Oggi, tutto è copia e incolla. Abbigliamento e scarpe che sono i più imitati, sono nati all’interno delle aziende dove viene delocalizzata la produzione, si chiama infatti "mercato grigio", che si sviluppa grazie alle tecnologie e al basso costo della manodopera e coinvolge per l'80% la Cina, ma anche India, Thailandia, Pakistan, Turchia e Russia. Il mercato della contraffazione è letteralmente esploso nell’ultimo anno, più di 260%! Ogni genere di prodotto : shampoo, dentifricio, penne a sfera, piatti, ceramica, rasoi, Red bull e whiskey (ai test nocivi), prolunghe elettriche che sviluppavano incendi, antigelo per automobili che non funzionano.
Le contraffazioni di giocattoli di cui abbiamo già parlato, sono raddoppiati in un anno. Essi rappresentano il 7% di tutti gli oggetti contraffatti sul mercato italiano. Il sequestro adoperato dai Nas oggi in Friuli è solo la punta di un iceberg. Nei primi 11 mesi dell' anno, hanno già le loro mani su quasi 5,4 milioni di articoli contraffatti. La contraffazione non è più sinonimo di falsi Vuitton, Rolex, Ray Ban . I prodotti di lusso erano i più rappresentativi dieci anni fa, otto su dieci mentre oggi i prodotti griffati sono solo due su dieci.
La UE dal 29 ottobre 2007 ha portato la sanzione per la violazione delle leggi sull’importazione fino a tre anni di prigione e 300 000 euro in ammende a cinque anni di prigione e 500 000 euro multa. La sanzione può essere raddoppiata in caso di violazione commessa da un sistema organizzato di banda fino a dieci anni di carcere e una multe di milioni di euro.
La distanza che c'è tra prezzo reale di produzione di un prodotto è prezzo di vendita è troppo alta, pertanto diviene conveniente la falsificazione resa possibile anche dai pochi controlli, il mercato unico europeo ha moltiplicato le possibilità d'ingresso di merci falsificate, che ha fatto scendere il livello di rischio di essere scoperti. La confusione presente nel settore della distribuzione sia all'ingrosso che al dettaglio favorisce questo fenomeno. Le aziende stesse sono poco attente alla comunicazione del marchio e della riconoscibilità in modo che i consumatori possano capire la differenza.
Una precisazione terminologica:
Falsificazione: intesa come un’operazione di conferimento, ad un prodotto di un’identità merceologica, aziendale, geografica, di shell-life non sua.
Adulterazione: trattamenti di un prodotto alimentare che comportano modificazioni nella loro composizione con aggiunta o sottrazione di ingredienti per procurarsi un beneficio economico.
Sofisticazione: operazione fraudolenta di aggiunta ad un alimento di sostanze estranee alla loro composizione, con lo scopo di migliorare il loro aspetto, di occultare i loro difetti o di rendere possibile la loro parziale sostituzione con altri alimenti o prodotti.
Alterazione: modificazione della composizione originaria di un alimento o di una bevanda dovuta non a manipolazioni, ma ad un loro eccessivo invecchiamento o ad una cattiva conservazione
Contraffazione: produzione di alimenti o di bevande dotati di nomi, marchi o segni distintivi illecitamente posti, in quanto coloro che li producono non sono i legittimi proprietari.
Frode commerciale: vendita di un alimento o di una bevanda diversi da quelli che il consumatore crede di acquistare o che egli richiede al venditore