domenica 29 giugno 2014

Barilla, ci hanno cotto in 90 minuti, ma tu Barilla da che parte stai?


Questa volta parliamo di comunicazione, nuova gaffe di Barilla, con l'immagine della pasta "ci hanno cotto in 90 minuti", non si sono ancora spenti gli echi del Barilla contro le convivenze di qualsiasi tipo e genere , che ecco arrivare la gaffe mondiali, molto criticata, posso dire? Una partecipazione non richiesta, viene spontaneo dire ma tu Barilla da che parte stai?

Riferimento poco simpatico e allusivo alla eliminazione dell'Italia ai Mondiali di Calcio in Brasile, però Barilla è un po' come sparare sulla Croce Rossa per farsi pubblicità, quando gioca l'Italia non c'è solo una squadra di calcio che gioca ma tutto un paese che fa il tifo anche a chi il calcio magari non lo guarda tutto l'anno, un ironia che si fa fatica a cogliere.

Cari amici di Barilla, non so chi avete affidato la comunicazione e non voglio saperlo ma state seguendo la strategia comunicazione che lo scorso anno faceva Ferrero, basta che parlate di me bene o male che sia.  Ferrero però ha abbandonato questa modalità, ci sarà una ragione, no?

Se posso permettermi l’azienda Ferrero è produttore della Nutella, un prodotto legato al piacere del gusto, per certi versi inimitabile, che le persone lo acquistano comunque anche se ci si inventa e che all’interno c’è una cosa tremenda, tale è il piacere che le persone ne ricavano che qualsiasi fatto non incide sulla vendita e sull’opinione.

Barilla invece non ha un prodotto inimitabile, unico, legato al piacere. La pasta, come merendine e i biscotti sono dei settori di mercato con molti più concorrenti, che parlano poco ma che fanno anche più fatturato, mentre Nutella di Ferrero ha si dei concorrenti ma sono marginali rispetto al mercato delle creme spalmabili al cioccolato, Barilla invece non è leader incostrastato in qualcuno di questi, per cui la strategia parlate male di me purchè parlate non è detto che sia quella più corretta, ci vuole più attenzione e sensibilità in modo che elementi negativi non influenzino l'opinione dei consumatori. 

Normale che qualcuno più sensibile, abbia reagito e criticato con disappunto l'immagine.

Amici di Barilla detto tra di noi, un conto cercare di essere al centro dell’attenzione per qualcosa di positivo ma per qualcosa di negativo e che ferisce l'orgoglio, ha senso solo se la comunicazione e il marketing ve lo gestisce l’azienda concorrente.

Prodotti di marca sempre meno sulle tavole degli italiani

Più in generale però comincia a esserci un problema del mondo dei consumi molto più forte, l’abbandono delle marche, una disaffezione generalizzata ai prodotti di marca, tempo fa l’iniziativa Carrefour proponeva sconto da 50% solo sui prodotti di marca.

Devo precisare una cosa, non sempre un prodotto di non marca è di cattiva qualità, sto facendo alcuni analisi sui prodotti che vedrete on line prossimamente, dove il prodotto non di marca è meno palatabile, non perché sia meno buono dal punto di vista nutrizionale ma perché contiene meno additivi, meno zuccheri strani come lo sciroppo di glucosio – fruttosio e tutte quelle altre dizioni che lo hanno sostituito, di conseguenza abituati a un certo tipo di gusto questi prodotti risultamo essere meno palatabili, meno piacevoli.

Questa è anche una ragione perché le aziende di prodotti di marca, caricano i loro prodotti di ingredienti con degli esaltatori di gusto e sapori, sto proprio analizzando un sorbetto ai lampone il cui profumo e sapore non è rilavibile in modo assoluto a un prodotto naturale, sembra più buono rispetto all'altro più naturale perchè più ricco di additivi ed esaltatori del gusto in sintesi ci confondono le papille.

Se c'è crisi dei prodotti di marca, ragione in più perchè un marchio più che stare sull'attenzione del consumatore, deve fare un lavoro sulla qualità e sul rapporto qualità prezzo e la comunicazione deve essere "aggreable" cioè carina, educata, simpatica, in rispetto alle opinioni e alle idee dei consumatori e non predere per i fondelli, se il mio paese perde e viene eliminato dal mondiale, così devono avere pensato tutti quelli che hanno criticato il messaggio.


martedì 24 giugno 2014

Per il colesterolo alto, complementi e integratori sono utili?

