martedì 11 settembre 2012

I disturbi dell'alimentazione e del peso possono dipendere dal tipo di lavoro? Causa o fattore di rischio?

Daniela T. I disturbi dell'alimentazione e del peso possono dipendere dal tipo di lavoro che si fa?
Andrea S. : C'è una relazione tra i disturbi del comportamento alimentare e alcuni settori del mondo del lavoro?
Giovanna O.: C'è una relazione tra peluccamento e tipo di lavoro?

Si, non so se ci sono studi in merito ma preferisco parlare della mia esperienza personale dal mio punto d' osservazione. Teniamo conto che il mondo del lavoro, fa parte dei fattori ambientali che influenzano la dieta, il dispendio energetico, l'attività fisica e i fattori sociali legati all'alimentazione.
Ho notato negli anni una relazione bi direzionale tra i soggetti che avevano una certa predisposizione ai disturbi dell'alimentazione a cercarsi un lavoro in un certo settore piuttosto che un altro, il lavoro chiaramente influenza diversi ambiti della persona, dal senso di autostima alla salute.

DCA e comportamenti scorretti
Farei però una differenza tra lavori che inducono a un comportamento scorretto e i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) come Anoressia, Bulimia, Iperfagia perché sono due cose diverse anche se la a prima vista è facile confonderle.
I primi sono dei comportamenti scorretti che è molto facile correggere da soli o con l'aiuto di un professionista, i DCA sono invece patologie e ci sono solo percorsi terapeutici che aiutano a gestire al meglio la malattia, dove l'ambiente di lavoro può essere più un fattore ambientale a rischio piuttosto che una causa.

I disturbi del comportamento alimentare DCA riguardano circa il 4% della popolazione, anche se secondo molti in realtà si pensa che siano 8% perché non tutti ricorrono a una struttura o un medico. La comunicazione in questi anni ci ha fatto pensare che sia un problema solo femminile ed adolescenziale, no è vero riguarda sia uomini che donne e anche persone mature dopo i 40 anni.

Settore: Moda, Stampa, Spettacolo, Alimentare 
Per tanti anni i DCA sono state considerate patologie legate al mondo della moda, tutti ricordano la foto del fotografo Oliviero Toscani della modella anoressica, in parte è vero ma non riguarda solo le modelle ma un po' tutte le persone che lavorano nel settore della moda dove l'immagine ma sopratutto la magrezza ha un forte valore simbolico, dalla commessa nel negozio all'amministratore delegato dell'azienda. Altro ambito di lavoro sono le redazione dei giornali, non solo quelli di moda.

C'è  forte pressione sul peso nel mondo dello spettacolo, dalle ballerine del Teatro alla Scala ai personaggi della televisione, si pensi alle cantanti liriche chi non ricorda Maria Callas, che dovette dimagrire molti chili per interpretare una malata di leucemia. Oppure ricordo di una regola di un noto locale parigino dove le ballerine possono oscillare il loro peso di soli due chili, che non è un problema quando hai 18 anni ma con il tempo il corpo si trasforma e quel limite di peso diventa inaccettabile, il rischio è la perdita del lavoro. Sono delle esperienze molto forti, vivere in restrizione alimentare, lascia dei segni nell'animo e nel fisico di molti artisti.
Tutti questi ambiti chiaramente sono una forte pressione sull' immagine è purtroppo estremamente facile in taluni soggetti che si possono sviluppare in seguito alla difficoltà del controllo del peso dei DCA.

Un altro settore è quello alimentare vedere e avere a che fare il cibo per tante ore consecutive, cosi soggetti a rischio sono più esposti alla vista dei cibi e hanno più stimoli alimentari. Io stesso per un anno ho collaborato per un associazione di viticoltori tra presentazione, fiere e degustazioni in un anno avevo messo su dieci chili. Come anche ho conosciuto soggetti che accettavano lavori in ambito alimentare per dimostrare a se stessi quanto erano forti e capaci di resistere agli stimoli alimentari e al cibo, ahimè senza molta fortuna.

