Quanto tempo abbiamo speso a parlare male del burger? A parlare male dei fast food? A parlare male del cosiddetto cibo spazzatura? Non è un pasto completo, non è sano, fa male all'ambiente, eppure nonostante il passare degli anni e il numero dei vegani e dei vegetariani in crescita, la cultura dell'hamburger o del burger che dir si voglia è più che mai in ascesa.
Tra le novità dei trend che bisogna registrare nel 2016, c'è la diffusione del burger con le patatine nella ristorazione classica con servizio al tavolo per intendersi.
Inoltre sempre di più aprono punti di ristorazione che hanno come protagonista hamburger ma non sono Mcdonalds o Burghy sono dei ristoranti d'elite con servizio al tavolo, spesso adoperano la definizione di Burger Bar o Burger Restaurant.
Osannati chef lo propongono nel proprio menù, tra risotto al tartufo e ostriche gratinate, cosa si nasconde dietro la scelta di un burger?
Il marketing parte dai ragazzi per influenzare gli adulti di domani
Credo che solo ora è percepibile di quanto la cultura del burger influenzi le scelte alimentari. Se da bambini o da ragazzi ci si abitua a mangiare alcuni cibi questi nonostante l'evoluzione del gusto personale, rimangono nelle nostre abitudini e nelle nostre scelte.
Per questo le aziende sono tutte concentrate a imporre e influenzare i gusti e le scelte dei minori.
Le nuove formule di ristorazione di hamburger sono rivolte a quella generazione cresciuta a burger, adolescenti d'ieri e adulti d'oggi, che nonostante sia cambiato il loro ruolo sociale e le possibilità economiche sono tutt'ora influenzati da questo modello alimentare.
La diversificazione degli ingredienti e le proposte gourmand
Ora sei adulto e non vai più da Mcdonalds ma preferisci il ristorante con il cameriere al tavolo, che cosa ordini? Hamburger e patatine fritte.
Certo non è più quello di Mcdonalds è un hamburger dove puoi scegliere la provenienza della carne di manzo che arriva dall'Argentina, ho visto persone richiedere hamburger di Chianina, hamburger di Black Angus dall'Irlanda, hamburger di manzo Kobe giapponese.
Anche gli altri ingredienti proposti nella ristorazione hanno subito un evoluzione, il pane stesso può essere integrale, di farro, senza glutine, misto cereali-
Non da meno l'insalata può essere diversa insalata romana, icerberg, misticanza, lattughino, e perfino il formaggio dal gorgonzola al cheddar.
Nonostante la scelte d'ingredienti diversi e decisamente di maggiore qualità non cambia la formula del pane con in mezzo una specie di polpetta di carne, beh si perchè anche le polpette che si fanno in casa stimolano a un maggiore senso del gusto rispetto al semplice burger.
La diversificazione degli ingredienti d'accompagnamento non basta più, c'è la diversificazione degli ingredienti, non più burger di carne perchè può essere anche di pesce, ebbene sì hamburger di tonno, hamburger di salmone, hamburger di merluzzo
C'è anche il burger vegano, hamburger fatto per i legumi e le verdure come i ceci oppure gli ortaggi come le fave e gli asparagi o quinoa e zucchine.
Omologazione del gusto e della forma nell'offerta gastronomica
Mangiare hamburger diventa sempre più trend, questo è il dato di fatto e tutto è divenuto burgabile, anche le confezioni di formaggio, insalata e salsa sono tutte fatte i modo che siano delle dimensioni adatte ad un burger.
Aspetto più divertente è stato ieri in un ristorante che mi hanno servito tartare di pesce a forma di burger, questo per dire di come è consolidata l'idea nella nostra mente del burger, sia come proposta di ristorazione ma anche come forma
Cameriere: Guardi che bello, è a forma di hamburger!
G.. Proprio bello! Io ordino Ricciola di pesce apposta per vedere la forma di burger
Questa cosa mi spaventa, nel senso che ogni tanto speri che ci sia un evoluzione, tutta questo nuovo sapere sull'alimentazione speravo potesse favorire delle scelte più consapevoli, delle scelte più varie per dei pasti più ricchi e completi, invece ci ritroviamo con hamburger e patatine fritte servite al tavolo!
Sintesi
La ristorazione che ha come protagonista il burger è comparsa in Italia agli inizi degli anni '80, chi non ricorda la moda del paninaro, che ha spinto l'apertura dei fast food, formule per mangiare a tutte le ore.
Oggi questa proposta si è evoluta entrando nella ristorazione classica con servizio al tavolo.
Inserimento del burger nei menù ha cannibalizzato tutte le altre scelte di carne dalla semplice fettina, alla cotoletta alla milanese, allo spezzatino, all'arrosto, ha di fatto sostituito altre preparazioni anche più ricche di gusto.
Quello che in tutto il mondo è considerato il paese della pizza e della dieta mediterranea è sempre più paese di burger.
Mi piace sottolineare che la cultura del burger ha veicolato il consumo maggiore di bevande zuccherate, delle patatine fritte e della salse per accompagnare carne e patatine come ketchup nella quotidianità.
Più calorie, più sale, più zuccheri, più grassi, in particolare grassi saturi nell'alimentazione che uniti a cattive abitudini può facilmente contribuire alla diffusione di quelle patologie che sono influenzate dall'alimentazione.
Sono convinto che non si tratta d'evoluzione di consumo ma d'involuzione, una ricerca del gusto e del sapore che ha comportato una minore scelta nei menù, un' omologazione del gusto e un'uniformità dell'offerta, dove tutti possono facilmente considerarsi chef girando un burger preconfezionato sulla piastra.