Sandra M. Bologna; Sono vegana da otto anni, non so come non so perché mi sono innamorata di un ragazzo carnivoro. Stiamo insieme da due anni mi trovo molto bene con lui, ma ogni volta che andiamo a mangiare fuori è un problema, cosi per non litigare andiamo a mangiare sempre la pizza. Le abitudini alimentari quanto contano nel rapporto a due? Si può avere un futuro, anche se non si è compatibili a tavola?
In tutte le culture sensualità e piacere della tavola sono collegate, dalle mie parti si dice "Qui chipote a table chipote a lit", per la semplice prospettiva della condivisione del piacere e del desiderio.
Quando la passione è travolgente, tutto il resto passa in secondo piano come le distinzioni sociali, culturali o religiose sembrano non avere alcuna importanza.
Ho conosciuto persone che in virtù di un sentimento hanno avuto la capacità di trasformare completamente la loro vita.
Il futuro non si può conoscere ma molto dipenderà dalla comprensione reciproca, il rapporto di coppia è qualcosa che cambia e si modifica di continuo, perché le persone si evolvono, niente rimane immutato e richiede una forte dose d'elasticità e d'adattamento per andare sempre d'accordo.
Non sarà facile ma nulla è facile anche quando ci sono le stesse abitudini.
Non sarà facile ma nulla è facile anche quando ci sono le stesse abitudini.
Domenica scorsa sono stato invitato a prendere un aperitivo in un bar di un albergo a Lugano, incontro per caso un mio concittadino Luigi.
L.Ha visto per caso mia moglie?
G.No, non mi sembra (oh mio dio vuoi vedere che è venuto a cercare donnine allegre!)
L.Io vengo tutte le Domenica Pomeriggio in questo bar per l'aperitivo, sa perché?
G No (Dio non lo voglio sapere)
L.Vede è l’unico posto, dove posso mangiare würstel, a casa mia moglie da dieci anni è vegana e non posso più mangiare carne, divento matto, ma questo è uno dei pochi posti in cui per l'aperitivo mettono würstel.
G: Certo capisco.
Intanto con molta discrezione mangia tutto il grande piatto con würstel e scompare, torna il barista mi guarda male, mi viene spontaneo dire "non li ho mangiati io, sono vegetariano" il barista risponde " dicono tutti cosi"
L.Ha visto per caso mia moglie?
G.No, non mi sembra (oh mio dio vuoi vedere che è venuto a cercare donnine allegre!)
L.Io vengo tutte le Domenica Pomeriggio in questo bar per l'aperitivo, sa perché?
G No (Dio non lo voglio sapere)
L.Vede è l’unico posto, dove posso mangiare würstel, a casa mia moglie da dieci anni è vegana e non posso più mangiare carne, divento matto, ma questo è uno dei pochi posti in cui per l'aperitivo mettono würstel.
G: Certo capisco.
Intanto con molta discrezione mangia tutto il grande piatto con würstel e scompare, torna il barista mi guarda male, mi viene spontaneo dire "non li ho mangiati io, sono vegetariano" il barista risponde " dicono tutti cosi"
L'altra sera involontariamente sull'autobus ho sentito una discussione di due amiche.
Amica 1: Guarda io non ne posso più di mio marito, eravamo al matrimonio di sua sorella, continuava a rimandare indietro i piatti con la carne. Ma Dio bono, dillo ai tuoi che sei vegetariano, perché devo saperlo solo io?
Amica 2: Non ti racconto il mio, tutte le sere legumi, se non sono ceci, sono fagioli, se non sono fagioli sono lenticchie, sono talmente gonfia che se mi butto dalla finestra resto sospesa in aria, la notte poi sembra sempre di stare dentro a una tempesta.
Amore e abitudini a tavola sono divenute argomento dell'aperitivo all'interno del bar.
Ada: Mio marito non mangia nè pesce, né frutta e nemmeno verdura per me che sono pescetariana è una vera tortura.
Antonio: La mia compagna non mangia il rognone, non mangia la polenta, non mangia il gorgonzola, non c'è nulla che le piace di quello che piace a me, mangerebbe solo insalata.
Samuel: Io odio il coriandolo e l'aglio, mia moglie è libanese lo metterebbe dappertutto.
Rebecca: Io e mio marito abbiamo trovato la soluzione abbiamo due cucine, ognuno si fa da mangiare per conto proprio, ma ceniamo insieme nella stessa tavola.
Tomas: Io arrivo dalle Antille Olandesi mentre mia moglie è inglese e vegetariana, in realtà il problema è solo la sera quando mangiamo insieme, lei con l'insalata ed io con le puntine di maiale speziate e piccanti, si possono condividere i pasti, ma gli prepariamo in momenti diversi, andare a mangiare fuori è un compromesso favorevole una volta all'uno e una volta all'altro.
