venerdì 23 aprile 2021

Vaccini Covid 19: fiducia, aspettative e delusioni


I vaccini presentati a Dicembre 2020 dovevano aiutare a combattere il Covid 19, uno strumento semplice per garantire la salute e superare la pandemia.

Le news degli ultimi giorni, il leggere e sentire tutto è il contrario di tutto sta generando molta confusione e una certa perdita di fiducia da parte delle persone.  

Nel mondo abbiamo i paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia stanno implementando i vaccini con qualche difficoltà burocratica ma comunque con un decremento dei casi, in altri paesi il virus si sta diffondendo in modo incontrollato, di questi giorni nuovo lockdown e forte aumento dei casi in Iran, Thailandia, Giappone, Filippine e l'India, che ha raggiunto il record di  314.000 casi al giorno, martedì 20 Aprile.

Quest'ultimo paese ha bloccato l'esportazione del Remdesivir uno dei farmaci utilizzato nella Sars Cov 2 . 

La situazione è talmente grave in India che dal 1° maggio tutte le persone maggiori di anni 18 potranno vaccinarsi, non ci sono più limiti d'età o priorità pregresse da patologie, facendo cosi aumentare la domanda di 400 milioni di persone potenzialmente vaccinabili.

Dal momento che molte aziende farmaceutiche europee e americane hanno delocalizzato dai paesi asiatici come India e Cina, si presuppone che questo aumento della domanda interna possa causare qualche problema per l'esportazione .


Il Vaccino Astrazeneca

Intanto in Europa e negli Stati Uniti la polemica ruota intorno al vaccino dell'azienda Astrazeneca multinazionale anglo svedese e sui casi di insorgenza di trombosi.

Il vaccino AstraZeneca a Marzo dopo 25 milioni di somministrazioni, sono arrivate dozzine di segnalazioni di coaguli di sangue che si sono verificate nei giovani , causando circa 18 morti. 

Dopo aver esaminato l'effetto collaterale, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) in aprile ha riconosciuto il rischio di coagulo, ma ha concluso che i benefici della vaccinazione nella protezione contro il COVID-19 superavano il rischio posto dalla coagulazione. 

In Italia è stato previsto uso preferenziale dopo i 60 anni, mentre L'Ema ha raccomandato  tuttavia, che alle persone di età inferiore ai 30 anni siano forniti altri vaccini se disponibili.

Due articoli pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) i ricercatori hanno scoperto che le persone che avevano fatto il vaccino avevano livelli più elevati di anticorpi diretti contro un gruppo di cellule immunitarie che il corpo potrebbe formare in risposta al vaccino. 

Questi "gruppi" includono piastrine, che aiutano il sangue a coagularsi quando si viene tagliati o feriti, gli anticorpi si attaccano al complesso piastrinico e c'è il rischio che formano coaguli pericolosi che possono bloccare il flusso sanguigno nelle vene e nelle arterie. 

I ricercatori si riferiscono alla condizione come trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino.

Interessante il commento del Prof. Holme, co-autore di uno dei studi, afferma che i casi di coagulazione tra le persone vaccinate sono rari, ma preoccupanti. "Questo devastante evento avverso si verifica molto, molto raramente", afferma. "Ma per me, è difficile vedere persone sane sui 30 e i 40 anni morire, dopo aver ricevuto il vaccino quando probabilmente sarebbero sopravvissuti se ben trattati con un'infezione da COVID-19.

Il Vaccino Johnson & Johnson

Il numero esiguo dei casi di trombosi di Astrazenaca ha messo in ombra il nuovo vaccino Johnson & Johnson che viene realizzato attraverso lo stessa tecnica, cosi è stato messo in stand by da parte degli organismi che rilasciano l'autorizzazione al commercio e la stessa sorte anche al vaccino Russo Sputnick che attualmente viene distribuito solo in alcuni paesi come Ungheria, Serbia e in Rep. Ceca.

In data 20 Aprile in vaccino Johnson & Johnson in Unione Europea è stato autorizzato e raccomandato agli ultra 60 enni, che però in alcuni stati sono già vaccinati

Israele invece la sua quota vaccini Astrazeneca gia prenotate ha annunciato che a causa delle forniture gia completate fino a prossimo anno di Pfizer, troverà una soluzione per fornirla ad un altro paese che potrebbe averne più bisogno.


