Si fa sempre più marcato e netto il cerchio intorno agli acidi grassi trans, i cui effetti negativi sulla salute umana sono noti da tempo, si nascondono negli alimenti come olii vegetali idrogenati, sono utilizzati dall'industria alimentare perché hanno un basso costo, migliorano la struttura e la consistenza del prodotto, quando si adoperano materie prime di bassa qualità, permette di aumentare la durata di conservazione, (aumenta quello che in gergo si chiama shell-life).
Gli effetti degli acidi grassi trans (noti anche come Trans Fatty Acids TFA) sono noti già dall’inizio degli anni novanta, ma sono comunemente usati nell’industria alimentare di tutto il mondo, durante una inchiesta nei supermercati su 600 prodotti analizzati 80% avevano una percentuale "trascurabile" del 2 g sui 100g, ma su molti prodotti i cui grassi sono il 15%, incide molto di più, mentre altri prodotti avevano percentuali più alte. Due ricercatori svizzeri Paolo Colombani e Martin Scheeder del Politecnico Federale di Zurigo, hanno dimostrato di come anche piccole quantità possono essere dannose per l'organismo.
Non esistono valori limiti a livello comunitario, ma molti paesi stanno emanando norme che in qualche modo ne limitano l'uso. Il primo paese ad adottare delle misure restrittive è stata la Danimarca nel 2003 (non possono essere più del 2%, in molti prodotti la componente di acidi grassi trans supera l'8% ), negli Stati Uniti dal 2006 hanno obbligo di essere indicati in etichetta, nel 2008 sono vietati nei ristoranti di New York, recentemente l’Austria ne ha limitato l’uso, al si sotto del 2%. Anche se io personalmente fisserei il limite massimo consentito nei prodotti di 1%.
Ma dove possiamo trovarli? In molti prodotti industriali come : brioche, pane, dolci per la prima colazione, le pizze già pronte, sia al supermercato che nei negozi take away, nei prodotti di pasticceria, paste già pronte arrotolate, biscotti, margarine, salse, patatine surgelate da friggere, grissini, crackers. In alcune creme dolci la percentuale varia dalla 2% al 25%! In Svizzera Coop e Migros vendono solo prodotti con acidi grassi trans sotto il 2%.
Si possono trovare soprattuto in alimenti frequentemente preferiti dai bambini e ragazzi in particolare nei prodotti per la prima colazione e per lo spuntino o la merenda, un invito alle mamme a leggere le etichette. In una ricerca svolta in Francia è stato accertato che i ragazzi dai 11-14 anni consumano in media 8gr al giorno di acidi grassi trans, pertanto i 2 gr. al giorno per questa fasce d'età dovrebbe essere un traguardo da raggiungere molto importante.
Tra le principali cause degli effetti sulla salute umana degli acidi grassi trans sono l’infarto, il cancro, il sovrappeso. La sua pericolosità nasce dal fatto che, come è stato ampiamente dimostrato, aumenta il tasso di LDL detto colesterolo cattivo, questo dato è stato dimostrato grazie ad uno studio svolto negli Stati Uniti su 85.000 infermiere, si è potuto rilevare che coloro che assumono regolarmente acidi grassi trans, sviluppano malattie coronaiche.
La relazione con il cancro si è sviluppata dopo il 1996 ed è ancora in fase di studio, tuttavia possiamo dire con sicurezza che gli acidi grassi trans favoriscono lo sviluppo del tumore al seno e al colon.
La situazione è differente per quanto riguarda invece gli acidi grassi trans di origine animale, che comunque non diminuiscono le HDL (colesterolo buono), ma che non bisogna esagerare nel loro uso, sono meno associati al rischio delle malattie cardiovascolari dei acidi grassi trans industriali. Li troviamo nel Burro, Formaggio, Carne, Latte, Pesce, Frutta secca.
Come riconoscere prodotti con Acidi Grassi Trans leggendo le etichette:
Grassi "idrogenati" o "parzialmente idrogenati", oli vegetali parzialmente idrogenati, oli vegetali idrogenati, grassi vegetali idrogenati. Il mio consiglio di un etichetta con questa dizione è di lasciarli al supermercato.
Le alternative :
Sono i prodotto che in etichetta non riportano questi ingredienti oppure consumate prodotti fatti in casa per la prima colazione o la merenda, sostituire una brioche per la merenda con frutta fresca.
Attenzione alla scritta in etichetta "olii vegetali o grassi non idrogenati" può trarre in inganno 1) Se non lo sono dimmi cosa sono, è come scrivere non è farina, che cosa è? Sembra che vogliono farci credere che non ci siano grassi saturi e quindi dannosi(bisogna limitare i grassi saturi secondo OMS a favore di grassi insaturi). 2) Sono forse gli oli di palma , palmisti o cocco per caso ? Eventualmente sembra che l'olio di cuore di palma , palmisti e l'olio di cocco contegono una percentuale di grassi saturi piuttosto alta.