Situazioni che possono indurre a comportamenti scorretti che nel tempo possono indurre a Disturbi del Peso e dell'Alimentazione
Ma se usciamo fuori da questi ambiti il risultato non migliora ci sono altri settori e altri mestieri a rischio, in quel caso i DCA sono molto più rari nonostante tutto però creano problemi  a più persone i comportamenti scorretti che ripetuti in un periodo più lungo, possono dare problemi di salute e dare luogo sopratutto a problemi del peso e dell' obesità.


Svolgere più funzioni
Nell'80%  del mondo del lavoro è composto da aziende molto piccole, dove gli incarichi di lavoro sono multipli, di conseguenze bisogna avere diverse mansioni, questo vuole dire più imcombenze e più tempo, non è raro in molte persone saltare la pausa pranzo per rispondere alle aspettative dell' aziendaquesto determina poi una sorta di continuo mangiare tanti piccole cose tutte il pomeriggio, e cosi si mangia più del necessario spesso snack dolci o salati.

Lavorare da soli
Oggi il mondo del lavoro si è modificato, spesso le aziende si servono di consulenti esterni, che lavorano spesso a casa e da soli, cosi come anche alcuni call center dove molte persone lavorano da casa con il pc. Questo aumenta la sedentarietà, neanche c'è il percorso per recarsi al posto di lavoro, il cibo diventa un compagno, un amico, qualcosa che ci aiuta a darci uno stimolo in più per il lavoro, specie quando questo è monotono e poco stimolante.

Lavorare la notte
Lavorare la notte, modifica il proprio ritmo biologico, si vive sospesi tra due mondi quello della luce e quello della notte, non ci sono solo i metronotte, panettieri, forze dell'ordine, medici, infermieri, taxisti, portieri, il cibo diventa un modo come un altro per darsi energia, per darsi una carica, per non fare arrivare il sonno.

Lavori ad alto livello di stress
Ci sono professioni in cui la pressione è più forte per avere risultati e professioni in cui l'attenzione deve essere al 100%, bisogna essere pronti sempre a nuove situazioni che si sviluppano velocemente, come gli agenti di borsa, agenti di commercio, responsabili eventi, personale degli uffici commerciali o uffici vendite, redazioni giornali, questo aumenta molto lo stress e di conseguenza la facilità di avere bisogno di momenti di break con qualcosa di dolce o salato.

La mancanza di tempo e spazio per il pasto i lavoratori di serie D
Un giorno mi trovavo "casualmente" in Ospedale, vado in portineria verso mezzogiorno e mi sono ritrovato con un mucchio di gente che mangiava, c'era un party? Erano pazienti? No. Erano i lavoratori di serie D, perché ci sono i lavoratori di serie A che vanno al ristorante rimborsato dall'azienda, i lavoratori di serie B che hanno diritto alla mensa e i lavoratori si serie C con i buoni pasto da spendere al Bar dell'Ospedale e poi i lavoratori di serie D, senza contratto o con contratti di collaborazione che non hanno diritto a nulla, nemmeno ad un luogo per mangiare un pasto.
Non è positivo averlo visto in un Ospedale Pubblico che dovrebbe salvaguardare la salute di tutti e la prevenzione dell'Obesità, non è positivo da nessuna altra parte la pausa pranzo dovrebbe essere un diritto per tutti collaboratori, non assunti compresi.
Un conto quando si è studenti un conto quando si è lavoratori effettivi.

Aperitivo dopo lavoro
Il lavoro è anche socialità, voglia di stare insiene, andiamo a bere qualcosa? Dall'occasione unica all'abitudine il passo è breve, bevande alcoliche e snack molto calorici e salati per favorire il consumo di più bicchieri, spesso in una pausa aperitivo ci sono più calorie che in un pasto, ma quello che è deleterio è la ricchezza di zuccheri e grassi tra bevande e buffet.


La cause dei comportamti scorretti e dello snaking
Peluccamento e snaking, non dipendono solo dal tipi di lavoro, ci possono essere altri fattori che ci spingono a questo tipo di comportamento, possono essere delle concause anche se non sono molto noti e spesso poco indagati.

