Elena C, Sorrento: Ho letto da più parti che le abitudini alimentari si fissano nel primo anno di vita e che l'obesità dipende da quello che si mangia nel primo anno di vita, è vero?
Si e no, negli ultimi anni c'è una specie di corsa verso la dimostrazione che alcune patologie si possono prevenire nel primo anno di vita o ancora prima, nel 1986 David Barker ha descritto un legame tra crescita intrauterina e sviluppo di cardiopatia ischemica, questo ha generato un nuovo segmento della ricerca medico scientifica sulla nutrizione nel primo anno di vita e sugli effetti della salute a lungo termine, meglio noto in termine tecnico come (DOHaD).
Attenzione però perchè l'egocentrismo dei ricercatori e il tentativo di portare più danaro alla propria ricerca scientifica, rischia d'abbagliare, non voglio parlare di manipolazione dei dati ma di vedere le cose solo da un punto di vista, ricordate quella ricerca che aveva trovato una relazione tra il consumo di cioccolato e la vincita del premio Nobel?
Quando si ha a che fare con patologie multifattoriali come l'Obesità è sempre difficile individuare le cause ed escludere una ricerca piuttosto che un altra, si possono trovare tante relazioni, tutte relazioni corrette ma che queste poi determinano causa ed effetto è molto difficile da dire.
Queste affermazioni pubbliche sull'alimentazione del lattante, non fanno altro che aumentare lo stress e l'ansia di neo mamme e neo papà, dall'alimentazione in gravidanza all'alimentazione nel primo anno di vita, trasformando il divezzamento una specie di ricerca scientifica personale, tranquilli dopo il primo figlio l'ansia svanisce e si diventa più ragionevoli, è una questione d'esercizio ve lo posso garantire personalmente, ricordate il miglior medico è colui che non vi mette nel panico ma che vi rende più tranquilli e sereni.
Le principali ricerche scientifiche:
Le nuove ricerche puntano sull'allattamento materno come fattore di prevenzione dell'Obesità e su un divezzamento che consente di proporre una varietà adeguata di frutta e verdura per sensibilizzare il lattante al gusto della frutta e delle verdura.
Il mese scorso è stata pubblicata una revisione di studi scientifici su Pediatric e analizza le diverse relazioni alcune positive altre parzialmente positive, sui comportamenti del primo anno di vita, valutate intorno ai 6 anni di vita
Il mese scorso è stata pubblicata una revisione di studi scientifici su Pediatric e analizza le diverse relazioni alcune positive altre parzialmente positive, sui comportamenti del primo anno di vita, valutate intorno ai 6 anni di vita
Lo studio di Li R, Breastfeeding is associated with reduced risk of infections at age 6 years, associa la durata dell'allattamento al seno con la bassa incidenza delle infezioni all'orecchio e alla gola ma non ha trovato alcuna associazione con le patologie delle alte via respiratorie o con le basse vie respiratorie e le infezioni del tratto urinario (molto frequenti nei lattanti).
La ricerca di Luccioli Infant feeding practices and reported food allergies at six years of age, questa non trova associazioni significative tra la durata dell'allattamento al seno esclusivo e non con le allergie alimentari.
La ricerca di Pan A longitudinal analysis of sugar-sweetened beverage intake during infancy and obesity at six years old, ha invece trovato una relazione tra il consumo di bevande zuccherate dei lattanti e la possibilità di sviluppare l'obesità, la probabilità è del 50%.
La ricerca di Lind JN, Breastfeeding and later psychosocial development of children at 6 years of agdel mette in relazione l'allattamento al seno con lo sviluppo psicosociale, la ricerca sostiene che l'alimentazione infantile può essere predittiva di alcuni risvolti della salute come malattie infettive e obesità infantile, ma non le allergie alimentari e lo sviluppo psicosociale.
La ricerca di Perrine Breastfeeding duration is associated with child diet at 6 years trova un' associazione tra durata dell'allattamento con un maggiore consumo d' acqua, frutta e verdura nei bambini,
La ricerca di Grimm Association of fruit and vegetable intake during infancy and early childhood indica che coloro che includono più verdure nel divezzamento del lattante, consumano una quota significativa di più porzioni di frutta e verdura all'età di 6 anni, non è chiaro se queste associazioni riflettono lo sviluppo del gusto iniziato durante la prima l'infanzia o se l'abitudine di mangiare frutta e verdura in famiglia influenza di più le scelte del bambino.