Sonia G.Quando sono su internet c'è molta pubblicità di complementi per abbassare il colesterolo, servono? Sostituiscono le statine? Hanno effetti collaterali? Chi li deve usare?

Attenzione alle auto prescrizioni e alle sostituzioni fai da te, era un un po' di tempo non parlavo più di colesterolo, forse è il caso che facciamo un piccolo richiamo.

Bisogna partire però da un elemento base cioè fare gli esami del sangue, la valutazione di questi spetta al medico, perchè non di devono solo prendere in considerazione i numeri ma la storia della salute della persona assistita nel suo complesso e della sua famiglia, spetta in definita a un professionista della salute valutare il rischio cardiovascolare in rapporto con più fattori e non solo il colesterolo alto.


Il colesterolo alto perchè?
Avere il colesterolo alto è una condizione che va verificata e approfondità dal medico, è vero che nella maggior parte dei casi è data da una cattiva alimentazione e poco movimento fisico ma non è detto ci sono altre cause o concause che vanno indagate come :

Alcuni disordini metabolici e endocrini come per esempio l'ipotiroidismo, il diabete di tipo 2, gli effetti successivi ad una gravidanza,  una glicogenosi (malattia genetica del metabolismo del glucosio).

Alcune malattie del fegato e dei reni possono anche essere responsabili per esempio la cirrosi biliare, le malattie del fegato con colestasi, un' insufficienza renale, ma anche l' 'obesità e perfino l'anoressia nervosa può anche causa di alti valori di colesterolo.

I valori del colesterolo possono essere influenzati anche dai farmaci come: quelli a base di cortisone, farmaci per malattie infiammatorie, immunologiche o reumatiche, alcuni farmaci contro le acne, alcuni beta-bloccanti, alcuni diuretici, alcuni contraccettivi orali, antipsicotici, immuno soppressori, ovviamente è responsabilità del medico personale verificare se è un innalzamento dovuto al farmaco, se è il caso di  diminuire il farmaco o sostituirlo, quando è possibile, per fare in modo che i valori rientrino nella norma.

Per queste ragioni è sempre bene prima d'acquistare un prodotto senza prescrizione, almeno chiedere al proprio medico.

Tutto questo per dire che la maggior parte dei prodotti in commercio e che troviamo anche al supermercato sono composti da fitosteroli che bloccano l'assorbimento intestinale di colesterolo, una dose di fitosteroli di 1,5 a 2,5 g / giorno, potrebbe favorire una riduzione di 10 % di sangue di colesterolo LDL..

Ci sono al supermercato alcuni yogurt o latti fermentati che potrebbero fare diminuire i valori di colesterolo ma innalzano i valori di  fitosteroli nel sangue in misura molto significativa, non sono ancora molto noti gli effetti di un alto tasso di fitosteroli nel sangue ma secondo alcuni ricercatori aumentano il rischio cardiovascolare.


Statine e lievito di riso rosso
Ci sono molte aziende farmaceutiche il cui fatturato per un buon 50% è dato dalle statine, tuttavia la loro prescrizione è in discussione da diversi anni, in particolare per gli effetti collaterali.

Ma a chi vanno prescritte le statine?
La prescrizione delle statine sono indicate in tutti coloro che hanno più fattori di rischio come un colesterolo alto in famiglia, sovrappeso o obesità, diabete, ipertensione , storia familiare di infarto miocardico , fumo , un precedente attacco cardiaco, solo quanto si valuta che il rischio sia alto anzi molto alto solo allora viene prescritta la statina o meglio dovrebbe essere prescritta.

In definitiva i medici preferiscono sottolineare l'importanza dello stile di vita: una buona alimentazione, l'attività fisica, e lo smettere di fumare piuttosto che prescrivere una statina a chi ha un rischio cardiovascolare basso.

Lievito di riso rosso: un complemento molto discusso
La maggior parte della comunicazione dei lievito di riso rosso mette in rilievo il contenuto di monacolina K, una statina naturale, i cui effetti potrebbero essere equiparati a quelli di una statina, tuttavia il vero problema sarebbe rappresentato dagli effetti collaterali come i dolori muscolari e i disturbi epatici.  Più ricercatori hanno messo in guardia in guardia dall'uso di prodotti con monocolina K, in particolare alcune categorie a rischio come donne incinte e in allattamento, forti consumatori di pompelmo e pazienti che già assumevano farmaci contro il colesterolo alto.