Una dieta ipocalorica non equilibrata (fai da te o non personalizzata)
Un problema di regolazione di zuccheri nel sangue
Un problema alla tiroide non diagnosticato
Un allergia non diagnosticata
Un disequilibrio chimico del cervello (vi ricordate la serotonina e perchè le donne hanno più voglia di dolci rispetto agli uomini?)
Un disequilibrio ormonale 
Una proliferazione intestinale da lievito
Una carenza di acidi grassi essenziali

Esistono anche altre cause ma per il momento mi fermo altrimenti vi tedio, ne riparleremo in seguito, in particolare sia del disequilibrio ormonale (quando parleremo di menopausa) che del disequilibrio chimico nel cervello (quando parleremo di nuovo d'amminoacidi e alzheimer).

Sintesi: Si, ci sono alcuni tipi di lavori e mansioni che possono influenzare il nostro rapporto con il cibo, anche se personalmente trovo molto difficile dire se il Disturbo del peso sia il risultato di questi comportamenti o più che altro sono dei fattori a rischio che ne possono favorire lo sviluppo. 
Sono più orientato a considerarli fattori di rischio ambientale, che non è detto che si traducano in Disturbi del Comportamento Alimentari in quanto ci possono essere altri fattori.   
Da quello che io ho osservato è che c'è in alcuni soggetti una predispozione a essere più influenzati e sensibili rispetto ad altri, su cui alcune professioni esercitano una specie d'attrazione fatale.
Tutti i fattori da me elencati però non possono essere presi come delle motivazioni per fare causa sul lavoro, per lo meno al momento non c'è alcun precedente in merito.

Aggiornamento 16/09/12
Dai commenti e dalle  email ricevute abbiamo individuato altre due categorie a rischio che per lavoro si occupano d'alimentazione:
- I professionisti della salute, dai medici alle dietiste che si occupano di DCA, ahimè molti hanno notato che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, dal mio punto di vista chi ha un DCA non può fare la terapia a chi ha un DCA, è un problema di etica che nessuno affronta, attenzione a tutte le varie associazioni e al professionista al quale vi rivolgete.
- I food blogger ma in genere tutti quelli che si occupano sui media di alimentazione, avere la passione per la gastronomia è un conto soffrire di un disturbo dell'alimentazione è un altra cosa. Diciamo che i food blogger più che altro sono più sovrappeso, fare da mangiare e stare a contatto con il cibo tutti i giorni è un rischio che corrono volentieri inoltre stanno molto al PC e questo aumento la sedentarietà, quindi un po' meno PC, più gite e movimento all'aria aperta senza rinunciare alla passione.

51 commenti:

  1. Bellissimo post davvero.Mi sento di includere un pò della mia esperienza.Fin da giovane,essendo single e senza figli dormivo le mie 8 ore,facevo sport e riuscivo a tenere sempre il mio peso.Da quando mi sono sposata,e ho avuto un bimbo,nonostante sia ingrassata pochissimo in gravidanza,quel pò che ho messo non sono più riuscita a perderlo.Vuoi perchè sono 2 anni che la notte non dormo più,a causa che il bimbo non ha mai fatto una notte intera?Secondo me è dovuto anche a questo,il sonno è fondamentale.

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  2. Quant'è vero! Bellissimo post, aspetto il prossimo :-) bacioni!

