martedì 2 maggio 2017

Report Rai Tre : le marchette delle food blogger farlocche e dei giornalisti

Lunedì scorso è andato in onda su Report un servizio sui food blogger, dopo averlo visto su Raiplay, volevo fare qualche osservazione in quanto come food blog non mi sento rappresentato dall'immagine negativa di semplice marchetta.

Sono un food blogger da dieci anni  sono stato in più classifiche redatte tra i primi dieci blogger negli ultimi nove anni, classifiche che tenevano conto dell'influenza dei blogger nella rete.

Da un anno, un  nuovo giudizio per i blogger, non sono più i lettori, le pagine viste, link, indicizzazione nei motori di ricerca ma i follower dei social network dove le fotografie e lo style life hanno più rilevanza della parole e delle ricette.


Food Blogger Influencer

Vuoi essere un foodblogger influencer? Viene nel nostro sito e inscriviti (pagando ovviamente) diventerai anche tu un food blog influencer!

Credo di  ricevere almeno 4 o 5 proposte al mese di questo genere, da sedicenti agenzie di marketing.

In pratica ti fanno avere la pubblicità delle aziende in cambio di una percentuale. Tutto questo indipendentemente dalla tua audiance, il numero di lettori  e pagine viste ma solo di quanto tu sei disposto a mettere per intero quello che ti viene chiesto.


Report TV e i food blog influencer

Report per spiegare il fenomeno, intervista dei presenti food blogger, io non li ho mai conosciuti come tali in dieci anni, secondo me non rappresentano l'immagine dei food blogger, forse si possono definire dei food influencer, ma non so dire chi influenzano di preciso.

Da qualche anno le agenzie di comunicazione hanno creato dei food blogger per diffondere contenuti a pagamento, dal momento che i food blogger indipendenti hanno difficoltà ad accettare le richieste delle agenzie e delle aziende.

Sono tutti seguiti veri? Non lo so, ho delle forti perplessità se Il sole 24 ore fornisce falsi numeri di lettori, perchè non si possono avere falsi follower, falsi lettori, falsi commenti? Sembra che siamo di fronte al mondo del tarocco generalizzato.

Se posso dire sia il web che la stampa hanno fatto una pessima figura, viene da pensare se sono falsi i lettori e i follower figuratevi il resto!


La mancanza di contenuti

Quello che personalmente mi diverte è che in questi nuovi presunti top blogger influecer, la totale mancanza di contenuto, c'è un vuoto che riempiono con i marchi e collaborazioni, tanti colori tante foto ma poca cucina, il livello dei piatti di cucina rasenta i programmi delle scuole elementari.

Leggo intervista di una top blogger farlocca "per me il top è hamburger in particolare hamburger di Mcdonald's" io capisco che possa piacere, ma scusami tutte le ricette vegetariane che fai per chi sono? Usi solo prodotti Bio, l'acqua della fonte del Po, le carote del contadino biodinamico per il web e poi vai da Mcdonald's a mangiare?

"Faccio solo ricette innovative la frittata di uova e patate, la caprese e le melanzane alla griglia", scusami ma guarda che le sa fare anche mio figlio e non è nemmeno appassionato di cucina.

Non per essere polemico ma avete visto i blogger veri quelli che fanno da mangiare cosa fanno? Tortelli a mano, tirano il mattarello e tagliano i tortelli meglio di un chirurgo, pizze, gnocchi, lasagne, angelica, torte di rose, biscotti d'ogni tipo, angel cake, altro che melanzana alla griglia.


Il caso Lisa Biondi

La prima cuoca farlocca della storia della comunicazione in Italia è stata Lisa Biondi personaggio famoso degli anni '60 e anni '70.

Un personaggio inventato da un agenzia di pubblicità, i cui ricettari si trovavano come allegati nelle migliori riviste dell'epoca. Solo dopo anni si è ammesso che non esisteva a scrivere le ricette erano un gruppo di professionisti diversi.

In definitiva oggi è uguale, solo che una volta le cuoche farlocche se le dovevano inventare oggi sono già pronte, sono già farlocche di loro.

La storia si ripete c'è sempre una che "dice" di fare di mangiare e che veicola i messaggi delle aziende, il prototipo è quello, non c'è stata evoluzione, è cambiato solo il mezzo la stampa è stata sostituita dal web e dalla televisione .


Le tariffe dei food blogger 

5.000 euro è questa la tariffa per post delle top food blogger secondo i dati di Report, 4 al mese, fa 20.000 euro al mese, se conti le parole questa cifra non la guadagnava nemmeno Umberto Eco, direttori di giornali prendono molto ma molto meno, i veri chef che lavorano in cucina tutto il giorno, non guadagnano cosi tanto e soddisfano a tavola più persone,  ma le pagano le tasse i food blog influencer?

La mia amica quella famosa dei racconti di cucina della pappagalla, quella del copia e incolla ricetta da altri, quella con la faccia a pagnotella, che lavora in un importante quotidiano italiano food editor prende solo 5.000/6.000 euro al mese per 4 ricette al mese, si sentirà una morta di fame, farà un cazziatone all'editore!

Le pubblicità sui giornali costano anche 25.000 euro perché i blogger no? A me sembra che il grande budget della pubblicità transita solo su alcuni "canali" piuttosto che sui food blog.