Per un approfondimento medico scientifico su Acidi Grassi Trans Trashfood della D.ssa Gianna Ferretti e Albanesi di Thea
Fonte: Swissinfo, Lefigaro, Guardian Foto: dal sito la Laprovence.com
Gli effetti degli acidi grassi trans (noti anche come Trans Fatty Acids TFA) sono noti già dall’inizio degli anni novanta, ma sono comunemente usati nell’industria alimentare di tutto il mondo, durante una inchiesta nei supermercati su 600 prodotti analizzati 80% avevano una percentuale "trascurabile" del 2 g sui 100g, ma su molti prodotti i cui grassi sono il 15%, incide molto di più, mentre altri prodotti avevano percentuali più alte. Due ricercatori svizzeri Paolo Colombani e Martin Scheeder del Politecnico Federale di Zurigo, hanno dimostrato di come anche piccole quantità possono essere dannose per l'organismo.
Non esistono valori limiti a livello comunitario, ma molti paesi stanno emanando norme che in qualche modo ne limitano l'uso. Il primo paese ad adottare delle misure restrittive è stata la Danimarca nel 2003 (non possono essere più del 2%, in molti prodotti la componente di acidi grassi trans supera l'8% ), negli Stati Uniti dal 2006 hanno obbligo di essere indicati in etichetta, nel 2008 sono vietati nei ristoranti di New York, recentemente l’Austria ne ha limitato l’uso, al si sotto del 2%. Anche se io personalmente fisserei il limite massimo consentito nei prodotti di 1%.
Ma dove possiamo trovarli? In molti prodotti industriali come : brioche, pane, dolci per la prima colazione, le pizze già pronte, sia al supermercato che nei negozi take away, nei prodotti di pasticceria, paste già pronte arrotolate, biscotti, margarine, salse, patatine surgelate da friggere, grissini, crackers. In alcune creme dolci la percentuale varia dalla 2% al 25%! In Svizzera Coop e Migros vendono solo prodotti con acidi grassi trans sotto il 2%.
Si possono trovare soprattuto in alimenti frequentemente preferiti dai bambini e ragazzi in particolare nei prodotti per la prima colazione e per lo spuntino o la merenda, un invito alle mamme a leggere le etichette. In una ricerca svolta in Francia è stato accertato che i ragazzi dai 11-14 anni consumano in media 8gr al giorno di acidi grassi trans, pertanto i 2 gr. al giorno per questa fasce d'età dovrebbe essere un traguardo da raggiungere molto importante.
Tra le principali cause degli effetti sulla salute umana degli acidi grassi trans sono l’infarto, il cancro, il sovrappeso. La sua pericolosità nasce dal fatto che, come è stato ampiamente dimostrato, aumenta il tasso di LDL detto colesterolo cattivo, questo dato è stato dimostrato grazie ad uno studio svolto negli Stati Uniti su 85.000 infermiere, si è potuto rilevare che coloro che assumono regolarmente acidi grassi trans, sviluppano malattie coronaiche.
La relazione con il cancro si è sviluppata dopo il 1996 ed è ancora in fase di studio, tuttavia possiamo dire con sicurezza che gli acidi grassi trans favoriscono lo sviluppo del tumore al seno e al colon.
La situazione è differente per quanto riguarda invece gli acidi grassi trans di origine animale, che comunque non diminuiscono le HDL (colesterolo buono), ma che non bisogna esagerare nel loro uso, sono meno associati al rischio delle malattie cardiovascolari dei acidi grassi trans industriali. Li troviamo nel Burro, Formaggio, Carne, Latte, Pesce, Frutta secca.
Come riconoscere prodotti con Acidi Grassi Trans leggendo le etichette:
Grassi "idrogenati" o "parzialmente idrogenati", oli vegetali parzialmente idrogenati, oli vegetali idrogenati, grassi vegetali idrogenati. Il mio consiglio di un etichetta con questa dizione è di lasciarli al supermercato.
Le alternative :
Sono i prodotto che in etichetta non riportano questi ingredienti oppure consumate prodotti fatti in casa per la prima colazione o la merenda, sostituire una brioche per la merenda con frutta fresca.
Attenzione alla scritta in etichetta "olii vegetali o grassi non idrogenati" può trarre in inganno 1) Se non lo sono dimmi cosa sono, è come scrivere non è farina, che cosa è? Sembra che vogliono farci credere che non ci siano grassi saturi e quindi dannosi(bisogna limitare i grassi saturi secondo OMS a favore di grassi insaturi). 2) Sono forse gli oli di palma , palmisti o cocco per caso ? Eventualmente sembra che l'olio di cuore di palma , palmisti e l'olio di cocco contegono una percentuale di grassi saturi piuttosto alta.