Andrea: Io ho il morbo di Chron, quando ho conosciuto la mia compagna, le ho nascosto la mia patologia, avevo paura che non mi avrebbe accettato, devo seguire un regime alimentare rigido. Le precedenti esperienze di convivenza sono fallite perché non riuscivano ad accettare di convivere con una persona con questa malattia.
Le abitudini alimentari dividono o uniscono la coppia?
Come abbiamo visto tante coppie hanno abitudini alimentari diverse. Una volta la tavola era un luogo d'unione, ci si metteva a tavola per condividere un momento di piacevolezza. Oggi la maggior parte delle persone segue una dieta personalizzata (senza glutine, senza carne, senza latte, senza uova, senza burro, senza pesce) a volte c'è un motivo di salute, a volte c'è un motivo etico, a volte ci sono cause più futili.
Tu Günther come fai a preparare la cena a casa?
Siccome non ho otto cucine, non me lo posso permettere, perché vuole dire otto cucine da pulire! Decido io cosa mangiare in democrazia, bisogna trovare quel piatto che possa accontentare tutti o per lo meno la maggior parte.
Sono quasi tutti maggiorenni quindi chi vuole può mettersi ai fornelli e prepararsi qualcosa, il problema è che non la fa nessuno!
Quando guardo la televisione, mi commuovo, tutta quella gente che vuole fare da mangiare, a casa mia nessuno tutti aspettano seduti con le gambe sotto il tavolo, il piatto pronto!
La fortuna e non avere persone con patologie serie, quindi ci si adatta, al momento visto i bambini piccoli e gli anziani, andiamo più di polpette e purè, prevale lo spirito comunitario d'adattamento senza però dimenticare le scelte di gusto personali.
Le affinità elettive
Vorrei fare vedere un altro punto di vista, le differenze sono importanti perché ci aiutano ad andare oltre i nostri limiti e pregiudizi, l'amore stimola a conoscere cose nuove arricchisce il nostro orizzonte culturale e sociale. Senza saperlo le differenze possono essere solo apparenze, noi non ne siamo coscienti il nostro cervello sceglie per noi quelle persone con cui troviamo più affinità elettive.
Essere diversi ma con affinità elettive comuni. Si è una coppia anche per la capacità di parlarsi, confrontarsi, condividere interessi e passioni ed essere in grado di poterne discuterne, entro un certo limite con rispetto dell'uno e dell'altro si intende.
Nel tuo caso carissima lettrice inconsapevolmente vi siete scelti entrambi, avete entrambi qualcosa in comune che forse ancora dovete scoprire, che va oltre l'intesa sessuale e le differenze dei gusti a tavola.
In qualche modo state cercando dei compromessi per stare insieme per soddisfare l'uno e l'altro e questo per una relazione è un buon inizio..
In qualche modo state cercando dei compromessi per stare insieme per soddisfare l'uno e l'altro e questo per una relazione è un buon inizio..
Si sbaglia quando si impone all'altro di condividere le proprie scelte, magari diventa vegano anche lui ma sarà lui a sceglierlo. Inevitabilmente ci s’influenzerà ma non si perde qualcosa si acquista una maggiore complessità.
La cosa più bella è quando uno viene incontro all'altro, in quel momento inizia il rapporto vero e proprio.
Se qualcuna o qualcuno ha qualcosa d'aggiungere è il benvenuto ....
Se qualcuna o qualcuno ha qualcosa d'aggiungere è il benvenuto ....
Molto interessante e divertente il tuo articolo, mi fa sorridere leggere delle coppie e le loro reazioni al cibo nei confronti dei propri mariti/mogli... chissà se anche il mio compagno si lamenta del fatto che non mangia mai la carne! a me non lo fa pesare comunque! :-)
RispondiEliminaIn effetti credo che l'alimentazione sia una cosa che può far aprire qualche crepa che però secondo me deve essere presente già a monte. La differenza la fa il fatto che ognuno abbia voglia di venire incontro alle esigenze dell'altro. Se non hai voglia di fare questo, allora vuol dire che la c'è qualcosa che non va che non è solo legato al cibo.
RispondiEliminaDirei che non è facile cucinare piatti diversi ogni volta che si deve mangiare, pur essendo una cosa piacevole nel farla. Spesso per via del tempo che sembra che vola non ci si riesce a fare il tutto, perciò trovo molto complicata una vita divisa al tavolo. A casa mia non tutti amano il pesce e già mi sembra faticoso, figuriamoci non mangiare più pietanze. Ma non posso passare oltre le scelte di coloro che le fanno, se riescono a riconciliare con i propri cari.
RispondiEliminaE' proprio difficile conciliare gusti ed esigenze diverse...ma se ci sono anche seri motivi di salute lo si deve fare per forza! Nel mio caso cucino cose poco elaborate e quasi del tutto scondite, poi a tavola gli altri aggiungono quello che manca; ogni tanto però per gli altri cucino anche piatti che io non posso mangiare, ma solo ogni tanto eh...
RispondiEliminaBuona serata!!