Si, perché che cosa è successo, molto persone allettate dalla pubblicità dei prodotti con lievito di riso rosso, assumevano sia la statina prescritta dal medico sia l'integratore con lievito rosso, per non farsi mancare nulla ma di fatto assumevano due statine. Molti individui non percepivano l'integratore come un farmaco, questo ha creato notevoli problemi per quanto riguarda gli effetti collaterali.

Gli integratori di lievito di riso rosso si possono acquistare senza ricetta cioè senza prescrizione, è bene ricordare che questi prodotti vanno presi sono in caso di rischio cardiovascolare e consiglio di parlarne prima con il proprio medico, per decidere insieme qual'è la migliore strategia da adottare in rapporto con il proprio rischio cardiovascolare.


Omega-3
Molti dei complementi venduti contro il colesterolo contengono omega 3, o vengono pubblicizzati come riduttori di colesterolo, in realtà intorno agli omega 3 c'è molta discussione negli ultimi anni e non c'è unanimità di giudizio nella comunità scientifica, non sono molto noti per abbassare i livello di colesterolo, ma per un l'impatto favorevole sulla malattie cardio vascolare, in particolare dopo un primo episodio cioè nella prevenzione secondaria e terziaria delle malattie cardiovascolari.

Nella prevenzione primaria che ci riguarda un po tutti da vicino, più che l'utilità degli integratori d'omega 3 sarebbe importante parlare di pesce nell'alimentazione suo complesso, che contiene si omega 3 ma anche un mix di nutrienti unico tra cui di vitamine e sali minerali che è stato riconosciuto con più ricerche di cui abbiamo già molto parlato in passato, del ruolo favorevole che questo svolge sulla salute.

Mangiare pesce tre volte alla settimana, in particolare di pesce grasso, potrebbe rappresentare un ottima scelta unita ad altri strumenti di prevenzione per quanto riguarda la regolazione dei valori di colesterolo.

Tuttavia alcuni assistiti prendono sia la statina che l'integratore omega 3, che viene venduto senza prescrizione, anche in questo caso anche se meno problematico è bene parlarne prima con il proprio medico.


In sintesi 
Bisogna ricordare che è bene individuare con il proprio medico la causa dei valori alti di colesterolo, molti dei prodotti che possiamo trovare sul mercato possono forse inibire l'assorbimento del colesterolo alimentare, ma se i valori di colesterolo alti è dato da un disturbo o dall'assunzione di un farmaco questo potrebbe avere un effetto parziale o alcun effetto.

Non sempre sono necessarie le statine per combattere il colesterolo, sono riservate solo a coloro che è stato riconosciuto un rischio alto cardiovascolare.

Anche i prodotti pubblicizzati come naturali, possono essere dei veri e propri farmaci con effetti collaterali, che prima di assumere insieme al farmaco è bene parlarne con il proprio medico, non è detto che siano da evitare anzi opportunamente adoperati possono trovare una loro collocazione all'interno di una strategia di prevenzione, ma è sempre bene chiedere parere di un professionista della salute.

Per tutti gli altri invece mangiare bene in una moderata quantità e tanto movimento fisico i 10.000 passi al giorno possono essere un ottimo riferimento, più o meno un ora di camminata al giorno, un traguardo non impossibile.

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giovedì 19 giugno 2014

Piante anti allergiche e piante antiquinamento, vero o falso?

Domanda di Ornella M di Siena : spesso mi è capitato quando vado nelle serre e nei vivai, di vedere scritto piante antiquinamento e piante anti allergiche da tenere in casa, ma è possibile? Esistono piante che hanno queste proprietà?

Premetto che anche se ho il pollice verde, il giardino e l'orto, non sono un botanico, ma cercherò di rispondere al meglio, ma se c'è qualche esperto all'ascolto intervenga pure.

Il tema dell'inquinamento è diventato come quello delle allergie un tema molto attuale, certo in un bosco verde a più di 1.100 slm, i disturbi legati all'inquinamento e all'allergie si sentono meno rispetto a una metropoli in pianura.

Anche se abbiamo spesso una visione distolta del problema, pensiamo più all'esterno della casa, all'allergia al polline, alle polveri sottili, in genere nella propria casa ci si sente al sicuro, invece sostanze inquinanti e allergeni ci sono proprio nella nostra casa, dalle vernici, acari, prodotti per le pulizie, chi è allergico sa che deve fare particolare attenzione.

In generale possiamo dire che la causa dell'allergia ha origine da una predisposizione genetica al quale si sommano dei fattori predisponenti ed esposizione all'allergia, quello che noi possiamo fare è ridurre  l'esposizione agli allergeni e l'esposizione ai fattori aggravanti e i fattori scatenanti.

