Come Nutella di Ferrero anche Activia di Danone ci invita alla prima colazione, con una nuova formulazione, il tentativo dopo il ritiro degli heath claims dell'Efsa di dare una nuova veste ad Activia. Il momento della prima colazione sembra diventato un luogo un po' affollato da parte dei marchi, molte proposte non sempre indovinate, se queste volevano essere una risposta a tutti quei medici che riempiono la televisione e i giornali sull'importanza di una prima colazione, queste sono lontane dalle tradizioni, dalla cultura, dalle consuetudini e spesso anche dalla salute dei consumatori.
Questa nuova versione di Activia, dall' Autunno già in vendita in Inghilterra, da Gennaio in vendita in Francia, a presto anche da noi, si tratta in realtà di un adattamento al consumo a casa di un prodotto gia noto, poiché nel 2009 Danone lo aveva già proposto con il nome di Mon Activia per il canale della ristorazione collettiva, più che altro nelle prime colazioni negli alberghi low cost.
Pub TV Activia 2011
Cosa ha di nuovo Activia da versare di tanto speciale?
Più liquido più vicino al latte parzialmente scremato che allo yogurt, un latte fermentato con Bifidus con 1,7% di grassi, tanto da potere essere accostato a un latte parzialmente scremato, è disponibile "naturale" (che vorrà dire? ) oppure al sapore di vaniglia. La cosa più speciale è il prezzo inferiore al kg privo degli allegati alla salute la confezione da 950 g al costo di euro 2,05 al kg contro quello normale da euro 5,20 ai 6,00 euro al kg!
Gli aspetti più divertenti
La confezione da quasi 1 litro in tetrapack, sembra che Activia si sia spostato dalla qualità dei contenuti salutistici, che ora non può più vantare, alla quantità, un po' come quelli che sostenevano che se si allarga la circonferenza del beccuccio del dentifricio si aumenta il consumo, sembra che a Danone abbiano pensato uguale, dai 125 g ai 950 g , non avete esagerato? In futuro ci aspettano le damigiane o i fustini e fustoni da 5 kg come il detersivo? No è , non sono per nulla comode da portare dal supermercato a casa!
Altro aspetto divertente è alleanza con Kellog's, nella comunicazione si consiglia che prodotto deve essere utilizzato con i cereali guarda caso Kellog's nella confezione compare anche il marchio in bellavista, "Activia dalla consistenza ideale e unica per essere associata a frutta e cereali". Posso dire che se Activia di Danone voleva dopo il ritiro della documentazione dagli health claims dell'Efsa rifarsi un immagine più credibile e positiva avrebbe potuto scegliersi un partner un po' meno discutibile!
Ingredienti e valori nutrizionali di Activia da versareIngredienti Activia da versare alla vaniglia: Latte scremato (80,6%), latte scremato concentrato, panna, zucchero (3,4%), addensante: E 1422 (amido modificato), E 440 (pectina), E412 (gomma di guar), Bifidobacterium lattico ( bifidus ActiRegularis), aromi, coloranti: E160a (beta-carotene), E 100 (curcumina).
Per 100 g: Energia: 255 kJ o 60 kcal, proteine: 3,9 g carboidrati: 7,6 g, grassi: 1,6 g.
Ingredienti Activia da versare "naturale ": Latte scremato (85,8%), latte scremato, panna, Bifidobacterium lattico (ActiRegularis Bifidus).
Per 100 g: Energia: 209 kJ o 50 kcal, proteine: 4,2 g carboidrati: 4,4 g, grassi: 1,7 g.
Molti prodotti del marchio Activia hanno una lista ingredienti molto lunga che non depone molte a favore di uno yogurt, come anche in questo caso Activia da versare rispetto al activia classico è fatto con latte parzialmente scremato, in particolare Activia da versare alla vaniglia, dal mio punto di vista troppi addensanti, latte scremato concentrato, il poco zucchero presente viene poi bilanciato dal consiglio di aggiungere il miele nell'uso, è uno yogurt dagli ingredienti e dalla tabella nutrizionale molto "originale", personalmente non è la mia idea di yogurt.
Per i lettori allergici : Activia non è consigliabile per coloro che seguono una dieta a ridotto contenuto di colesterolo, vegani, a gli allergici al latte. Non vi sono cose degne di note in caso di altre allergie.
Co marketing operazioni difficilì, infelici e poco credibili
Per chi non si intende di economia ma anche per quelli che si intendono, Co-marketing è un progetto di due aziende che si mettono insieme per conseguire un obiettivo comune. Tuttavia spesso rimangono operazioni superficiali legate magari a qualche finanziamento, non c'è una reale coivolgimento e condivisione. Sono difficili anche quando si tratta di aziende con una buona immagine e reputazione da parte dei consumatori vedi Illy e Coca Cola, immaginate quando due aziende hanno un tasso di credibilità non alto, rischia di trasformarsi un co marketing della negatività.
