Olga C., Tarvisio: Si sente parlare di dieta mediterranea associata alla prevenzione di più patologie come le malattie cardiovascolari, Alzheimer e Sla, però ho visto che l'Italia, paese della dieta mediterranea ha quasi lo stesso numero di casi per patologia di altri paesi al di fuori dell'area del Mediterraneo, ma allora la dieta mediterranea a cosa serve?
A fare soldi, è come quando vengono per la parrocchia per la questua, non so se lo fanno anche da voi, da me passano per San Gervasio e tutti fanno finta di nulla, passano per San Francesco e si moltiplicano le offerte.
La stessa cosa la Dieta Mediterranea, chiedi fondi per studiare Alzheimer e tutti scappano, chiedi fondi per HIV e tutti scappano, chiedi fondi per la Dieta Mediterranea e come per magia si moltiplicano i fondi, infatti la Dieta Mediterranea è divenuta Patrimonio Mondiale dell' Umanità, non per nulla
Avete visto che quei poveretti della Sla hanno dovuto inventare le docce gelate per raccogliere i fondi per la ricerca?
Se fossi stato un po' più furbo, avrei chiamavo il mio blog Dieta Mediterranea avrei avuto un grande successo, qualsiasi cosa potessi fare e raccontare è andata diversamente.
Scherzi a parte, abbiamo un po' sorriso sulla Dieta Mediterranea, ma a cosa serve la Dieta Mediterranea?
La tua riflessione è più che corretta, in effetto con il termine Dieta Mediterranea è un po' sibillino perchè sembra che inserisce tutti i paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo come la Spagna, il Marocco, la Tunisia, il Libano, la Grecia, la Turchia, sono tanti paesi con abitudini alimentari molto diverse tra di loro.
A coniare il termine Dieta Mediterranea è stato il nutrizionista americano Angel Keys, che durante il suo studio Seven country Study nel 1969 e poi nel libro "Eat well and stay well, the Mediterranean way" del 1975 aveva notato che in alcuni paesi del Mare Mediterraneo anche se diversi per tradizioni e cultura avevano delle caratteristiche comuni, che sono diventate il perno della Dieta Mediterranea:
1) Consumo limitato di carne, carni bianche in prevalenza durante la settimana ma non tutti i giorni
2) Il consumo di pesce almeno una volta alla settimana,
3) Frutta, verdure, legumi e ortaggi sono consumati tutti i giorni.
4) Cereali sono la base dell'alimentazione con un consumo quotidiano (pane, pasta, riso, orzo)
5) I prodotti derivati del latte sono ai margini dell'alimentazione
6) L'apporto dei grassi è dominato dell'olio d'oliva ricco in acido oleico
7) Alccol consumato poco e solo durante i pasti in media un bicchiere al giorno,
I studi di Keys e di altri in seguito hanno indicato un collegamento tra la dieta di questi paesi come Italia, Grecia, Spagna e la bassa incidenza delle malattie cardiovascolari e del numero inferiore dei casi di cancro mentre altri studi più recenti hanno trovato degli effetti benefici del rapporto tra alimentazione mediterranea e patologie come diabete e le malattie neuro degenerative come Alzheimer e Parkinson.
Come mai il tasso di malattie cardiovascolari, cancro, obesità, diabete si avvicina negli ultimi anni sempre di più ai tassi dei paesi non mediterranei?
La risposta è semplice, le osservazioni di Angel Keys furono fatte alla fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, su studi svolti precedentemente, ma nel corso degli anni molti dei paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo hanno modificato la loro alimentazione a favore di un alimentazione più "globale" più ricca di grassi non vegetali, più zucchero, più carne rossa, più porzioni di derivati del latte, teniamo presente che si sono paesi sul Mare Mediterraneo che nel 2014 non consumato le cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, un dato impensabile nei studi di Keys negli anni '70.
Negli ultimi 50 anni sono avvenuti molti cambiamenti sia sociali che economici, si è passati a una maggiore disponibilità finanziaria, una maggiore incidenza dei prodotti alimentari industriali, di modelli e stili di vita arrivati dall'estero, prima del 1970 non c'erano i Mcdonald, le brioche congelate, i fast food, i cereali della prima colazione, i muffins, distributori di snacks salati e snacks dolci o per lo meno era più facile mangiare un pane e marmellata fatto in casa.
L'arrivo dell'Euro frutta e verdura prodotta nei paesi dell'UE hanno visto aumentare molto il loro prezzo tanto che un chilo di mele costa piu caro di prodotti esotici come mango, avocado, questo ho comportato un ridimensionamento dei consumi di frutta e verdura a livello generale, in quanto frutta e verdura sono sempre stati la base della maggior parte della popolazione.
Nuovi grassi sono stati introdotti nell'alimentazione, più grassi d'origine animale, più porzioni di derivati del latte e l'olio di oliva non è più il solo grasso adoperato in cucina.
Teniamo presente che negli ultimi 5 anni diversi paesi dell'area del mediterraneo sono in crisi economica, mi riferisco alla Spagna, Portogallo, Grecia, Italia che incide nelle scelte alimentari d'oggi e inciderà sulla salute di domani.
In questo quadro a tinte chiare e tinte scure, c' è stata un evoluzione o forse sarebbe il caso di dire involuzione dei consumi in termini di quantità e qualità, che hanno generato una serie di cambiamenti nell'alimentazione dei paesi della Dieta Mediterranea che hanno inciso nella salute rendendo di fatto i dati più vicini ai paesi non mediterranei.
Tutti troppo concentrati sulla dieta e l'alimentazione ma non dobbiamo dimenticare il movimento fisico, una volta si camminava molto a piedi o in bicicletta ci si muoveva di più, si faceva un tipo di vita più attivo, non certo per piacere come adesso che si va a fare trekking, ma ci si muoveva molto di più, anche il movimento fisico incide sulla salute e sulla Dieta Mediterranea.
Cosa rimane delle Dieta Mediterranea?
Un buon esempio, un buon schema da seguire, credo che oggi si stia in parte recuperando quella cultura dell'alimentazione mediterranea, perchè si diffonde di più nei paesi del mediterraneo la dieta vegetariana? Perchè la varieta e il consumo di frutta e verdura è sempre stato presente nella nostra cultura alimentare. Si diffonde sempre di più la cultura e la ricerca dei prodotti locali con i mercati del contadino per quanto riguarda frutta e verdura, sono tutti segni di una controtendenza, li vedo come dei segni positivi.
Tutto questo però non basta e non è sufficiente, recuperare parte della cultura del passato e associarla al movimento fisico, al concetto di quantità e di porzione, perchè mangiare un enorme paella o una teglia di lasagne non fa Dieta Mediterranea.
La Dieta Mediterranea non è un solo alimento, non ci sono benefici in un solo alimento come dicono alla televisione, la Dieta Mediterranea non è una ricetta, non è un piatto ma un insieme di pratiche alimentari che se opportunamente seguite nel corso del tempo possono dare effetti benefici alla salute ma nello stesso tempo non è la panacea di tutti i mali.