Prodotti globali e prodotti locali, un argomento molto discusso, a deporre a favore dei prodotti locali sono in genere le maggiori garanzie di sicurezza, la certezza e la riconoscibilità di chi li produce, il trasporto breve tra luogo di produzione e luogo di consumo, meno è il tempo tra raccolta e consumo e meno c'è perdita di nutrienti.
La consuetudine di consumare prodotti locali aiuta a consumare prodotti stagionali, si è passati dall'esclusivo uso di prodotti stagionali e locali in pochi anni al consumo di prodotti globali grazie ai nuovi sistemi tecnologici di refrigerazione, costi bassi di trasporto, i prodotti arrivano tutto l'anno e da tutto il mondo, possiamo mangiare ciliegie a Dicembre, sono aumentati l'uso dei fertilizzanti in agricoltura ma anche uso di "metodologie" per allungare la vita a frutta e verdura per affrontare i lunghi viaggi in cargo, sistemi non sempre innocui per la salute.
Questa nuova globalizzazione del mondo alimentare ha portato da una parte una più vasta varietà di frutta e verdura, una maggiore quantità ma anche a un nuovo modo di concepire l'agricoltura, lasciando ai paesi ricchi solo le produzioni più convenienti e relegando ai paesi del terzo mondo le produzioni meno renumerative e più difficile da coltivare, che per adeguarsi alle nuove richieste di mercato e alla domanda dei paesi ricchi, hanno abbandonato le colture tradizionali a favore di varietà di frutta e verdura a loro sconosciute.
Oggi andare a fare la spesa al super mercato vuole dire, i fagiolini dal Marocco, gli asparagi dal Messico, I carciofi dal Sudamerica, le fragole dal Libano, l'orata dalla Grecia, le mele dalla Cina, le arance del Brasile, i Limoni dall'Argentina.
Una delle iniziative più interesanti negli ultimi anni è il ricorso all'agricoltura locale, che da una parte valorizza il lavoro agricolo locale, che vede nei mercati e mercatini locali il principale canale di vendita. Da diversi anni ci sono i cosiddetti farmer market quasi in tutte le città, inoltre se si va in molti mercati in Inghilterra, Svizzera e Francia ci sono delle file di bancarelle nei mercati solo con prodotti locali di frutta e verdura fresca.Questa ha portato una nuova aria di freschezza ma sopratutto di sapore perchè con il passare degli anni la frutta era diventata senza sapore quasi plastificata.
Ad opporsi all'agricoltura locale tutta la Lobby delle aziende agroalimentari, le aziende di vendita di fertilizzanti e semi, le aziende della distribuzione che hanno fatto della globalizzazione il loro modello di business , ma soprattutto realizzano un mark up anche del 1000 % sul prezzo. Siamo tutti ben coscienti del fatto che la produzione locale non è sufficiente a coprire tutti i fabbisogni, non è la soluzione ma dalla produzione locale possono arrivare prodotti, mai si inizia e mai si evolve.
Ma non la pensano tutti cosi, qui in Svizzera a iniziare dello scorso anno, la famosa catena di Supermercati Manor, ha per sua politica voluto dare spazio ai prodotti locali, il successo è andato oltre qualsiasi previsione tanto che le richieste di prodotti locali sono aumentate del 300%, cosi ai primi produttori locali se ne sono aggiunti di nuovi diversi in ogni zona, Manor ha voluto fotografarli perchè non c'è migliore pubblicità per un prodotto che la faccia di chi lo fa e di chi lo produce, qualcuno si è messo anche la foto sul prodotto.
Per esperienza posso dire che ogni produttore che ho conosciuto, mette una tale passione in quello che fà, che spesso rispecchio il carattere del produttore, dal vino al formaggio, ai salumi ai dolci, tutte questi visi sono una fonte di fiducia illimitata.
