Torniamo di nuovo a parlare d'edulcoranti, cioè di dolcificanti artificiali, come l'aspartame, per il quale sono previste delle dosi giornalieri raccomandate GDA, che però non sono note alla maggior parte dei consumatori
Il dibattito sull'uso degli edulcoranti in sostituzione dello zucchero negli alimenti, nella comunità scientifica è molto alto ed è diviso in due gruppi d'opinione.
Il primo gruppo che abbraccia il punto di vista delle aziende, che sostengono che non c'è nessun problema anzi contribuiscono a non innalzare il tasso d'obesità e comunque c'è una dose minima raccomandata e quindi è il consumatore che deve imparare a regolarsi nel consumo e non le aziende.
Il secondo gruppo di quelli che sostengono che sono un veleno e contribuiscono allo sviluppo di molte patologie come la polemica Fondazione Ramazzini e Efsa.
Ci sarebbe anche se così si può dire un terzo gruppo, ma al momento credo di essere solo, come la foca monaca in via d'estinzione, a pensarla diversamente, dal momento che studi hanno affermato che l'uso dei soli edulcoranti artificiali non contribuiscono alle perdita del peso, anzi alcuni sembra che stimolino l'appetito, è inutile consumarli, indipendentemente che facciano bene o male.
In secondo luogo il rischio danno per la salute non può essere calcolato in uno studio per una sola sostanza ma sul numero e quantità di sostanze assunte durante l'arco della giornata e non periodi brevi come due mesi perchè spesso gli edulcoranti vengono inseriti in prodotti di consumo quotidiano pertanto avere studi per periodi di tempo più lunghi aiuterebbe a una maggiore comprensione.
Sulla rivista Nature è stato pubblicato uno studio che ravviverà il dibattito sui edulcoranti o meglio dolcificanti artificiali, la ricerca svolta sia su cavie e su essere umani, ha determinato che il consumo di dolcificanti artificiali inducano l'intolleranza al glucosio modificando la flora intestinale e stimolando lo sviluppo del diabete e dell'obesità.
L'esperimento è stato quello di fare assumere giornalmente tre edulcoranti molto comuni: aspartame, sucralosio e saccarina, in base al peso come raccomandato dalla FDA .
La cavie e persone hanno sviluppato un'intolleranza al glucosio, che cos'è l'intolleranza al glucosio? Si verifica quando l'organismo diventa meno sensibile all'insulina e deve lavorare di più per controllare il livello di zucchero nel sangue.
I ricercatori hanno cercato d'individuare la causa, sembrerebbe che all'origine ci sia che l'uso d' edulcoranti possa indurre a una modifica della composizione della flora intestinale, questa modifica sempre secondo i ricercatori potrebbe avere effetti sul'intolleranza al glucosio, sul diabete e anche sull'Obesità.
Sintesi: se dovete perdere peso, ricordiamo che il solo consumo d'edulcoranti o di dolcificanti artificiali non basta, occorre una dieta equilibrata, magari personalizzata da un professionista della salute e movimento fisico.
Prodotti senza zucchero o con dolcificanti personalmente non mi sono graditi, costano di più e aggiungono agli alimenti un sapore non gradevole.
Questo non vuole dire che non bisogna mangiare dolci ma che magari bisogna ridurre la quantità e imparare a scegliere la qualità dei dolci.
Non faccio uso di dolcificanti e non sapevo di questi studi e dei tanti dubbi in merito! Speriamo in futuro ci sarà un chiarimento in merito. Sarebbe un vero peccato se per i soliti interessi commerciali si facessero passare dei prodotti come coadiuvanti nelle diete dimagranti nascondendo i loro dannosi effetti collaterali. Tienici informati!
RispondiEliminaEcco l'hai detto! qualità e non quantità.
RispondiEliminaChe importa mangiare un sacchetto di dietorelle o bere tre lattine di diet coke al giorno, quando posso togliermi lo sfizio, una volta alla settimana, di entrare in una pasticceria e prendere una monoporzione che appaga occhi, spirito e palato!
Bravo Gunther!
Beh, nel giorno d'oggi non si sa mai cosa è buono e cosa no, perché tutti dicono la loro versione , ma sicuramente c'è anche il problema che l'economia deve girare. Io qualche volta ho usato il fruttosio ma solo così tanto per provare cosa mangiano coloro che affrontano tutti i giorni questo inconveniente. Grazie a Dio non abbiamo per ora di questi problemi, pero spesso si cercano delle ricette in questo campo. Una alimentazione equilibrata e facendo attenzione in tutto quello che si mangia, ci fa andare avanti. Mi dispiace per tutti coloro che hanno dei problemi e non sanno più cosa mangiare e cosa credere in ciò che riguarda i cibi con quale si devono affrontare tutti i giorni. Che Dio li benedica e li aiuti. Presenti sempre dei articoli interessanti. Buona serata e alla prossima ! Claudia
RispondiEliminaOttimo post,come sempre,ciao buona serata
RispondiEliminaLa guerra infinita degli edulcoranti!
RispondiEliminaLe ricerche, come ben sappiamo, vanno sempre prese con cautela (spesso non danno risposte definitive, ma innescano interrogativi da dover confermare con altre ricerche), ma è doveroso notare come sugli edulcoranti artificiali (sull'aspartame, ad esempio) ci sono tante ricerche che arrivano a risultati diametralmente opposti.
Data quindi questa confusione, sottoscrivo quello che scrivi sul comportamento da adottare nei confronti degli edulcoranti artificali e lo reputo decisamente saggio, oltre che fondato scientificamente ("...è inutile consumarli").
Un saluto, ottimo post, come sempre.
Quando si associano i dolcificanti alla perdita di peso mi torna sempre in mente la scena di qualche anno fa al bar: una signora piuttosto in carne, un bel bombolone fritto alla crema in una mano, il cappuccino pronto sul bancone e la richiesta al barista...scusi, una bustina di dietor?
RispondiEliminaQuasi arrivo a credere che invece di favorire la perdita, favoriscano il guadagno di peso, se si pensa che basti una bustina al posto dello zucchero per potersi poi concedere stravizi a gogò!
E' uno di quei campi dove la confusione regan sovrana, è vero tutto e il contrario di tutto! In assenza di certezze, meglio la qualità alla quantità. Appaga di più e non nuoce alla salute.
Un bacio, buona giornata :)
non li ho mai usati, ridurre la quantità di zucchero e del sano movimento penso sia la cosa migliore. ciaoooooo
RispondiEliminaViva la qualità sempre! Parafrasando la frase "parla come mangi", si potrebbe dire "mangia come parli". Cibarsi di sostanze dal nome improbabile come "aspartame"... come ci si può fidare?
RispondiEliminaA me fa sempre un po' sorridere l'idea dell'assunzione di dolcificanti nel caffè o nel cappuccino e vedere sul piatto una bella, zuccherosissima seppur golosissima brioche. La misura è sempre la scelta migliore. Grazie ancora per le sempre preziosissime informazioni, Gunther!
RispondiEliminaUn abbraccio,
MG