giovedì 25 dicembre 2014
lunedì 22 dicembre 2014
Nuovo farmaco contro l'Obesità: Mysimba
Prosegue il tentativo di mettere in commercio farmaci anti obesità, la settimana scorsa l'Ema l'Agenzia Europea per i Medicinali ha annunciato che ha dato la sua approvazione alla commercializzazione del Mysimba, prodotta dal laboratorio americano Orexigen Therapeutics.
Mysimba, è una combinazione di due principi attivi, naltrexone, utilizzato per il trattamento della dipendenza da oppiacei e alcol e bupropione prescritto come antidepressivo e utilizzato anche per combattere la dipendenza dal fumo è un inibitore della ricaptazione della norandrenalina e della dopamina.
Le due sostanze attive secondo le fonti accreditate mirano a controllare due aree chiave del cervello, la prima è il nucleo arcuato dell'ipotalamo, l''area del cervello che svolge un ruolo nel controllo dell'assunzione di cibo e dispendio energetico, mentre la seconda è la via mesolimbica del sistema dopaminergico che controlla gli aspetti gratificanti di cibo e dei stimoli legati all'alimentazione.
L'Ema sottolinea che sarà disponibile solo su prescrizione medica ed è riservato agli adulti obesi o in sovrappeso con uno o più fattori di rischio come l'ipertensione, colesterolo alto, diabete, fattori di rischio comuni a tutti gli obesi nel lungo periodo. Dovrà essere assunto con un programma di dieta ipocalorica e attività fisica.
Un farmaco che mira a catturare la compliance della persona assistita con obesità che permetterà un maggiore controllo del cibo e adesione al programma di dieta ipocalorica e attività fisica. Poichè molto persone si arrendono alle prime difficoltà specie se non sono supportati da un programma d'incentivazione delle motivazioni per la perdita del peso.
L'aspetto più interessante è che se dopo un periodo di 16 settimane, se il paziente non avrà perso almeno il 5% del peso iniziale, il farmaco non potrà essere più prescritto.
A preoccupare alcuni ricercatori sono gli effetti collaterali del farmaco, l'agenzia Ema indica la possibilità di disturbi gastrointestinali o legati al sistema nervoso centrale e a lungo termine invece si parla di problemi cardiovascolari anche se gli studi presentati per l'autorizzazione se corretti sembrano essere rassicuranti in merito ad malattie cardiovascolari gravi.
Sul sito americano invece si parla del farmaco Contrave, che dovrebbe essere la versione originale del farmaco commercializzato nel mercato americano, composto da naltrexone e bupropione, dove sono scritti gli effetti collaterali del Contrave, devo dire di non secondaria importanza, si va dalle semplice diarrea alla bocca secca ma anche disturbi del comportamento come pensieri suicidi, attacchi di panico, disturbi del sonno, irritabilità, aggressività e nervosismo, che necessitano più di un' approfondimento, al momento quello che si sa che Mysimba dovrebbe essere la versione Europea di Contrave, contiene i stessi principi attivi e sono della stessa azienda.
Ricordo che fino ad ora i farmaci anti obesità sono stati tutti dei fallimenti, ritirati dal mercato perché giudicati pericolosi per la salute o perché davano luogo ad effetti collaterali che non ne giustificano l'uso ma anche per la complessità della patologia dell'obesità.
Personalmente sono contrario all'assunzione dei farmaci però riconosco che ci sono persone che non sanno controllare l'impulso dell'appetito, forse è più a queste che il farmaco può essere prescritto, l'Obesità è una patologia multi fattoriale pertanto necessità non solo di valutare il BMI e il rischio malattie cardiovascolare e diabete, bisogna valutare quali fattori hanno generato la patologia.
Curioso anche il nome Mysimba, my mio mentre simba in lingua swahili, una delle lingue uffiiciali dell'unione africana, vuole dire leone, chiamare un farmaco mio leone, è divertente, anche se magari sarebbe un nome più adatto ad un altro genere di farmaci.