Se un bravo food blogger ha uno sponsor ben venga sono contento per lui, purchè sia fatta in modo corretto, segnalando che si tratta di un pubbli redazionale, che si tratta di pubblicità bisogna dirlo!

Giuro che se qualcuno mi contatta ancora e mi chiede di collaborare per la gloria gli tiro due calci nel culo seduta stante.


Adotta un food blogger

Qualcuno potrebbe dire che io sia contrario alla pubblicità, no anzi basta dichiararlo, blog sponsorizzato dalla Cammeo piuttosto che da Barilla, non vedo dov'è il problema, molti blogger hanno un piccolo aiuto di qualche sponsor per il rimborso spese.

Anzi io farei la campagna "Adotta un food blogger", chiunque può sponsorizzare il food blogger, in cambio il food blogger oltre alla visibilità, darà torte, biscotti, cornetti, cannoli, cannelloni, secondo me i food blogger guadagnerebbero di più cosi che dai ricavi della pubblicità, sarebbe più contenti anche gli adottanti.

Piuttosto che pagare per una pubblicità effimera che si confonde tra mille marchi, meglio un food blogger vero, vuoi mettere mangiare a Pasqua una colomba fatta con lievito madre al profumo d'albicocca, limone e rosmarino?


Art 10 Ordine dei Giornalisti

Io non trovo grave che i blogger si facciano pagare provo molto più grave quando i giornalisti, come è stato fatto vedere in tv, non solo hanno rapporti di collaborazione con le aziende che recensiscono ma sono anche soci delle aziende stesse.

A cosa serve un articolo 10 dell'Ordine dei Giornalisti se poi nessuno l' osserva? Non l'osservano i giornalisti, lo devo osservare io che non lo sono?

Non ci voleva Report per capirlo erano diversi anni che avevamo capito che le guide dei quotidiani dei ristoranti e dei locali pubblici erano più che farlocche.


Amici di Report

Cari amici di Report quelli che avete preso per blogger non rappresentano il settore, conosco blogger da dieci anni, ci sono mamme favolose, che dove avere accudito la famiglia, la sera lasciano uno spazio al loro passatempo preferito la cucina, ti fanno un angelica con lievito madre, sanno fare colombe, panettone, pane, biscotti a go go.

Quando vado a vedere cosa fanno rimango a bocca aperta per la capacità che hanno con pochi mezzi e poco budget realizzare delle gran ricette, è facile se sei chef e hai tutta un attrezzatura fare dei grandi piatti, è facile se hai una redazione in cucina, ma prova a farlo a casa è un altra storia.

Qualcuna più famosa, ogni tanto trova qualche sponsor che almeno le permette di pagare le spese, perché anche gli ingredienti e gli attrezzi per fare da mangiare costano.

Personalmente non ho mai accettato danaro da nessuno, come me tanti altri blogger, ma se qualcuno vuole farmi un bonifico .....



Identikit della Food Blogger Farlocca: più che fame è voglia di fama

Per strappare due sorrisi, voglio dare qualche consiglio su come riconoscere nel mondo del web una food blogger farlocca,. Non si pone come cuoca ma esempio da seguire per le altre donne, il fatto di proporsi come food blogger ed esperta in cucina è solo un pretesto per porsi al centro dell'attenzione e mettere la sua vita a disposizione dei marchi, dalla carta igienica alla camomilla:

Immagine di una fotomodella

Sempre pronta e truccata per un selfie.

Va tutti i giorni dal parrucchiere e dalla manicure ha sempre le mani con le unghie colorate (che non vedono mai farina, chi vuole capire, capisce).

E' sempre fidanzata con uno chef (ma và! Non sembra ma aiuta).

A volte è iscritta alla Anfus, Associazione Nazionale Fidanzate Uomini Sposati.

Una volta alla settimana va dalla fattucchiera (la molla o non la molla la moglie?).

Tutti i fine settimana va in giro per il mondo, solo luoghi esclusivi, libera perché il fidanzato il fine settimana deve stare con la moglie e i figli.

Pubblica ricette caloriche tutti i giorni ma è magra come un grissino.

Dice solo di fare Ricette Perfette.

Ogni foto un servizio di piatti diverso, ha più servizi di piatti della moglie di Napoleone (No semplicemente le foto gliele danno da pubblicare le aziende).

Un apolide: fate caso dice d'abitare a Milano, ma le foto delle ricette sono sempre davanti al mare ( e Milano è in mezzo alla Pianura Padana), su una scogliera delle Cinque Terre, in un isola della laguna di Venezia, su un Fiordo Norvegese, su una scogliera Irlandese, su una distesa di spiaggia Caraibica o su un atollo Polinesiano.

Hanno sempre le foto di cucine linde e pulite e lucide come nuove.

Va tutti i giorni a mangiare al ristorante e lo condivide sui social (ma quello che fa da mangiare e che pubblica chi lo mangia?)

Fa sempre corsi di yoga, perché riequilibrare le energie negative (se posso, sono gli accidenti della moglie che a volte colpiscono)

Ogni tanto sparisce, con la frase "a questo mondo c'è sempre gente molto cattiva, malvagia e invidiosa", dopo un incontro non piacevole con la moglie del fidanzato, che le ha fatto un occhio nero.

Se alla domanda, scusi mi aiuta a tagliare una mela, risponde "io non sono mica una cuoca io sono una blogger manager", quella è una food blogger farlocca di sicuro!