Sempre più spesso le piante vengono vendute come piante antinquinamento, è legittimo chiedersi se le piante effettivamente contribuiscono a pulire la nostra casa da sostanze potenzialmente dannose per la salute oppure al contrario se possono complicarlo.

Il marketing è entrato anche nelle serre e nei vivai, devo dire che non c'è molta ricerca sulla capacità che le piante hanno di rendere l'ambiente di casa più pulito e meno inquinato.


Le prime ricerche portano il nome del professor Wolverton nel 1980, che aveva il compito di "pulire" le navicelle spaziali, condusse diversi esperimenti su diverse piante e sostanze inquinanti dal benzene al formaldeide e al monossido di carbonio, tutti hanno dimostrato che le piante possono contribuire a rendere meno dannoso per la salute gli ambienti chiusi.

La ricerca sul ruolo delle piante come disinquinante sono attualmente state riprese da più Università negli Stati Uniti, in Germania e in Francia nella Facoltà di Farmacia di Lille con un progetto chiamato Phyt'air , dal quale ho attinto come materiale per il post.

Come funziona ? Secondo Phyt'air le piante trasformano molecole tossiche in aria in sostanze nutritive che immagazzinano nei loro tessuti. Gli inquinanti atmosferici sono assorbiti dalle foglie e dallo stelo attraverso gli stomi che regolano la respirazione delle piante, in seguito gli inquinanti atmosferici vengono poi elaborati da microrganismi viventi nutrienti nella radice della pianta .

Nel frattempo la pianta emette vapore acqueo mediante un processo sudorazione . Questo vapore acqueo umidifica l'aria e la rende più sana. Secondo questi studi le piante possono ridurre i problemi associati con problemi respiratori , asma e irritazione della pelle .


Il problema è che nessuno sa rispondere quanto invece parliamo di quantità, cioè basta un vaso di ficus beniamino o dobbiamo crearci una foresta di kentia?

Qui però nessuno degli esperti fornisce risposte convincenti, da quello secondo cui è soggettivo, altri dipende dalla grandezza della casa (Eistein, mica viviamo tutti a Buckingham Palace), dal numero di persone che la frequenta (che lavoro pensi che faccia?), dall'umidità, dall'orientamento, dalla zona, sembra che ci siano più variabili per fornire una risposta certa.

In teoria sappiamo che le piante possono avere proprietà antinquinanti e aiutare le persone affette da allergie ma più come "compliance" non trovo la parola corretta in italiano come dire complemento di una terapia, può fornire un aiuto ma non una soluzione unica del problema, vediamo magari se qualcuno dei nostri lettori ha provato a mettersi in casa un pianta antiallergica e se questa ha contribuito a migliorare il suo benessere.


Per esempio per lottare contro il formaldeide
Il formaldeide è uno dei prodotti più allergizzante che si trova in casa, mobili e armadi , tessuti  nei prodotti per la casa e altri prodotti di uso comune . Per catturare parte di questo inquinante diversi ricercatori indicano di mettere in casa piante del genere ficus, filodentro (Philodendron scandens), kentia (palma).

Attenzione alcune piante possono essere nello stesso tempo allergizzanti e depurare la casa

Per esempio il Ficus benjamina la cui linfa dal colore biancastro e colloso può indurre allergie come nello stesso tempo abbiamo visto che può essere in grado d'assorbire monossido di carbonio e formaldeide.

Particolare attenzione ai vasi di terracotta hanno la capacità di conservare bene l'umidità della terra ed essere anche traspiranti, tuttavia la loro porosità favorisce la crescita delle muffe.

Le muffe sono dei funghi e sappiamo bene che ci sono alcune persone allergiche alle muffe, pertanto o non mettete piante oppure costante pulizia dei vasi oppure rimuovere spesso la terra per favorire l'ossigenazione ed evitare il ristagno dell'acqua.


Piante a scuola e in ufficio migliorano il benessere psico fisico

Nelle scuole e negli uffici dove siamo circondati da computer e luce innaturale , le piante svolgono un ruolo importante, la loro solo presenza migliora positivamente l'umore e riduce lo stress, questo secondo alcuni studi .

Nelle scuole è stato dimostrato che la presenza di piante aumenta la concentrazione e la produttività degli studenti, la presenza delle piante, abbassa le emicranie 30 % , del 20% le sindromi d'affaticamento  e i male di gola .

