Ho la fortuna di fare parte di una piccola comunità di montagna e occupandomi della salute, le persone tendono a confidare i loro propositi e i loro progetti per il futuro.
Propositi che potranno generare dei cambiamenti importanti in una piccola comunità come la mia, non posso pensare a livello mondiale cosa possa determinare.
La maggior parte delle persone ha vissuto la pandemia con grande difficoltà perchè sole:
Andre "Nulla di più triste il pensare che avrei potuto ammalarmi e di morire a casa da sola e senza nessuno"
Gianna " "Quando tuo marito muore, ti rendi conto che la vita è breve, mi sarebbe piaciuto avere durante una pandemia un compagno con cui potere parlare e confrontarmi"
Nelle piccole comunità di montagna la maggior parte delle persone vive sola, magari con parenti o amici vicini ma che a causa della pandemia erano restii e fare visite.
Si tratta per la maggior parte dei casi di persone che il destino ha voluto che restassero sole. Con gli anni vengono meno gli amici, i parenti, i figli costruiscono la propria vita altrove; si trasferiscono in centri più grandi per avere migliori servizi, possibilità di lavoro e condizioni di vita.
Noi persone mature (anche io credo di farne parte) siamo rimasti per una questione d'abitudine e d'affetto legato a quelle cose che hanno dato significato alla nostra vita. Abbiamo preferito rimanere in quei luoghi che volevano dire qualcosa che ci ricordano le persone a cui abbiamo voluto bene.
Durante la Pandemia le persone di età superiore ai 60 anni, soggetti più a rischio, sono state le più propense a praticare misure che limitano la diffusione del virus, incluso il distanziamento fisico, evitando la folla e annullando le attività sociali
La solidarietà delle piccole comunità non ci ha fatto mancare nulla di pratico, dalla spesa ai medicinali, tuttavia il senso della solitudine ha pesato come un macigno più di qualsiasi altra cosa.
Con il vaccino e il miglioramento dei dati della trasmissione del Virus, ho tutti i miei "compaesani infoiati" con più di 60 anni vaccinati alla ricerca di altri cuori solitari, sentono il tempo che passa e trascorrere un altro periodo così da soli non se la sentono, agenzie di cuori solitari spalancate porte e finestre.
So per certo che il 50% rimarrà deluso, perchè sono fermi alla conoscenza dell'amore dei vent'anni e non l'amore dell'età matura. Il concetto d'amore e d'affetto si evolve, non si hanno più progetti di vita in due a lunga scadenza da costruire, come mi dice
Tony "Alla mia età, non sto cercando nulla di serio-serio, come posso proporre a una donna e sposarmi, quale e quanto futuro posso garantire? Mi piacerebbe trovare una compagna romantica, per passare del tempo insieme spero solo di rimanere in vita abbastanza a lungo per volerle bene e stare insieme un po'"
Un po' pratici e un po' sognatori, ma anche un po' farfalloni non so quanti di questi riusciranno a raggiungere i loro intenti, ma mi piace l'approccio che hanno trovato in questo periodo, si sono aperti alla vita, si stanno rimettendo in gioco con la voglia di rischiare, i miei cari sessantenni vaccinati e desiderosi di vita sociale.
Personalmente però gli invito ad cercare un anima affine alla propria interiorità per vivere un sentimento romantico ma anche a valutare un sentimento per certi versi dimenticato che è l'amicizia per esempio due signore entrambe sole hanno deciso d'andare a vivere insieme per farsi compagnia dopo la pandemia.
Le risorse d'affetto possono essere più di quelle che pensiamo anche se da una da una parte si diventa più aperti ad esplorare nuove cose ma dall'altra si diventa più selettivi .
L'aspetto più curioso è che nella farmacia della valle mi hanno riferito che si vendono più confezioni di cialis che d'aspirina, forse non c'è solo il piacere di comunicare se cosi si può dire.
C'è la moglie del sindaco, che non è pettegola, non sta più nelle pelle, l'altro giorno m'incontra e mi dice :
"Non ha notato anche Lei che c'è uno strano movimento in giro?"
"Si??? No! Sarà l' aria di primavera, che fa muovere di più le persone" le rispondo.
Comunque vista l'aria che tira al mio paese, nonostante il mio invito alla moderazione, mi sa che dovrò comprarmi un vestito nuovo, sento aria di fiori d'arancio.
Chi l'avrebbe mai detto che tra gli effetti del covid 19 ci sarebbe stati i miei compaesani sessantenni allo sbaraglio?
Il covid ha fatto percepire di pià la solitudine ma ha anche fatto scoppiare tante relazioni. Chissà se sono prevalse le separazioni o le nuove unioni
RispondiEliminaIl mondo va cosi chi è accoppiato si vuole separare chi è da solo di vuole accoppiare, non siamo mai contenti :-)))
EliminaNon conoscevo questo effetto del Covid...anch'io purtroppo sono rimasta sola ma non ho ancora pensato di cercare compagnia, aspetto di diventare nonna di una nipotina!
RispondiEliminaEffettivamente dovrebbe esserci un età per tutto, forse non tutti sono fortunati come me con figli e nipoti in casa la solitudine non l'avverto e non l'ho mai sentita.
EliminaDavvero, siamo mai contenti, tutto all'opposto di tutto...
RispondiEliminaSono persuasa che molti di noi ne usciranno diversi da tutto questo quando alla fine torneremo ad una vera normalità
RispondiEliminabuona serata
Alice
Ahaahahh ma dai! Non l'avrei mai detto ... quindi vuoi dire che è per quello che da quando hanno riaperto molti miei paesani si attardano a parlare con me quando mi incontrano? Scherzo, anche perchè io sono sposata e mio marito non si è ancora estinto :) Mi hai fatto sorridere ma non ho capito: quindi ti sposi?
RispondiElimina:-)) he he he
EliminaNo, ma chi mi si piglia? Scherzi? Nonno con tre nipoti, 3 generi e 1 nuora e tutto il resto!!!