Questa volta parliamo di comunicazione, nuova gaffe di
Barilla, con l'immagine della pasta "ci hanno cotto in 90 minuti", non si sono ancora spenti gli echi del Barilla contro le convivenze di
qualsiasi tipo e genere , che ecco arrivare la gaffe mondiali, molto criticata, posso dire? Una partecipazione non richiesta, viene spontaneo dire ma tu
Barilla da che parte stai?
Riferimento poco simpatico e allusivo alla eliminazione dell'Italia ai Mondiali di Calcio in Brasile, però Barilla è un po' come sparare sulla Croce Rossa per farsi pubblicità, quando gioca l'Italia non c'è solo una squadra di calcio che gioca ma tutto un paese che fa il tifo anche a chi il calcio magari non lo guarda tutto l'anno, un ironia che si fa fatica a cogliere.
Cari amici di Barilla, non so chi avete affidato la
comunicazione e non voglio saperlo ma state seguendo la strategia comunicazione che lo
scorso anno faceva Ferrero, basta che parlate di me bene o male che sia. Ferrero però ha abbandonato questa modalità, ci sarà
una ragione, no?
Se posso permettermi l’azienda Ferrero è produttore della
Nutella, un prodotto legato al piacere del gusto, per certi versi inimitabile, che le persone lo
acquistano comunque anche se ci si inventa e che all’interno c’è una cosa tremenda, tale è il
piacere che le persone ne ricavano che qualsiasi fatto non incide sulla vendita
e sull’opinione.
Barilla invece non ha un prodotto inimitabile, unico, legato
al piacere. La pasta, come merendine e i biscotti sono dei settori di mercato
con molti più concorrenti, che parlano poco ma che fanno anche più fatturato,
mentre Nutella di Ferrero ha si dei concorrenti ma sono marginali rispetto al
mercato delle creme spalmabili al cioccolato, Barilla invece non è leader incostrastato in
qualcuno di questi, per cui la strategia parlate male di me purchè parlate non è detto che sia quella più corretta, ci vuole più attenzione e sensibilità in modo che elementi negativi non influenzino l'opinione dei consumatori.
Normale che qualcuno più sensibile, abbia reagito e criticato con disappunto l'immagine.
Amici di Barilla detto tra di noi, un conto cercare di essere al centro
dell’attenzione per qualcosa di positivo ma per qualcosa di negativo e che ferisce l'orgoglio, ha senso solo se la
comunicazione e il marketing ve lo gestisce l’azienda concorrente.
Prodotti di marca sempre meno sulle tavole degli italiani
Più in generale però comincia a esserci un problema del mondo
dei consumi molto più forte, l’abbandono delle marche, una disaffezione generalizzata ai prodotti di marca, tempo fa l’iniziativa
Carrefour proponeva sconto da 50% solo sui prodotti di marca.
Devo precisare una cosa, non sempre un prodotto di non marca è di cattiva qualità, sto facendo alcuni analisi sui prodotti che vedrete
on line prossimamente, dove il prodotto non di marca è meno palatabile, non
perché sia meno buono dal punto di vista nutrizionale ma perché contiene meno
additivi, meno zuccheri strani come lo sciroppo di glucosio – fruttosio e tutte
quelle altre dizioni che lo hanno sostituito, di conseguenza abituati a un
certo tipo di gusto questi prodotti risultamo essere meno palatabili, meno
piacevoli.
Questa è anche una ragione perché le aziende di prodotti di marca, caricano i
loro prodotti di ingredienti con degli esaltatori di gusto e sapori, sto proprio
analizzando un sorbetto ai lampone il cui profumo e sapore non è rilavibile in
modo assoluto a un prodotto naturale, sembra più buono rispetto all'altro più naturale perchè più ricco di additivi ed esaltatori del gusto in sintesi ci confondono le papille.
Se c'è crisi dei prodotti di marca, ragione in più perchè un marchio più che stare sull'attenzione del consumatore, deve fare un lavoro sulla qualità e sul rapporto qualità prezzo e la comunicazione deve essere "aggreable" cioè carina, educata, simpatica, in rispetto alle opinioni e alle idee dei consumatori e non predere per i fondelli, se il mio paese perde e viene eliminato dal mondiale, così devono avere pensato tutti quelli che hanno criticato il messaggio.
Credo che per un pò la pasta Barilla resterà sullo stomaco a molti italiani,siamo stati strapazzati a suon di morsi (e di cattivo gioco nostro), ma non devono toccarci la pasta, il food italiano andrebbe maggiormente tutelato se ci massacrano pure quello siamo rovinati....Grande flop della Barilla,io compero la Rummo, spero che abbia pubblicitari meno "geniali" e più attaccati ad altre immagini italiane....Buona domenica !
RispondiEliminaNon che mi lasci influenzare da Grillo, ma un Vaffa...Barilla ci sta bene !