Secondo alcuni ricercatori mettere un cactus accanto al tuo computer, in grado di assorbire le onde elettromagnetiche .

va beh magari non è vero ma voi mettetelo lo stesso :-)

Alcune piante "note" per diminuire la percentuale di alcuni inquinanti in casa
Ficus: assorbe principalmente formaldeide, xilene, ammoniaca , ricordate che però è una pianta che ama molto l'umidità
L'Antharium: noto per assorbire l'ammoniaca
Dracaena: note per ripulire l'ambiente di formaldeide, benzene e fumo di sigaretta (anche se oggi tutti fumano sul balcone di casa o sulla finestra, ma se anche smettete di fumare non ci offendiamo)
Spathiphyllum; assorbire diverse sostanze inquinanti proveniente da vernici e colle utilizzati per mobili e complementi d'arredo.
Filodentro: note per assorbire formaldeide e pentaclorofenolo (contenuto in mobili e complementi d'arredo, tessuti e colle)
Ci sono anche: calathea, cycas, dieffenbachia, azalea, calathea, areca 

lunedì 16 giugno 2014

Findus la pubblicità gay friendly



Con la vicenda che ha visto Barilla esprimere un opinione non positiva per i gay e le famiglie di fatto di qualsiasi tipo e genere, si è creato uno spazio all'interno del settore della comunicazione dove le aziende avrebbero potuto esprimere un opinione diversa.

Da Ottobre scorso nessuna azienda però ha cercato di colmare il vuoto, nessuna azienda ha preso le distanze da Barilla, tranne De Cecco primi giorni che aveva detto che loro facevano pasta per tutti.

In definita l'opinione di Barilla restava condivisa anche dalle altre aziende che non erano intervenute nel dibattito, in una motivazione di silenzio assenso.

Questo non depone molto a favore delle aziende italiane, non bastano le eccellenze produttive ci sono anche le eccellenze umane e sociali, senza l'una non ci sono nemmeno le altre.

Non voglio nemmeno pensare come vengono fatte le selezione del personale e di come possono essere trattati i gay nelle aziende o di quanto devono nascondere la propria omosessualità o anche solo la semplice convivenza eterosessuale senza matrimonio.

Ebbene si, sembra che il livello nelle aziende agroalimentari nel settore del lavoro sia questo e nessuno va mai a controllare le discriminazioni nel settore del lavoro, è un po' come l'evasione fiscale che ufficialmente non c'è, ma nella realta?


Lo spot Findus

A distanza di più di sei mesi, ecco arrivare lo spot della Findus gay friendly, non proprio tempestivo ma sembra più fatto per salvare la faccia al settore della comunicazione agro alimentare in Italia che in sei mesi non ha espresso nulla, questo nonostante il settore della comunicazione e tra i settori con il maggior numero di persone gay e gay friendly.

A me lo spot non piace, non perchè sia contro i gay o le coppie di fatto e le famiglie allargata, anzi io sono un esempio di famiglia più che allargata è xxl, ma perchè lo spot si rifà ad una società che oramai non esiste più.

1) Mancano i volti dei protagonisti, ci mancava solo che venissero incappucciati e fatti parlare, questo rileva l'indice di quanto sia indietro il settore della pubblicità, ho visto gente nei show televisivi dire cose più tremende a viso aperto, basta guardare le trasmissioni tipo "porta a porta".

2) Il messaggio gay friendly cannibalizza il prodotto, ammettendo che qualcuno sia interessato a sapere di che prodotto si stia parlando.

3) Spiace per la Findus ma io non conosco un gay che cucina male, poco credibile la coppia gay al micronde, i gay sono tutti in cucina bravissimi molto più di me (non ci vuole tanto, non fate gli spiritosi), ricordo un mio superiore che voleva sempre sapere se lo chef del ristorante era gay? Un giorno gli chiesi perchè, lui rispose che se lo chef è gay voleva dire che nel ristorante si mangiava bene.
La cosa mi fece molto ridere per l'approccio anche se io personalmente distinguo come uno vive la sua vita privata, che sono anche fatti suoi, dal suo lavoro.
E va bene lo confesso forse qualche volta ho mentito per mangiare un pranzo da chef, pagato dal mio capo!

4) Nello spot la mamma che di fronte alla comunicazione del figlio dice "lo avevo già capito" da genitore mi sarei aspettato più un "ah si", un attimo di titubanza è normale che ti viene, preferisco la sincerità della vignetta di Altan anni'80, Papà Papà sono gay! Attivo spero.