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  3. @annarè
    Si se il ciclo del sonno e disturbato si mangia di più senza accorgersi, si modifica il metabolismo è problema che hanno anche molte persone che lavorano la notte.
    Dai ancora poco e diventerà grande, quantoi sacrifici che si fanno per i bimbi :-)

    zonzolando
    Grazie, so che molti aspettano quello sulla menopausa è in preparazione

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  4. Questo post è molto interessante e ti dirò, l'ho letto con molto piacere.. credo che, come dici, le cause siano molteplici: un po' psicologiche o di predisposizione, un po' credo dovute a fattori esterni/ambientali.. come può essere l'occupazione che si svolge, o il tipo di vita che si è costretti a fare: i DCA sono terribili e, vista l'importanza di un'alimentazione equilibrata all'interno della vita di un individuo, credo che sia necessario trovare un equilibrio sostenibile, come anche.. fondamentale, credo che il posto di lavoro dovrebbe sempre lasciare spazio alla salute: quei lavoratori di 'serie D' mi hanno davvero fatto molta tristezza. Hai davvero ragione: è assurdo, specie in un Ospedale!! Baci

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  5. BEllissimo Post Gunther, davvero.A parte i lavori "a rischio",credo che quando il cibo diventa un succedaneo di qualcosa d'altro o lo strumento per coprire uno stato d'animo o un disagio, qui scatta il vero problema.L'autocontrolloa volte casca quando si è deboli...
    Un abbraccio!

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  6. complimenti azzecchi sempre post che mi lasciano a bocca aperta per la realta' buon inizio settimana

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  7. @grazie ely
    per aluni non facile trovare un euilibrio ma ci devono provare

    @saretta
    Si, in questo caso ho voluto privilegiare la motivazione del tipo di lavoro, le cause sono molte più, quando si è bedoli aucontrollo salta in alcune situazioni a rischio più facili, grazie

    @ giovanna
    Grazie, buon inizio settimana anche a te

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  8. Sempre molto interessanti i tuoi post!
    Io lavoro a contatto con il pubblico nell'ambito dello spettacolo e anche se sono bambini, sono molto attenti all'immagine che gli trasmetti. Puoi non essere una bellezza, ma guai se sei trasandata (peso, trucco, abbigliamento)
    E' la dura legge dello spettacolo!
    :DDDDDDD

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  9. Credo che la serenità sia alla base di una buona alimentazione.
    Quando si è stressati si finisce per cedere a tentazioni non del tutto salutari.
    Io ne so qualcosa e quando le giornate sono davvero difficili vado alla macchinetta e mi "consolo".
    Fortunatamente in genere preferisco arrivare a casa e preparare una buona torta! :)

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  10. Io ho messo su 8 kili due anni fa studiando per un concorso pubblico disumano, che poi ho vinto. Adesso ho un lavoro fisso, ma l'ho pagato con il fisico. Per il momento ho smaltito, senza dieta", solo 6 kili. L'è dura...

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  11. Ciao Gunther, ho letto con grande interesse questo tuo post. Ti devo ringraziare, perchè mi hai fatto molto riflettere su quanto complesse siano le connessioni tra come viviamo e come ci poniamo di fronte al cibo. Molte volte, almeno nella mia esperienza, non siamo consapevoli di quanto alcuni comportamenti alla lunga possano danneggiare la nostra salute e la qualità della vita. A presto, Antonella.

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  12. L'ho sempre detto io che il lavoro fa male!!! E ho sempre lavorato nel settore alimentare...Però non mi posso lamentare, son stata un po' fortunata e un po' saggia...ma mai abbastanza! Ciao, buona settimana

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  13. Mi sono letta questo post interessantissimo!!
    Grazie
    Buona giornata Anna

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  14. Ciao carissimo..
    ti ringrazio per essere passato a salutarmi.
    Anche per me è un piacere...
    ti auguro una bella settimana.
    Grazie per i tuoi preziosi consigli.
    Buona serata.
    Inco

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  15. Tutto scritto e spiegato alla perfezione, grazie Gunther! Ora ti dico anche la mia esperienza: io ahimè sono ingrassata 5 kg da quando sono diventata blogger:)... e ora come la mettiamo?!Ciao Gunther, buna serata!

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  16. Mi è piaciuto molto il tuo post, tratti diversi aspetti davvero molto bene e con quel pizzico di critica che non guasta...come sul fatto che la pausa pranzo dovrebbe essere un diritto per tutti.