Il farmaco è un farmaco non è un giocattolo ma certo il nome attira simpatia, una sorta di ultima frontiera del nuovo marketing farmaceutico.
L''Obesità, è una malattia multi fattoriale, non deve essere dimenticata la predisposizione genetica, la terapia deve essere personalizzata e affrontata non solo con farmaci ma con l'aiuto di un team multidisciplinare, il farmaco deve essere preso sì sotto controllo medico, ma il team deve rieducare la persona assistita ad avere un buon rapporto con il cibo per un'alimentazione più equilibrata da potere gestire con un sostegno del team all'inizio ma indipendente in un secondo tempo, questo è l'aspetto più difficile.
L'Obesità non è solo un problema medico o un problema di salute, è un problema sociale nel senso che parte della responsabilità si può indirizzarla all'Industria Alimentare, con prodotti sempre più ricchi di un mix di grassi, zuccheri e sale, una comunicazione che invita e stimola ad alimentarsi di più, a qualsiasi ora del giorno e della notte, deve esserci anche un cambiamento nell'industria e nell'offerta d'alimenti, unita ad una maggiore politica, concedetemi questo termine, che favorisca e stimoli il movimento e l'attività fisica, perché il solo trattamento farmaceutico può non essere sufficiente.
martedì 16 dicembre 2014
Arriva l'inverno come difenderci dall'influenza e dai malanni di stagione?
Nicole D.: Mestre : arriva l'inverno come difenderci dall'influenza?
Riccardo T. Ravenna: é utile il vaccino antinfluenzale?
Irene C, Bormio : perché il freddo incide sulle malattie cardiovascolari?
Mauro P, Lucca : come prevenire i malanni dell'inverno?
Le temperature si sono abbassate, c'è chi già prevede vacanze di Natale con un picco d'influenza, la responsabilità secondo molti è del freddo, perché comunemente di crede che il freddo tende a favorire nell'ambiente la proliferazione di virus, ma non è tanto il freddo ma sono i nostri comportamenti come concentrarsi in ambienti caldi e poco arieggiati, uniti a un periodo in cui il nostro sistema immunitario per diverse ragioni è più debole tra le cause di stress, mancanza di riposo, cattiva alimentazione, mancanza di sonno, depressione.
Si, anche il freddo può essere una causa se valutiamo il fatto che l'abbassamento delle temperature può alterare il funzionamento del nostro sistema immunitario, in quanto le cellule si muovono più lentamente, rallentando la risposta immunitaria consentendo così ai virus d'istallarsi nel nostro organismo più facilmente.
Non ci si ammala per una fatalità, ma per più motivi che rendono il sistema immunitario debole rendendoci più soggetti alle infezioni, ma lo stress del periodo Natalizio ha la sua buona importanza.
Tuttavia un gruppo di ricercatori ha potuto indicare che con una buona igiene di vita, un buon sonno, un alimentazione ricca di frutta e verdura, un esercizio fisico moderato con 30-60 minuti di una buona camminata al giorno, può ridurre il rischio del 40% delle infezioni respiratorie e dei malanni tipici dell'inverno.
Ci sono poi alcuni gesti semplici da fare che aiutano come arieggiare tutti i locali tutti i giorni, il lavaggio delle mani, forse pochi sanno che l'80 % delle infezioni sono trasmesse dalle mani il virus dell'influenza resiste solo 5 minuti sulla nostra pelle, 12 ore sui fazzoletti, 24 ore o 48 ore sulle maniglie delle porte.
Riccardo T, Ravenna : Vaccinarci o non vaccinarsi per l'influenza?