Figli e le loro scelte affettive condivisibili e non condivisibili

Molto difficile parlare di vita privata tra genitori e figli, ricordo un bel film con Meryl Streep dove lei impersonava una psicologa e aveva come cliente la ragazza del figlio, che gli parlava del pisello del figlio e lei dice io nemmeno pensavo ce lo avesse un pisello, perchè è cosi, si vedono i figli da un altro punto di vista.

Le scelte dei figli non sono sempre condivisibili specie quelle affettive che essendo irrazionali noi facciamo difficoltà a capire qualche volta. Io per esempio dove ancora digerire la scelta di mia figlia che a venti anni vive in in Olanda con due gemelli, felice perchè mi ha reso nonno di due fanstastici nipotini ma sono molto preoccupato per il suo futuro di genitori troppo giovani.

Se un giorno uno dei miei figli mi dice "Papà sono gay" un attimo di smarrimento ce l'ho, non mi viene spontaneo saltargli al collo e dirgli come sono felice per te, della preoccupazione mi viene, penso alla sua sofferenza, alle difficoltà, perchè che ne dica non c'è una società cosi permissiva, è il tentativo di proteggerlo è più forte.

Recentemente è venuta una mia collega di lavoro a casa e mi dice "che padre autoritario che sei, non lo avrei mai detto", la cosa mi ha fatto riflettere nel senso che stimolare i ragazzi a fare qualcosa, è sempre stata nella mia indole, se non hai un minimo di autorità con 4 figli, i salti in padella te li fanno fare loro.

Oggi la società è dura e difficile e li voglio vedere pronti ad affrontare qualsiasi situazione, anche nell'eventualità qualcuno di loro capisse di essere gay, o qualsiasi altra cosa,  nella vita la differenza non lo fa quello che ti capita intorno ma come tu ti muovi, le decisioni che prendi.  Devono essere coscienti del loro essere ma anche delle difficoltà e come poterle superare da persone adulte e responsabili senza rinunciare alla loro natura.

L'affetto quello non cambia assolutamente anzi con il tempo diventa addirittura più grande ma non perchè gay perchè figli.

scusate ma rileggendolo sembra un monologo di un papà sulla soglia di una crisi di mezza età, aiuto... :-)

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venerdì 13 giugno 2014

Yogurt Müller al gusto sorbetto mandarino

Eccoci qua con un altra bella novità, la Müller propone un nuovo tipo di yogurt, lo yogurt al gusto di sorbetto mandarino, sorbetto al gusto mela verde e sorbetto al gusto limone.

Come che c'è di strano?
Al gusto sorbetto mandarino!
Il gusto sorbetto è un gusto secondo voi?

Fanno lo yogurt al gusto di torta di mela, fanno lo yogurt al gusto cheese cake al limone, possono fare anche uno yogurt al gusto sorbetto al mandarino!
Suona un po' strano, in nessun altro paese l'azienda propone questo yogurt, non in Regno Unito, non in Germania, una novità in esclusiva per l'Italia.

Yogurt contro gelato, gelato contro yogurt?
Nella realtà c'è una guerra tra i produttori di yogurt e i produttori di gelati, mentre i gelati da prodotto stagionale estivo sono diventati un prodotto che si acquista tutto l'anno, rubando delle quote di mercato alle vendite di yogurt, tanto che le vendite di quest'ultimo sono in calo, si avvicina la bella stagione e per evitare che scendano ancora le vendite si elaborano nuove strategie!

La guerra commerciale prosegue a colpi di scena, tutte le aziende di gelato fanno quest'anno il gelato al gusto di yogurt mentre molto aziende artigianali propongono il sorbetto allo yogurt. I produttori di yogurt rispondono, Granarolo (quelli del marchio Yomo) entra nel settore dei gelati con il gelato fatto con il latte fresco e non con latte in polvere come gli altri (tieh),  la Müller con lo yogurt al gusto di sorbetto, aspettiamoci per il futuro delle cose divertenti come lo yogurt al gelato fior di fragola, yogurt al gelato al cioccolato, lo yogurt al gelato magnum, tutto purchè non scendiamo nello yogurt alla pizza quattro stagioni.

In definita mangiare yogurt sarà come mangiare un gelato o un sorbetto, giusto per non rimarcare che oramai gli yogurt sono sempre più dei dessert che possono essere paragonati al gelato.
Un gelato non diventa più sano se ci metti lo yogurt, ammettendo che i fermenti resistano alle temperature cosi basse e lo yogurt non diventa più goloso se aggiungo il gusto del gelato e del sorbetto, oramai sono già golosi anche da soli.

