L’ultimo numero d' Ottobre del New England Journal of Medicine, la celebre rivista medico scientifica, riporta una serie di
studi che tendono a dimostrare la relazione tra il consumo di bevande
zuccherate e obesità in particolare in età pediatrica:
- uno studio randomizzato sul consumo di bevande zuccherate e
aumento del peso corporeo negli adolescenti.
- uno studio sulle bevande zuccherate in soggetti a rischio
genetico d’obesità.
- uno studio sull' impatto delle bevande zuccherate e non zuccherate nei
bambini.
Per i lettori di papille vagabonde non costituisce alcuna
novità più volte abbiamo in diversi occasioni ripetuto che l'uso o meglio l’abuso
di bevande zuccherate tipo cola, possono facilmente essere dei fattori che
stimolano dell’aumento di peso non solo nelle età pediatriche ma anche nelle
persone adulte.
Personalmente non mi piace fare una lista d'alimenti buoni e alimenti cattivi, per esempio il lardo che in genere mangiamo 3 o 4 volte all’anno,
non incide minimamente sul nostro peso e sulla nostra salute in quanto il
consumo è occasionale, diverso invece il caso d' alimenti o bevande che invece si
consumano tutti i giorni con maggiore frequenza, che a parere mio possono incidere maggiormente sui
problemi legati al peso.
Nonostante l’obesità sia multifattoriale, le bevande essendo
calorie vuote che non determinano sazietà più di altri gruppi di alimenti possono
essere più a rischio rispetto ad altri, ma l’obesità in età pediatrica non è legata
solo alle bevande zuccherate, è un
problema molto più ampio con l'assunzione di grassi saturi, cibi
spazzatura, meno interesse per gli sport e le attività all'aria aperta, meno tempo trascorso dai genitori con i bambini, tanti che più fonti parlano di generazione XXL.
Perché non andiamo contromano in autostrada?
La rivista New England Journal of Medicine invita la politica a riflettere su queste ricerche
per lo stimolo d’interventi che aiutino a limitare il consumo delle bevande
zuccherate, su questo personalmente ho qualche perplessità, non che io non sia
d’accordo, ma nell’odierna società parlare delle riduzione del consumo
di bevande mi si perdoni il paragone un po’ forte, è come se io parlassi di
castità in un bordello, chi potrà mai capire? Nessuno percepisce il problema.
Facciamo una metafora per spiegarmi meglio:
Perché non andiamo contromano in autostrada?
Perché una norma del codice della strada lo vieta? No
Perché c’è un sanzione amministrativa? No
Non andiamo contromano in autostrada perché avvertiamo il
pericolo che questo comporta, mentre non avvertiamo alcun pericolo quando
beviamo più di una bevanda zuccherata.
Le leggi non si osservano per la paura dell’ammenda ma per
la condivisione di principio di sicurezza e salute, è nella società
odierna questo tipo di sensibilità non è presente.
Questa è la ragione perché nessuno interviene per sanzionare
le pubblicità delle aziende produttrici d’alimenti e bevande
discutibili, come quella della prima colazione con la crema spalmabile o alla bevanda che porta la felicità in famiglia,
perché la maggior parte delle persone non avverte il messaggio come un pericolo per la salute, anzi
sviluppa simpatia con il messaggio della comunicazione.
Tenete presente che i budget della comunicazione delle
aziende produttrici e distributrici di bevande sono tra i più generosi, se venisse
proibita la pubblicità come qualcuno richiede delle bibite, molti giornali
chiuderebbero, la raccolta pubblicitaria in televisione e giornali conta molto
e soprattutto hanno un grande peso nell’economia e nella politica (soprattutto da quando gli editori fanno politica).
Educazione e buon esempio
Io arrivo da una famiglia povera, ci sono famiglie povere
anche nei paesi ricchi, quando andavo a scuola ricordo che gli altri bambini
nell’intervallo andavano al bar della scuola a prendere da bere, mentre i mie
genitori non mi davano soldi, e io rimanevo in classe con la merenda che mi
portavo da casa, i miei compagni mi chiedevano,
"ma tu non prendi niente, tu non
bevi?"
