sabato 21 giugno 2008

Obesità il parere di Xavier Leverve

Durante la presentazione di un libro a Parigi, ho incontrato Xavier Leverve, considerato uno dei ricercatori più interessanti dell’INRA, il pubblico ha posto delle domande e lui ha risposto, ho deciso di riportare domande e risposte , perché contribuiscono in qualche modo a riflettere sul il tema dell’obesità e in particolare a tutti quei prodotti nuovi che arrivano sul mercato con meno grassi, meno zucchero e meno sale e alla loro utilità in termine di prevenzione dell'obesità.

Quali alimenti dovranno essere promossi per la salute e quali dovreanno essere vietati in futuro?
La questione non è in questi termini. Il meccanismo dell’alimentazione è piuttosto complesso, al di la del marketing delle aziende e dei continui messaggi per un alimentazione diversa, non è cosi facile mangiare con meno grassi e con un gusto meno dolce e meno salato. Come tutti i comportamenti importanti per la sopravvivenza della specie, il comportamento alimentare presenta dei forti contrasti. Non si può negare che siamo portati verso i cibi dolci, grassi e salati, perché penso che sono biologicamente necessari.

Quindi che cosa si può fare nella lotta contro l'obesità?
L'obesità che stiamo vedendo ora è un fenomeno senza precedenti nella storia dell'umanità, ma la fase abbondante di cibo non spiega tutto. I cambiamenti globali nel nostro stile di vita hanno un impatto anche sul sovrappeso, il problema va visto nella sua interezza perché riguarda sia le nostre energie spese (trasporti, riscaldamento) che il nostro modo di alimentarci.

Pertanto, il nostro comportamento cambierà?
Credo che non dobbiamo separare quello che mettiamo nel piatto dal nostro ambiente. Un alimento come il lardo o il guanciale giudicato negativo per la salute, ma se si mangia tre o quattro volte l'anno, non intacca assolutamente la nostra salute mentre per assurdo invece il pane che è un cibo quotidiano può essere più pericoloso perché richiama altri alimenti come (formaggio, salumi, ecc) . In generale, non mi piace questa modalità di classificare cibi buoni o cibi cattivi, demonizzando alcuni e santificandone altri, dipenda da tanti fattori, quantita, qualità, contesto, dobbiamo mettere qualsiasi alimento nel rapporto tra salute e la nutrizione e dargli un contesto più ampio. Il modo migliore per bruciare grassi, non è privarsi dei grassi, ma di bruciarli con una prolungata contrazione muscolare, in altre parole un’ attività fisica. Soprattutto fare movimento, cambia completamente il rapporto tra il cibo e la nostra salute. Viviamo in una società che si muove verso la comodità, quindi a un ridotto consumo d’energie, mentre la nostra alimentazione ha subito un evoluzione diversa, pertanto bisogna trovare un equilibrio e porre l’attenzione sia sul movimento fisico che su proprio modo di alimentarsi.

Per esempio?
Nella nostra attuale visione della società di oggi, è caratterizzata dall’ aumento del tempo libero e la riduzione del tempo di lavoro, bisogna che si educhi all’uso ragionevole del tempo libero, che ci siano maggiori impianti sportivi in città a titolo gratuito, se vogliamo riconciliare l’alimentazione e la salute, dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra visione della società. E non solo trovare il cosiddetto "metodo" o rimuovere un po 'di grasso.

Come si può fare per dare a tutti la possibilità di mangiare "cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, visto l'andamento dei prezzi?
Arricchire la dieta di frutta e verdura è certamente utile, ma questi prodotti sono sempre più costosi. Per superare questo limite economico, si dovrebbe tornare al consumo stagionale. Prima della globalizzazione, abbiamo mangiato ciò che c’era vicino a noi, le mele e le pere in inverno, altri frutti in primavera. Per essere sani, il nostro corpo non ha bisogno di consumare tutto in ogni momento: lui sa come memorizzare gli elementi di cui ha bisogno. Inoltre, le verdure hanno le stesse proprietà sia fresche congelati o in scatola. Se l'industria alimentare riescono a rendere i loro prodotti gustosi come fresco, ovviamente senza ricorrere a sostanze nocive, ma con maggiore tecnologia questa catena verrà interrotta.