Cari amici della Müller, in spiaggia è più facile sentire un venditore ambulante gridare "Gelati, Gelati" io non ho mai sentito un venditore ambulante gridare "Yogurt , yogurt" oppure "Bifidus, Bifidus".


Cosa ha di diverso dagli altri yogurt  lo yogurt al gusto sorbetto mandarino viene spontaneo chiedersi?

In teoria nulla, il gusto degli agrumi in genere si abbina molto bene con lo yogurt, è forse un po' più liquido ma potrebbe essere solo una mia impressione, la dizione è yogurt cremoso con il 15% di preparazione alla frutta, di cui frutta il 27%, potrebbe anche chiamarsi yogurt al mandarino, yogurt al limone , yogurt alla mela verde.

Una cosa che spicca è che nonostante dichiarano di adoperare latte intero e fermenti lattici vivi, la percentuali di grassi  di 1,5 g, è inferiore ad altri yogurt alla frutta, se per esempio noi prendiamo uno yogurt Müller alla frutta a pezzi alla fragola, la cui dizione è yogurt cremoso con il 23% di preparazione alla frutta e zucchero d'uva, notiamo che i grassi sono 3,6g.

Sembrerebbe un valore che si avvicina di più ad uno yogurt fatto con latte parzialmente scremato, ma non c'è scritto non possiamo dirlo, diminuiscono i grassi per via del gusto "sorbetto"? Forse :-).


Ingredienti: yogurt latte intero e fermenti lattici vivi, zucchero, mandarini 3,3, arance, concentrato vegetale colorante (carota), aroma.

Presuppongo ma l'etichetta non lo dice che la preparazione alla frutta siano tutti gli altri ingredienti tranne lo yogurt.

Unica cosa amici miei della Müller se ambite al mercato dei gelati o dei sorbetti, da consumare in spiaggia, non dico che ci dovevate mettere uno stecco e renderlo più solido a modo di gelato da passeggio ma almeno un cucchiaino. Non è comodo non è bello leccare un barattolino di yogurt solo con la lingua come i gatti, voi volete venderlo noi vogliamo consumarlo ma veniteci incontro un attimo.

Magari io mi sbaglio e la Müller ha pensato questo yogurt, per tutti quelli che rimangono a casa e non vanno in vacanza, mangiare a merenda o colazione uno yogurt al gusto di sorbetto, vi darà una pausa di fresco e vi farà sognare  di essere in spiaggia in vacanza, uno yogurt con la vacanza dentro, cosa non fa il marketing....



martedì 10 giugno 2014

Lucidante per papille

Ultimamente trovo che fare la spesa sia molto divertente, meglio quasi fare un giro al supermercato che guardare la televisione, cosi mi sono imbattuto in questo prodotto che non avevo ancora visto, un lucidante per papille.

Non fate i soliti tradizionalisti, giù a dire ma che ci faccio con un lucidante per papille? Può sempre tornare utile nella vita, non si sa mai.

Quelli della mia generazione che erano adolescenti a cavallo degli anni 70/80 ricorderanno che le ragazzine adoperavano i primi lucidanti per labbra, no sono come quelli d'adesso, erano ai gusti frutta ed erano come dire zuccherosi, tanto che facevano presa, ora vuoi per il lucida labbra vuoi per il fuoco della passione, si rimaneva appiccicati delle ore, si stava come in apnea contro ogni legge della fisica.

Quando si parla oggi di lucidante, mi viene più in mente il lavaggio dell'auto, in casa mia ci sono 6 donne, secondo voi chi va a fare benzina e lavare l'auto? Vado in quelle macchine infernali che sono i lava auto self service, dove tu vai compri i gettoni e hai 30 secondi per pulire l'auto, unico momento della vita in cui vorrei essere il mago Merlino

Nei self service in genere c'è il gettone per lo spruzzo, gettone per il sapone, gettone per il risciacquo e il gettone lucidante.
Cosi come per l'auto anche per la lingua e le sue papille, pulizia, sapone, risciacquo e lucidatura. 

Insomma a cosa serve un lucidante per papille? Metti che una sera hai un appuntamento galante, che fai? Ti presenti con la papilla opaca, con la papilla in disordine?

No, pensando anche a tutto il lavoro supplementare che deve fare! Meglio avere la papilla bella lucidata!

