“Cimabue Cimabue fai una cosa e ne sbagli due” qualcuno che ha la mia età sicuramente lo ricorda, lo spot più amato a cavallo degli anni ’60 e anni ’70 da tutti i bambini anche se pubblicizzava un amaro, elisir di lunga vita.
È la cosa che mi è venuta in mente quando ho letto questa notizia dagli Stati Uniti, della partnership tra il gruppo Heinz e Coca Cola, per un nuovo progetto Plant Bottle, un packaging ecologico che da giugno contraddistinguerà le bottiglie di Heinz, che saranno fatte grazie al riciclo delle bottiglie della Coca Cola.
Questa partnership è un esempio di come le aziende stanno lavorando per far progredire le tecnologie per venire incontro alle aspettative dei consumatori per l’ambiente e la salute del pianeta.
Il progetto mira ad una minore dipendenza dalle risorse non rinnovabili, le Plant Bottle sono già in circolazione con il marchio Coca Cola, hanno aspetto e funzioni proprio come la plastica PET tradizionale, ma rimane completamente riciclabile. L'unica differenza è che il 30 per cento del materiale ha origine vegetale prodotto con un processo innovativo che trasforma gli zuccheri naturali presenti nelle piante in una componente chiave per la plastica PET.
Il nuovo Packaging sarà identificato da un logo speciale e permetterà secondo il comunicato stampa al gruppo Heinz di ridurre le emissioni di gas serra, rifiuti solidi, consumo di acqua e consumi energetici di almeno il 20 per cento entro il 2015.
Nel solo 2010, l'uso di questo packaging ha eliminato l'equivalente di quasi 30.000 tonnellate di anidride carbonica, pari a circa 60.000 barili di petrolio Plant Bottle si può trovare in nove mercati tra cui Canada, Messico, Cile, Brasile, Giappone, Danimarca, Svezia, Norvegia e Stati Uniti. La Coca-Cola Company prevede di espandere a più di una dozzina di nuovi mercati nel 2011.
I consumatori saranno in grado di identificare le nuove bottiglie da Heinz un'etichetta che cita de: "Indovina cosa è fatta la mia bottiglia ". Ora Coca Cola si attende anche che altre aziende siano disponibili ad entrare in partnership con lei.
L’invio di questo comunicato stampa ha immediatamente generato alla borsa di Chigago, quella delle materie prime alimentari un incremento del prezzo dello zucchero che già nell’ultimo anno era raddoppiato, ma cosa c’entra lo zucchero? La pianta da cui si ricava l’etanolo per produrre le Plant Bottle è la canna da zucchero che arriva dal Brasile, il settore dello zucchero è da almeno un anno in grave carenza proprio per utilizzo diverso della pianta (etanolo sia come carburante che come materia prima industriale alternativa), questa notizia ha gettato benzina su un incendio, innestando nuove speculazioni.
La politica verde delle due aziende, si traduce in un aumento di prezzo generalizzato, rischia così di venire pagata da tutti i consumatori volontari e involontari, consumatori involontari coloro che consumeranno prodotti con zucchero il cui prezzo aumenterà e coloro che invece acquisteranno a un prezzo maggiore le bottiglie sia di Coca cola che di ketchup Heinz. Il rischio è che questa nuova economia verde rischia di fare rimanere al verde solo i consumatori.
I risparmi in termine di Co2 e di barili di petrolio ingrasserà i conti di qualcun a scapito di altri, al di là del fatto economico pensiamo all’ambiente a quanta canna da zucchero bisognerà coltivare e quindi foresta amazzonica bruciare per rispondere alla domanda delle due “intelligenti” compagnie americane? Non ci potrebbero essere delle alternative? Sembra che manchino in questo progetto le valutazioni di alternative.
Un modo originale di fare Economia Verde e soprattutto di grande responsabilità sociale sono due anni che i prezzi delle materie prime grazie alle speculazione finanziarie si innalzano, paesi dalle economie vacillanti sull'orlo del baratro e della insurrezzione, questa comunicazione è stato come buttarci il petrolio sopra!
Io alle casualità non ci credo ma nello stesso tempo mi chiedo se la salvaguardia del pianeta e dell'ambiente passa attraverso questo metodo?
È la cosa che mi è venuta in mente quando ho letto questa notizia dagli Stati Uniti, della partnership tra il gruppo Heinz e Coca Cola, per un nuovo progetto Plant Bottle, un packaging ecologico che da giugno contraddistinguerà le bottiglie di Heinz, che saranno fatte grazie al riciclo delle bottiglie della Coca Cola.
Questa partnership è un esempio di come le aziende stanno lavorando per far progredire le tecnologie per venire incontro alle aspettative dei consumatori per l’ambiente e la salute del pianeta.
Il progetto mira ad una minore dipendenza dalle risorse non rinnovabili, le Plant Bottle sono già in circolazione con il marchio Coca Cola, hanno aspetto e funzioni proprio come la plastica PET tradizionale, ma rimane completamente riciclabile. L'unica differenza è che il 30 per cento del materiale ha origine vegetale prodotto con un processo innovativo che trasforma gli zuccheri naturali presenti nelle piante in una componente chiave per la plastica PET.