Per un approfondimento medico scientifico su Acidi Grassi Trans Trashfood della D.ssa Gianna Ferretti e Albanesi di Thea
Fonte: Swissinfo, Lefigaro, Guardian Foto: dal sito la Laprovence.com
Fonte relazione acidi grassi trans tumore alla mammella :
V. Chajès; A.C.M. Thiébaut; M. Rotival; E. Gauthier; V. Maillard; M.C. Boutron-Ruault; V. Joulin; G.M. Lenoir; F. Clavel-Chapelon. Serum trans-monounsaturated fatty acids are associated with an increased risk of breast cancer in the E3N-EPIC Study. Am. J. Epidemiol. 2008 (DOI: 10.1093/aje/kwn069)
V. Chajès; A.C.M. Thiébaut; M. Rotival; E. Gauthier; V. Maillard; M.C. Boutron-Ruault; V. Joulin; G.M. Lenoir; F. Clavel-Chapelon. Serum trans-monounsaturated fatty acids are associated with an increased risk of breast cancer in the E3N-EPIC Study. Am. J. Epidemiol. 2008 (DOI: 10.1093/aje/kwn069)
tutto molto chiaro, grazie ;-)
RispondiEliminaOra veramente non ho dubbi, passero` ad una sano torta allo yogurt homemade per la colazione del mattino!
RispondiEliminaA presto,
Ilaria
Sempre puntuale ed interessante
RispondiEliminaIn parte sapevo ma il post ha completato in modo puntuale le lacune. Grazie mille per la condivisione di info a tutela dell'acquirente il più delle volte "tecnicamente" tenute da parte per non influenzarne le modalità di acquisto
RispondiEliminaBravo Gunther!Io ho fatto buttarea a mia madre una crema al pistacchio in barattolo acquistata in sicilia..conteneva grassi idrogenati!
RispondiEliminaEd io li rifuggo come la peste!
Questo post è davvero molto interessante. Grazie di essere sempre così chiamo e preciso ;)
RispondiEliminatutto chiarissimo e interessante come sempre !!!baci imma
RispondiEliminaCiao Gunther, scopro il tuo blog stasera. E' molto, molto interessante, ti faccio i miei complimenti!
RispondiEliminaVado a ritroso a leggermi qualche altro post.
Buon fine settimana e a presto,
wenny
Ciao, altro articolo utilissimo e ben scritto, sempre chiaro ed efficace. Troppe volte ci dimentichiamo di leggere le etichette, leggerezza che può non perdonare!! Grazie per avercelo ricordato. a presto
RispondiEliminaP.S. l'olio di cocco non è così economico... Infatti di solito c'è palma. Tra l'altro è composto da acidi grassi a catena media, con effetti diversi sulla salute ;)
RispondiEliminaP.S.2 che sbadata, i complimenti per il post, dove li metto! E' così importante prendersi il tempo di leggere le etichette! Grazie :)
Interessantissimo, sempre BRAVO,
RispondiEliminaGunther.
A volte, per la fretta, ci dimentichiamo di leggere le etichette. Ma d'ora in poi è un obbligo. Grazie. Buona domenica.
Lo dico sempre che una bella fetta di pane e marmellata o pane e olio è la cosa piu' salutare..ma pèerchè con tutta questa informazione la gente anocora compra le merendine?
RispondiElimina@la cucina di federica grazie sei molto gentile
RispondiElimina@Ilaria grazie ti imito subito
@lydia, sei troppo gentile
@gambetto si in effeti l'omissione non è simpatica
@saretta, AHHH la crema al pistacchio sventurati perchè l'anno messi i grassi idrogenati.
@ciboullete come no diffondi diffondi, èiù informati siamo meglio è
@spighetta, grazie
@dolci a go go grazie
@wenny grazie e ben arrivata parliamo anche di cose divertenti, non ti fare spaventare
@milla. grazie e bentornata dalle vacanze
@mammafelice, hai fatto bene a precisarlo e a completare l'informazione, anzi un invito a quando vuoi a farmi tutti gli appunto che vuoi, un abbraccio
@virgikelian
@scipina, perchè la gente compra le merendine, penso per praticità, velocità, per ignoranza forse non lo so sai
Quella dei tuoi post è ormai una lettura irrinunciabile. Grazie Gunther. Questa storia dei grassi idrogenati che finiscono soprattutto nella ciccia dei bambini non mi va proprio giù: ma secondo te, non è il caso di spiegare alle mamme che una torta semplicissima con del burro o dell'olio buono (magari di quelle che si fanno col mixer) è molto, ma mooolto meglio? Che ci dici del burro: ammazza o si può usare? A presto
RispondiEliminaInteressantissimo, corretto ed originale.
RispondiEliminaSe ha tempo, dìa un'occhiata ai miei blogs.
Cordialità e saluti.
complimenti per la chiarezza e ricordami che devo leggere le etichette sempre
RispondiElimina@sabrine
RispondiEliminail burro è una buona fonte di vitamina A e di betacarotene ma è ricco di grassi saturi e di colesterolo, non deve essere demonizzato, una parte di grassi deve essere presente nella nostra dieta, bisogna cercare di ridurre non di eliminarli, contiene acidi grassi corti che sono particolmente digeribili, non devono superare il 10% dell'intake giornaliero di calorie, ma preparo un post su questo per essere più chiaro, i grassi vanno diminuiti non eleminati e preferibilemnte grassi di origini vegetale ma non solo
@grazie piland
@grazie cosima come va?
chiarissimo! seguirò un po' di cose dato che rientrano nel mio campo di studi di industria alimentare!!
RispondiEliminafateci sapere qualcosa in merito allota teneteci aggiornati anche a noi
RispondiElimina