
Le allergie che compaiono inizialmente nella prima infanzia sono
le allergie alimentari come
l’allergia al latte, all’uovo, al pesce ai vari tipi
di frutta a guscio come arachidi e noci che provocano edema, choc e crisi d’asma, segni però comuni alle allergie ambientali, che in genere compaiono più tardi, con sintomi come la
rinite e
asma dovute pollini, acari della polvere, peli di animali domestici. Anche la comparsa di un
eczema può essere frequentemente associato a un' allergia alimentare, ma anche agli acari della polvere. Importante e che vi rivolgiate in caso di dubbio al vostro medico di fiducia, in questo caso al
pediatra che segue il bambino, vi aiuterà nella diagnosi e all' esclusione di altre malattie.
Cara Alessandra, non mi hai parlato di un allergia specifica quindi devo stare sul generale, quando mi inviate una domanda se riuscite ad essere più precisi sono in grado di fornire una risposta più completa.
Sulla base di alcune statistiche , è stato stimato che le allergie alimentari interessano dal
’1-2% della popolazione adulta anche se la percezione è maggiore anche perché si confonde spesso
l’allergia con l’intolleranza. L’incidenza delle allergie è più elevata tra i bambini piccoli, con una stima tra il
4 e il 8%. Fortunatamente, l’ipersensibilità verso alcuni allergeni viene superata nella seconda infanzia, quando il sistema immunitario è più forte. Per esempio le allergie infantili
all’uovo e al latte vaccino possono scomparire, anche se non sempre, le allergie alle noci, ai legumi, al pesce e ai molluschi dovremo imparare a conviverci. Oggi come abbiamo visto con
l’intolleranza al glutine, c’è una vasta offerta di prodotti, e si può avere una vita normale, non bisogna drammatizzare.
Io penso che la tua preoccupazione sia dovuta al fatte che magari in famiglia tu stessa o il tuo compagno siete allergici.
La presenza di casi in famiglia è uno dei
fattori di probabilità, per esempio se si ha un genitore allergico il rischio di sviluppare un’allergia alimentare è
due volte superiore rispetto ai neonati i cui genitori non soffrono di allergie. Nel caso in cui entrambi i genitori sono allergici, il rischio aumenta da
quattro a sei volte. Questo non deve essere vissuto come un complesso di colpa, sulle cause delle allergie esistono delle ipotesi e non molte certezze.
È solo una probabilità, possiamo dire per semplificare che si è evidenziata una “predisposizione genetica” , questo non indica che nel corso della vita per diversi situazioni ambientali e non si possa sviluppare per diversi motivi un allergia o un intolleranza senza che alcun genitore ne sia a conoscenza sono diverse le situazioni ambientali messe sotto accusa che mandano in
tilt il nostro sistema immunitario, si è parlato spesso dell' inquinamento, il cambiamento climatico, additivi alimentari, uso eccessivo degli antibiotici e dei vaccini .
Non c’è una terapia preventiva, l’accortezza o meglio la
precauzione sta nell’individuare quando un
bambino “a rischio” e con attenzione lo si tiene
lontano dagli “allergeni” affinchè non abbia un sistema immunitario più forte, in modo che l'impatto con allergene sia il meno problematico possibile, per esempio è previsto un
introduzione graduale degli alimenti nello svezzamento dai meno allergizzanti ai più allergizzanti, mentre per le cause da allergie ambientali con una buona profilassi si può ridurre l’esposizione e quindi il rischio.
Ci sono una serie di comportamenti che mirano a prevenire o meglio creare un ambiente ostile al suo sviluppo come per esempio da diversi studi si è potuto notare che più l’allattamento al seno e prolungato maggiore è la possibilità di ritardo l'esposizione agli allergeni per le allergie alimentari.
Il
fumo passivo per esempio si è dimostarto incidere negativamente, evitare di portare il bambino fuori nelle ore di traffico più intenso, piccoli comportamenti che possono giovare.
Si sono avviati alcuni percorsi di ricerca negli ultimi anni che includono modifiche della dieta dalla madre o del bambino nell’infanzia ma al momento non hanno dato dei risultati importanti, basta attenersi alle indicazioni del medico di fiducia sono più che sufficienti. Alcuni test sono stati condotti su alucni tipi di probiotici, in teoria alcuni
probiotici possono favorire la modifica della flora intestinale e
rinforzare il sistema immunitario, alcune di questi studi hanno dimostrato efficaci su un eczema ma non in molti altri casi, è difficile pertanto generalizzare e non mi sento di consigliarlo.
Rivolegersi a un centro specializzato se indicato dal Pediatra , dove ci sono dei percorsi di immunoterapia che mirano a rinforzare il sistema immunitario, per ridurre il rischio di sviluppo di nuove allergie, episodi d’asma nei bambini , esistono negli ospedali degli ottimi centri con diverse figure professionali, dall’allergologo al dietologo e al nutrizionista che in caso di allergia alimentari saprà farvi una dieta senza escludere alcun nutriente e fornire consigli di variazioni e alimenti sostitutivi.
I genitori hanno oggi la possibilità di
agire bene per ridurre al minimo l’impatto delle allergie nella vita del bambino, ovviamente siamo tutti in attesa dal mondo scientifico di buone notizie.
Sintomi frequenti di allergie alimentari
Sintomi respiratori
Congestione nasale, sternuti, asma, tosse, respiro affannoso
Sintomi cutanei
Gonfiore di labbra, gonfiore di bocca, orticaria, eruzioni cutanea, eczema prurito
Sintomi gastrointestinali
Crampi diarrea nausea vomito coliche gonfiore di stomaco
Non vanno sottovalutati nei bambini le perdite di peso, mancanza di appetito, e parametri di crescita inferiori alla media
Comportamenti da adottare per i bambini a rischio allergia ai pollini
evitare l'areazione di ambienti durante le ore più calde
usare i condizionatori d'aria
evitare viaggi in macchina con i finestrini aperti
evitare gite all'aperto in primavera
se possibile un soggiorno marino durante il periodo dei sintomi.
Comportamenti da adottare in caso di allergia al pelo e forfora di animali domestici
Se possibile allontanare l'animale a casa dei nonni oppure evitare di farlo andare nel locale dei bambini
Far lavare l'animale spesso almeno ogni mese
Ridurre al minimo nell'ambiente divani e mobili imbottiti
Lavare frequentemente fodere di divani e poltrone.
Comportamenti che possono aiutare nelle per prevenire la rinite
Fare in modo che in casa non vi siano ristagni di umidità o areare spesso i locali
Togliere dall’arredamento domestico moquettes, tappezzerie in stoffa, tappeti, tende
Esporre tutti i giorni all'aria e al sole cuscini e materassi e batterli
Per gli indumenti in lana lavarli a temperature superiori ai 60°
Nelle pulizia di casa togliere la polvere dai mobili con panno umido
Tra i giocattoli evitare i peluche o lavarli frequentemente a 60°
Vacanze meglio in montagna sopra i 1200 metri di altezza
Usare gli acaricidi
Evitare di fumare in presenza di una persona che soffre di allergia;
Evitare di uscire ore più calde e ventilate del mattino e della sera, quando i pollini vengono trasportati su e giù nell'atmosfera dalle correnti d'aria
Lavare i capelli perché possono ritenere i pollini
Entrati in casa calzare un altro paio di scarpe subito dopo essere entrati in casa:
Riporre quelle che si indossavano in un ripostiglio, si evita cosi di trasportare particelle allergizzanti nelle stanze
Eliminare, dove è possibile, tessuti e arredi che trattengono la polvere: tappeti, moquette, tendaggi
Domanda di Alessandria M.