"No, non ho sete"
non era vero avevo sete come loro ma andavo in bagno a
bere l’acqua del rubinetto quasi di nascosto per non farmi prendere in giro. Ma
anche quando magari avevo qualche soldo che mi davano i miei nonni, ma secondo
voi gli buttavo via per l’acquisto di una cola? Molto meglio un pallone per
giocare con mio fratello!
Oggi quando vado nelle scuole dei miei figli, non posso non
notare quelle macchine distributrici di bibite e snack, non solo a scuola,
oramai sono dappertutto alla fermate dell’autobus, nelle stazioni, negli
ospedali, tutte questo è molto facilmente alla portata di tutti sia dei bambini
che degli adulti. Tutti i fast food basano la loro strategia proprio di consumo
sul qualcosa da mangiare ma sopratutto sulle bevande zuccherate, perché che sia
hamburger, sushi o vegetariano le bibite sono le stesse.
Vi faccio ridere due settimane fa mi trovavo a Roma per
lavoro, mi viene sete, trovo aperto un bar verso mezzanotte vicino alla
stazione, prendo un succo tropicale, il negozio era di quelli stranieri gli
unici aperti, a quell’ora non stai tanto a guardare l’etichetta non trovavo
l’acqua, prendo apro bevo, una sensazione dolce tremenda mi riempie la bocca,
guardo etichetta, 34g di zucchero su 100g, accipicchia ma proprio a me doveva capitare? Praticamente uno zuccherino, meno
male che a Roma ci sono le fontane!
In una ricerca svolta in Francia da Ipsos per Doing Good Doing Well sui ragazzi dai 15 ai 25 anni, mette in risalto più i comportamenti rispetto ad alcune preferenze d'alimenti o bibite, hanno chiesto al campione d'indagine, cosa fanno e come consumano il pasto è emerso tutta una serie di comportamenti poco corretti che ripetuti nel tempo possono condurre al rischio d'obesità, ben il 61% durante il pasto fa qualcos'altro, il 54% mangia senza orari fissi, il 48% salta la prima colazione, il 47% mangia solo, il 35% mangia qualcosa per tirarsi su di morale. Non è casuale che proprio in Francia l'obesità di questa età è passata dall'8% nel 1995 al 20% nel 2012.
Una generazione xxl che non ama la frutta e la verdura per il 38%, la ritiene cara il 30%, poco presente nei luoghi di consumo dei pasti per il 26%. Sulle bevande 1 su 4 dichiara di bere frequentemente bibite come bevande con soda metre il 60% dichiara di bere solo acqua durante i pasti. Non stupisce che il 60% dichiari di non fare attività fisica per mancanza di tempo.
Per chi vuole saperne di più:
Come indurre a un consumo minore di bevande zuccherate?
Purtroppo le soluzioni scarseggiano, si fanno le ipotesi più
azzardate tassazione, proibire la pubblicità della bevande su tutti i mezzi di
comunicazione, toglierle dal mercato, secondo me senza tanto fare si può:
Educazione: in famiglia soprattutto, più un comportamento è
adoperato in casa più è facile che un bambino impari, mentre altri tipi di
educazione, non so, in questi anni abbiamo visto tanti programmi educativi,
ma il consumo di bevande zuccherate è aumentato, io non sono impressionanto positivamente dai programmi
educativi fatti nelle scuole dalle aziende come il programma Nestle o quello di
Mcdonald per non parlare dell’educazione al bere responsabile di Coca Cola,
sono messaggi che i bambini fanno fatica a recepire e rischiano di associare il
marchio con i prodotti, senza offesa per nessuno nonostante le intenzioni più
sincere, ho diversi dubbi credo che possa generare confusione.
Limitare comunicazione e marketing: abbiamo visto che è una strada
difficilmente praticabile, già fatta dalle sigarette, si potrebbe però smussare
molte di queste azioni di comunicazione che mirano a proporre comportamenti da
seguire originali e/o poco corretti, esempio il bere sociale, si può godere della compagnia degli amici anche senza una bevanda in mano, si punta troppo sull'associazione condivisione dell'amicizia e della bevanda.