La consuetudine di consumare prodotti locali aiuta a consumare prodotti stagionali, si è passati dall'esclusivo uso di prodotti stagionali e locali in pochi anni al consumo di prodotti globali grazie ai nuovi sistemi tecnologici di refrigerazione, costi bassi di trasporto, i prodotti arrivano tutto l'anno e da tutto il mondo, possiamo mangiare ciliegie a Dicembre, sono aumentati l'uso dei fertilizzanti in agricoltura ma anche uso di "metodologie" per allungare la vita a frutta e verdura per affrontare i lunghi viaggi in cargo, sistemi non sempre innocui per la salute.
Questa nuova globalizzazione del mondo alimentare ha portato da una parte una più vasta varietà di frutta e verdura, una maggiore quantità ma anche a un nuovo modo di concepire l'agricoltura, lasciando ai paesi ricchi solo le produzioni più convenienti e relegando ai paesi del terzo mondo le produzioni meno renumerative e più difficile da coltivare, che per adeguarsi alle nuove richieste di mercato e alla domanda dei paesi ricchi, hanno abbandonato le colture tradizionali a favore di varietà di frutta e verdura a loro sconosciute.
Oggi andare a fare la spesa al super mercato vuole dire, i fagiolini dal Marocco, gli asparagi dal Messico, I carciofi dal Sudamerica, le fragole dal Libano, l'orata dalla Grecia, le mele dalla Cina, le arance del Brasile, i Limoni dall'Argentina.
Una delle iniziative più interesanti negli ultimi anni è il ricorso all'agricoltura locale, che da una parte valorizza il lavoro agricolo locale, che vede nei mercati e mercatini locali il principale canale di vendita. Da diversi anni ci sono i cosiddetti farmer market quasi in tutte le città, inoltre se si va in molti mercati in Inghilterra, Svizzera e Francia ci sono delle file di bancarelle nei mercati solo con prodotti locali di frutta e verdura fresca.Questa ha portato una nuova aria di freschezza ma sopratutto di sapore perchè con il passare degli anni la frutta era diventata senza sapore quasi plastificata.
Ad opporsi all'agricoltura locale tutta la Lobby delle aziende agroalimentari, le aziende di vendita di fertilizzanti e semi, le aziende della distribuzione che hanno fatto della globalizzazione il loro modello di business , ma soprattutto realizzano un mark up anche del 1000 % sul prezzo. Siamo tutti ben coscienti del fatto che la produzione locale non è sufficiente a coprire tutti i fabbisogni, non è la soluzione ma dalla produzione locale possono arrivare prodotti, mai si inizia e mai si evolve.
Ma non la pensano tutti cosi, qui in Svizzera a iniziare dello scorso anno, la famosa catena di Supermercati Manor, ha per sua politica voluto dare spazio ai prodotti locali, il successo è andato oltre qualsiasi previsione tanto che le richieste di prodotti locali sono aumentate del 300%, cosi ai primi produttori locali se ne sono aggiunti di nuovi diversi in ogni zona, Manor ha voluto fotografarli perchè non c'è migliore pubblicità per un prodotto che la faccia di chi lo fa e di chi lo produce, qualcuno si è messo anche la foto sul prodotto.
Per esperienza posso dire che ogni produttore che ho conosciuto, mette una tale passione in quello che fà, che spesso rispecchio il carattere del produttore, dal vino al formaggio, ai salumi ai dolci, tutte questi visi sono una fonte di fiducia illimitata.
Ma se queste facce non vi convincono ecco perchè mangiare frutta e verdure di stagione e possibilmente locale
- Per il gusto , niente di meglio che la frutta maturata sotto il sole naturale, il suo sapore non sara mai uguale alla frutta maturata nei frigoriferi, provare per credere!
- Per vivere più a lungo test in laboratorio su animali hanno dimostrato che il consumo di frutta e verdura fresca e di stagione si vive più a lungo.
