giovedì 4 febbraio 2010

Farmaci antiobesità e farmaci antidepressivi fanno flop?

Le due notizie sono arrivate sul mio tavolo insieme, io ricordo che nel 2000 si pensava che i farmaci contro l'obesità e contro la depressione avrebbero risolto il problema di queste due patologie, invece a distanza di dieci anni, non solo la loro efficacia viene messa in dubbio ma alcuni vengono ritirati dal mercato, la relazione tra le due patalogie e i farmaci non sono casuali.

Farmaci anti obesità
In questi giorni è stato ritirato dal mercato la sibutramina, di cui avevo già avevo anticipato lo scorso anno proprio a Febbraio il possibile ritiro sul mercato nei paesi UE . Il farmaco è noto come inibente della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina. Il farmaco avrebbe dovuto essere utilizzato come aggiuntivo nel trattamento dell’obesità per soggetti con indice di massa corporea superiore BMI maggiore o uguale a 30 senza comorbilità associata o per soggetti con indice di massa corporea BMI superiore a 30 ma con presenza di altri fattori di rischio come diabete di tipo 2 o ipercolesterolemia.

Sibutramina è sospettato di aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, i farmaci contenenti Sibutramina sono Sibutral, Ectiva, Reductil, e Reduxade Zelium. L'agenzia del farmaco europea sostiene che la perdita di peso è "modesta" e scompare rapidamente dopo l'interruzione del trattamento.

Una piccola cronostoria la sibutramina prodotto dalla società americana Abbott, è stato approvata in Europa pochi anni dopo il divieto, nel 1997, dei soppressori dell'appetito come isomeride ( dexfenfluramina) o fenfluramina, a causa degli effetti collaterali sul sistema cardiovascolare e malattia polmonare. Ma in realta la sibutramina è una feniletilamina, sviluppata originariamente come antidepressivo, nel corso degli studi, l'azione antidepressiva si è rivelata modesta rispetto a quella anoressizzante ed è stato e registrato come farmaco per l'obesità.

Ora solo Xenical (Orlistat) da Roche rimane sul mercato con Alli (GlaxoSmithKline). Questi farmaci non hanno lo stesso meccanismo d'azione in quanto influenzano l'assorbimento di grassi e i loro effetti collaterali più comuni sono diarrea, deiezioni oleose improvvise e disturbi digestivi.


Farmaci anti depressivi
Antidepressivi sono probabilmente inutili nella maggior parte dei pazienti a cui sono prescritti, ma la loro efficacia non è in dubbio, però solo in forme molto gravi di depressione. Questo è in sostanza la conclusione dei ricercatori degli Stati Uniti in un articolo pubblicato in JAMA (Journal of the American Medical Association) da Jay Fournier (University of Pennsylvania) con sei studi che hanno messo a confronto gli effetti terapeutici degli antidepressivi a quelli placebo, i pazienti sono stati trattati con imipramina, un classico degli antidepressivi triciclici e da paroxetina, una molecola della famiglia degli inibitori della ricaptazione della serotonina (il Prozac). In definitiva, qualunque sia il farmaco, la situazione è la stessa. Per i pazienti con depressione molto grave, l'efficacia degli antidepressivi è superiore al placebo, mentre invece i benefici di queste molecole appaiono minimi o inesistenti in persone affette da depressione di grado lieve o moderato.

Jay Fournier si dimostra sorpreso di come la classe medica non è a conoscenza che la loro prescrizione è rivolta solo in coloro che soffrono di gravi forme di depressione. Tuttavia non è facile per gli i medici distinguere i segni di reazione depressiva legata a un evento della vita per poche settimane dalla vera depressione, non è sempre evidente, né ai medici di medicina generale (80% degli antidepressivi sono prescritto dai medici di famiglia e non dai specialisti).

La relazione tra le due patologie è complessa in quanto l'incapacità di adempiere ad una rigida prescrizione alimentare unita allo sperimentare numerosi fallimenti, può favorire l'insorgenza di sintomi depressivi , spesso l'utilizzo del cibo come "antidepressivo" non fa altro che peggiorare in maniera inesorabile la situazione.

Credo che però il fallimento non sia tanto nei farmaci ma nell'approccio, i farmaci vanno sempre utilizzati sotto controllo medico nell'ambito di un percorso terapeutico. I farmaci per obesità vanno accompagnati con una dieta ipocalorica e un programma di attività fisica per brevi periodi di tempo al fine di abituare il paziente a ridurre il consumo di cibo. La stessa cosa per i pazienti con depressione il farmaco deve essere accompagnato da una terapia psicologica o nell'obesità con depressione da entrambe.