Sarebbe necessario avere nella comunicazione dei maggiori contributi dagli organi preposti ai controlli, i spots che attualmente vanno in onda sulle Tv dimostrano che non ci è alcun controllo incisivo, ci vogliono anche sanzioni pesanti che possono arrivare anche alla
sospensione del commercio per diversi mesi, il sistema come è organizzato oggi è decisamente povero e inconcludente è troppo dalla parte delle aziende e poco della salute dei consumatori, in particolare dei bambini, quelli che meno sanno filtrare il messaggio.
Bisogna fornire alternative valide tra cui acqua, succhi di
frutta fresca a un prezzo facilitato in modo che sia conveniente scegliere una
bevanda senza aggiunta di zucchero.
Sostituzione dello zucchero con edulcoranti nelle bibite, io non sono d'accordo non lo giustifico negli adulti nei ragazzi ancora meno, ci sono dei limiti di somministrazione nei edulcoranti, molto meglio dal punto di vista della prevenzione dell'obesità abituarli ad un gusto diverso rispetto alle bibite zuccherate e a fare delle scelte diverse.
Più informazioni nei luoghi di acquisto e di consumo, in
modo che i consumatori in modo che possano prendere una decisione informata.
Voi cosa ne pensate? Qualcuno ha qualche idea da proporre o dei consigli?
Riferimenti:
L'educazione ha un ruolo fondamentale.
RispondiEliminaSecondo me, meglio un cucchiaino di zucchero che tutte quelle schifezze chimiche che lo sostituiscono.
E quando vedo in tv cuochi che promuovono note bevande, mettendole a tavola perché c'è più gusto.......................
Io dico SI all'acqua!!
La famiglia è il cuore di tutto...e i bambini non imparano con l'esempio? Vengo da una famiglia dove le bevande zuccherate non erano consentite nei pasti di tutti i giorni ma solo nelle occasioni speciali, perchè si beveva sempre e solo acqua!
RispondiEliminaMa è tanto difficile farlo??? :-)
Grazie Gunther come sempre.
Ero un'accanita consumatrice di succhi di frutta industriali fino a quando, oltre 10 anni fa , ho capito quanto zucchero contenessero...
RispondiEliminaPer un po' non ne ho bevuto proprio più, poi ho ripreso ma molto molto saltuariamente e diluendo con acqua, e quando ho tempo se mi prende la voglia centrifugo la frutta per una bevanda sana e senza zuccheri aggiunti.
Buona giornata,
Artemisia
io cerco di dare a mia figlia succhi senza zucchero e le bevande gassate solo nelle occasioni "speciali". Ma è difficile educare in una società dove tu fai cose diverse dagli altri e, quindi, sei strano ? Mia figlia spesso mi chiede succhi e merendine che bevono i compagnetti ed è difficile spiegargli il perchè di certe scelte alimentari...Speriamo un giorno mi ringrazi!
RispondiEliminaQuelle delle bibite sono calorie infime, non si percepiscono; le ho tolte per la dieta e ora che il mio palato non è più abituato fatico a bere un sorso di cola senza pensare "ma quanto è dolce?".
RispondiEliminaCome sempre parliamo di colossi aziendali e di molto denaro e di una situazione (il consumo di bibite) che non viene percepita come pericolo e direi anche che più ne bevi più ne berresti, non tolgono certo la sete! Una buona educazione parte dalla famiglia e da quando si è piccini!!! al momento che altro possiamo fare? ricordo sempre una tua affermazione, di quanto tutto cominci dalla spesa........non compriamole e non ci verrà neanche la voglia:-)
Sostituire lo zucchero con i dolcificanti è semplicemente aggirare un problema senza risolverlo e aggiungendone un altro, quello delle controindicazioni annesse e connesse!
RispondiEliminaVengo da una famiglia dove le bibite zuccherate entravano solo in occasione di qualche festa perché a tavola si è sempre bevuto acqua, liscia o gassata ma acqua, e a oggi ringrazio mia mamma per avermi abituata anche a bere latte, caffè e tè senza zucchero. E’ dalla famiglia che dovrebbe partire tutto ma sembra quasi che oltre alla mancanza di tempo per l’attività fisica ci sia sempre più mancanza di tempo anche per l’educazione dei figli!
Ciao, inizio con il complimenti per il tuo blog.
