A New York City per qualche giorno per motivi di lavoro, ho avuto modo di visitare un evento dedicato alle nuove start up nel settore del food, che hanno come base il quartiere di Brooklyn.
C'è una nuova aria in questo quartiere memoria storica degli emigranti d'origine italiana, che si è trasformato in un centro dell'innovazione del cibo con apertura di incubator di start up come Food Network; dove chi ha una nuova idea può trovare, oltre che dei colleghi con sui scambiarsi idee, dei professionisti che lo aiutano a realizzare un progetto imprenditoriale.
Fare crescere i funghi senza essere agricoltori
Avevo già parlato nel 2014 un sistema che permetteva di fare crescere a casa dei funghi grazie ad un composto base che includeva il riutilizzo dei fondi di caffè. A New York due giovani imprenditori hanno brevettato un nuovo sistema grazie alle nuove tecnologie che permette di fare crescere i funghi in uno spazio apposito sotto il ristorante o delle microfattorie sparse per il quartiere di Brooklyn.
Attraverso il controllo wi-fi gestiscono la temperatura, il livello di Co2 e l'acqua per una crescita ottimale dei funghi, con questo sistema stanno pensando che si può fare crescere lattuga, erbe aromatiche e verdure.
Riescono a rifornire molti ristoranti e negozi della zona, il km zero non è poi cosi lontano come si può pensare.
La birra creata dal riciclo del pane
Il 44% del pane prodotto e distribuito a New York viene sprecato, un imprenditore, prima in Inghilterra e poi in America, ha pensato come riciclare gli avanzi del pane e con le croste del pane tostate, luppolo, lievito e acqua ha creato una birra che si chiama proprio Toast Ale.
Il caffe fermentato
Il primo prodotto è il caffe fermentato, l'azienda è convinta che la fermentazione può contribuire a rendere i cibi più nutrienti e più digeribili. L'obiettivo dell'azienda è creare alimenti di maggiore qualità grazie alla fermentazione indotta. Il prossimo prodotto sarà il cioccolato.
Za'atar
Come succede spesso nelle storie di immigrati, la mancanza di ingredienti della cucina del paese d'origine fa ricreare negli Usa un prodotto, in questo la za'atar condimento d'erbe e spezie tipico della cucina mediorientale in particolare di Gerusalemme.
Pesce Barramundi
Un progetto pensato a Brooklyn ma più globale, che ha richiesto molto tempo per essere implementato; Si tratta dell'allevamento di pesce Australis Barramundi nell'oceano. Un pesce simile alla spigola molto conosciuto in Australia. Facile da riprodurre, è stato sperimentato un nuovo metodo d'acquacoltura a ridotto impatto ambientale. Il pesce nuovo per il mercato americano è stato particolarmente apprezzato per il contenuto d'Omega 3 e per il ridotto apporto calorico (la metà delle calorie del salmone), si trova in vendita nei supermercati surgelato e nei banchi pesce fresco di Brooklyn a New York.
Coconout yogurt
Yogurt dal cocco, un idea che in Europa is può trovare già in qualche supermercato, mentre è uno novità negli Usa, un esempio d'imprenditoria al femminile.
La frutta e verdura brutta
Un idea nata dal fatto che i prodotti non perfetti di frutta e verdura sono scartati dalla maggior parte dei consumatori, prodotti buoni ma non belli. Gro Grene Tech attraverso un app ha messo in collegamento chi offre questi prodotti scartati dai consumatori con chi li trasforma in cui l'aspetto originale non è importante come i locali o aziende che fanno frullati, smoothies, passata di pomodoro, zuppe.
Ciambella di spaghetti
Una ricetta molto italiana che ho avuto la fortuna di mangiare a Salerno qualche anno fa. Ho la fortuna d'avere molti amici napoletani che mi preparano una magnifica frittata di maccheroni. A Brooklyn hanno trasformato per il pubblico americano la frittata di pasta in una Ciambella in Donut, una forma più familiare al pubblico americano.
Divertente anche il nome Pop, la mia preferita è la Pop Carbonara, c'è anche la versione N'duia, Bolognese, Zucchine. La mia amica Nancy ha detto "woow frittata di spaghetti a forma di tarallo" ma perché agli americani piace cosi tanto il tarallo?
Urban Farming Produzione di vegetali locali
In due ex aree industriali di Boston e New York (Brooklyn), sui tetti hanno impiantato delle serre tecnologicamente sofisticate che utilizzano energia pulita al 100% per la produzione di verdure ed erbe senza pesticidi. Fondata nel 2009 dispone di circa 170.000 mq, mi verrebbe da dire se ci riescono nella Metropoli di New York ci possono riuscire anche in altre città. Hanno un basilico molto più bello e profumato del mio e producono anche un pesto fresco.
Quante nuove proposte, alcune mi piacciono altre mi lasciano un po perplessa, sicuramente tutta questa vivacità aprirà le porte a molte persone contribuendo a movimentare il settore...speriamo bene!!!
RispondiEliminaBaci
Mi piace molto l'iniziativa del recupero di frutta e verdura "brutta" attraverso una app.
RispondiEliminaSfiziosa, invece, la ciambella di pasta!!!
piace il tarallo perchè è tondo (così come piace la polpetta, la ciambellina, ecc) assaggerei volentieri anche io quello alla carbonara (ma ci mettono il bacon lì mi sa....:-)) e anche la birra (che idea furba!) bel post Gunther!
RispondiEliminaIdee davvero sorprendenti. Ottima l'idea del recupero delle croste di pane per realizzare una birra davvero particolarissima.
RispondiEliminaGrazie, Günther. Articoli sempre interessanti.
Un caro saluto,
MG
Ma dai, guarda te quante belle proposte!! Con il Barramundi mi hai fatto tornare indietro di tanti anni ... quando sono stata in Australia ne ho fatto scorpacciate, in tutti i modi: fritto, alla griglia, in umido ... mi era quasi venuto a nausea ahahaahh
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