Iniziativa molto interessante nei Paesi Bassi nella Grande distribuzione la catena di supermercati Ekoplaza, ha realizzato in un supermercato di Amsterdam il primo settore plastic-free, cioè la vendita di 680 prodotti senza plastica come carne, riso, latticini, biscotti, yogurt, snack, frutta e verdura.
I punti vendita Ekoplaza, sono noti per la grande offerta di prodotti naturali e di prodotti provenienti da Agricoltura Biologica,. Nel rispetto di questa loro filosofia aziendale hanno voluto creare e testare prodotti realizzati con imballaggio limitato e con materiali biocompostabili (da fibre vegetali) che offrono un alternativa più che accettabile alla plastica
Da quando c'è la spazzatura differenziale ci si rende conto di quanta plastica c'è negli alimenti, tutti i giorni devo andare a vuotare il mio contenitore di plastica, il 90% degli imballaggi alimentari è in plastica, dalle bottiglie dell'acqua alle frutta.
I maggiori problemi derivano dagli ingredienti per ottenerla, dalla lavorazione della plastica e dallo smaltimento. Non tenendo conto che una piccola dose di sostanze chimiche può migrare nel cibo. Ci sono infatti normative a livello europeo che stabiliscono dei limiti perché alcune sostanze possono interferire con il sistema endocrino.
Negli ultimi anni diversi progetti di realizzare bioplastica dagli scarti della lavorazione delle mele e della barbabietola da zucchero hanno dato degli ottimi risultati.
Il trend del plastic free è partito in realtà in Regno Unito con A plastic Planet in collaborazione con alcuni supermercati come Islands, che ha sostituito la plastica dei prodotti surgelati con sacchetti di carta riciclabili.
Entro tre mesi saranno 74 i punti vendita Plastic-free di Ekoplaza, non so se sia aperta una nuova fase, ma questo progetto lo trovo interessante, perchè in qualche modo dimostra che è possibile se si cambia atteggiamento un mondo con meno plastica e di conseguenza un mondo meno inquinato dalla plastica difficilmente riciclabile.
In questo caso da sottolineare che i prodotti plastic free realizzati con materiali biocompostabili non avevano alcun costo in più per il consumatore non come recentemente è avvenuto in Italia che i sacchetti per frutta e verdura sono divenuti obbligatori e a pagamenti nei supermercati.
Per saperne di più: A plastic planet, ekoplaza
Lecito mi sa aver paura di quanto ce li faranno pagare in caso arrivassero pure qui... Comunque iniziativa veramente molto interessante, speriamo si diffonda!
RispondiEliminaBene, speriamo che si continui ad eliminarla! C'é da dire che il consumo maggiore si ha con le bottiglie di acqua, ma quando dico a vicini e conoscenti che io le ho sostituite con le caraffe filtranti, sono scettici 😯😯 mi sa che c'é molta strada da fare e intanto saremo sepolti dall'immondizia...
RispondiEliminaBrava Giulia (semi-cit.)
RispondiEliminaanche io sono anni che bevo acqua di rubinetto e da quando vivo in Svizzera non la filtro neanche più: zero fastidio, zero spesa, zero spazzatura.
Riguardo alla frutta ed alla verdura ho sempre comprato quella sfusa perchè così evito vaschette di plastica e polistirolo vari ed in generale scelgo i prodotti con il minimo imballaggio.
Insomma senza aspettare che le industrie e la GDO, in nome di un ambientalismo di facciata, ci tolgano la plastica dagli imballaggi iniziamo noi a scegliere consapevolmente.
Günther sempre sul pezzo, grazie :)
Molto interessante come iniziativa!!
RispondiEliminaSi guarda, da noi sembra facciano apposta a complicarci la vita! Piuttosto che regalarli e incrementare l'uso dei sacchetti biodegradabili ce li fanno pagare. Molto interessante come iniziativa. Anche io come te, noto che il sacco della plastica è sempre quello che si riempie per primo.
RispondiEliminauna volta non si facevano tante immondizie, speriamo che aboliscano anche qui una parte di plastica, ma la vedo dura....
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