Comunque l'esclusiva più divertente sarebbe stata un 'intervista alla moglie del fidanzato di una top blogger "scusi, signora lei cosa ne pensa delle food blogger?" No, diciamo che sarebbe stata sincera ma non obiettiva in questo caso.


Sintesi:

Dalla trasmissione di Report non è venuta fuori un immagine dei food blogger positiva, sono stati interpretati come le peggiori marchette del mondo della comunicazione. Anche la stampa con Il sole 24 ore e le recensioni eno gastronomiche di Repubblica non hanno fatto una bella figura.

Il mondo della comunicazione dovrebbe essere fatto di credibilità, non bastano i dati tecnici come numero dei lettori, follower, contatti, ci sono altri valori che determinano l'influenza di un media, qualsiasi esso sia.

Lo stesso Report è una delle trasmissione con il più alto indice di credibilità ma non è una delle più viste in assoluto, il suo valore è dato dai contenuti, dai temi che affronta, dalle inchieste, dall'etica e dalla professionalità delle persone che vi lavorano. Il loro valore non viene dato certo dai numero dei marchi che mettono su una pagina.

Una volta si costruivano i prodotti editoriali per soddisfare i lettori oggi si costruiscono prodotti editoriali solo per soddisfare i marchi.

La responsabilità è delle aziende che generano cosi dei mostri più che dei personaggi a loro uso e consumo.

C'è bisogno d'esempi positivi nel settore dei media,  che il rispetto del lettore e i contenuti tornino al centro dell'informazione, altrimenti rimane solo spazzatura.

Una digressione
Consentitemi di ricordare un grande giornalista, solo recentemente sono venuto a conoscenza della morte di Cino Tortorella che tutti conoscono come il Mago Zurlì dello Zecchino d'oro, ma che io ho conosciuto come uno dei punti di riferimento della Rivista Gran Gourmet, giornalista eno gastronomo di grande fama e competenza, la cui indipendenza di giudizio ha stimolato la crescita del settore dell'Enogastronomia e della Ristorazione. 

Post correlato:  Conviene aprire un blog di cucina? La cucina della pappagalla (in 1 anno e sei mesi 875.000 visualizzazioni)



Ringraziamenti. volevo ringraziare tutti i commentatori e tutti quelli che per qualche minuto mi hanno fatto diventare "famoso" con la condivisione di questo post, in primo luogo Simona Nania e Anastasia Grimaldi che conosco da molti anni, come Terry GiannottaSimona Milani, Chiara Giglio, ma anche tutti gli altri che purtroppo non conosco e che hanno condiviso il post su Twitter, Google+ e Facebook, una marea di condivisone e anche d'affetto, grazie e spero vi abbia fatto sorridere con la mia ironia.

74 commenti:

  1. Devo dire di non aver visto la puntata di Report volontariamente, per non rattristarmi. Perchè credo che molto di quello che è stato detto in verità sia vero, oramai conta più il selfie e i like del saper cucinare. La cosa è ovviamente triste e deprimente per tanto foodblogger che invece cucinano per piacere e passione. L'idea dell'adotta un foodblogger ma ha fatto sorridere, è davvero carina e ha un fondo di verità. Il mio problema infatti è riuscire a smaltire quello che cucino, quasi sempre regalo ad amici,parenti e vicini che ovviamente ne sono molto contenti.

    Piccolo commento...certo che anche 5000 euro per quattro ricette è una cosa che fa gelare il sangue nelle vene se si pensa alla fatica che fa la gente per arrivare a uno stipendio largamente inferiore.

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  2. Condivido al certo per certo le tue riflessioni, questo sistema dei like è oltre che deprimente fuorieviante.

    Vorrei anche dire 5000 euro al mese per 4 ricette pure copiate, mi viene un nervoso

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  3. 1° commento a caldo: ho letto il titolo e già godo, già rido, già so che condividerò su fb.
    :-) ora vado a leggere il contenuto e torno

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  4. 2° commento (sempre a caldo io di freddo non ho niente) ma se dico che ti amo che succede? :-) ma che bella l'immagine di noi che cuciniamo davvero che tagliamo come i chirurghi! a me hanno offerto varie volte soldi (pochi) per postare io che vado in tale paese (mai visitato in vita mia) io che vado a mangiare in tale ristorante e io che sono satolla e soddisfatta a comprare in tale pasticceria, mi forniscono loro le foto e anche i testi, pensa che gentili! secondo te dove li ho mandati? Lisa Biondi! ho ancora uno o due libri di mia nonna, in cantina da qualche parte, c'erano le sottilette milkana ovunque, anche nel budino al cioccolato (vedi? se si ha un compagno/a molto più giovane.. come si fa a condividere queste chicche?) Io Report non lo guardo, sono di altra opinione politica, ma vado a vedere in on demand se lo trovo e se reggo.. lo guardo. Per mago Zurlì eh si.. è successo qualche tempo fa, è dispiaciuto tanto anche a me..
    P.s. io ho sparlato della Nutella ma sono una novellina da vergogna al tuo cospetto. Vado a condividere su fb eh!

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    1. Tranquilla non succede niente, è bello avere qualcuno con quest'affinità elettive, l'apprezzo moltissimo andare d'accordo è difficile con la maturità queste cose diventano importanti.

      Neanche sono di quella parte li, ma sono bravi, li vedo sempre in settimana quando li mettono sul web le puntate, molto inchieste le hanno fatto bene, anche per avere un idea delle cose.