Nel secolo della globalizzazione, tutto il pianeta sarà a dieta?
Probabilmente si. L’obesità apparve prima negli Stati Uniti, poi in Europa ora in Asia . Con l'eccezione della Corea del Sud e Giappone (dove il cibo è molto poco grasso), la maggior parte dei paesi, stanno modificando la loro dieta. Quando il tenore di vita di una civiltà cresce, si inizia sempre da mangiare di più. Così in Cina, non c'è più chic di oggi che offrire un bicchiere di latte da bere ... Il problema è che gli asiatici hanno una tradizione di mangiare 24 ore su 24 e in una situazione d’abbondanza, c’è il rischio di un forte incremento dell’obesità.

Come si evolverà il nostro rapporto con il cibo?
Se il piacere di mangiare si sta rivelando troppo dannoso per la nostra salute, dobbiamo gradualmente tornare alla ragione, e spostare altrove il nostro piacere Oggi, il nostro ambiente e la scarsa qualità di alcuni alimenti contribuiscono a fare di noi malati. Ma scommetto che ci adegueremo spontaneamente in un altro modo di alimentarsi più equilibrato ... Come le persone hanno fatto tutto il tempo! I Inuit mangiavano solo proteine animali e grassi, e pochissimo frutta e verdura. Mentre nelle regioni povere in Asia, mangiano solo riso, verdure e mai proteine animali ! e le loro società sono durate millenni .Ciò dimostra la capacità della nostra alimentazione di trovare un compromesso tra le esigenze metaboliche e ambiente nel corso dei secoli.

E la nozione di piacere, cosa succederà?
Mangiare sano ed equilibrato e non impedirà il gusto di volta in volta da un bicchiere di cognac o un piatto raffinato!

11 commenti:

  1. sposo le ultime sue righe, con simpatia buona domenica

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  2. Caro Fuks ci allieti con le tue informazioni.... ciao a presto.

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  3. interessantissimo, come sempre! caro gunther, ma quando vai a fare la spesa, hai mai sbirciato nei carrelli degli altri? a volte c'è da rabbrividire!
    io ho due alieni: il maschio di 16 anni e la femmina di 11 anni e rispetto ai loro amici sono magri, e ti posso assicurare che mangiano, eccome! certo,fanno sport, ma sicuramente il merito è anche di una dieta equilibrata! un grosso saluto! sei forte!

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  4. o di una mamma che non si è mai angosciata se non hanno finito tutta la pappa.
    mamma gunther che argomento spinoso.
    primo perchè sarebbe da domandarsi se sia più sana una fettina di guanciale o un bastoncino di pesce surgelato sia pure cotto al forno.
    secondo perchè l'educazione alimentare inizia nella culla e purtroppo troppe sono le madri che si angosciano e si disperano perchè il pupo non ha finito la sua pappa.
    terzo perchè l'alimentazione appartiene allo status sociale ed è stratificata esattamente allo stesso modo.
    ad esempio, io abito in una zona residenziale mediamente benestante, i bambini della scuola che frequentano le mie figlie sono tutti mediamente normopeso tendenti al magro, tutti o quasi fanno qualche sport e cominciano da piccolissimi.
    i bambini della scuola elementare vicino al mio lavoro, in un quartiere romano popolare, sono mediamente sovrappeso.
    comunque vorrei fare un appunto a questa persona.
    la stagionalità in relazione ai prezzi sta diventando una chimera.

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  5. vorrei rispondere a enza: anche io abito in un quartiere residenziale, ma non è vero che i ragazzi sono tendenti al magro! come esempio ti posso portare quello di due bambine che abitano nel mio stesso palazzo e la maggiore è in classe con mia figlia, ebbene è abbondantemente in sovrappeso! e la più piccola segue le orme! per quanto riguarda lo status sociale non mi sembra neanche questo il caso,e ancora in classe di mia figlia ti posso assicurare che ci sono figli/e di genitori benestanti e laureati che hanno esattamente lo stesso problema, e non sono certo in minoranza, anzi! io abito in una città di mare, dove il culto del corpo e l'abbronzatura sono "essenziali" ma indubbiamente l' obesità si fa vedere anche qui! io torno a dire che dipende tantissimo dall'alimentazione. la vita è sempre più frenetica ed è più veloce cucinare una busta di pasta precotta che fare due spaghetti con una "pummarola" fresca!