Difficile fornire una spiegazione della motivazione di comarketing tra Kellog's e Danone, ma una forse c'è, si potrebbe ipotizzare che ci sia una Lobby delle aziende agroalimentari in Europa, cioè un gruppo di aziende che si unisce per diversi scopi commerciali, per comunicazione, per fare pressione sulla politica per avere delle agevolazioni. Facendo parte di quel gruppo concepiscono solo l'unirsi fra di loro, una logica di club o di clan che dir si voglia.
Il progetto di co marketing riguarda la diffusione della cultura della prima colazione, un progetto decisamente poco originale già fatto dal Mulino Bianco di Barilla, da Nutella di Ferrero e non li cito tutti. Kellog's la multinazionale dei cereali, che vorrebbe come la Coca Cola riempire le case degli italiani ma con prodotti poco vicini alla nostra tradizione, cereali spesso troppi ricchi di zuccheri. Parmalat è un azienda dalla reputazione decisamente compromessa dalle vicende note legate a Tanzi, si presenta sul mercato senza "appeal". Io ritengo che due aziende prima di fare un progetto di co marketing debbano chiedersi chi sono e che tipo di immagine hanno, se per caso non si gode per diverse ragioni di una buona immagine è bene fare un azione di marketing con qualcuno che ha un immagine positiva in modo che uno fa da traino all'altro ma in questo caso lasciatemelo dire è decisamente un' azzardo.
Gunther come sempre restituisci una foto lucida ed equilibrata di situazioni che ai più sfuggono per vari motivi. Ovviamente il grazie è per la possibilità che ci offri di non essere acquirenti disinformati :P
RispondiEliminaGunther, credo che riguardo ai claims alcune aziende abbiano già trovato il "trucco". Ad esempio, anzichè scrivere "contiene antiossidanti" indicano "contiene polifenoli" o "ricco in polifenoli". Ormai il consumatore ha imparato ad associare (bene o male) questa classe di sostenze con "benefico" in senso generale. Un po' come di re "ricco di vitamine". A questo punto chi glielo fa fare all'azienda che produce un prodotto generalista e non segmentato di impazzire per ottenere un claim da EFSA? Coca-Cola ad esempio credo che già faccia questo per alcuni prodotti e lo stesso vale per molte bibite a base di tè verde.
RispondiEliminaIl principio è quello del sale iodato: il consumatore non ha bisogno di sapere che può far bene per la tiroide, è implicito.
@gambetto,grazie sempre attento
RispondiElimina@Meristemi grazie della riflessione sempre molto ricche e pertinenti. Oramai è più facile driblare che ottenere gli health claims dell'efsa
io lo yogurt me lo faccio da sola...1 kg a settimana.
RispondiEliminalavorandolo ci faccio il formaggio spalmabile,un pò lo mangio a colazione e un pò lo metto nell'impasto del ciambellone,sempre per la colazione.
questa confezione Big non mi attira,fa molto America,sai le bottiglione da 2 lt di latte che fin da bambina mi hanno sempre impressionata? ecco,quelle.
non la trovo una confezione pratica,non mi piacciono,per i motivi che hai elencato tu,le aziende che lo producono e/o sponsorizzano.
infatti hanno proprio fatto accoppiata...ma secondo me perdente.
cosa mi piace?
quella ciotolina nell'immagine!
si,si,quella con quel verdino strano!
ecco,mi potrebbero convincere se facessero la raccolta punti per quella ^_^
ah ah ah
ecco anche io lo yogurt me lo faccio però è sempre interessante leggere le tue informazioni, sai che quando vado poi al super mi ricordo dei prodotti da te citati? e in base a quello che poi tu scrivi li prendo oppure no :-)))
RispondiEliminaciao Ely
Le confezioni troppo grandi di cose prese a piccole dosi mi fanno sempre un pò impressione. Mi ricordo anni fa la prima volta che negli USA vidi la confeizone in palstica da 5litri di latte. Non bevvi più latte fino al mio ritorno a casa.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il comarketing, non credo che le multinazionali vadano molto per il sottile andando a guardare la reputazione di ciascuna azienda sul mercato.
Detto questo, mi pare chiaro che io non sarò tra le consumatrici di questa activia da 1 litro.