RispondiEliminaIo ero per cosi dire una drogata delle bibite gassate e purtroppo anche le mie bambine, perché a casa mia non c'era pranzo o cena senza una coca cola, ma poi con il tempo ho capito che sbagliavo , cosi adesso solo quando mangiamo la pizza in genere una volta a settimana e a questo non rinuncio. Inizialmente è stata dura anche per le mie bambine ,ma devo dire che adesso è diventata un abitudine non averla a tavola. Se io dovrei dare un consiglio, direi semplicemente che l'importante come tutte le cose è non strafare e se abbiamo dei figli , fare il loro bene , ma anche a noi stessi.
Ciao!
RispondiEliminaTe li ho già fatti, ma rinnovo i miei complimenti al tuo blog. Questo tema mi tocca molto perché da tempo ho cambiato modo di acquistare ed alimentare la mia famiglia. Bibite gassate non ne ho mai acquistate molte onestamente ma non sono l'unico problema. Fortunatamente le mie figlie non hanno problemi di obesità, ma ritengo che l'educazione all'alimentazione deve servire innanzitutto a preservare la salute. Anche la mia famiglia non aveva molte disponibilità, e tutto sommato questo è stato un bene perché certe cose non ce le potevamo permettere e si mangiavano cose più semplici e genuine. Io leggo molto, mi informo e quello che ho imparato mi porta ad avere un rapporto abbastanza critico nei confronti dell'industria alimentare. Bisognerebbe imparare e trovare il tempo di leggere le etichette e diventare consumatori più critici, forse cambierebbero 'rotta'..Se può interessare a qualcuno, ho letto un libro molto istruttivo del Dott. Filippo Ongaro 'Mangia che ti passa'. Grazie per il tuo lavoro e buon lunedì.
Roberta
E' tutta una questione di educazione. In casa mia non sono mai entrate bibite diverse dall'acqua e i miei non mi davano un soldo quindi non ho avuto certamente grandi fonti di tentazione. Credo che a parte la famiglia ,che è la prima a formare i comportamenti alimentari, le scuole dovrebbero veramente essere più sensibili a questo problema e controllare cosa viene venduto agli scolari.
RispondiEliminatutto parte dalla educazione nella famiglia...nella mia non c'erano bevande zuccherate e zuccheri artificiali...grazie,sei sempre avanti tu:)
RispondiEliminaCome vedi tutti rispondono "l'educazione alimentare viene dalla famiglia" ed è vero! Ma oggi con la tecnologia molte cose possono sfuggire alla famiglia, quindi attenzione!
RispondiEliminaAnche io provengo da una famiglia umile, le mie merende erano: pane e zucchero, pane e pomodoro oppure pane e olio; sai una cosa? Anche mia figlia adora questo tipo di merenda.
Le bevande gassate e i succhi di frutta non li ho mai amati molto, così in casa mia non entrano tanto facilmente, come anche la crema di cioccolato e tutte quelle merendine...Comunque grazie per metterci sempre in guardia!
Buona settimana
Dana et dana
come sempre sei una fonte di notizie molto utili!!!!!
RispondiEliminaciaooo e buona settimana
Come sempre post interessantissimo! Per quello che posso dire sui miei figli e su quello che cerco di trasmettere, in casa mia niente cibi spazzatura ma non perchè voglio essere una mamma perfetta, che gestisce alla perfezione l'alimentazione dei figli ma perchè per abitudine da quando sono bambina bevevo acqua del rubinetto, pane e prosciutto o formaggio a merenda e generalmente non ho mai fatto spuntini alla mattina e al pomeriggio, questo ho insegnato ai miei figli con l'esemio e così la coca, la merendina o le patatine sono un piacevole diversivo una volta ogni tanto che non fa male a nessuno, Poi si ritorna alle solite abitudini :-)
RispondiEliminaSecondo me è una questione di educazione del palato. Bisognerebbe educare a percepire il gusto di ciò che mangiamo in maniera corretta. Un palato raffinato non potrebbe mai dissetarsi con bevande zuccherate. Non tanto perché fanno venire ancora più sete quanto proprio perché anestetizzano il palato. in poche parole fanno schifo! più che puntare sul discorso della salute (che alla maggior parte della gente non interessa, basti pensare a quanti fumano) bisognerebbe far leva sul fatto che queste bevande sono proprio cattive. ciao e grazie
RispondiEliminae' lo stravizio giornaliero che incide sull'obesità, non il consumo sporadico, hai perfettamente ragione!