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  17. si molto interessante e si sa che lo stress incide anche in questo.
    ciao :)

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  18. da quando ho il blog sono ingrassata, non riesco più a dimagrire come un tempo nemmeno se mi metto d'impegno, faccio una fatica incredibile, mi sa che il post sulla menopausa me lo leggerò con tanto interesse, sob...

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  19. Ho letto tutto il tuo post. Io aggiungerei anche i foodblogger tra le categorie a rischio di ingrassare... Difficile non cadere nella tentazione di preparare questo o quel manicaretto... Però ci si può provare. Ho anche scoperto di essere un lavoratore di serie D e questo mi preoccupa assai. Fortuna vuole che oramai ho l'abitudine da anni di prepararmi un piatto portato da casa e genuino per non mangiare nei fast food o al bar. Un piatto comodo da trasportare con il coperchio, per una giusta porzione... Posso dire che in ufficio riesco a mangiare sano...nonostante la serie D, poi la sera mi prende sempre una smania... disturbo compulsivo??? Un abbraccio!!

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  20. si le motivazioni sono tante. E' un 'po anche un problema moderno. Molto interessante questo post-documentario!

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  21. L'argomento è molto complesso e tu l'hai saputo delineare molto bene!
    La serie di concause è certamente scatenante, ma poi, come hai detto anche tu, bisogna vedere anche vedere qual'è la capacità di ognuno reagire allo stress, alle aspettative proprie e degli altri. Insomma fattori genetici, ambientali e psicologici complicano molto la faccenda.
    Ma secondo me il lavoro conta eccome, conta molto se ci dà o meno soddisfazioni, se si fa il lavoro che ci piace e non da ultimo conta anche quando il lavoro non c'è. Si può anche ingrassare anche senza un lavoro.
    Buona serata

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  22. E' un post interessante e che sicuramente fa riflettere... certo è che il luogo di lavoro influenza sicuramente la nostra vita e non solo per quanto riguarda l'alimentazione.

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  23. sto leggendo un libro sulla comunicazione e anche certi modi di parlare fanno ingrassare.. davvero strano.. concordo peimnamente sotto esame mangio di brutto e velocemente! è proprio vero

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  24. @ely grazie non solo la magrezza ma anche essere molto curati, che stress

    @babe
    non sono molti i modi di battere lo stress in ufficio, c'è solo la macchinetta lo comprendo

    @marta
    si lo stress ingrassa, dai però mancano solo 2 kg, complimenti per il concorso

    @antonella
    grazie volevo fare riflettere su alcune abitudini

    @Paola bacci, grazie

    @mari e fiorella
    mi hai fatto molto ridere, il lavoro fa male... dai no magari qualche solo qualche aspetto negativo he he he

    @Anna
    Grazie anna

    @inco
    grazie buona settimana anche a te

    @Emily
    Bisogna trovare un equilibrio, tra passione blog e salute, postare tutti i giorni io non sono daccordo, una o due volte alla settimana è più plausibile, fate porzioni più piccole, ho visto persone postare per sette giorni consecutive torte, diventa difficile poi consumarle, io sono fortunato ho 4 figli dalle bocche voraci, ma magari si è soli o in due diventa più difficile, regalatele potrebbe essere una soluzione per evitare di consumare troppo

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  25. @nel cuore dei sapori
    si mi ha colpito molto la pausa pranzo

    @mari_angela, ben tornata
    si lo stress incide molto

    @Chiara giglio
    Con il passare del tempo si riduce il consumo di calorie, si ha bisogno di meno calorie e non siamo ancora abituati a ridurre il cibo.
    Dovremi imparare a fare porzioni più piccole e ai muoverci di più, pubblicherò qualcosa in merito lo sto preparando, grazie

    @Francesca
    Grazie sei molto gentile

    @Elly
    e che distribuimo male durante il giorno i pasti, poi subentra la sera un certo relax che avvicina alla voglia id qualcosa di buono, ne parlerò a preve prometto, proprio sul disquilibrio e amminoacidi, prometto

    @Alida
    si hai detto bene è un male moderno, spero di parlarne di nuovo presto