Come il supplememto di Pediatrics fa notare sono state trovate delle relazioni tra alcuni comportamenti del lattante e abitudini alimentari, questo responsabilizza i genitori verso scelte più sane e consapevoli, ma senza perdere la testa, non deve sorprendere il dato che se non si mangia la verdura fin dalla prima infanzia poi dopo i sei anni è difficile introdurre quest' abitudine.
Obesità e abitudini dal lattante all'adulto
In qualsiasi caso però alcune patologie come l'Obesità, essendo questa multifattoriale, può anche non dipendere solo da come il lattante si alimenta.
Sicuramente ci sono alcuni comportamenti che possono influenzare positivamente come l'allattamento al seno introduzione corretta di frutta e verdura nel divezzamento, altri comportamenti potenzialmente più negativi come salare alimenti nel primo anno di vita, dare ai bambini le bevande dolci, oppure alimenti troppo ricchi di zucchero o dolci, pasti troppo ricchi di proteine perchè possono istillare comportamenti non corretti.
Pur tuttavia dal momento che non conosciamo le vere cause dell'Obesità, che è una patologia complessa e multifattoriale, queste relazioni possono avere un indice di probabilità più o meno alto d'influenzare i comportamenti, ma che queste siano le cause determinanti dell'Obesità, non abbiamo nessun dato per affermarlo.
In sintesi se per caso, il nonno vi ha dato un pezzo di biscotto da lattante non è colpa sua se da adulti siete diventati obesi, esiste da adulti la responsabilità individuale che ci dovrebbe spingere a cercare di rimanere intatto il nostro patrimonio di salute con scelte consapevoli.
L'educazione alimentare è un percorso che coinvolge tutte le età, inizia dal lattante ma non si conclude al primo anno di vita, perché il senso del gusto del bambino cambia mano a mano che diventa grande, la famiglia ha il compito educativo costante nel tempo, da bambini da ragazzi e continua anche dopo i 18 anni per quanto mi riguarda.
Papà G.: Che hai mangiato, oggi?
Figlia A : Ma papà sono mamma e mi chiedi ancora cosa ho mangiato oggi?
Papà G: :Si, perché non ho mica smesso d'essere papà!
Riferimenti:
Laurence M. Grummer-Strawn, PhDa,b, Ruowei Li, MD, PhDa, Cria G. Perrine, PhDa,b, Kelley S. Scanlon, PhD, RDa, and Sara B. Fein, PhDc Infant Feeding and Long-Term Outcomes: Results From the Year 6 Follow-Up of Children in the Infant Feeding Practices Study II, Pediatrics
Hai perfettamente ragione: non si smette mai di essere papa' o mamma. Anche io ancora oggi chiedo a mia figlia cosa ha mangiato. Devo dire che sono convinta che ci vuole sempre un po' di sana ragionevolezza. Io ho insegnato a mia figlia, quando era piccola, quanto sono buone le verdure; le coltivavamo e le cucinavamo insieme, giocando con i vari colori. Oggi mia figlia, ormai adulta, adora le verdure. Certo il comportamento familiare influenza moltissimo l'educazione alimentare dei nostri figli. Non posso insegnare a mia figlia ad avere un alimentazione sana e varia quando io mangio solo carne, o solo dolci. L'esempio prima di tutto.
RispondiEliminaMia figlia (12 anni) vivrebbe di verdura, sono stata fortunata e forse un pochino brava ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio Gunther!!
L'educazione dei nostri figli, anche in ciò che riguarda l'alimentazione è molto importante. Bisogna saper inculcare i figli fin da piccoli, altrimenti troveranno difficoltà nella loro crescita. Grazie a Dio non ho problemi con i miei figli in questo capitolo, ma bisogna stare sempre in guardia e non smettere mai di dare i nostri consigli come genitori. Buon proseguimento e a presto ! Claudia
RispondiEliminaConcordo pienamente quanto scritto da Terry, in primis sempre il buon esempio!
RispondiEliminaho creduto davvero tanto nell'importanza dello svezzamento; i gusti si formano nei primi due anni, poi sicuramente maturano e vanno guidati. Oggi con 2 bimbi, uno di 5 e uno di 3 mi ritengo fortunata, mangiano di tutto e solo ai pasti; è vero che è una regola ma per loro è naturale visto che fanno quello che vedono fatto da mamma e papà....e papà la sua ramanzina se l'è presa per togliergli il vizio di iniziare a smangiucchiare prima di cena perchè arriva dall'ufficio affamato! ma diventerebbe poi difficile predicare bene e razzolare male ed essere anche credibili :-)
RispondiEliminaDiversificare è sempre alla base di tutto, anche da piccoli. Io cerco di far consumare ai miei bambini molta frutta e verdura, non sempre ci riesco però. La mia primogenita ha mangiato volentieri le verdure fino ai primi 2/3 anni di vita, ora fatico non poco a dargliele. I gusti cambiano, indipendentemente dai nostri sforzi a volte.