      Il problema è che le top gli danno 5.000 euro a noi offrono le bricciole, ti sembro che io per dieci euro venti euro ti scrivo un un post?

      Se non sono disperato evito

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  5. Mi spiace ma dopo quell sui vaccini ...non li guardo più` ... ci marciano di brutto ...
    e mi manca la Gabanelli
    saluti
    Francesca

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  6. Neanche io ho visto la puntata, ma ho letto molti commenti e ho letto attentamente il tuo post. Personalmente sono strafelice di non essere una influencer, ma di essere semplicemente una professionista, una mamma e una moglie che ha la passione della cucina, passione a cui dedico il mio tempo libero. Una passione che mi aiuta a rilassarmi lontano da codici, sentenze e ricorsi. Ho conosciuto anche io nei miei sei anni di blog molte farlocche, e confermo che la tua descrizione è precisissima, però alcune ti assicuro sono anche legalmente sposate, ma tutte vestite sempre da modelle con mille selfie al giorno ( ma lavorare quando?) sempre in giro per eventi ( ma quanti giorni di ferie hanno?) le ho viste arrampicarsi pur di arrivare (arrivare poi dove?) ma ho incontrato anche tante belle persone, gente che si alza la mattina e pur di lasciare la torta per colazione ai figli magari la inforna alle 22. Comunque concordo sul adotta un food blogger, uno che cucina sul serio però!
    buona serata
    Alice

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    1. Assolutamente serie e sposatissime, delle mamme e donne di casa favolose, ne conosco molte che strammiro che fanno i salti mortali per mettere insieme tutto famiglia lavoro e passioni e di quello che non è emerso dalla trasmissione purtroppo, sembrano che siamo solo quelle intervistate e invece ci sarebbero tante belle storie da raccontare.

      Io gli adotterei tutti i food blogger veri se potessi

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  7. Report ama far spettacolo, e quando tratta un argomento che si conosce è sempre così, ti rendi conto che esagera! bello il tuo articolo, pungente e simpatico al punto giusto. Noi "vecchi foodblogger" non capiamo tutte queste influencer, ma forse è solo che tutte cercano un lavoro, mentre noi lo facciamo per passione :)

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    1. Brava Elena, è vero la nostra è solo passione per loro rappresenta cose diverse anche se io non riesco a vederlo un lavoro

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  8. Adotta un food blogger mi piace troppo :))
    Però deve superare un test per capire se è vero! ^_^

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  9. Amico mio.. anche io non ho visto la puntata in questione. Ma ti leggo sempre con interesse e, purtroppo, l'ho fatto con un sorriso a metà tra il malinconico, tra il sospiro e l'amarezza. Comprendo il tuo nervoso.. e si torna sempre al solito discorso. Un mondo come questo vuole l'apparenza invece della verità, l'immagine invece della sostanza, e spesso paga per questo, solo per questo. Con buona pace di chi non appare, di chi non emerge, di chi non 'influenza' nessuno ma vorrebbe solo fare ciò che ama nel migliore dei modi. Che tristezza... E quei costi, non ci posso pensare. Come nello studio, che per me ha sempre rappresentato una grande passione, mi dico da tempo: 'ma chi mi ha fatto fare tutti questi sacrifici, se poi il lavoro lo danno a chi appare meglio?'. Stanca, posso dirlo? Un abbraccio. Influencer o no.. io non mi faccio influenceri..influenzari.. insomma.. io guardo con i miei occhi e tu per me resti sempre un mito. Da che ti conosco. E questo nemmeno se pagassero qualcuno 10000 euro lo potrebbero eguagliare.

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  10. Io sono una food blogger già adottata! Dai miei figli...
    Per il resto, mi chiedo solo perché nessuno commenta mai le ricette farlocche! La trasmissione non l'ho vista. Provvederò! Acuto, sincero e divertente sempre!

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    1. Ci credo con tutte quelle cose buone, la migliore adozione :-)

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  11. Se è sui social che si diventa famosi, bè allora vado subito a condividerti!
    Chi ti legge da sempre sa che qui i contenuti e la credibilità non sono mai venute meno, e se questo blog ha un seguito così numeroso da anni è per questo! Sei davvero troppo simpatico con questo articolo, concordo con Simona, posso dire pur'io che ti adoro?
    Forse potresti vincere un premio come il più amato dalle donne del web :P ahahaha!
    Scherzi a parte grazie per la tua acuta ironia, che come sempre cela tanta verità! Gunther e comunque se sottoscrivi una campagna "adotta un food-blogger" anche solo a 50 cent per premiare l'idea, secondo me ti fai i soldi!
    Un abbraccio Gunther e grazie!

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    1. Grazie Anastasia per tutto, sono sempre in debito.
      Neanche a 20 anni mi facevano tutti questi complimenti come adesso :-))
      Adotta un food blogger, l'ho pensato più per fare sorridere :-)
      Comunque ci lavoro sopra

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    2. Gunther vedi, ci sono pure dei vantaggi ad avere "una certa età!"
      ahahah! Ti abbraccio!

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  12. Come non essere d'accordo, caro Günther, sono così convinta di NON essere una food blogger che ho iniziato a ripubblicare dopo più di un anno eliminando l'ineliminabile, é rimasta la ricetta e le foto solo.con il cellulare alla come viene viene, anche i commenti in moderazione e , soprattutto, tenta libertà.
    Grazie di esserci in questo mondo virtuale.