Perplessità e mancanza di fiducia sui vaccini cresce nelle nuove generazioni

Si è creata cosi una situazione poco chiara, una mancanza di fiducia che rischia di mettere in pericolo il piano per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge.

Il gruppo dei No vax trova sempre più affiliati, in un un sondaggio globale condotto su oltre 13.000 intervistati in tutto il mondo pubblicato su Nature ha rilevato che "le persone di età compresa tra 25 - 54 anni, 55-64 anni e 65 + anni, hanno maggiore possibilità d'accettare il vaccino rispetto a quelle di età compresa tra i 18 e i 24 anni". 

Sia il Vaccino Johnson &Johnson (Janssen)  che Astrazeneca (Vaxzevria) incutono cautela nelle persone esitanti, compresi molti giovani, che hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione di vaccinarsi.

Per ragioni diverse lo stesso problema lo ha trovato in Israele dove l'ostruzionismo della comunità ortodossa religiosa ha messo in serio pericoloso l'immunità di gregge che ha fatto molto fatica a raggiungere il 70%.

Fino ad ora è stato difficile valutare l'esitazione di fronte ai vaccini per il fatto che numericamente la domanda superava l'offerta, mentre dal prossime mesi in poi, la riluttanza al vaccino sarà un gesto molto più visibile anche a livello statistico, che potrà determinare o meno in una certa comunità il raggiungimento all'immunità di gregge.


Cosa fare per aumentare la compliance verso coloro che sono più cauti?

1) Assistenza medica post vaccino

Per rassicurare i soggetti che non potranno scegliere quale vaccino fare, bisogna rassicurare attraverso un'assistenza medica post vaccino in particolare per coloro che praticano i vaccini Astrazeneca e Johnson & Johnson, in modo da prevenire e gestire al meglio gli eventuali episodi di trombosi, dalla visita domiciliare all'assistenza telefonica. 

2) Comunicazione al pubblico 

In atto una compagna si forte pressione sociale sul vaccino, credo che le persona vadano convinte a farlo attraverso la ragionevolezza.

3) Si stanno sviluppando preferenze di marchio di vaccino

Esaurita le prime fasi in cui la domanda di vaccino è più alta dell'offerta, si svilupperà anzi per certi versi si è gia sviluppata la preferenza del tipo di vaccino che si preferisce fare.

Su questi bisognerà insistere per superare percezione di scetticismo e di pericolo. Finora il gruppo delle persone no wax è poco noto, va presa in considerazione l'idea di fornire marchi di vaccini che infondono più fiducia ai gruppi o a coloro che si sentono più cauti nei confronti dei vaccini.

Inverosimilmente proprio l'India sarà il primo paese a sperimentare la vendita dei vaccini Covid 19 in farmacia  a prezzo controllato. Dei vaccini prenotati dal Governo Indiamo metà dei vaccini verrà dato alla sanità pubblica altra metà verrà commercializzato in farmacia.

4) Costo economico

La scelta di Astrazeneca in Europa è stata  motivata oltre che dal fatto di rientrare dei costi della ricerca, dal prezzo, i leader della sanità pubblica si sono orientati su questo vaccino perchè meno costoso e non richiede lo stoccaggio dei congelatori come fanno i vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna.

Ora c'è il rischio concreto che il vaccino richiede un ulteriore monitoraggio e risorse per trattare potenziali complicazioni del coagulo di sangue, questo potrebbe negare i vantaggi in termini di costi e distribuzione del vaccino.



Sintesi

Al di la di come sia nato e diffuso Covid 19, l'unica cosa certa è che i "vaccini" creati per questa emergenza, ci possono aiutare se infettati ad evitare gli episodi più gravi che possono portare al ricovero in terapia intensiva e perfino per complicazioni alla morte.

Si è creata a livello generale una mancanza di fiducia verso alcuni vaccini che potrebbe in alcune comunità rendere difficile il raggiungimento dell'immunità di gregge a cui ci si prefigge d'arrivare per combattere il virus

Nei centri vaccinali, ma non in tutti perchè dipende dalla disponibilità dei vaccini, sarà possibile a discrezione dell'equipe medica, scegliere quale vaccino è più idoneo alla persona assistita e garantire un'eventuale assistenza post vaccino nei casi Astrazeneca e Johnson &Johnson, in modo di aumentare la compliance verso questi tipo di vaccino nelle persone che hanno meno fiducia. 