Ogni anno all'inizio dell'autunno con l'arrivo dei vaccini influenzali nelle farmacie questi sono accompagnanti con stime di previsione influenzali da catastrofe. Inutile dire che i vaccini hanno contribuito a debellare malattie infettive come tetano, pertosse, vaiolo, poliomelite, tuttavia è lecito porsi la domanda se nel caso della semplice influenza è necessario vaccinarsi oppure no.
Devo dire che finché ho fatto il vaccino non mi sono mai ammalato d'influenza o per lo meno molto meno, poi un anno più di dieci anni fa ho avuto una reazione non positiva che ancora oggi mi crea qualche problema.
Sia ben inteso era scritto nel foglio illustrativo che un caso su 100.000 poteva dare luogo a una reazione di quel genere, ma nessuno se ne preoccupa se non sei tu quel caso.
Non voglio dare un giudizio negativo, oggi la maggior parte dei vaccini sono privi di adiuvanti, ma credo che bisognerebbe informare meglio sugli eventuali rischi dei vaccini.
Una maggiore considerazione lo meriterebbe le persone anziane perché sono dei soggetti deboli, già con più terapie hanno un quadro che merita un maggiore attenzione.
C'è nel caso dei vaccini anti influenzale troppa informazione di parte, che tende troppo a minimizzare i possibili eventi negativi rispetto ai postivi, io stesso cercando articolo e documentazione in un noto quotidiano ho trovato un articolo firmato dall'ufficio stampa di un azienda farmaceutica, questa informazione di parte dovrebbe chiamarsi pubblicità redazionale, non permette al pubblico di farsi un idea obiettiva, chi fa i vaccini ha tutto l'interesse a dichiarare note positive, ci vorrebbe un informazione più equilibrata.
Prima di vaccinarvi parlatene con il vostro medico che vi segue che valuterà personalmente e soggettivamente se è il caso di farvi vaccinare contro l'influenza oppure no.
Io personalmente non mi vaccino più contro l'influenza, non mi è più possibile farlo e vivo benissimo.
Irene C, Bormio : perchè il freddo incide sulle malattie cardiovascolari?
Quando è freddo, i vasi sanguigni si restringono per ridurre la perdita di calore dal corpo. Ciò si traduce in un aumento della viscosità del sangue che mette il cuore alla prova, tuttavia vorrei ricordare che in uno studio del 2012 alcuni ricercatori statunitensi hanno sostenuto che la conseguenza dell'aumento delle malattie cardiovascolari in inverno sia dovuta a una dieta meno sana, più ricca di grassi e zuccheri con meno frutta, verdura e pesce e alla diminuzione dell' attività fisica in inverno, si esce meno, fa freddo, si sta più in casa, una conclusione devo dire molto semplice ma interessante.
Mauro P. Lucca: prevenire i malanni dell'inverno in modo naturale è possibile?
La prevenzione non è mai presa in considerazione per i malanni dell'inverno, personalmente ci sono arrivato come alternativa al vaccino, pertanto unito a norme d'igiene di vita che abbiamo descritta nel post sopra, effettivamente i metodi naturali possono aiutare ad avere un sistema immunitario più efficiente, prendo questi rimedi per una decina di giorni a inizio di ogni mese, questo non vuole dire che non vi prenderete un raffreddore o un' influenza ma ho notato che il mio fisico risponde bene e mi ammalo molto raramente.
Il Timo, infuso di timo e olio essenziali sono noti per avere un azione antisettica, antiossidante e anti batterica, secondo molti è un ottimo rimedio naturale per le infezione delle vie respiratorie. Una tisana al timo è utile per alleviare i sintomi di tosse e pertosse
L'Echinacea, che personalmente io uso nella formulazione in gocce, secondo i ricercatori stimola le difese immunitarie dell'organismo con la capacità di rendere innocui alcuni batteri, in alcuni paesi come il Regno Unito è sconsigliato ai minori di anni 12.