- Per essere in buona salute
Uno dei principali principali strumenti di prevenzione contro lo sviluppo del cancro è il consumo regolare di frutta e verdura. Ma il frutto maturo in celle frigorifere o container perde il 70% delle vitamine e nutrienti e anche il 70% delle possibilità di prevenzione . L'irradiazione, il sistema che prolunga la vita delle frutta, su cavie ha diminuito il tempo di vita, provocato danni intestinali e aumentato il rischio di cancro.
- Perché sono meno costosi Il trasporto costa…
- Per pagare meno la benzina Il trasporto di frutta e verdura aumenta la domanda di benzina e di conseguenza il costo.
- Per fare una buona azione Frutta e verdura sono coltivati fuori stagione per la maggior parte in Africa, dove c'è poca acqua, i contadini sono sfruttati e in condizioni misere e le già poche terre coltivabili sono dedicate alle colture per i paesi ricchi, una povertà che cosi diventa infinita.
Acquistare prodotti locali perchè non contengono fungicidi, uno dei trattamenti chimici più importanti che vengono applicati dopo la raccolta per assicurare il loro trasporto e stoccaggio.
Ricordate sbucciare la frutta rimuove alcuni pesticidi (contatto cosiddetto), ma non quelle che entrano nella linfa della pianta, è consigliabile acquistare biologico. Molti esperti consigliano anche l'acquisto di cereali bio per evitare il cadmio.
Io li mangio perche sono buoni, io la mia foto ce la metterei.
io sono già convinta...approvo l'acquisto locale e cerco di farlo...per tutto! buona serata
RispondiEliminaE' veramente una sana abitudine consumare prodotti stagionali e locali, possibilmente biologici!!! Grazie per queste utili informazioni!! Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie sempre per le tue informazioni...anche per quella della Ferrero...buona giornata.
RispondiEliminaCerco sempre di consumare prodotti locali e soprattutto di stagione. Sarò anche diventata un po' maniaca ma leggo sempre la provenienza di frutta e verdura quando faccio spesa al super perchè sinceramente le cipolle dal Burkina Faso come mi è capitato una volta proprio non mi vanno giù! Buon week end
RispondiEliminaIn perfetto accordo con la mia filosofia di acquisto. Anch'io come tutti cedo ogni tanto alle lusinghe della vrdura fuori stagione, ma normalmente acquisto frutta e verdura bio e mi trovo benissimo. In estate ho la fortuna di avere mio fratello che coltiva, per passione (non è il suo principale lavoro )e frutta e verdura fresche hanno decisamente una marcia in più ;-)
RispondiEliminaUn saluto
Gunther, ti mando un bacio.
RispondiEliminaGrazie!!!
Molto raramente acquisto prodotti fuori stagione e comunque controllo sempre la provenienza e se posso, prediligo quella locale.Quest'anno sono fortunata, infatti nel campo proprio davanti casa mia,destinato a costruzioni di villette [ ma per fortuna è tutto bloccato perché ci sono alcuni problemi], dei contadini hanno deciso di approfittare della situazione e ritornare a coltivare ortaggi come già facevano qualche anno fa. Perciò trovo questa iniziativa a dir poco fantastica e spero che trovi più successo e spazio.
RispondiEliminaCiao. Annalisa
Qui in Italia...o meglio, localizzando meglio...QUI A ROMA siamo un pochino indietro per quanto riguarda questo genere di iniziative nella distribuzione organizzata. Ciò che ha fatto MANOR è meraviglioso. La foto sui prodotti di chi li produce è stupendo ed io lo farei immediatamente. Bisogna valorizzare così il mestiere del contadino che oggi è molto difficile continuare a fare anche per ragioni puramente economiche. Tanti costi, pochi ricavi, prezzi poco competitivi rispetto ai carciofi, per esempio, del Sudamerica.