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  6. io mi riferivo ad un discorso più generico legato ad un campione leggermente più rappresentativo.
    Se dovessi riferirimi al particolare del mio palazzo potrei dirti che su 7 bambini da 1 anno a 7 anni nessuno è sovrappeso.
    poi potremmo stratificare diversamente-
    io provengo da una città di mare siciliana nemmeno tanto piccola.
    ebbene lì il proverbio è che la carne fa bella la gatta e quindi il sovrappeso la fa da padrone.
    Inoltre l'educazione alimentare è anche figlia dell'informazione e la stratificazione sociale ha questo senso.
    tanto è vero che (dato anche il mio lavoro) ho visto più bastoncini di pesce fritti in certe zone piuttosto che in altre.
    il vero goal secondo me è la fruibilità delle attrezzature sportive.
    La distribuzione di queste strutture e la qualità.
    oltre che l'informazione nelle classi e alle famiglie.

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  7. seguo con molto interesse il vostro dibattito, io penso che l 'obesità come tutte le malattie non fa distinzione di classe sociale, in teoria dove maggiore il reddito c'è abbandanza di cibo, dove c'è poco reddito meno cibo, nella nostra società è vero il contrario chi è più ricco, può scegliere la sua alimentazione e comprare più prodotti freschi. Il problema obesità l'abbiamo anche in Alto adige sia di bambini che di adulti e da noi è indipendente dal reddito, ho visto bambini che mangiano 24 ore su 24.

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  8. mamma degli alieni io opoto per la pasta con la pummarola è vero anche quello che dice enza, bisogna rendere usufruibili le strutture sportive per tutti se costa 1500 euro all'anno l'iscrizione in palestra, è un costo da single non per famiglie

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  9. oh mamma! abbiamo aperto un dibattito nel blog di gunther! sicuramente il costo della palestra non è da sottovalutare, carissimo come la piscina! i miei alieni fanno atletica e la situazione per quanto riguarda il costo è assai migliore. e poi ho la fortuna di abitare in una città dove la sera si puo correre, camminare, fare ginnastica sul mare, e non sono pochi i bimbi in bici che seguono il babbo che corre! qui da me non è tanto vero il proverbio della gatta, ma purtroppo vuoi per male informazione o chissà che altro, ci sono tanti adolescenti sovrappeso, e in costume sul mare vedo certe ragazzine di 14/18 anni che sono veramente cicciottelle, con in mano coca-cola e patatine fritte...se l'educazione alimentare non inizia precocemente ci ritroveremo una società di obesi! anzi, ci siamo già! un saluto a tutti!

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  10. bello questo dibattito e costruttivo.
    leggendo i commenti e quanto riportato da gunther si rivela un quadro dalle mille sfaccettature che è alquanto difficile analizzare il fenomeno in termini sociologici senza essere comunque incompleti.
    e bello anche il fatto che la diversità di opinioni sfoci in una discussione assolutamente pacata.

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  11. Sono molto contento del dibattito perchè aiuta tutti a capire, ogniuno ha rappresentato la realtà che conosce ed è bene che sia cosi, sono diverse perchè sono diversi gli ambiti e le osservazioni sono tutte corrette. Anche io non condivido in pieno quando detto dal professore che nel frattanto è divenuto presidente di questo istituto di ricerca scientifico, in particolare sui costi delle verdura che oramai la vendono a cm come il nastro delle federe. Obesità mi dispiace non solo per la salute ma anche perchè secondo me influisce sull'umore e sulla autostima, vorrei cercare di fornire degli stimoli al cambiamento verso un alimentazione semplice,buona e sana e un attiivtà fisica da pratica semplicemente, invio a tutti un ringraziamento per la discussione e un bacio sopratutto ad @mamma degli alieni e ad @enza che ci hanno dato notevoli spunti di riflessione dallo loro esperienza.

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