Intanto già si parla di terza dose Pfizer per coloro che sono stati vaccinati a Gennaio 2021.

L'unica cosa che mi sento di raccomandare che per precauzione norme di distanziamento vanno ancora rispettate per qualche tempo, anche se Unione Europea ha stabilito che tra vaccinati è possibile evitare mascherine e distanziamento, anche se non possiamo essere sicuri che tutte le persone che incontriamo siano già state tutte vaccinate, quest'ultima linea guida dell'UE devo dire che non l'ho compresa.


mercoledì 7 aprile 2021

Chi ha avuto il Covid 19, deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?


Demetra E. Empoli: Volevo sapere se chi ha avuto il covid , deve fare il vaccino? Tutte e due le dosi?

In questo periodo tutto il mondo medico scientifico si pone questo quesito, il problema è che non ci sono studi è una sperimentazione sul campo. 

I primi vaccini per il Covid 19 sono stati presentati solo a Dicembre 2020, da soli 4 mesi, diversi vaccini sono in fase sperimentale ed è probabile che vengono autorizzati durante l'anno, una situazione in continuo aggiornamento.

Bisogna essere in grado di comprendere se coloro che hanno sviluppato un'immunità naturale a causa dell'infezione abbiano bisogno vaccinarsi e quale immunità possa garantire loro il vaccino.

Nello stesso tempo bisogna essere in grado di comprendere quanto tempo dura l'immunità vaccinale per coloro che invece hanno ricevuto le due dosi di vaccino. 

Quesiti che rimangono tutt'ora aperti e che la comunità medico scientifica è chiamata a fornire delle risposte.

Teniamo presente che i vaccini fino ad ora approvati prevedono le due dosi, perchè è il sistema con cui sono stati creati (priming e boots). La prima dose serve a innestare la risposta immunitaria al fine di riconoscere il virus come estraneo e stimolare la reazione degli anticorpi la seconda  attiva il sistema e mette in moto la risposta immunitaria 

E' stato pubblicato qualche giorno fa su Nature Medicine uno studio condotto negli USA dal Cedars-Sinai Medical Center uno studio condotto su 1000 soggetti a cui veniva fatto il vaccino di cui su 78 persone avevano avuto il covid 19. Dopo la prima dose, dagli esami del sangue si è evinto che 35, un po' meno della metà dei 78, avevano  i livelli degli anticorpi contro sars-CoV-2  simili a quelli tra le persone che non erano mai state infettate ma che avevano ricevuto due dosi del vaccino.

Si è facilmente portati a pensare che coloro che hanno avuto Covid-19 potrebbero saltare la seconda dose del vaccino .

Se questa pandemia dura due anni, e qualcuno ha avuto un'infezione due anni fa, sulla base dei nostri dati non possiamo essere sicuri che solo una dose possa garantire un'immunità. 

Ci sono motivazioni che impongono cautela, perchè ci sono molte persone che anche se guarite dal Covid 19 potrebbero non essere così forti dal punto di vista immunitario, quindi potrebbero aver bisogno della seconda dose per rafforzare la loro protezione (mi riferisco in particolare alle persone anziane).

Pertanto ho ragione di credere che in futuro si potrà consigliare la vaccinazione anche per coloro che hanno già avuto il virus, due dosi se i vaccini rimangono quelli che ci sono sul mercato attualmente, diverso sarà se verranno approvati vaccini di solo una dose.

Sintesi

Per quello che oggi siamo a conoscenza, anche a coloro che hanno avuto Covid 19 potrebbe essere consigliato di vaccinarsi sempre con due dosi di vaccino per ragioni di cautela.

Perchè non siamo in grado di conoscere quanto sia compromesso il sistema immunitari nelle persone già infettate, non siamo in grado di conoscere se l'immunità naturale data dall'infezione sia in grado di proteggere dalle varianti e per quanto tempo.


Ps: Chiedo scusa ma a causa del Covid 19 sono molto preso con il lavoro e il blog è poco aggiornato.