RispondiEliminaMettiamola così: l'educazione ancora una volta svolge un ruolo chiave, ma queste ricerche scientifiche ancora una volta danno risposte parziali e superficiali a problemi di gran lunga più complessi.
RispondiEliminaLa verità è che l'alimentazione di un bambino va seguita con attenzione nel tempo, poiché anche (e soprattutto) da quest'ultima si creano i presupposti per la salute del piccolo. Questo forse è l'unica cosa davvero certa.
Il resto credo sia tanta fuffa.
Ciao,
RispondiEliminapoco ma sicuro questo,evviva i genitori che insegnano a mangiare il buon cibo fin da piccoli ai bimbi!!!:-))
Buona serata
ho avuto tante difficoltà a far mangiare verdure a mio figlio,non è servito a nulla il buon esempio e le sane abitudini di casa, finalmente da qualche tempo e senza pressarlo sta apprezzando sapori nuovi....
RispondiEliminaQuando ho letto Elena C. pensavo si trattasse di me... invece non sono di sorrento ma originaria di là vicino.... Io sono l'esempio di quanto i primi anni di vita non hanno niente a che vedere con obesità e company... Penso che i miei abbiano fatto di tutto per inculcarmi regole alimentari, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo di frutta verdura legumi... ma a me è scattata solo dopo i 20 anni! In ogni caso l'educazione a una corretta alimentazione previene parecchi tipi di malattie, almeno a detta di svariate relazioni. C'è da considerare però che intorno al problema obesità, oltre a studi corretti e seri, gira tanta immondizia. In termini di soldoni rende sempre tanto. Un abbraccio
RispondiEliminamia figlia di 9 anni non mangia niente di frutta e di verdura solo zucca e patate che poi le patate sono un tubero quindi... fino ad ora il buon esempio non è servito, spero che con il tempo cambi un pò. io in ogni caso non sto li a ossessionarla. ^_^ buona giornata
RispondiEliminaio sono l'eccezione che conferma la regola? Il figlio allattato artificialmente è sempre stato un bambino magrissimo, mentre la figlia allattata al seno e a lungo era una bimba in sovrappeso e ancora oggi lotta con il suo peso. Mentre per quel che riguarda le malattie è vero: la figlia si è ammalata molto meno e non ha sviluppato le allergie che affliggono l'altro!
RispondiEliminaBellissima la tua risposta "io non ho smesso di essere papà" :))))))))
Ovviamente l'alimentazione dei bimbi è influenzata da quello che vedono mangiare in famiglia, a scuola, dagli amichetti etc. Non è facile fare mangiare frutta e verdura ai bimbi anche se per mia esperienza so che i gusti poi cambiano col tempo e che quindi non ci si debba disperare anche se un figlio non mangia tanta verdura a due anni, magari a dieci potrebbe diventare un "verdurofilo" sfegatato :-)
RispondiEliminaSono rimasto molto colpito dalla ricerca sulle bevande zuccherate. Quel 50% fa davvero impressione.
RispondiEliminaCondivido anche il tuo pensiero sulla responsabilità dell'adulto. E' troppo facile incolpare gli altri per dei gesti, forse sbagliati, compiuti nel passato in buona fede per giustificare le nostre attuali mancanze...
:-)
Sicuramente l'alimentazione per i bambini non è facile, perchè rema contro di noi la televisione, gli amichetti ecc. Io ho sempre dovuto combattere prima con i miei figli e ora con i miei nipoti! Riuscire a fargli ingurgitare le verdurine è stato alquanto difficile. Però ho vinto la battaglia! Grazieee
RispondiEliminaTi abbraccio
ciaooo
Neppure io , da bambina, volevo mangiare frutta e verdura e capisco i piccini, ma è molto importante, secondo me, "camuffarle" e fargliele mangiare in questo modo :-)
RispondiEliminaDavvero molto interessante, avevo letto qualcosa sulla materia ma niente di così approfondito.
RispondiEliminaho abituato i miei figli a mangiare frutta e verdura sin da piccoli, penso che l'educazione alimentare sia fondamentale , oggi mi ringraziano e riescono a gestirsi da soli. Le tue informazioni sono sempre preziose, gran bell'articolo.
RispondiEliminaCiao buona domenica!
L.