RispondiEliminail problema c'è, purtroppo adesso le bibite sono molto più disponibili rispetto a una volta, l'educazione e l'esempio sono importanti, anzi, fondamentali, per la pubblicità non saprei cosa proporre.
RispondiEliminaciao!
Secondo me, la pubblicità conta più di quanto si pensi e influenzano specialmente i bambini e gli adolescenti
RispondiEliminaa volte non riesci a dire no perche'gli amichetti magari a scuola mangiano le patatine o addirittura portano la coca-cola a colazione(semplicemente da censura)e tornati a casa ti chiedono:mamma ma noi la coca cola non la beviamo mai?e tu con aria decisa fino ad un certo punto dici:domenica per pranzo magari la prendiamo!!Dicendo si per non fargli mancare niente..ma avendo la consapevolezza che cmq se non la bevono e' solo ed esclusivamente per non fargli del male!!Grazie caro sempre molto educativo ^^
RispondiEliminaCome sempre i tuoi post mi piacciono, li leggo tutto d'un fiato....perché sono curiosa, mi piace conoscere quello che il mondo della comunicazione e del marketing ci "butta" addosso...
RispondiEliminaPs. Io a scuola avevo quel famoso bicchierino richiudibile per l acqua e correvo in bagno nell intervallo. Poi più avanti all università ho dovuto convertirmi....alle bottigliette di acqua!!
Ps.2 sono l unica al mondo che detesta il gusto della coca cola??
giuro non ce la faccio a bere la coca cola per dissetarmi ... avevo il vizio di berla con una pizza ma dopo mi veniva una sete allucinante così ora la pizza me la bevo con l'acqua e per sgarrare un pò con l'acqua gassata. In casa mia la coca cola c'era in tavola un giorno al mese magari una volta con la pizza ma era difficile ... sempre acqua e vino. I bambini vengono su come li abitui e se sono abituati a mangiare in tavola con acqua e vino faranno lo stesso da grandi ... Che schifo di prodotti
RispondiEliminaE' un argomento molto interessante e molto difficile da far capire ai più piccoli. Io ancora non ho figli ma ho un bel po' di nipotini che mi girano per casa. Il piacere che deriva dal bere una bibita zuccherata è grande e anche se gli si dice che fanno male a berle (soprattutto per via delle quantità che ne assumono) lo fanno lo stesso. Sono buone e loro non si rendono conto del pericolo cui vanno incontro. Qui la famiglia è davvero cruciale. Inoltre una buona sensibilizzazione a scuola sarebbe ottimo.
RispondiEliminaun post molto utile ed interessante.
RispondiEliminaAnch'io consumavo spesso la coca cola, ora di cerco di limitarne l'uso. Buona giornata Daniela.
Alla base di tutto c'è sempre l'educazione!! Da piccola l'aranciata entrava solo per le grandi feste (Natale), anche oggi non ne sono attratta e per fortuna le bibite o i succhi, non interessano neanche alla mia piccola.
RispondiEliminaUn bacio grande e grazie!!!!!
Bellissimo il paragone dell'autostrada contromano. anche io sono d'accorso sul sanzionare determinate pubblicità. dovrebbe esserci più controllo sulle stupidaggini che dicono e sulla mal informazione
RispondiEliminaConcordoc on Stefania, Ely, Lory B e tutte le altre: la famiglia, l'educazione, il buon esempio e una corretta informazione devono essere alla base della formazione alle abitudini alimentari dei più piccoli. Un post che dovrebbe stare anche sul Corriere o Repubblica, questo, Gunther. Bravissimo come sempre
RispondiEliminasimo
Grazie Gunther come sempre sei chiarissimo e molto informato. Penso che conti molto quello che si fa in famiglia, noi (io e mia sorella) siamo cresciute senza bibite gassate e non ne abbiamo mai avvertito l'esigenza. Certo, hai ragione, adesso c'è un'invasione di pubblicità e un eccesso di disponibilità, come dici tu i distributori automatici sono ovunque e mentre una vera spremiuta di arancia presa in un qualsiasi bar costa cifre esagerate, le lattine al supermercato si trovano a niente..