Ci siamo un po' divertiti, un po d'ironia non fa male, ma il lucidante per papille esiste veramente, si può trovare dove ci sono le composte e le confetture.

Dove poteva essere inventato? In Emilia Romagna a Riccione, la città forse che più di Rimini ha ereditato lo spirito della dolce vita di Fellini.

Rassicuro non è nulla di peccaminoso anzi è semplice composta di frutta senza zuccheri aggiunti che trova impiego in cucina con 11 diversi sapori dal gusto delle Ciliegie al sapore dei Fichi

Fanno parte della stessa azienda Luvirie, cera smalto fissanti e tempere per papille, in realtà si tratta di confetture, frullatini, gelatine, a base di frutta fatte da questa azienda artigianale, un idea devo dire molto simpatica, non c'è il link se no sembra fatto a posta.

Una solo nota costa 10,00 euro la confezione e 47 euro al kg, come dire, ...lucida non solo le papille.

mercoledì 4 giugno 2014

Perchè è meglio mettere l'olio di oliva nell'insalata?

Si parla sempre più spesso della Dieta Mediterranea, anche se poi nessuno sa descriverla bene, si dice tanto una porzione in più di lasagne alla bolognese la posso mangiare, cosa vuoi che sia, tanto è dieta mediterranea... 

Ogni tanto su questo blog arriva qualche "anonimo" a vantare le virtù dell' olio ricco di grassi saturi più utilizzato dall'industria agro alimentare è un tentativo di convincerci ad abbandonare l'olio di oliva extravergine in favore di altri tipi di grassi.


Perchè si insiste sulla dieta mediterranea e l'olio di oliva? 

Perchè siamo masochisti? No, perchè si è notato che i paesi che praticano dieta mediterranea hanno il 30% in meno patologie legate alle malattie cardiovascolari. Ricordo solo per statistica che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di decesso nei paesi industrializzati, più del cancro.

In questi giorni molto in sordina nessun media ne ho parlato, ma è stato pubblicato uno studio fatto in California e in Regno Unito, pertanto in nessun paese del Mediterraneo, il quale sostiene che il segreto della dieta mediterranea sta nell'utilizzo combinato dell'olio di oliva (grassi insaturi) con verdure e ortaggi (ricchi di nitriti e nitrati d'origine vegetale).

Lo studio, patrocinato dalla British Heart Foundation sostiene che quando questi due gruppi di alimenti sono associati, la reazione di acidi grassi insaturi con composti azotati nelle verdure porta alla formazione di acidi grassi nitro, che inibiscono l'enzima della idrolasi epossidica (SEH) e aiutano a regolare e abbassare la pressione sanguigna.

Lo studio conclude dicendo che questo spiega perche condire un insalata con olio d'oliva, ma anche nelle altre ricette, perchè aiuta a regolare meglio la pressione in tutte quelle persone che sono a rischio d'infarto, ictus, insufficienza cardiaca.


Dieta mediterranea e malattie Cardiovascolari

Ora se proprio vogliamo essere masochisti fino in fondo, possiamo dire che le virtù della dieta mediterranea nei confronti delle malattie cardiovascolari non è solo questo ma sta nella combinazione di più elementi come :  gli acidi grassi Omega-3 e tutte quel mix di nutrienti contenuti nel pesce in particolare nel pesce azzurro,  i polifenoli, alcaloidi, terpeni, carotenoidi contenuti in frutta e verdura che caratterizzano le colture e i consumi dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, non solo olio d'oliva ma anche lattuga, pomodori, carote, spinaci, frutti di bosco, agrumi, cereali completi.  

Abitare però in un paese del mare Mediterraneo non basta, occorre anche praticare oggi questo tipo di dieta mediterranea, nuovi stili alimentari con nuovi prodotti e nuovi ingredienti portati dall'industria agro alimentare hanno fatto abbandonare la nostra cultura alimentare, non è casuale che proprio per questo si è innalzato il rischio di malattie cardiovascolari nei paesi del mediterraneo, per cui a volte nei consumi è bene fare qualche passo indietro nelle abitudini a tavola per fare qualche passo in più nel nostro benessere.  

Riferimenti ; Rebecca L. Charles, Olena Rudyk, Oleksandra Prysyazhna, Alisa Kamynina, Jun Yang, Christophe Morisseau, Bruce D. Hammock, Bruce A. Freeman, Philip Eaton. Protection from hypertension in mice by the Mediterranean diet is mediated by nitro fatty acid inhibition of soluble epoxide hydrolase. PNAS 2014 

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