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    1. Fai benissimo, i veri food blogger capiscono subito una ricetta, un 'abbinamento , una buona idea, non hanno bisogno di tanti niccoli, t'assicuro che sei molto apprezzata dagli altri blogger

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  13. Ciao Gunther non ho visto report ma ne ho sentito parlare e dopo averti letto non mi meraviglia che in un mondo sempre piú farlocco possa perdersi la vera essenza dei blogger. Io non so se faccio parte della categoria dibquelli che noi riteniamo "veri" e non presunti, perché nonostante la passione ormai non ho più il tempo, però non sono una modella, non faccio selfie, mi mangio le unghie, ho un solo servito di piatti e impasto quando posso. Ah dimenticavo sono anche adottabile! Ti auguro una buona giornata e grazie di qs post!!!! ☺��

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    1. Grande credo sia il problemi di tuyti quello di non avere tempo per il blog meglio una ricetta ogni tanto senza stress, tanto sappiamo che ci sei ne abbiamo di tue ricette belle e buone da vedere

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  14. Ciao Günther, ho visto la puntata di Report e quello che ha presentato l'avevo già intuito anch'io ( che non sono esperta di tutte queste cose...) Mi dispiace moltissimo perchè quello che mi ha sempre attratto del mondo dei blogs è proprio la gratuità e lo spirito di condivisione di tante persone stupende che mettono in comune quello che sanno e da cui ho imparato tanto...l'immagine che ne è uscita dalla trasmissione invece è proprio tutto il contrario...come dici giustamente tu...Per fortuna ci sono ancora blogs come il tuo e...qualcun altro, passerà anche la moda dei "farlocchi" prima o poi, spero!
    Carmen

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    1. Lo spero anche io, c'è un mondo di condivisione e anche leggerezza e simpatia tra i blog che personalmente mi piace e mi stimola molto

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  15. È da tanto tempo che ho iniziato a postare meno sul blog. Non ho mai condiviso queste idee, non sopporto le super blogger, le influencer food, le Wonder woman della rete. E chi fa copia-incolla.
    Mi piace semplicemente scambiare ricette e imparare dalla condivisione con gli altri.
    In realtà...sono sempre stata allergica alle falsità anche da giovane, figurati adesso che sono in pre menopausa.
    Baci! P.s.ti adoro anche io!
    Barbara

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    1. Barbara, grazie sei sempre presente abbiamo lo stesso carattere :-)

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  16. Günther!!! Ma sei stato cattivissimo! 😀😀
    É una cosa a cui preferisco non pensare.. cucino e mangio quel che voglio e pace 😉

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  17. Ciao Gunther non ho visto la puntata di Report, quindi il tuo post mi ha incuriosito molto. Penso che il mondo delle food blogger (come tanti altri mondi dei nostri giorni) si divida in due parti nettamente distinte e non comunicanti tra loro. Quelle che usano il blog per 'diventare famose' (cosa voglia dire questo poi????), che importa se il blog parla di cucina, di moda o di capelli? E' un mezzo per arrivare da qualche parte. E quelle, per fortuna penso tantissime, ma molto meno visibili, che scrivono sul blog per passione, perchè amano cucinare, condividere e scambiare idee, raccolgono ricette dagli altri blog le provano e le aggiustano ai loro gusti, quelle che non accettano pubblicità perchè la passione è un'altra cosa e non si vende a nessuno. Questo - spero- è il vero mondo delle food blogger, del resto qui da te ci ritroviamo in tante, a leggere e condividere le tue idee e i tuoi commenti sempre molto arguti e preparati. Ciao!

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    1. Grazie dei complimenti e a te per condividere le tue ricette con noi

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  18. Carissimo, come sempre hai colto al centro la situazione... Ho visto la trasmissione e amaramente devo dire che i giornalisti distorgono tutto a loro piacimento, senza conoscere a fondo la realtà delle cose, e la nostra immagine non ne è uscita molto pulita.... Noi, la gran parte dei food blogger lo fa per passione e condivisione, altro che soldi, non ne ho mai visto uno!

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    1. Avevo pensato proprio a tre che ci metti tanto impegno, grazie per condividere la tua passione con tutti noi

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  19. Rientro nella categoria di coloro che non hanno guardato quella famosa puntata di Report (ma non è che di solito io lo segua più di tanto, eh). Prima che la trasmissione andasse in onda è stato creato il solito clamore mediatico per lanciare il solito messaggio subliminale del tipo 'se te la perdi, sei proprio sfigato', ma tanto si sa che ciò che buttano dentro, nei loro sensazionali servizi, è finalizzato al 'purché se ne parli' e non alla ricerca di una verità che si possa definire tale. Insomma, a quanto pare hanno fatto di tutta l'erba un fascio, come sempre.
    In merito a ciò che hai scritto, penso che non ci sia da aggiungere nulla. Posso solo applaudire!
    Un caro saluto.

