Antonia G., Napoli: Ho letto che le patatine chips in vendita contengono alte percentuali di Acrilamide, è pericoloso?
In questi giorni è balzato alla cronaca internazionale l'indagine svolta dalla rivista "Il Salvagente" sui livelli di Acrilammide nelle Chips nelle patatine fritte in vendita in Italia.
L’acrilammide è una sostanza ritenuta “probabilmente cancerogena” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS, molecola che si sviluppa quando cibi molto ricchi di amido vengono cotti a temperature superiori a 120 gradi.
La più alta concentrazione di Acrilammide nelle patatine
Auchan di 1600 mcg/kg, s
Lidl 1300 mcg/kg,
Amica Chips 1200 mcg/kg,
Coop 990 mcg/kg,
San Carlo Classica 950 mcg/kg.
superando i livelli di riferimento europeo di 750 mcg/kg.
Nella tabella non si fa riferimento al prezzo anche se nei primi cinque abbiamo almeno tre prodotti Private Label cioè a marchio di supermercato, presumibilmente prodotti che coprono una fascia di prezzo più basso.
Mi chiedo, c'è una relazione tra prezzo basso e livello alto di Acrilammide?
In teoria no però il fatto che tre su cinque prodotti facciano parte della fascia di prezzo più basso mi fa venire qualche perplessità.
Bisogna evidenziare che in uno studio pubblicato lo scorso anno dal 2002 al 2016 i livelli di acrilammide nei prodotti alimentari sono scesi in media del 50% in particolare nelle chips.
Da aprile 2018 una nuova norma europea obbligherà RE 2158/2017 le aziende a controllare i processi di trasformazione al fine di rimanere la produzione di acrilammide entro un certo limite.
Da aprile 2018 una nuova norma europea obbligherà RE 2158/2017 le aziende a controllare i processi di trasformazione al fine di rimanere la produzione di acrilammide entro un certo limite.
Le chips sono chiaramente un prodotto da consumare occasionalmente anche se si tratta di un fenomeno naturale la formazione di Acrilammide che può capitare anche con una cottura a casa, un suo controllo e gestione alla luce dei nuovi allarmi dell'Oms si impone.
Acrilammide da limitare
Non è la prima volta che su questo blog parliamo di Acrilammide, ne abbiamo parlato quando ci siamo riferirti alle nuove Chips e a quando nel 2012 quando invitavo per rimanere in buona salute di limitare l'acquisto e di conseguenza il consumo di prodotti troppo elaborati che potevano contenere acrilammide.
Nel giro di pochi anni l'acrimillaide è passato da essere classificato come 2B dall'Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro, come potenzialmente cancerogeno a 2A come probabilmente cancerogeno, tanto da farlo diventare in alcuni paesi europei un problema di salute pubblica per la quantità e frequenza di chips consumate.
Acrilammide è anche definito come clastogene, cioè un agente chimico o fisico in grado di indurre un'anomalia o un'alterazione nella struttura di un cromosoma, mediante cancellazione, aggiunta o traslocazione di sue sezioni. Si tratta di una forma di mutagenesi, che può essere all'origine di una carcinogenesi, dal momento che le cellule che non muoiono per effetto clastogenico possono diventare cancerose.
Gli studi su animali suggeriscono ci riferiscono di azioni negative sull'equilibrio ormonale e sul cervello.
In particolare nelle donne sembra incidere su tumore alla mammella, tiroide, utero, mentre negli uomini sul tumore allo scroto, tiroide e ghiandole surrenali.
Acrilammide non si trova solo nell'alimentazione ma anche in diversi prodotti industriali come le pitture, vernici, adesivi, impermeabilizzazione di tessuti.
Rischi Acrilammide (Acrilamide)
Può causare il cancro
Può provocare delle alterazioni genetiche ereditarie
Principali fonti: come fonte alimentare riguarda le chips, le frites le patatine fritte per intendersi e i cereali trasformati. Attenzione alle esposizioni prolungate involontarie come in vernici o tessuti che possono incidere nel lungo periodo.
Consiglio 1
Eliminare dalla vostra alimentazione chips, patatine fritte e petali di cereali da prima colazione, le patatine fritte rappresentano dal 16 al 30% dell'apporto alimentare d'Acrilammide.
Ci sono anche altri prodotti meno noti come i prodotti ai cereali croccanti che possono contenere percentuali non proprio insignificanti cosi come caffè (dipende dalla torrefazione), prodotti di pasticcerie, biscotti dolci, alcuni tipi di pane e birra a base d'orzo.
Comprendo che alcune abitudini sono difficili da cambiare e modificare ma possiamo con della buona volontà ridurre il consumo.