10 commenti:

  1. Confermo tutto.
    Il problema di utilizzare il cibo come "antidepressivo" è maggiore di quanto sembri.Al contrario di quanto si possa pensare sono davvero tante le persone che lo fanno!
    Io che ho avuto problemi alimentari, ne so qualcosina.

    Gunther a prescindere dai farmaci e dalla terapia psicologica...buona parte dei risultati sono dati dalla volontà!
    C'è bisogno di molta, molta forza per uscire da queste spirali e non ricaderci.

    RispondiElimina
  2. Ciao Gunther,
    il problema dell'approccio al farmaco, delle conseguenze del marketing extramedico è effettivamente il cardine del problema. Molti di questi prodotti sono ormai entrati nell'immaginario del consumatore alla stregua di integratori alimentari e come tali vengono percepiti. La progressiva uscita del farmaco dal solco medico a quello del libero consumo e la deriva imposta dalle aziende farmaceutiche verso tutte le forme borderline (vedasi il costante spostamento della soglia d'ingresso nella patologia per il diabete, l'ipercolesterolemia e le dislipidemie in genere) ne stanno distorcendo il senso ed il ruolo. Al punto che anche i medici fanno confusione.

    RispondiElimina
  3. Grazie Gunther per tutto ciò che ci documenti.
    Anch'io credo che VOLERE E' POTERE !!!
    Certo non è facile....
    Un saluto da Virginia

    RispondiElimina
  4. gunther pochissimo tempo a disposizione tra un allattamento e l'altro.
    solo per ringraziarti per esser passato e per dirti che si molta teoria e pochissimo aiuto.
    per il resto irene cresce, ha già avuto la sua bella bronchite come da regolamento di ultima di 4 figli e tu ne dovresti saper qualcosa :D
    questo post mi attira moltissimo, quasi quasi lo leggo mentre allatto la piccola, unico momento in cui sto ferma.

    RispondiElimina
  5. Sai che succede...una volta i medici (...non tutti ovviamente, ma molti sì)ci andavano pesante perchè era loro consentito prescrivere e quindi prescrivevano fendimetrazina ad ogni persona che lamentasse la difficoltà a perdere peso e a mantenere un regime alimentare equilibrato.
    Dopo un po' il dosaggio non è più sufficiente a tenere a bada l'appetito, il calo di peso è notevole e si entra letteralmente in panico perché si ha il terrore di riprendere chili non appena si interrompe la "terapia".
    Fortunatamente queste anfetamine sono state vietate ed anche i medici non possono più abusarne per cui si cercano tutti i possibili escamotages per sopperire a questa mancanza...il problema è che chi ha fatto uso di queste sostanze ben difficilmente potrà trarre vantaggio da qualcosa di meno strong....l'errore sta proprio nell'uso iniziale.
    Naturalmente parlo di me stessa, diversamente avrei taciuto del tutto, dopo le gravidanze ho fatto ricorso alle famose capsuline dimagranti, non sai quanti problemi di salute e di umore mi hanno creato.
    Ho impiegato anni per ritrovare un ordine alimentare,volontà, buon senso e anche buon umore!!

    A presto


    Fabiana

    RispondiElimina
  6. Il focus sulle problematiche dell'approccio non "assistito" ai farmaci è sempre attuale. Sia perchè i medici generici non hanno sempre il tempo necessario per seguire al 100% un paziente sia per la maggiore fruibilità di alcuni farmaci prescritti con troppa faciltà a seguito del pagamento di profumate parcelle da dottori che giocano da falsi fuoriclasse. Ovviamente non è tutto così...ma non è difficile imbattersi in casi analoghi...purtroppo :(

    RispondiElimina
  7. Grazie Gunther, è sempre un piacere leggere i tuoi articoli.
    Conosco il problema dell'obesità, alcuni anni fa ne ho presi alcuni farmaci...... risultato negativissimo!
    Alla base di tutto secondo me ci vuole una grande forza interiore!

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  9. Il commento è stato eliminato perchè portava un indirizzo web all'acquisto di farmaci su internet di dubbia origine. Senza controllo medico i farmaci non si devono prendere, non sono caramelle, per di più il commento era anonimo

    RispondiElimina

Commenti anonimi e privi d'identità saranno rimossi.
Commenti con pubblicità e link commerciali saranno cancellati.