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    1. Maria Grazia benvenuta
      Si non siamo tutti cosi, bisogna fare considerare anche che esiste un altro mondo di food blogger, grazie

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  20. Devo dire che anche io ho visto la puntata su Raiplay e ho capito che non sono una food blogger seria ... perlomeno non mi posso certo identificare con quello che intendono loro come food blogger. Io, come te, non ci troverei niente di male se un food blogger venisse pagato per sponsorizzare un determinato prodotto, purchè sia ben chiaro. Nonostante tutto, l'esempio usato del blogger influencer che praticamente non paga niente e fa una vita da nababbo, mi ha lasciata molto perplessa. Le cifre poi non ne parliamo ... a me è capitato di sponsorizzare dei prodotti ma mai di guadagnare certe cifre!! Ahh; e le tasse io le pago. La tua idea di "adottare un food blogger" mi piace molto, se dovessi trovare uno sponsor, per favore fai anche il mio nome. Le mie ricette sono tutte eseguite nella mia cucina, le mie mani non sono curate, nè smaltate. Sai, uso la pasta madre e non mi sembrerebbe molto igienico. Non sono magrissima e mi devo trattenere nel mangiare tutte le cose che escono dalla mia cucina. Insomma credevo di essere una food blogger seria e ora mi sono venuti mille dubbi. Secondo te, visto che i food blogger sono quelli visti in tv, come potremmo chiamarci noi? Cucinieri privati?
    Gran bel articolo, mi sei piaciuto molto e mi hai fatto anche sorridere. Speriamo che stavolta il mio messaggio vada altrimenti la prossima volta ti mando il commento per altre vie ahahaahhh Un bacio

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    1. cellulare, email, facebook, posso ricevere i tuoi commenti dovunque :-)

      Grazie, ma va bene cosi, che le collaborazioni ben vengano quando ci sono con anche stile, c'è modalità e modalità di collaborazione.

      Come possiamo chiamarci, devo trovare un nomino giusto tipo: Passion Food Blogger, Moon light blogger, perchè lavoriamo sempre di notte per aggiornare il blogger come i carbonari.

      Mi piace Intimate Food Blogger o Intimate Chef, ma non vorrei fosse equivocato.

      Cosy Food blogger Cosy chef, Stefano che è bravo magari dal Regno unito ci darà una mano, se ci sei batti un colpo.

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  21. Bellissimo il tuo articolo che sottoscrivo in toto. Ho un blog dal 2009 con grafica superata, ma le ricette sono state tutte realizzate nella mia mini cucina e mangiate dalla mia famiglia. Foto scattate con il cellulare in fretta perchè a tavola hanno fame. Il blog ha sostituito il mio quaderno delle ricette e nulla più. Se per qualcuno è un lavoro è giusto essere retribuiti, ma che sia un vero lavoro e non solo selfie e fuffa. Un caro saluto.

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    1. Milena benvenuta
      Ho anche io lo stesso problema cercare di fotografare prima che mi mangino tutto.
      Sono d'accordo se qualcuno lo vuole trasformare in lavoro che si impegnino sul serio però

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  22. Sei riuscita a farmi sorridere; con ironia hai sgamato questo mondo di falsità più che report. Non c'è prezzo che possa pagare cioò che si fa solo per pura passione e io, francamente non voglio essere pagata! Fortunatamente mi guadagno da vivere con un lavoro onesto!

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  23. ciao Günther, ho dato un'occhiata veloce alla puntata di Report. Non mi ha particolarmente colpito: cose in parte risapute, in parte evidenti (se si hanno due neuroni in testa). ...ho cancellato già diversi commenti che avevo scritto... .. non so sa proprio cosa dire: la mancanza di qualsivoglia qualità in molte delle persone intervistate mi sembra talmente evidente, che proprio forse non vale la pena di sprecare energie. ...contenti loro... e se riescono a infinocchiare lettori-utenti-consumatori... ognuno ha in parte i miti che si merita. pseudo divulgazione gastronomica nata già priva di vita e qualunque barlume di creatività
    stefano

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    1. Stefano mi ha tolto le parole di bocca. Non ho visto quella puntata ma sono andata a leggermi le interviste che sono state fatte in quel servizio. Credo che, alla mia eta',(mi riferisco all'intervista alla influencer) sia difficile farmi passare per consiglio disinteressato la pubblicita' di un prodotto ma se c'e' gente disposta a crederlo, be', peggio per loro. Del resto, mi sembra che l'andazzo sia generale. Per stare alle star dei fornelli d'Oltre Manica, quante volte ho visto nella cucina della Lawson o di Ramsay la tal pentola di ghisa, il food processor di quel marchio, il coltello particolare. Certo loro non ti dicono chiaramente "compra questo" ma lo spettatore viene comunque influenzato.
      PS in quanto a cuochi improbabili, noi abbiamo avuto la Lisa Biondi ma voi avete ancora la Betty Bossi ;-)

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    2. Eugenia e Stefano sulla stessa lughezza d'onda

      Grazie Stefano, forse gli abbiamo dato troppo importanza non se la meritano decisamente.

      Eugenia
      Dalla televisione al web, tutti mettono troppi marchi in evidenza, il business dei cuochi credo sia più gli attrezzi da cucina che le ricette di cucina, quando per esempio ti danno le ricette da fare solo solo con il sifone o l'estrattore di succo o la pentola per la tart tatin.
      Betty bossi non la conosco però me la vado a vedere.