    @clara, benvenuta
    hai ragione mi sono concentrato troppo su chi il lavoro ce l'ha e non ho pensato a chi il lavoro non c'è l'ha è che è stressato d aquesto problema
    come sempre i commenti migliorano sempre quello che io scrivo

    @lolle,
    grazie come sempre buona settimana

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  26. @vale, mi sono dimenticato di te, imperdonabile
    stress da esami ma so che sei bravissima e sei sempre molto documentata
    spiegheremo un po anche come combattere questo tipo di stress, ciao a presto

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  27. E" beLlo leggere i tuoi post perche' sono molto interessanti. Ciaio

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  28. Come sempre un post ricchissimo.
    Nella mia esperienza
    quando volevo essere ballerina tersicorea (leggi classica) praticamente mi nutrivo d'aria, ma erao anche giovane e con u metabolismo a prova di abbuffat, poi il lavoro di ufficio stressato mi ha fatto prendere un bel po' di kili con un'alimentazione da paura, adesso lavoro da casa ma sono piú saggia, solo un pochetto ma almeno non aumento di peso...
    Insomma il lavoro e come lo si gestisce conta e tanto

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  29. Eh si in effetti credo ci sia un minimo di correlazione tra il lavoro e l alimentazione...ovvio...io mi sono ritrovata con 4 kg in piu da quando sono stata costretta ad un part time a causa della crisi, ed ho deciso di aprire il blog di ricette....che dici? Sarà meglio iscriversi in palestra....al piu presto vero?

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  30. Caro Gunther,
    ancora una volta un articolo che illumina - informando con correttezza e completezza - un lato "oscuro" del nostro rapporto con il cibo. I disturbi alimentari sono una vera epidemia. Non entro nel merito del loro rapporto con la tipologia di attività lavorativa (anche se concordo con te sul fatto che esista). Mi limito però ad osservare che una corretta educazione alimentare, impartita fin da bambini, può fungere da baluardo contro comportamenti che derivano anche da un'abissale ignoranza. Ci sono cibi sani e gustosi che si possono preparare a casa senza troppa fatica, semplicemente organizzandosi un po', e possono essere consumati a scuola o al lavoro: si mangia meglio, si sta meglio, e spesso si spende anche meno. Come foodblogger, la mia soddisfazione più grande è riuscire a semplificare le ricette, per renderle accessibili a tutti. Quando osservo cosa c'è dentro certi carrelli al supermercato, mi dico che far tornare la gente a cucinare in casa, con semplicità e privilegiando aimenti sani e di qualità, è la sfida che dobbiamo vincere.
    Come sempre felice di trovarti dalla stessa parte della barricata, ti saluto e ti ringrazio per questo bel post,

    Sabrine

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  31. Interessante quest'articolo, soprattutto la parte legata ai DCA veri e propri e all'ambito lavorativo. Posso aggiungere una postilla personale? Le dietiste. Mi sono resa conto che tante ragazze che si iscrivono a Dietistica hanno un passato problematico con il cibo, o sviluppano ossessioni durante gli anni di università. Non credo che questo sia un difetto se poi ne escono e usano l'esperienza per sviluppare una maggiore empatia e comprensione del paziente, ma quando invece non ne escono e oltretutto vogliono lavorare a stretto contatto con pazienti DCA la questione si fa molto spinosa...
    In questo caso il DCA non viene sviluppato dall'ambiente lavorativo, ma è uno dei motivi che spingono verso quella carriera. Hai mai avuto esperienze di questo tipo?