Consiglio 2
Certe norme come la limitazione dei prodotti con acrilammide in vendita dipendono dal potete pubblico e parliamoci chiaro non vedo nel Ministro della Salute (Lorenzin) alcuna intenzione di favorire questo tipo di norme, la politica in questo senso intende favorire le aziende rispetto alla salute dei cittadini.
Basterebbe obbligare le aziende indicare il contenuti di acrilammide sulle confezioni, un costo che si possono permettere visto anche i finanziamenti che a vario titolo prendono dallo stato.
Sintesi:
Sintesi:
Non voglio creare allarmismi ma si tratta di uno dei snack più diffusi, l'Italia non è tra i paesi maggiori consumatori di frites o chips come lo sono invece Francia, Belgio, Germania e Regno Unito.
Tuttavia per la salute di ogni persona invito a non aspettare che la politica prenda una decisione ma agire di conseguenza e limitare il consumo di tutti quelli alimenti che potenzialmente contengono Acrilammide, come già lo avevo detto nel 2012 lo ripeto anche oggi nel 2018.
Tuttavia per la salute di ogni persona invito a non aspettare che la politica prenda una decisione ma agire di conseguenza e limitare il consumo di tutti quelli alimenti che potenzialmente contengono Acrilammide, come già lo avevo detto nel 2012 lo ripeto anche oggi nel 2018.
Ricordando che l'origine del cancro è causa multifattoriale e può dipendere da fattori genetici ma anche da fattori di livello e grado d'esposizione a una o più sostanze.
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Viene quasi automatico includerle nei buffet organizzati a casa e sistemare qua e là sulla tavola qualche ciotola di chips di patate. Al di là di queste occasioni cerco di evitarne l'acquisto ma, devo ammetterlo, non è facile resistere al loro gustoso ed "ingannevole" richiamo. Grazie, Günther. Sempre illuminanti e preziosi i tuoi articoli.
RispondiEliminaUn caro abbraccio,
MG
Non mangio mai patatine, e questo un po' mi rassicuro, ma sapere che si trova anche nei cereali da colazione invece mi spaventa un po'. Non ho capito una cosa, si trova nelle patatine fritte o anche in quelle cotte al forno?
RispondiEliminaLa sostanza si produce naturalmente esponendo alcuni cibi ricchi di amminocidi e zuccheri ad alte temperature è un problema che riguarda più le chips per il tipo di lavorazione e cottura.
EliminaPer quanto riguarda la cottura delle patate al forno se ne forma molto meno tuttavia l' Efsa consiglia prima di metterle in forno uan precottura diqualche minuto con acqua e aceto, ambiente acido sembra rallentare la formazione di acrilammide, in qualsiasi caso secondo Efsa cottura per le patate al forno i riferimenti consigliati sono : 150-160°C per 30-40 minuti sembra che non si sviluppi acrilamide.
Personalmente starei attento al colore durante la cottura devono essere dorate e non marroncino meglio cuocerle su carta da forno disponendole bene per avere una cottura uniforme.
Grazie delle domanda Elena
EliminaGrazie a te della risposta. Sempre chiarissimo
EliminaWow grazie per le informazioni. Un post veramente interessante, non conoscevo la gravità della situazione. Evitare le parti scure se cotte al forno o eliminare quelle fritte dalla dieta pare quasi impossibile. Starò più attenta!
EliminaGrazie ad Elena per la domanda e grazie Gunther per la risposta. Quando si ha bambini è dura, molto dura fare scelte alimentari che non vengano intaccate dal sociale. Putroppo nessuno capisce che l'occasionalmente non esiste quando una cosa si ripete con regolare frequenza! Grazie per l'articolo. Spero mi dia man forte con le scelte alimentari dei miei figli. Glielo leggerò. Non capiranno un gran che ma di sicuro li sembrerà che una fonte autorevole da ragione alla mamma...
RispondiEliminaCaspita è davvero interessante questo post, grazie!Fortunatamente le chip le consumiamo mooolto raramente, ma da quanto ho capito l'acrilamide di sviluppa quando i cibi bruciano. Quindi è da fare molta attenzione.
RispondiEliminaPur essendo molto golosa di patatine, le mangio di rado ma, guarda caso, ne ho mangiato giusto una ciotolina poco fa, come aperitivo. Sono corsa a vedere sulla confezione ma in effetti non c'è traccia di questo Acrilammide. Hai ragione, dovrebbe essere obbligatorio, piuttosto che imporci "trecento" vaccini obbligatori!
RispondiEliminanel dubbio continuerò a farle nel coccio, meno male che a casa mia nessuno ama le chips!
RispondiEliminaMOlto infteressante... fortunatamente noi non ne mangiamo!
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