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    3. Non ci posso credere!
      Da un vecchissimo articolo di Swissinfo.ch
      http://www.swissinfo.ch/ita/a-50-anni--betty-bossi-è-più-in-forma-che-mai/5033292

      "Provate a chiedere a uno svizzero come si chiama la casalinga elvetica più famosa. «Betty Bossi» vi risponderanno probabilmente nove persone su dieci.
      Chi si nasconde dietro a questo nome? Un'arzilla nonna che delizia i palati dei nipotini con semplici ma succulente ricette? Nulla di tutto ciò. Betty Bossi è un po' come Babbo Natale, per anni ci si crede, poi tutto crolla come un castello di carta.
      Dietro a questo nome non si nasconde infatti un personaggio in carne ed ossa. Betty Bossi è semplicemente un marchio, una casalinga immaginaria nata nel 1956 dalla mente di una redattrice pubblicitaria, Emmi Creola-Maag, che cercava un supporto promozionale per vantare i meriti degli olii e dei grassi alimentari commercializzati dalla filiale svizzera della multinazionale Unilever.".

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    4. infatti l'ho visto dopo giuro, io sono qua dal 2011 qualche volta devo averla anche sentita nominare ma non ho mai capito bene, :-)))

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  24. Sei fantastico Gunther !!! Non ho visto il reporter ma le tue parole mi hanno fatto divertire e mi piace il tuo modo di esporre le cose. Che dire, la mia cucina e quasi sempre sporca perché oso cucinare e preparare per i miei di tutto e di più e ho già tanta soddisfazione. In primis penso che siamo un pò tutte adottate dai nostri cari e credo che sia già una bella cosa. Complimenti per il tuo post, ci tieni informate in tante cose che ci sfuggono.

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  25. Grande Gunther!!! Con la tua inimitabile simpatica ironia hai fatto centro una volta ancora!!!
    Non ho visto la puntata in questione, sicuramente ero in cucina a combinare qualcosa, visto che di giorno sono in ufficio, e non mi resta che la sera anche per le mie foto col cellulare molto poco "influencer", ma sono sicura di non essermi persa niente!!!
    Continuo per la mia strada, ma la storia dell'adozione.....mi piace molto!!!
    Bravissimo continua così.....

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    1. Grazie Laura
      Sei bravissima in cucina continua cosi

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  26. Apprezzo molto il tuo articolo. Io stessa, il giorno dopo la puntata di Report, scrissi un lungo post sulla mia bacheca di Facebook, toccando in maniera più o meno ironica l'argomento, condividendo alcuni punti trattati da te. Ironia a parte, comprendo l'amarezza dietro alle tue parole, la stessa che provo io ritenendomi una foodblogger seria, che ha un blog da oltre 9 anni, che cucina veramente quello che propone. Quando iniziai io le foodblogger erano solo queste, gente appassionata di cucina, che presentava i propri piatti, condividendo le proprie idee con altri appassionati del buon cibo. Ora ci sono le "influencer", ma quella è un'altra storia, è solo marketing. Buona serata :)

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  27. io sono una grande fan di report. Ritengo che sia utile per farci riflettere, per aprirci gli occhi. Molto spesso guardo i servizi e penso "possibile?" "ma che davvero?" poi certo mi documento perche molte cose proprio non le so, le sconosco. Come foodblogger non mi sono sentita tanto fiera, guardando report. Anche se io non ho niente di cui vergpgnarmi, anzi, sono una senza numeri. Però ritengo che questa puntata abbia lasciato un po' di confusione in chi l'ha guardata. Basta leggere i commenti nella pagina di Report. E comunque penso non posso fare a meno di pensare che sia una sovlta lavorare per l'Hotellerie, girare il mondo e guadagnarci pure però cavolo se fossi una come me e come la maggior parte di noi, che si fa il mazzo ogni giorno per andare avanti mi girerebbero non poco le scatole a guardare la puntata dei foodblogger. Non so se sono stata chiara! un abbraccio Gunther

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    1. Sei stata chiarissima Marina, è quello che abbiamo pensato un po tutti, quelle dichiarazioni ci hanno fatto parecchio innervosire tutti

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  28. Applausi per questo bellissimo articolo!
    Concordo in pieno su tutto, io sono autodidatta non ho mai fatto un corso in vita mia, e in 9 anni di blog ci ho messo sempre tanta passione
    in quello che faccio, anzi devo dire che grazie al web ho imparato tante cose in cucina, e ho anche conosciuto delle bellissime persone con le quali sono nate delle belle amicizie.
    Continuo con la mia passione di sempre a condividere quello che mi piace, e devo dire che la proposta dell'adozione mi piace ^_^.
    TI condivido con piacere, a presto, buona serata!!

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    1. Infatti è nove anni che ci conosciamo e sono molto contento, grazie Federica e buon fine settimana

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  29. Non ho visto report; il giornalismo per altro è defunto da un pezzo. Deduco da quanto dite che il credito che circa diciassette anni di lavoro di diversi food blogger (io ho un blog dal 2006, cavoletto un paio di anni prima? Abbiamo cominciato da quelle parti) hanno prodotto è stato scippato (per dissiparlo di colpo) da un gruppo di geni del marketing e squizie (pocodibuono perché dissipano). Io per fortuna ho un lavoro non gastronomico per cui mi faccio un mazzo, cucino per gli amici e quello che posto novanta su cento viene anche imbandito per loro, mi piace aggiungere post anche sulla cultura del cibo in generale (sono a più di 6000 post). Ho lavorato anch'io per produrre quel credito che ora viene rubato e di conseguenza disperso? È la svalutazione di un buon prodotto cui abbiamo lavorato insieme, perché comunque alimentato da una comunità anche quando non ci siamo conosciuti di persona che dovrebbe farci incazzare, più che proventi comunque da morti di fame (come definirei tutti quelli derivanti da qualcosa di diverso da un lavoro ben fatto).