Lo Shiitake, chiamato anche fungo della quercia secondo la medicina giapponese, contiene sostanze che favoriscono il controllo della pressione arteriosa, la riduzione del livello di colesterolo, il rafforzamento del sistema immunologico e l'inibizione dello sviluppo vírus e batteri. che possono provocare problemi alle via respiratorie
Il cosiddetto ginseng siberiano, eleutherococcus senticosus, viene indicata stati di stress e sovraffaticamento, secondo alcuni ricercatori rinforza il sistema immunitario aumentando il numero dei linfociti T e stimolando l'attività dei globuli bianchi, utile secondo molti nei casi d'astenia, esaurimento psicofisico, nella stanchezza, Secondo alcuni ricercatori giappponesi aiuta a migliorare la resistenza al freddo a ridurre le recidive di laringo faringite è contro indicata nelle persone con problemi d'ipertensione arteriosa.
Ci sono poi invece piante che più in generale possono aiutare nel migliorare i sintomi del raffreddamento come il : Rosmarino (dal quale si ricavano oli essenziali può apportare dei benefici ad attività balsamica e antiinfimmatoria) ma anche lavanda, ecucalipto, Olmaria (filipendula ulmaria, principalmente utilizzata per alleviare i dolori reumatici, viene utilizzata per alleviare stati febbrili e influenzali).
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lunedì 15 dicembre 2014
La curcuma migliora le memoria nelle persone a rischio deterioramento cognitivo?
Un grammo di quotidiano curcuma potrebbe migliorare la memoria delle persone a rischio di deterioramento cognitivo correlato al diabete, secondo i ricercatori australiani della Monash University.
La curcuma è una delle spezie più studiate, nota anche come zafferano indiano, è un ingrediente molto comune nella cucina orientale, dal suo rizoma essicato si ricava una polvere che viene utilizzata in cucina, il suo colore giallo distintivo viene dalla curcumina, tra l'altro la curcuma è una degli ingredienti del famoso curry, una miscela di spezie molto utilizzata nella cucina indiana
Nella medicina ayurvedica così come nella medicina tradizionale in Cina, la curcuma è utilizzata da secoli per stimolare la digestione, perché aumenta secrezione biliare. Negli ultimi decenni l'interesse dei ricercatori si è rivolto al alcuni curcuminoidi contenuti nel rizoma, di cui la curcumina costituisce circa il 90%.
La ricchezza d'antiossidanti secondo i ricercatori spiega parte del sui utilizzo nella medicina tradizionale, mentre nuove ricerche hanno dimostrato un possibile beneficio nelle terapie per il trattamento dei disturbi infiammatori come l'artrite reumatoide.
La curcumina ha colto l'attenzione con dei studi in vitro che indicano che la curcumina può inibire la proliferazione delle cellule tumorali agendo a vari stadi di sviluppo e può favorire la produzione di enzimi che aiutano il corpo ad eliminare le cellule tumorali.
Inoltre i dati dei studi epidemiologici hanno fatto notare che diversi tipi di tumore hanno delle percetuali sulla popolazione molto più bassi nei paesi asiatici per uso del curcuma in cucina, personalmente su queste ultime affermazioni andrei molto più cauto, anche se i studi a favore della curcumina non mancano.
Lo studio pubblicato nell' Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition che hanno preso in esame un gruppo di persone assistite con pre diabete e i primi segni di demenza, hanno osservato che il gruppo che assumeva curcuma ogni mattino migliorava la memoria in sintesi la curcuma sembra influenzare positivamente la funzione cognitiva in presenza di insulino-resistenza o malattia metabolica.
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venerdì 5 dicembre 2014
Obesità e tumori, quale collegamento?
Una risposta non semplice, se ne parla molto, quello che vorrei ribadire che i Tumori hanno cause multifattoriali, negli ultimi anni secondo il mio punto di vista si sta attribuendo alla sola alimentazione troppa importanza.