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  32. Ciao Gunter, finalmente la pausa pranzo (ehehehe) mi regala un attimo di calma per leggermi questo bel post. L'ennesimo inteerssante e ben fatto che trovo qua. Mi è piaciuta la tua analisi partendo dalla tipologia di lavoro svolto. Io lavoro in una redazione e mi porto spesso la classica "schiscetta" (voce fuori dal coro rispetto a tanti "colleghi/e"...della serie...che orrore portarsi il cibo...). Cucino la sera, preparo porzioni abbondanti e il giorno dopo ho il pranzo pronto. Sono d'accordo con quanto ho letto nei commenti qui sopra: la cultura alimentare è una sconosciuta ai più. E i disturbi alimentari, con una corretta informazione, sarebbero meno preoccupanti. Ha fatto sorridere anche me il commento sui "rischi" da foodblogger! è verissimo!!!
    :-)
    un saluto caro
    simo

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  33. Very interesting article ! :D What about some people , especially those models who said that " Oh ! I have such a high metabolism that I can eat eat anything I want and not gain weight ! " lol

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  34. Sono d'accordo!!!!!! Alla base deve esserci una corretta educazione alimentare, poi certamente alcuni lavori possono "indurre in tentazione", più di altri.
    Hai trattato questo argomento come sempre, con molta attenzione!!!
    ...è sempre un piacere leggere i tuoi articoli!!
    Un abbraccio e felice serata!!!!

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  35. @ giovanna
    grazie sei molto gentile

    @glu.fri
    imparare a gestile il peso è importante, ci vuole tempo, noi food glober siamo un po a rischio chilo in più

    @artu
    he he he basta muoversi un po' a me la palestre fanno venire la noia e vado in bici perchè mi diverte ma anche camminare un ora al giorno almeno aiuta, il alternativa il nuoto, il ballo

    @Sabrine d'aubergine
    sabrine sono io che ringrazio te, l'educazione è importante, io cerco di fare ai miei figli quello che i miei non hanno fatto con me
    sicuramente preparasi un cibo di qualità aiuta molto, si può benissimo apprezzare il gusto senza avere necessariamte un problema è bene dirlo

    @arianna
    ti voglio così grande osservatrice, complimenti
    Come no? Non solo le dietiste anche le dottoresse specialiste in scienze dell'alimentazione io non l'ho scritto per non creare polemica, ma è vero.
    Qualche anno fa per lavoro sono entrato in contatto con un associazione di medici che curano solo i DCA molto famosa, ebbeno più del 60% dei suoi membri aveva problemi di DCA, secondo me un conto se tu avevi un problema e lo hai superato può essere utile, ma non puoi gestire un malato che ha il tuo stesso problema, è difficile perchè i DCA sono più complessi, occorre una conocenza multidisciplinare e una grande tempra, credimi.

    per esempio le anoressiche quando vengono in contatto fra di loro si rafforzano, si potenziono hanno bisogno di un aiuto esterno più equilibrato.

    Per la scelta del lavoro, alla base deve esserci un minimo di interesse nell'alimentazione e nella nutrizione non è detto necessariamnete un problema ma purtroppo questi casi li ho davanti anche tutti i giorni

    persone che all'ora di pranzo scompaiono, escogitano anche dei piccoli trucci, il classico quello delle caramella ogni tanto, potrei raccontare mille aneddoti

    grazie dell'osservazione, parlerei per ore, come sempre dico i commenti sono meglio del mio testo

    @Albero della carambola
    fai benissimo a prepararti il pranzo da casa, con quello che vedo in giro nei locali a mezzogiorno
    é un rischio che noi foodblogger sappiamo affrontare

    @Anne
    Thank for your comment, we have often heard these words, I hope you understand the full post, thank you so much

    @lory
    grazie dell'attenzione un abbraccio forte

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  36. Ciao Gunther, oggi sei stato nominato nel mio post... spero non ti dispiaccia! E' una provocazione a ritrovarti più spesso su Ricette vagabonde!! Buona giornata.

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  37. ciao Gunther,
    passo per caso da te proprio oggi che parlo di un mio problemino di relazione legato al peso e trovo questo tuo interessantissimo articolo.
    Dovresti prendere in considerazione anche i food blogger ora...
    un abbraccio
    Anna

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  38. molto interessante questo post mi piace non sapevo molte cose

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  39. finalmente torno a rileggerti con molto interesse, mi riprometto di rileggere questo articolo perchè è davvero degno di approfondimento. Grazie come sempre e a rileggerti presto

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  40. Grazie Gunther per la risposta! Hai perfettamente ragione: una dottoressa non si può curare DCA quando è la prima a soffrirne. Anche perché in almeno un paio di casi ho notato una cosa abbastanza raccapricciante: la dietista che nutre risentimento nei confronti della paziente perché più magra/più brava di lei a digiunare. Così prende in mano la propria professione come se fosse un coltello, e fa ulteriormente male alla povera sventurata di turno. Assurdo, davvero. E molto triste...