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    1. Artemisia sei Fantastica. hai colto nel segno, tutti noi blogger di vecchia data diciamo cosi abbiamo dato credito ai contenuti del web in generale e dei blogger, ora questi geni del marketing (morti di fame come gli hai chiamati rende l'idea) lo stanno dissipando, stanno svalutando un prodotto che tutti noi abbiamo costruito.

      Se trovo un metodo qualcosa per tutelarci giuro lo condivido con tutti, non tira una buona aria purtroppo... ma rimaniamo in prima linea in tutti i sensi

      MI aspettavo anche che qualche associazione di Food blogger dicesse qualcosa a tutela del lavoro di tutti

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  30. E' un periodo un po' pesante per me , confesso di non aver visto la trasmissione e di trascurare anche il mio blog... ultimamente cerco in tv film che mi facciano ridere o almeno sorridere, per tutto il resto c'è zapping ...Stavo per perdere anche questo tuo post, grazie per aver espresso anche il mio pensiero, lo condivido molto volentieri su FB, sereno we Günther

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  31. Non ho visto la puntata ho letto commenti qua e la ed ora con te ne so di piu'. Condivido tutto quello che hai scritto e mi dispiace molto di cosa ne sia venuto fuori da reporter, solo interesse lucrativo e visibilità, che non é il mio caso, foodblogger di vecchio stampo? Forse si, perché mantengo quello che é stato l'intento del mio blog, una passione per il cibo da condividere con qui ha piacere di leggermi, senza forzature. Mi piace l'idea di adottare una foodblogger....Felice sempre di legger ti. ☺

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    1. Felicità mia Patrizia d'averti sempre qui, siamo food blogger di vecchio stampo e meno male dobbiamo esserne fieri

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  32. "Una volta si costruivano i prodotti editoriali per soddisfare i lettori oggi si costruiscono prodotti editoriali solo per soddisfare i marchi."
    Queste sono le parole più vere che io abbia mai sentito! Si dovrebbe avere rispetto dei lettori e non solo del proprio portafoglio. Capisco che non si possa vivere di aria fritta, ma c'è un limite a tutto.

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  33. Gunther mi hai fatto davvero sorridere! :D
    hai colto in pieno la descrizione della foodblogger farlocca! ahahahahh
    Ho visto la puntata e ho anche pensato che non diceva nulla di nuovo e nulla di strano, solo che non hanno approfondito l'argomento e non hanno parlato del vero foodblogger, ma solo di quello che faceva comodo a loro.
    Se ne parlerà ancora e di sicuro ci sarà gente che non capirà che fanno i "veri" foodblogger, ma alla fine qualcuno che vuole farlo con passione e amore continuerà anche con queste premesse!
    Grandeeee! Ci rileggiamo presto, aspetto altre interpretazioni dei foodblogger moderni :D
    Fedora

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    1. Grazie fedora
      Questo è stato un post un po di rabbia, ma diremo altre cose divertenti spero

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  34. Ciao Gunther! In effetti credo di aver iniziato il blog nello stesso periodo in cui tu hai creato il tuo... muovevo i primi passi e ogni commento mi dava un po' di nuova energia per continuare. Resisto sul web ancora nel 2017 perchè amo cucinare, motivo per cui non ho il gel sulle unghie;-) ci ho provato, giuro! Ma al secondo ritocco ho gettato la spugna... e ho ripreso quella vera per ripulire la mia cucina dopo la pubblicazione di un post. Come sai bene, si crea un inferno;-) Il tuo post mi ha fatto sorridere e la sua lunghezza non mi ha fatto desistere dal continuare a leggerne ogni sua riga. Sinceramente non avrei saputo commentare meglio di come hai fatto. Sui fatti concreti e sulle ipotesi esilaranti delle supermodelle fashionist foodblogger. Mi sono divertita e naturalmente condividerò il tuo egregio lavoro. Complimenti per il tuo blog, sempre una miniera di contenuti, indispensabili. Un abbraccio! Roby

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    1. Ragazzi grazie siete sempre molto gentili, un abbraccio

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  35. Gentile Günther, la premessa è d'obbligo: lavoro nella comunicazione, sono una giornalista, ho da poco aperto un blog che racconta di cucina. Fatta la premessa, ho aperto il blog come reazione alla puntata, proprio perché ho imparato tanto (almeno dal 2005) da chi ha usato la rete per condividere la propria conoscenza e cultura. Artemisia, Eugenia, Stefano, tu....per me siete affidabili, credibili fonti veritiere (per un giornalista non esiste gemma più preziosa) proprio perché non fate di questa attività una finestra promozionale. Non scrivete con il SEO in testa - basta avere un minimo di occhio per capire chi lo fa senza grazia - non mettete link a prodotti a ogni passo. Dite anche se qualcosa non vi è venuto. Se scegliete una bella foto, è per il puro piacere estetico, ed è grazia, non superfluo. Quindi, grazie.

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    1. Grazie, chi ha dimestichezza con pagine web lo comprende subito in effetti, ma non tutti hanno questa conoscenza.

      I miei auguri anche se non se sia sia un buona idea per una professionista aprire un blog

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  36. D'accordo con te, purtroppo. Anch'io non mi sento minimamente rappresentata dalla puntata di Report.
    Grazie dell'articolo.
    Tiziana

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