RispondiEliminavivo in una zona dove l'agricoltura è molto sviluppata e io stesso possiedo un agrumeto e mi rendo conto di quanto sia difficile valorizare il nostro prodotto che invece viene sottovalutato,in primis da chi viene a comprarlo per rivenderlo sul mercato. Il prezzo offerto per la vendita è bassissimo,ma se si vuole uscire almeno dalle spese bisogna accettarlo,così ogni anno nella migliore delle ipotesi pareggi con le spese, nella peggioreci si rimette. Poi però nei paesi dove si riesce a lanciare l'economia e a farsi della bella pubblicità,lo stesso prodotto ha un prezzo notevolissimo. Penso che il problema sia anche nel sistema,nella forma mentis...l'era cambia, il "fazzoletto"di terra non è più rappresentare un lavoro come lo era una volta, o hai diverse estensione di terra,o altrimenti non si va avanti
RispondiEliminaps:ops,scusa gli errori ho scritto di fretta :/
RispondiEliminaguarda che si è capito benissimo, tranquilla hai detto delle cose molto interessanti e valide, noi badiamo alla sostanza più che alla forma in questo blog, più volte ho detto che chi coltiva guadagna troppo poco rispetto agli altri soggetti della catena distributiva
RispondiEliminaSplendido Gunther!Un inchino ad un post che apporvo al 1000%.Io sono felice perchè la mia battaglia non è stata a vuoto:la scorsa settimana il mio ragazzo è andato al siper e..si è rifiutato di comprare le clementine provenienti dalla Spagna :D.Sono soddisfazioni queste ;)
RispondiEliminagrande saretta!!!! vai cosi!!!!
RispondiEliminaSono favorevolissima è una iniziati splendida e anche molto bella esteticamente ( non guasta mai la bellezza )
RispondiEliminaAnche io sono molto accorta quando faccio spese e ti assicuro che è difficile snervante,praticamente è guerriglia quotidiana.Spero di vedere scaffali così nei supermercati italiani,Nella mia città Eataly è una risorsa ma non è comoda.
Ciao Gunther che bello ritrovarti
ti abbraccio
volevo segnalarti che qualcosa di non così, ma quasi simile c'è alla despar in Alto Adige " i prodotti del maso", prodotti che vengono direttamente dai masi, c'è un piccolo angolo anche per loro
RispondiEliminaBellissima iniziativa! Comprare il più vicino possibile al produttore. Si evitano filiere di produzione, si abbassano i costi e si riesce a tener conto della qualità.
RispondiEliminaMagari anche in Italia la grande distribuzione valorizzasse la produzione locale così
RispondiEliminaSono cresciuta con i prodoti bio e piu bio di cosi non si puo.Gli riconosco anche dal lontano.Ci metterei la facia cosi come loro mettono la pasione e l'amore.A Torino, in citta, trovi qualche bancarella al mercato, dove i contadini vendono i loro prodotti o ti puoi spostare pocco fuori città e trovi ancora piu scelta.
RispondiEliminasempre articoli interessanti Gunther! quando il super mega in città doveva rinnovarsi, ha fatto un sondaggio fra clienti. io lo avevo chiesto un angolo farm dentro il super, che ha frutta e verdura inguardabile. ma la risposta è stata non abbiamo posto per tutti. (la rotazione alle loro menti pensanti non è arrivata) il problema italiano sono i clientelismi. ovunque.
RispondiEliminagrazie sempre. sì
Sono assolutamente d'accordo con te. E se qualche volta la curiosità prende il sopravvento e mi spinge a provare cose non proprio locali, (ma raramente eh :D) normalneìmente anch'io cerco di comperare cose provenienti da produttori della zona, credo sia molto importante.
RispondiEliminaGrazie per tutte le info che ci dai sempre. Un bacio
Grazie Gunther,si è proprio così! e' il sistema che è sballato
RispondiEliminaConcordo in tutto!!! Nel mio piccolo cerco sempre di comprare prodotti più locali possibili...e la frutta e verdure rigorosamente di stagione, per tutti i buoni motivi che hai elencato te...certo che se le catene ci mettessero del loro, sarebbe tutto più facile, ma qualcosa sta cambiando...soprattutto la testa di noi consumatori, l'ultimo gradino del commercio, ma, potenzialmente il più potente!
RispondiEliminaPiacere di conoscerti
Claudia