle famiglia di risparmiare dal 20 al 30% e in alcuni casi anche del 50%, non è poco e soprattutto segna il punto di breakpoint, cioè quando la Sig.ra Maria casalinga di Voghera troverà più conveniente fare in casa piuttosto che acquistare prodotti già pronti, è indice di un fallimento dell'industria alimentare, nel non sapere fornire delle risposte adeguate ai bisogni dei consumatori. La Signora Maria trova più conveniente fare le cose per conto proprio è lei la migliore imprenditrice ! Complimenti Signora Maria.