Parlare di food è un business per l'industria alimentare, per le agenzie governative nazionali, per le agenzie internazionali, per la medicina, per non parlare di tutti gli esperti di nutrizione che con titoli o senza titolo compaiono dietro ogni angolo con raccomandazioni devianti.
L'industria alimentare ha la prima grande responsabilità sulle cause dell'obesità con prodotti ricchi di zuccheri, sale e grassi, che di fatto modificano il gusto e le abitudini alimentari dei paesi ricchi ma anche dei paesi poveri, tanto che è divenuto più economico importare cibi spazzatura che produrre cibi e alimenti freschi a livello locale, con gravi conseguenze sia sull'economia che sull'ambiente.
Ma il problema non è solo la qualità e la quantità di quello che mangiamo è che in tutto il mondo non consumiamo abbastanza ci muoviamo molto meno.
Sulle curve dell'incremento dell'Obesità nel mondo e delle diagnosi dei Tumori, più di un ricercatore ha trovato delle analogie, inoltre nell'ultimo mese uno studio pubblicato su The Lancet Oncology condotto da IARC l'agenzia internazionale di ricerca sul cancro che attribuisce all'obesità un fattore di rischio per lo sviluppo dei tumori.
Secondo i dati dell'OMS, dal 1980 .il numero di casi di obesità è raddoppiato Il sovrappeso riguarda 1,4 miliardi di persone, di cui più di 200 milioni di uomini e quasi 300 milioni di donne sono obesi, ricordiamo inoltre che ci sono 500 milioni che non hanno abbastanza cibo.
Per lo studio pubblicato su The Lancet Oncology il sovrappeso e l'obesità è stato valutati come un fattore di rischio nello sviluppo dei tumori del 3,6% .
Secondo i ricercatori il collegamento tra l'eccesso di peso e i tumori è da ricercare nella flora intestinale squilibrata che più che l'eccesso di peso è influenzata da una dieta ricca di grassi e zuccheri, che tende a favorire la produzioni di più composti che favoriscono la formazione dei tumori.
Lo studio dimostra che la relazione tra cancro e obesità colpisce più le donne 5,4% rispetto agli uomini 1,9%, tra i tumori femminili più collegati all'Obesità il cancro dell'endometrio e il cancro al seno (73%) dopo la menopausa, negli uomini l'Obesità sembra generare di più i tumori del rene e colon (66%).
Lo studio conclude dicendo che si sarebbe potuto evitare se le persone in questione avevano semplicemente mantenuto il loro peso medio di 30 anni prima.
Io personalmente a 20 anni pensavo 61 kg e mi sentivo anche grasso, ora che no 50 anni e peso 89 kg, è la logica delle cose, il corpo cambia non possiamo avere a 50 anni il fisico di venti anni, chi ci riesce grazie alla costituzione fisica può ritenersi fortunato ma diciamo che questo è una indicazione poco reale e difficile da seguire semmai sarebbe meglio parlare di peso ragionevole, di peso in relazione all'età, mantenere il peso da giovani, non voglio dire che sia impossibile ma è un obiettivo al di fuori della portata di molte persone assistite.
Rispetto ad altri fattori di rischio dei tumori quello alimentare sembra più semplice da gestire e più condizionato dalla nostra volontà e più facile da modificare.
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Rispetto ad altri fattori di rischio dei tumori quello alimentare sembra più semplice da gestire e più condizionato dalla nostra volontà e più facile da modificare.
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Sintesi: i tumori hanno causa multifattoriale, fattori genetici che si possono sommare e non a fattori ambientali e di stile di vita, il collegamento tra obesità e tumori è stata dimostrato, tuttavia i tumori si sviluppano in persone obese e anche in persone non obese, forse nelle persone obese il fattore di rischio è più alto, tanto chè è stato calcolato una possibile incidenza dell'Obesità nello sviluppo dei tumori del 3,6% (ricordate i fattori anche che incidono per l'altro 96,4%), questo indica che bisogna essere vigili sulla propria salute.
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