Il nuovo Packaging sarà identificato da un logo speciale e permetterà secondo il comunicato stampa al gruppo Heinz di ridurre le emissioni di gas serra, rifiuti solidi, consumo di acqua e consumi energetici di almeno il 20 per cento entro il 2015.
Nel solo 2010, l'uso di questo packaging ha eliminato l'equivalente di quasi 30.000 tonnellate di anidride carbonica, pari a circa 60.000 barili di petrolio Plant Bottle si può trovare in nove mercati tra cui Canada, Messico, Cile, Brasile, Giappone, Danimarca, Svezia, Norvegia e Stati Uniti. La Coca-Cola Company prevede di espandere a più di una dozzina di nuovi mercati nel 2011.
I consumatori saranno in grado di identificare le nuove bottiglie da Heinz un'etichetta che cita de: "Indovina cosa è fatta la mia bottiglia ". Ora Coca Cola si attende anche che altre aziende siano disponibili ad entrare in partnership con lei.
L’invio di questo comunicato stampa ha immediatamente generato alla borsa di Chigago, quella delle materie prime alimentari un incremento del prezzo dello zucchero che già nell’ultimo anno era raddoppiato, ma cosa c’entra lo zucchero? La pianta da cui si ricava l’etanolo per produrre le Plant Bottle è la canna da zucchero che arriva dal Brasile, il settore dello zucchero è da almeno un anno in grave carenza proprio per utilizzo diverso della pianta (etanolo sia come carburante che come materia prima industriale alternativa), questa notizia ha gettato benzina su un incendio, innestando nuove speculazioni.
La politica verde delle due aziende, si traduce in un aumento di prezzo generalizzato, rischia così di venire pagata da tutti i consumatori volontari e involontari, consumatori involontari coloro che consumeranno prodotti con zucchero il cui prezzo aumenterà e coloro che invece acquisteranno a un prezzo maggiore le bottiglie sia di Coca cola che di ketchup Heinz. Il rischio è che questa nuova economia verde rischia di fare rimanere al verde solo i consumatori.
I risparmi in termine di Co2 e di barili di petrolio ingrasserà i conti di qualcun a scapito di altri, al di là del fatto economico pensiamo all’ambiente a quanta canna da zucchero bisognerà coltivare e quindi foresta amazzonica bruciare per rispondere alla domanda delle due “intelligenti” compagnie americane? Non ci potrebbero essere delle alternative? Sembra che manchino in questo progetto le valutazioni di alternative.
Un modo originale di fare Economia Verde e soprattutto di grande responsabilità sociale sono due anni che i prezzi delle materie prime grazie alle speculazione finanziarie si innalzano, paesi dalle economie vacillanti sull'orlo del baratro e della insurrezzione, questa comunicazione è stato come buttarci il petrolio sopra!
Io alle casualità non ci credo ma nello stesso tempo mi chiedo se la salvaguardia del pianeta e dell'ambiente passa attraverso questo metodo?
Dopo la polemica per il colorante al caramello non ci voleva questa altra notizia per Coca Cola
"Cimabue Cimabue fai una cosa ne sbagli due"
Post Correllati: Speculazione finanziaria sullo Zucchero, Speculazione finanziaria sui cereali, speculazione finanziaria sul cacao
Alla casualita' non credo nemmeno io, men che meno al presunto spirito ecologista dei due furboni di cui sopra...
RispondiEliminano comment...
RispondiEliminalia
ci sono tante variabili da considerare, non ci si può fermare alla superficie delle cose quando si tratta di multinazionali del genere, bravo Gunther!
RispondiEliminaMa come si fa fidarsi di queste due mega compagnie? certamente fanno solo i loro interessi mascherandoli dietro le innovazione che apparentemente usano meno risorse di un certo tipo ma sicuramente ne usano di altro tipo al momento invisibile, ma che saltera' fuori al piu' presto. Mi piace la tua associazione con Cimabue, ma quanto duravano questi caroselli? sembra un tempo lunghissimo . . . bravo Gunther facci sapere!
RispondiEliminagunther sei troppo buono questi due qua non sono mica cimabue, ma il gatto e la volpe....è una canzone di bennato, quello sono questi due!!!
RispondiEliminaNemmeno io posso astenermi dall'essere maliziosa, figuriamoci con due colossi simili...
RispondiEliminaSono molto scettica difronte a queste presunte scelte naturalistiche. credo piuttosto sia l'ultima moda per aumentare le vendite, giocare (e guadagnare) cioé sullo spirito ecologico che si stà piano paino sviluppando tra i consumatori.
RispondiEliminaabbiamo preso troppe mazzate tra capo e collo per fidarci ancora...
RispondiEliminaquesta gente lavora per il loro portafoglio mica per il nostro beneamato pianeta,teniamolo a mente...
