Gli argomenti trattati in questo blog sono seguiti da parte mia con una certa continuità e aggiornamento. Uno di quelli che non trova molto popolarità ma che mi piace lo stesso è la ricerca di un vaccino per HIV.
Ad inizio del 2013 di un certo clima di ottimismo avevo parlato di una serie di sperimentazioni che avrebbero potuto dare dei risultati positivi, ne ho parlato con moderazione per non alimentare delle false speranze.
Convivere con HIV non è solo un problema di salute, è un problema individuale, è un problema sociale, è un problema lavorativo, perché la salute si riflette sulle altre sfere della vita sia privata che collettiva.
Solo che i tempi delle sperimentazioni per la ricerca di un vaccino sono lunghi ma l'evoluzione a livello mondiale il numero degli infettati dall'HIV aumenta ogni giorno e di prevenzione non si parla più.
Programma TAT - Vaccino HIV
L'annuncio del passaggio di una nuova fase della sperimentazione di vaccino sull'uomo è stata data qualche giorno fa durante la conferenza internazionale "HIV e epatite" di Monpellier, la nuova fase viene svolta presso Hôpital de la Conception a Marsiglia, servirà a capire qual'è la dose ottimale e a valutare gli eventuali effetti collaterali.
L'annuncio del passaggio di una nuova fase della sperimentazione di vaccino sull'uomo è stata data qualche giorno fa durante la conferenza internazionale "HIV e epatite" di Monpellier, la nuova fase viene svolta presso Hôpital de la Conception a Marsiglia, servirà a capire qual'è la dose ottimale e a valutare gli eventuali effetti collaterali.
Bisogna segnalare che questo rispetto ai progetti segnalati lo scorso anno è uno dei pochi se non unico progetto che cammina e che avanza, insomma di naviga in un certo segnale positivo nella comunità scientifica.
La maggior parte dei ricercatori, come i spagnoli e giapponesi dello scorso anno sono concentrati su un vaccino che possa sostituire almeno per un certo periodo la terapia farmacologica, si cerca di arrivare al vaccino per piccolo passi.
La maggior parte dei ricercatori, come i spagnoli e giapponesi dello scorso anno sono concentrati su un vaccino che possa sostituire almeno per un certo periodo la terapia farmacologica, si cerca di arrivare al vaccino per piccolo passi.
Anche in questo caso non siamo di fronte ad un vaccino preventivo ma di un vaccino che mira a ripristinare l'immunità cellulare nei pazienti con
HIV (tramite la neutralizzazione della proteina TAT extracellulare) ed eliminare le cellule infettate con HIV.
L'obiettivo e di tenere sotto controllo la carica virale senza avere bisogno di ricorrere alla HAART, cioè la terapia antiretrovirale altamente attiva, la terapia famacologica molto costosa e dagli effetti collaterali importanti per lungo periodo.
L'obiettivo e di tenere sotto controllo la carica virale senza avere bisogno di ricorrere alla HAART, cioè la terapia antiretrovirale altamente attiva, la terapia famacologica molto costosa e dagli effetti collaterali importanti per lungo periodo.
Avevo detto che la ricerca di un vaccino per HIV aveva bisogno di un nuovo modo di pensare e gestire la ricerca medico scientifica e infatti il progetto è di una piccola azienda Biosantech aperta nel 2011, di un piccolo gruppo di persone molto motivate, lontano dalle grandi aziende farmaceutiche e dai finanziamenti pubblici.
In questa impresa hanno messo oltre alla volontà, tutti i lori risparmi, inoltre sono andati a cercare attraverso il sistema di finaziamento partecipativo i fondi per la sperimentazione hanno raccolto più di 700.000 €, tutti privati, un innovazione anche sotto questo aspetto, questo anche per sottolineare tutti quei progetti che richiedono milioni di euro senza raggiungere alcun risultato.
I risultati di questa nuova fase gli avremo i primi del 2015 a cui dovrebbe seguire un altra fase a più larga scala di migliaia di persone di cui spero e conto d'aggiornarvi.
Intanto però bisogna ricordare l'importanza della prevenzione e fate il test periodicamente per quelle persone che sanno di essere a rischio, ricordo che 1 su 4 non sa di essere sieropositivo e per assurdo dagli ultimi dati ci sono due nuove categorie a rischio i ragazzi molto giovani dai 14 anni ai 18 anni e gli ultra 50 enni, due categorie negli anni scorsi giudicate meno a rischio.
Per saperne di più sul programma Tat vaccino HIV : Biosantech
Per saperne di più sul programma Tat vaccino HIV : Biosantech
Incrociamo le dita. Sarebbe un traguardo davvero importante.
RispondiEliminaBuona domenica.
E' vero, non se ne parla più tanto che io, nella mia ignoranza, ero convinta che il problema fosse risolto, pensa un pò!! Grazie per questo post e per avermi chiarito alcune cose che non mi erano chiare. Buona domenica
RispondiEliminaCerto, la prevenzione è molto importante! Auguriamoci che la sperimentazione vada a buon fine! Grazie per tenerci aggiornati su questo argomento molto importante! Buona serata!
RispondiEliminaSarebbe davvero un bellissimo traguardo della medicina.
RispondiEliminaGrazie per averci aggiornato !!
RispondiEliminaciaoo
L importante è che la ricerca proceda, anche se a piccoli passi.
RispondiEliminaBuona settimana!
speriamo. Speriamo soprattutto sia accessibile a tutti e soprattutto nei paesi del Terzo Mondo dove è più dilagante .... Buona settimana
RispondiEliminaSpero solo che il lavoro di questi scienziati non venga ostacolato troppo dalle grandi case farmaceutiche che vedono nel vaccino un nemico dei loro bilanci..
RispondiEliminasperiamo sarebbe un bel traguardo.
RispondiEliminaSono sempre convinta che prevenire è sempre meglio che curare... Certo sarebbe un grande traguardo, speriamo in bene!!!!
RispondiEliminaBeh, prevenzione, in un paese in cui pronunciare la parola preservativo è un problema... e la trasmissione per via sessuale resta il principale veicolo di infezione...
RispondiEliminaMolto interessante. E' vero che non se ne parla più, ma a livello territoriale un po' di prevenzione si fa. Una mia amica e le sue colleghe, per conto di asl / consultorio vanno alcune sere fuori dalle discoteca a fare prevenzione con preservativi dati in omaggio, che vanno a ruba, e fanno anche l'alcool test, che piace meno. Sono stata anch'io in una roulotte dell'asl allestita allo stesso scopo durante il famoso carnevale di Ivrea (TO).
RispondiEliminaah, non sono risultata ubriaca...ma neanche sobria.