In questi giorni è in corso a Londra, il Congresso della Società Europea di Cardiologia, tra le relazioni più interessanti presentate ha colto la mia attenzione quella del Prof. Saku, professore di Cardiologia presso l'Università di Fukuoka in Giappone, dove in uno studio osservazionale ha messo in relazione il consumo frequente di bibite gassate e l'insorgenza delle malattie cardiovascolari in particolare l'arresto cardiaco.
Lo studio è stato svolto in Giappone analizzando i dati di 47 prefetture del Giappone tra il 2005 e il 2011, Più le persone consumano bevande analcoliche gassate più si è riscontrata la probabilità di soffrire di un arresto cardiaco o di patologie collegate.
Al momento non è nota la causa in quanto si tratta di uno studio osservazionale, il professor Saku, ipotizza che forse potrebbe esserci forse un collegamento con l'acidità delle bevande analcoliche.
Per correttezza bisogna dire che alcun collegamento è stato invece rilevato nel consumo di altre bevande quali per esempio il tè, caffè, cioccolata, latte e il succo di frutta.
Dal mio punto di vista ci possono essere più motivazioni legate a questo dato indirettamente, la prima riguarda lo stile di vita il consumo di bevande gassate è collegamento a stili di vita poco attenti alla salute, non parliamo di una bibite ogni tanto ma di più bibite al giorno. poco movimento fisico, cattiva alimentazione, che unita ad altre abitudini come il fumo può aumentare il rischio cardiovascolare.
Chi è a rischio cardiovascolare spesso è inconsapevole del suo stile di vita, in particolare del tempo che passa e del fisico che si modifica con il passare degli anni, ci si guarda allo specchio per vedere se si è obesi non se si è in buona salute.
Sulle bibite non c'è la stessa attenzione che per gli alimenti, spesso le persone sono attentissime a non mangiare un dessert dopo pranzo ma poi bevono una lattina alla cola che contiene circa 35 g di zucchero equivalente di 7 cucchiaini da caffè.
Lo studio è stato fatto in Giappone è indicativo di quell'area geografica, tuttavia mi sento d'invitare coloro che sono a rischio cardiovascolare ma anche no di modificare le loro abitudini in particolare sul consumo di bibite gassate.
Riferimenti: Keijiro Saku and al "Carbonated drinks linked with out-of-hospital cardiac arrest of cardiac", European Society of Cardiology Congress, Londra Settembre 2015
studio sicuramente interessante ma certo saltare alle conclusioni non si può. Concordo pienamente con il fatto che le bibite gassate non fanno "paura", sono mediamente viste come acqua o poco più, in pochi sanno (o vogliono sapere) quanto zucchero c'è dentro!
RispondiEliminaun saluto e buona giornata
raffaella
Diciamo che a casa mia le bibite gassate non hanno entrata, se no, qualche volta qualche bottiglia di acqua, sopratutto di estate o per qualche preparazione !
RispondiEliminain casa abbiamo quasi totalmente eliminato le bevande gassate, sulle prime soddisfano il palato mai poi ti ritrovi con la pancia gonfia come una ranocchia, senza parlare di altri potenziali problemi che tu sottolinei come sempre con precisione ! Buona settimana
RispondiEliminaDovremmo sempre riflettere su cosa serve effettivamente all'organismo per stare bene... Interessante l'attenzione all'acidità, il mio omeopata ogni tanto mi fa prendere dei rimedi per togliere acidità perchè tante cose che mangiamo creano un base insana .... Grazie del tuo post ! ciao e buona giornata !
RispondiEliminaPenso ai tanti bambini già abituati a bere coca e bibite varie.
RispondiEliminaBlog molto interessante e non solo le solite sviolinate di convenienza , credimi.
RispondiEliminaMeno male che non bevo nessuna bibita gasata, perchè la mia famiglia ha predisposizione alle malattie vascolari..compresa io naturalmente..
.Bella informazione e io mi sono iscritta, felice di un tuo ricambio..Il mio cure starà meglio!!!!!Grazie
http://rockmusicspace.blogspot.it/
Grazie grazie ed ancora grazie amico mio ,un gran regalo per me..Vado a salvare il tuo blog..
EliminaBuon pranzo!