
Il
2009 è stato l’anno del
“comfort food” della ricerca del cibo affettivo, si sono rispolverate le ricette delle nonne e delle mamme, le ricette dei ricordi, una cucina fatta di nostalgia ma anche di calore e dolcezza, il nuovo anno sarà l’anno delle
neo semplicità.
Hai fatto una ricerca statistica? No. Hai fatto un indagine di mercato? No. Mi piace osservare i comportamenti delle persone al supermercato, al ristorante, guardo cosa ordinano cosa mettono nel carrello, lo confesso sono un “voyeur” del cibo, è una mia deformazione professionale. Traccio spesso il profilo psicologico delle persone dalle loro scelte alimentari (Lo ammetto sono un po' fuori, psicanalista cercasi disperatamente!).
Come interpretare questa nuova tendenza nel settore agroalimentare?
I segnali non mi arrivano solo dal settore alimentare ma anche dal settore della moda si parla di nuova semplicità, dove gli atteggiamenti che emergono sono quelli della
discrezione e della
modestia. Questo nuovo concetto di
neo semplicità sta prendendo piede anche in altri campi dei consumi.
Neo semplicità in cucina vorrà dire che sempre meno si sarà attratti da aragosta, caviale ma anche da quelle preparazioni molto tecniche, si va verso la rivisitazione di ricette e preparazioni semplici che da sempre hanno caratterizzato la cucina popolare italiana come pasta cacio e pepe, risotto alla zafferano, pasta e patate, tutti quei piatti "banali" che negli ultimi anni abbiamo evitato o snobbato.
Anche la ristorazione professionale della Francia mostra qualche segno se uno chef come Jean-
François Piège ha abbandonato il
Crillon e ha aperto un bistrò in Thoumieux, Paris VII, con menu con 19 € e 8 € i dessert, qualcosa vorrà dire, no? Prima di lui ho apprezzato le proposte di
Davide Oldani nel suo
ristorante D'O a S.Pietro all'Olmo (Mi) dove la semplicità non fa rima con banalità (
rewe altissimoceto).
Ho letto di recentemente un intervista
Joel Robuchon che dice "nella mente delle persone alta cucina è sempre associata a prodotti costosi e sofisticati non è sempre si può fare alta cucina presentando anche un’insalata " per lui sarà facilissimo a me viene meno semplice, ma se lo dice lui c'è da crederci!!
Quello che io ho potuto notare in giro nel settore della ristorazione e non, è una maggiore attenzione ai prodotti di stagione, ai prodotti del territorio, al prodotto biologico, ho visto scomparire dai menù lo yuzu giapponese, frutti della passione, avocado
non è proprio una rivoluzione ma una tendenza sicuramente si.
Ritorno al gusto originaleOso pensare che forse dopo anni di fusion food fatto in tutti i modi in tutte le salse, si è arrivati alla necessità di
pulirsi la bocca e il palato, un ritorno al gusto originale nel suo ultimo libro Natura
Alain Ducasse sostiene il menù "semplice, sano e buono", sono i nuovi ristoranti Spoon di Ducasse , che vedono cosi superati tutte quei gusti complicati, sarà forse che i Gourmet di oggi vogliono semplicemente
sapere che cosa mangia,
gusti leggibili in bocca. questo non deve fare credere alla mancanza di creatività, che si può esprimere in tanti modi. Si riscoprono anche ingredienti che fino a qualche tempo fa erano out in molti ristoranti perché considerati cheap come le acciughe, oppure lo sgombro che sostituisce il rombo.
Una coscienza ecosostenibileL’attenzione all’ambiente è forse l’atteggiamento più diffuso, che si traduce sulla tavola in un grande ritorno del pesce azzurro e all’abbandono del tonno rosso , c’è un ritorno del gusto alle le carni bianche come pollo e tacchino o a quelli che vengono definiti tagli economici come i quarti suoperiori, il fegato, la carne di maiale, alle frattaglie testina di vitello e orecchie del maiale incluse. Si sono ri-scoperti legumi e verdure "dimenticate" dalle cicerchie alla scorzanera, prodotti locali e a km zero.
Per le aziende della Grande Distribuzione e le aziende agroalimentari cosa vuole dire?A livello dell'industria agroalimentare questo vuole dire che
cresceranno le richieste per i prodotti base mentre caleranno quello per
prodotti con valore aggiunto, una maggiore profondità o meglio assortimento di prodotti base, gli alimenti funzionali rischiano si essere superati da un alimentazione semplice e equilibrata, saranno visti ancora di più con diffidenza al di là dei claims, mai come quest'anno si stanno vendendo
panettoni e pandori di ricetta classica, più pizze magherita, spaghetti con il pomodoro, qualcosa vorrà anche significare?
Questa
nuova semplicità è il segno dei tempi che cambiano, una semplicità senza banalità, quando invitate qualcuno a casa ricordate che il segreto di una cena sta in
un calda ospitalità e alla generosità della cucina.