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  41. Quante cose scopro e imparo passando da te..Grazie!!
    un abbraccio

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  42. Che io sappia non c'è una correlazione diretta tra disturbi alimentari e tipo di lavoro. Ognuno ha le sue caratteristiche e risponde in maniera soggettiva.

    Ci sono però studi che correlano positivamente i disturbi alimentari con lo stress (lavorativo, familiare, sportivo etc). Gastriti, ulcere, inappetenza o abbuffate, spasmi sono solo alcuni dei sintomi di un'esposizione prolungata a fattori di stress che influenzano il nostro modo di mangiare.

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  43. @ elly, grazie ho anche il post sei stata molto gentile, tornerò a fare ricette è una questione di impegno, tre anni fa' sono rimasto solo e quindi gli impegni con 4 figli si sono molti triplicati

    @anna the nice
    ho mamma mia quanti outing, si un po' i foodblogger hanno questo fissazione un po' del cibo, ma è anche data dalla passione
    io più che un centro per dca per food blogger aprire un bel posto dove fare attività fisica insieme con allegria, ci farò un post su food blogger e cibo, un abbraccio

    @elena, grazie

    @fabio pasticcio, è sempre un piacere avere tue nuove

    @arianna
    grazie, sono daccordo con te al 100%

    @enza, grazie

    @masterofcook
    sicuramente lo stress incide in molti casi, nei DCA forse questa si abbina con pressioni sociali, familiari e anche personali che innescono un certo tipo di reazione non solo fisica ma anche psicologica

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  44. bellissimo post, tutte queste notizie non le sapevo e tante mi saranno molto utili, grazie, un abbraccio SILVIA

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  45. Hei vaan...!
    Makoisia ovat tekemäsi resepti-piiraat.
    Kaloreista tulisi minun pitää huolta.
    Ikää tulee - painoa tulee...
    Vielä on pysytellyt kohtuuden rajoissa.
    Terveisin Eko
    Suomi/Lapland/Kuusamo

    Kiitos vierailusta 'Eko-Jorinoihin'...
    Tervetuloa uudelleen...

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  46. I fattori che condizionano il nostro modo di alimentarci sono sicuramente molteplici...ma forse è proprio l'attività che svolgiamo a condizionarci di più! E non è giusto sicuramente lasciare ad una circostanza esterna a noi la possibilità di imporci uno stile di vita!
    Post interessantissimo!
    Un abbraccio!

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  47. ottimo Articolo,
    tralascio qui le mie esperienze personali ... ho un passato con disagio alimentare purtroppo, al limit dell'anoressia pesavo circa 42 chili
    adesso mi trovo con qualche chilo in più dovuto al mio ingresso in menopausa e me faccio un cruccio "leggero"
    sto attentissima all'alimentazione dei miei cari, ma purtroppo io sono una lavoratrice di serie D che mangia seduta sulle cassette dell'acqua ^_^ un panino ed un estathè, male mooolto male
    sempre bravissim e sempre attento a risvegliare la nostra attenzione con argomenti attuali e interessanti

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  48. Sempre interessanti i tuoi post!
    Ci sono molti fattori che fanno ingrassare, oltre al tipo di lavoro etc. è certo che in primis c'è una predisposizione e le cattive abitudini che inducono il nostro metabolismo a cambiamenti repentini "stress"
    Non è facile mantenere un buon equilibrio alimentare e fisico.
    Un abbraccio
    Dana et Dana

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  49. Interessantissimo post caro Günther, hai affrontato un problema che mi perseguita da sempre!

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