RispondiEliminaLa Barilla non è più italiana....e lo dimostra :-(
RispondiEliminaIo non l' ho ancora vista questa pubblicità, ma francamente mi sembra poco felice questa uscita. E se il pubblicitario voleva fare dell' ironia non mi risulta poi così simpatica.
RispondiEliminaBuona estate Gunther, e un abbraccio a tutta la tua famiglia !
SIcuramente i pubbblicitari Barilla abusato della "disgrazia" calcistica nel mondiale ancora in corso. Sicuramente, ormai da anni, la Barilla non ha più il monopolio della pasta, perché ci sono case molto più attente al prodotto che all'immagine. Sicuramente stanno cercando di aggrapparsi con le unghie e con i denti a quello che è stato il loro core business per tanti anni, in Italia e nel mondo... Sono stati scellerati, sconsiderati, equivoci e sconvenienti ma chi, al loro posto non avrebbe tentato la carta del "Nel bene e nel male basta che se ne parli"?
RispondiEliminaSicuramente ha innescato un gran tam tam, di cui si pentiranno amaramente nel lungo periodo, ma adesso credo sia stata l'unica mossa per portare loro un po' della perduta visibilità degli anni '80.
Personalmente d'accordo con Gunther!
E' un'ironia bastardina che a me non dispiace in sé, con tutto rispetto per la tifoseria calcistica. Ma non mi pare che si addica ad un prodotto e una marca come Pasta Barilla, che ha sempre voluto dare un messaggio rassicurante... è piuttosto incomprensibile come scelta. Secondo me si devono chiarire le idee e scegliere tra il diavolo e l'acqua santa.
RispondiEliminaciao Su
Che fatica uscire dall'anonimato delle solite pubblicità! Barilla a mio parere si sta sforzando a fare questo: distaccarsi dalla famiglia perfetta mangia-pasta di cui, onestamente Gunther, ci siamo tutti molto stancati. Apprezzo l'obbiettivo quindi. Poi il modo in cui lo si cerca di raggiungere, probabilmente, non è molto felice, ma non ho neanche molte competenze per giudicarlo. In ogni caso, ciò che è certo, è che se investissero in qualità di prodotto quello che spendono in marketing, Barilla potrebbe pordurre la pasta più buona del mondo. E invece...
RispondiEliminaBarilla oramai ha intrapreso una strada che l'ha allontanata dalla mia dispensa. Come hai giustamente detto non fanno un prodotto unico e quindi non ho avuto nessuna difficoltà a sostituire i loro prodotti con altri molto migliori e sulla stessa fascia di prezzo.
RispondiEliminaMi spiace solo evidenziare come al comando delle grandi multinazionali italiane spesso ci siano figure dal dubbio profilo etico e professionale. Le loro scelte errate e offensive non danneggiano solo la loro "fabbrichetta" ma anche le famiglie dei lavoratori che da quella fabbrica traggono sostentamento.
Un pò di responsabilità sociale non starebbe male ma credo che sia un ingrediente ben al di fuori della loro dorata realtà.
non ho visto questa pubblicità, ma non mi sembra proprio una bella cosa, la barilla poi è da un bel po che non entra nella mia spesa ci sono marche italiane molto ma molto più buone.buona settimana
RispondiEliminaNon uso la pasta Barilla, ci sono altre marche di pasta altrettanto buone, non sapevo di questa pubblicità che a mio giudizio risulta poco simpatica! Ciao!
RispondiEliminaCioa Gunther, non ho visto questa pubblicità e poichè non sono troppo furba forse non l'avrei nemmeno capita se non avessi letto la tua speigazione! La trovo di cattivo gusto come tanta pubblicità che ultimamente si vede in giro. Grazie come sempre di tenerci aggiornati su tutto. A presto!
RispondiEliminaMi viene in mente il detto "bene o male purchè se ne parli", ahimè è un motto adottato da molte persone oltre che aziende. Io non mi sento rappresentata in quanto italiana (oh dio..lo sono in percentuale visto che sono un "mix :D) da un'azienda che non bada alla qualità e fa comunicazione nel peggior modo possibile. Avrei uno slogan per la Barilla= La pasta da cucinare...nel termovalorizzatore!
RispondiEliminaQuando c'è la pubblicità la levo quasi sempre...:D
RispondiEliminaCmq ognuno tira l'acqua al suo mulino,come sempre..bah..
Ciao,buona giornata
Secondo me, la pasta della Barilla da quando non è più italiana, non mi piace più e non la uso più! Grazie caro Gunther per averci reso partecipi di queste informazioni!
RispondiEliminaTi abbraccio e ti auguro una felice estate...se arriverà...
ciaooo
hahaha vorrei sapere quanto pagano quello che fa loro la pubblicità. Deve essere un genio, si fa pagare per una pubblicità che quasi sicuramente farà perdere mercato all'azienda
RispondiEliminaLa pubblicità non l'ho vista (come al solito, ma sai io e la tv non andiamo troppo d'accordo, meglio un buon libro, secondo me) però se è come dici tu, direi che è proprio di cattivo gusto!
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