Mio caro Gunther, potrei fidarmi soltanto del simpaticissimo frate Cimabue!! Un abbraccio
RispondiEliminaAh ecco, mi pareva troppo bello per essere vero. leggevo con una certa sorpresa tutta questa voglia di ridurre le emissioni per il rispetto dell'ambiente da parte del colosso Coca Cola.
RispondiEliminaEh, alla fine invece è sempre la solita storia. Tutto risponde alle solite logiche di mercato.....
Come si fa a credere che qualcuno rinunci a qualcosa per il bene comune?
Non ci crede più nessuno.
Ecco, almeno cimabue mi ha fatto sorridere. E certo che me lo ricordo!
Un bacio
Sempre grazie per tutte le informazioni che ci dai e per la tua precisione. Sei molto chiaro
RispondiEliminacimabue me lo ricordo eccome!!! per il resto credo sia solo una strategia di marketing...l'attenzione all'ecologia fa business e quindi si fa ...tutto il resto che dichiarano è fuffa!
RispondiEliminabuona serata
Cimabue me lo ricordo benissimo!
RispondiEliminaCoca Cola e Heinz uniti per salvare il pianeta?
vabbé che siamo a carnevale, ma chi pensano di abbindolare?
Un sistema per ridurre le bottiglie c'è: non comprare più la Cocacola! e farsi il ketchup in casa!
Drastico ma efficace!
Un'utopia vero?
Quando si parla di ecologia, il mio scetticismo è globale. E non perchè non sia interessata alla salute ed a futuro del nostro pianeta, ma perchè le volte in cui ho dovuto constatare che si tratta di un paravento per perseguire lucri personali sono state di gran lunga superiori a quelle in cui si è lavorato per progetti che andavano nella direzione giusta. "non comprare" è, ovviamente, la parola d'ordine, ma penso che per il mercato statunitense sia impossibile arrivare a tanto...Sbaglio, o una dei figli di Heinz era la moglie di qualche candidato alla Casa Bianca, qualche anno fa? Di sicuro, era stata una campagna elettorale finanziata dala ketchup, anche se la marca mi sfugge...
RispondiEliminaGrazie per il Cimabue (oh, se me lo ricordo!!) e buona giornata
Ale
che pirla che sei :-)), la somiglianza tra il presidente della coca cola e cimabue è impressionante, sembrano due gocce d'acqua, ma come hai fatto?
RispondiEliminaNon ti ho visto a Biofach
Vinitaly vieni?
Strano che ci siano dietro degli interessi diversi...non l'avrei mai detto!!!!Buuuuuuu!!!!Un baciotto!
RispondiEliminaEcco, sì, l'analisi è lucidissima. E haimè non fa che sottolineare sempre più la stessa domanda : come riusciremo a sopravvivere in un pianeta governato da tanti Cimabue, tutti uniti per un unico sommo bene (il loro tornaconto economico di oggi e non il futuro dei loro-nostri figli)? Cosa pensi a proposito, Gunther, riuscirà l'umanità ad esprimere qualcosa di meglio in termini socio-politici perchè venga data voce alle idee rivoluzionarie di tanti uomini e donne con la testa sulle spalle piena di buoni pensieri e speranze ? Intanto un abbraccio, pieno di buoni pensieri e di speranze
RispondiEliminaConcordo con quello che scrive Lo, è puro marketing, nient'altro.
RispondiEliminaAltro che interesse ecologico, questo è interesse per riempire il portafogli!Cimabue forse era un po sbadato ,questi invece sono solo furbetti! Ciao.
RispondiEliminaCarissimo, le immagini sono di Ischia, grazie della visita, un abbraccio
RispondiEliminaMolto divertente l'accostamento Cimabue finanza-bio d'assalto che altro non è che un modo pulito per coprire operazioni finanziare appunto di cui i più sono all'oscuro e dove le buone intenzioni si fermano al momento pubblicitario per poi rivelarsi con un side-effect veramente disastroso :(
RispondiEliminaCome sempre apprezzabile e condivisibile la tua analisi non priva di spunti e riflessioni sulle cosidette "operazioni di facciata" :) i cui costi ricadono sempre sull'utente finale vuoi che sia in un modo o nell'altro...
Condisci il tutto con una scarsissima coscienza ecologica, parlo in generale, che si ha nei paesi emergenti, storditi dai consumi (parlo di quel qui a Sud) e ti ritrovi con un disastro ecologico e sociale da rimpiangere il petrolio....
RispondiEliminaPS: mi sono commossa con Cimabue.....
Mi sembrava troooppo bello per essere vero. . . Siamo maliziosi?!?!
RispondiEliminaAlla fine chi ci perde e sempre il consumatore chi sa come mai... la penso come Eli la soluzione è non acquistare più questi prodotti,tenendo anche conto che la cola fa male,e dell'altro se ne può fare benissimo a meno...
RispondiEliminaOoooh Cimabue, era fantastico!!!
RispondiEliminaGrazie per averlo postato :-D
Almeno Cimabue ne sbagliava solo due, qui non so a che numero ci si possa fermare...
Un bacione!!!