Carmen
Ciao Gunter, penso che diversità uniscono, non dividono...è tutta questione di intelligenza e di apprezzaro lo scambio che è arrichimento. PS, anche a casa mia aspettano tutti con le gambe sotto il tavolo....cane Argo compreso....Un caro saluto
RispondiEliminavenirsi incontro è la migliore delle intese, sono d'accordo con te...
RispondiEliminati dico solo che in casa io sono la mangiona e la golosa. mio marito segue un'alimentazione corretta da qualche anno oramai, evita maiale, grassi, burro ecc. mio figlio meno di lui ogni tanto il suo troiaino lo mangia ma va in palestra e hanno tutti e due un fisico invidiabile.
RispondiEliminaio no...! mi piace mangiare, sono golosa, ma ti dirò se a volte quando si va fuori (ma non sempre) mio marito mi fà prendere lo "gnocco" cioè arrabbiare, sembra di essere con una donna non con un uomo...
però dall altra parte mi sto adeguando cerco di cucinare leggero e sano e ogni volta scopro che possono venire lo stesso piatti golosi ed appetitosi..anzi è quasi una sfida ogni volta
quindi ne vale di salute anche per me!
ciao a presto e buon we
Molto divertente il tuo articolo, oltre che ricco di spunti. Secondo me andarsi incontro è la soluzione migliore. Io e mio marito non abbiamo gli stessi gusti a tavola, io vivrei di verdure, lui riesce a mangiarne volentieri solo alcuni tipi. Quando ci siamo messi insieme (ormai una vita fa) mangiava solo patate e insalata di una sola qualità. Con il tempo ha imparato ad apprezzare molte varietà di verdure ma ci sono ancora alcune cose di cui non vuole nemmeno sentire l'odore. Parlo della famiglia dei cavoli e di quasi tutti i legumi. Io ho deciso che posso accontentarmi, visto che all'inizio non ne mangiava proprio nessuna. Quindi mi faccio lo stesso cavoli & C.. o fagioli e ceci ma a lui preparo qualcosa di diverso. Non è tanto complicato, lui basta che gli prepari una bella bistecca o un piatto di affettati e formaggi ed è contento lo stesso. Ecco, noi ci siamo venuti incontro ... e andiamo d'amore e d'accordo a tavola e ovunque ;)
RispondiEliminase il problema è la salute non discuto mi adatto e cucino, ma sicuramente il venirsi incontro è la cosa migliore. buon we
RispondiEliminaMolto divertente e molto profondo questo post, mio caro. Il fatto è che in alcuni casi prevale il buon senso, in molti altri le fissazioni... chi vincerá? Un caro saluto
RispondiEliminaScinderei anche scelte consapevoli dalle intolleranze. Capisco che non sia sempre facile...
RispondiEliminaio credo che là dove non ci sia affinità, non ci possa essere condivisione ed appartenenza, ciò che rende curiosi inizialmente, forse, poi si crepa e diventa un problema, separando le persone. Discorso diverso per chi ha, purtroppo, un problema di salute, non capirlo e, peggio, dargli contro, è di una cattiveria inaudita. Per il resto io credo che le diversità allontanino. E' naturale che sia così .. la storia che i diversi si attraggono per me rimane una balla colossale. Detto ciò.. a casa mia non c'è problema, i miei figli mangiano di tutto o quasi da sempre e quando uno era piccolo che odiava il pesce (ora lo mangia) non l'ho mai forzato, se un alimento non piace - non piace stop. Diverso è rimpinzare i figli con schifezze di ogni genere "purchè mangi" decido io e a loro sta benissimo cosa cucino, se sono scarsa di idee, chiedo ma mi rispondono sempre "fai tu" (tipicamente maschile) :-))
RispondiEliminaIO cucino sempre piatti diversi, adoro sperimentare nuove combinazioni di gusti... e fortunatamente in famiglia tutti apprezzano e tutti sono buone forchette (altrimenti sarei rovinata, addio blog!)
RispondiEliminaArticolo molto divertente e riflessivo. Mi fa ridere l'idea di due o più cucine in casa, dove ognuno prepara la proprio cena per poi incontrarsi a un unico tavolo.
RispondiEliminaCiao Gunther molto divertente il tuo articolo. Beh se ci sono problemi di salute, il discorso cambia totalmente, altrimenti penso che cercare di venirsi incontro e condividere gusti inizialmente diversi sia il segreto di un'intesa ben riuscita. Questo non significa, a mio parere, che le differenze debbano essere azzerate, ma nemmeno che debbano diventare dei muri insormontabili. Come sempre, forse, un po' di buon senso è la soluzione migliore... A presto!
RispondiEliminaGrazie Gunther che con la tua leggerezza riesci ad andare sempre nel profondo ....
RispondiEliminaBuona Pasqua !!!!!
Devo dirti che mi è mancata quest'anno la rassegna delle uova di Pasqua...