giovedì 10 settembre 2015

La città di New York vuole fare risaltare il contenuto di sale nei menù dei ristoranti

Notizia da New York , il consiglio di Sanità della città ha votato mercoledì, una risoluzione molto originale e discussa, ha chiesto ai ristoranti della città d'indicare nei menù, con il simbolo del salino, quali sono i piatti che possono facilmente fare oltrepassare il limite giornaliero di sodio 2,3 g.

La città di New York è la prima a muoversi in questo senso, come ha già fatto sia per i grassi trans, che per gli zuccheri nelle bevande, la città vuole togliersi la fama che negli anni si è creata di big apple, nel senso di città dalla grande abbondanza di cibo ricca di grassi, zuccheri e sale.

Se i sostenitori della salute pubblica hanno applaudito la proposta non è stata accolta in modo positivo dalle catene di ristoranti, che vedono nell'aggiunta del sale, il mark up del loro lavoro, più sale, più sete più assunzione di bibite, conti dei tavoli più alti.

Il 77% dell'assunzione di sale arriva da alimenti trasformati e dal consumo dei pasti fuori casa, solo una catena di ristorazione ha accolto la proposta del consiglio di sanità della città.


Iniziativa è interessante perché sono sempre in aumento il numero di coloro che per diverse ragione devono controllare la loro assunzione di sale giornaliera, sono un gruppo che quando deve uscire fuori ad andare a mangiare al ristorante spesso rinuncia per l'impossibilità di fare scelte adeguate alla loro salute.

Da una parte è vero che negli ultimi anni i menù dei ristoranti sono diventati dei veri e propri codici, dal simbolo del senza glutine, kosher, allergeni, vegetariani, vegani, no proteine del latte, senza zucchero, senza grassi trans, leggere i menù è diventato molto difficile ci sono tanti di quei simboli che io stesso ogni tanto faccio fatica a capire.

Bisogna evitare la confusione d'etichette e simboli che disincentiva l'attenzione del consumatore o del cliente. 

In realtà con un minimo d'organizzazione è possibile controllare il sale nei pasti perché tranne i ristoranti d'elite, che trasformano direttamente gli alimenti l'altro 90% della settore della ristorazione utilizza cibi già pronti che arrivano dall'industria, dove è più facile gestire e controllare il quantitativo di sale, parliamo di menù standardizzati e tutti uguali, indicarlo sul menù quanto supera un certo quantitativo non è un lavoro così difficile.

Ovviamente esiste la responsabilità individuale, ci sono alcuni alimenti come formaggi e salumi che aumentano decisamente il contenuto di sale nelle pietanza e io so benissimo che molti utilizzano la tecnica dello struzzo, non so quando sale c'è e cosi faccio finta di non saperlo.

La strategia dall'amministrazione di New York è corretta da una parte si responsabilizza il consumatore dall'altra il settore dell'industria, stiamo a vedere quali saranno i risultati, se le catene di ristoranti accetteranno la proposta e se come si auspica l'amministrazione, diminuiranno i ricoveri per problemi cardio vascolari nei nosocomi della città (anche se non sono solo questi i benefici di un alimentazione controllata di sale).

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6 commenti:

  1. Bisogna saper mangiare ogni cosa con cautela e non esagerare mai e questo lo si può fare molto bene dentro le mura ma fuori è difficile gestire la cosa. Beh chi sa come andrà a finire !

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  2. anche io sono molto curiosa di vedere come si muoveranno i ristoranti e quanto l'utente recepirà di questo messaggio,l'approccio al cibo sano deve iniziare in famiglia e qui ci sarebbero libri e libri da scrivere a proposito !Buon weekend

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  3. l'iniziativa è lodevole e incuriosisce la risposta del mercato, gli americani è risaputo sono abbastanza "eccessivi" nella loro dieta!
    a presto
    Alice

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  4. Cum grano salis...ma quel granum quanto grande o piccolo deve essere? Grazie per l'interessante post.

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  5. Curioso, ma non improbabile questo fatto , gli americani sono specialisti del genere..
    Anche in questo caso io lo limito moltissimo,anzi direi che il mio consumo salino è quasi azzerato...
    Buona notte Gunther e sogni d'oro

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  6. Ecco, questa cosa mi piace molto. Perchè anche chi solitamente a casa propria controlla il consumo di sale per motivi di salute, ha il diritto di godersi una bella cena al ristorante. Vedremo in quanti aderiranno e se l'iniziativa si espanderà

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