Complimenti per il post Gunther
Caro Gunther, grazie per tutte queste preziose informazioni! Un abbraccio e felice giornata
RispondiEliminaNon mi avranno!Grazie per l'ennesima attenta analisi.Io intanto semino nuovi tuoi fan ;)
RispondiEliminaA me che non sono esperta in economia, mi sembra l'ennesimo tentativo disperato direi, di imbrogliare noi, consumatori.Grazie Gunther
RispondiEliminaMagari non ci sarei caduta lo stesso, ma la maxi confezione è un punto in più per non essere neanche tentata alla prova!Quando ci sono guadagni di mezzo la reputazioen credo vada a farsi benedire. Le aziende non guardano tanto per il sottile e a farne le spese è come senpre il consumatore. Grazie per le tue sempre utilissime indormazioni. Baci
RispondiEliminaUna descrizione perfetta e interessante come sempre!Io quando vado a fare la spesa sto molta attenta a ciò che metto nel carrello, per cui non mi attirano prodotti venduti a poco e in confezioni extra large, così come non mi attirano prodotti frutto di co marketing o prodotti della stessa marca riproposti in confezioni sempre diverse con il semplice scopo di dover attirare l'attenzione! Io capisco che le persone spesso si lasciano attirare dalla confezione o dalle pubblicità ( le aziende produttrici devono salvaguardare il prodotto dalla concorrenza attraverso politiche di visualizing etc) però io mi lascio attirare di più dalla parte scritta in minuscolo dell'etichetta dove c'è scritto cosa realmente il prodotto è, da dove proviene e cosa contiene quella confezione tanto bella! Che motivo c'era ( mi chiedo) di fare un progetto di Co marketing per un semplice Latte fermentato!? Danone che ha in mano il prodotto Activia già da anni e quindi già affermato sul mercato, che motivo ha di "appoggiarsi" a Parmalat?
RispondiEliminaNo questa "novità" non mi attira proprio! Meglio il mio Kefir bio che tra l'altro posso fare anche in casa da me risparmiando tempo e denaro ;)
Riescono ad inventarne sempre una più del diavolo. :)
RispondiEliminaRiesci sempre a postare utili cose, Gunther, bravo! Io come lo sai già non compro più lo yogurt perché mi prodduco il kefir che secondo me è più efficace dello yogurt. Il latte sempre fresco da un produttore a km zero.
RispondiEliminaGrazie mille:)
ormai ci stiamo americanizzando e arrivano le confezioni big anche da noi...però la qualità?! meglio informarsi...qui per esempio :-)
RispondiEliminadove stà la genuinità in tutto ciò che ci offrono o pubblicizzano...
RispondiEliminaio personalmente non amo queste cose...loro hanno un etica io la mia salute..
grazie carissimo gunther per le importanti informazioni...
lia...
Gunther,
RispondiEliminaDescrizione ed analisi davvero puntuale precisa ed analitica, sai che non ti avevo mai letto.
Grazie per condividere con tutti noi queste preziose informazioni.
Un abbraccio, Barbara
Grazie anche da me.è sempre un gran piacere leggerti anche se spesso scrivi di cose che non compro nemmeno sotto tortura, io se non ho la garanzia sulla materia prima ( il latte in questo caso ) non compro nemmeno per gli ospiti ,io sono vegan obbligata ad esserlo per salvare la mia salute, sono vegetariana da sempre perchè odio cibarmi di animali,ma latte e uova mi piacevano finchè non ho toccato con mano lo schifo della loro provenienza.
RispondiEliminaP.S. Gunther sono Fizzi, ho solo cambiato il nik….ciao
Questa volta faccio la voce fuori dal coro :DDD
RispondiEliminaNon mi produco lo yogurt da sola, digerisco con difficoltà il latte. Lo yogurt classico al quale aggiungere i cereali lo trovo troppo denso...perciò quest'invenzione di activia in confezione "King size" non mi dispiace!
per il resto concordo su tutto!
Bene bene, non mi farò trovare impreparata allora :D
RispondiEliminaGrazie per le info...
BAci
Sottoscrivo tutto e come al solito ho imparato qualcosa di nuovo.
RispondiEliminaQuesti tipi di prodotti non hanno il minimo appeal su di me quindi non capisco la loro ragione di esistere, il co-marketing (mi sembra un tentativo disperato di risollevamento dal baratro...) e la solita comunicazione al limite della menzogna.
Mah...un salutone.
Mi ritrovo molto nelle tue analisi, non si può mai abbassare la guardia, dobbiamo sempre lottare, e la cosa diventa un po' pensate soprattutto quando si ha bambini. Però vale la pena. E' l'unica strada che conosco. Trovare poi dei compagni di viaggio, che illuminano certe zone d'ombra, aiuta parecchio. Bye !
RispondiElimina