RispondiEliminaDovrebbero leggerlo nelle scuole questo tuo post Gunther! Ciao.
dunque....spero di non entrare in un campo minato....
RispondiEliminapersonalmente noi siamo una famiglia che NON consuma bibite: non le compro praticamente mai, solo per le occasioni di feste e simili, e magari per averne giusto una bottiglia in casa perchè se arriva qualcuno a farti visita, può fare comodo! ma diversamente non le beviamo: quella volta ogni 3-4 mesi che lo porto da mc-donald, concedo a Ottavio di prendere la fanta (quando schifezza deve essere, schifezza sia!) e ho ceduto un paio di settimane fa sulla merenda perchè ho portato lui e un amichetto al cinema e gli ho preso fanta e pop corn (mi rendo conto che non è il massimo....ma in questo caso entra in gioco l'una tantum: non è certo una cosa che facciamo tutti i giorni e nemmeno tutti i mesi!)
diverso per me il discorso per i succhi di frutta...
non so se sbaglio, magari sì, ma per la merenda del mattino a scuola, io uno a Ottavio lo do sempre...tendo a preferire quelli all'arancia, che hanno meno zuccheri, ma anche a me personalmente piacciono (ho notato tra l'altro che per me sono meglio di una purga: se ne consumo 1 al giorno sono regolare come un orologio svizzero!!!). certo anche questi vanno consumati con moderazione: dico sempre a Ottavio non più di 1 al giorno!
Tu che ne pensi Gunther, 1 succo di frutta al giorno è troppo? sarebbe meglio sostituire con qualcos'altro? l'acqua gliela do sempre e la beve durante il giorno!
Mi raccomando, dimmi pure cosa pensi, sai che mi fido molto del tuo parere!
un abbraccio MARA
Come al solito molto interessate il tuo post :) Purtroppo credo sia un po' impossibile lavorare sulla pubblicità in quanto muovono tanti tantissimi soldi, occorre invece lavorare sull'educazione e sull'esempio per i ns figli :) ed evitare l'uso non esagerato o giornaliero di queste bibite o bevande troppo zuccherate.
RispondiEliminaA presto :)
grazie non posso che ringraziarti per questa tua grande capacità di dare informazioni e divulgare conoscenza :)
RispondiEliminaE' la prima volta che passo sul tuo blog, molto interessante il tuo post. Per fortuna al mio bimbo non piace nulla di gasato e adora la frutta, quella vera:-).. mentre con la verdura è già più grigia, ma la cucino in modo un pò strano così la propino lo stesso:-) Complimenti, un saluto Cinzia
RispondiEliminaA casa mia rappresentano sempre l'eccezione! Non è un'abitudine consumarle! L'importante, come per tutte le cose, è essere misurati nel consumo!
RispondiEliminaTi auguro una buona giornata! :)
ciao! In questi anni mi sono convinta che le persone dovrebbero responsabilizzarsi un po' di più. Al giorno d'oggi è impossibile essere ignoranti con libri, internet e corsi. La famiglia è fondamentale per l'educazione alimentare e vedo che molte scuole primarie hanno inserito una dieta sana (legumi, frutta, zuppe, ecc) nei menù, ma se nelle famiglie si cucina e si mangia male, i bambini cresceranno allo stesso modo. Penso che si potrebbe iniziare a mettere le mani nel portafoglio delle persone: ti viene un infarto e sei obeso e fumatore? Paghi un ticket maggiorato per le cure che l'ospedale ti presta. Non si può solo pretendere ma è necessario anche impegnarsi in maniera consapevole e parlare sempre e solo di ignoranza, proprio non lo accetto. Grazie per le tue informazioni (PS: ho quasi il timore di lasciare un commento vista l'ultima volta...)
RispondiEliminaGunther non si percepisce il pericolo dello zucchero nelle bibite gassate perchè ci hanno insegnato fin da bambini a non avvertirlo come tale.
RispondiEliminaLa televisione, la radio, i giornali e ultimamente anche i mega eventi sponsorizzati (anche dalla birra) fanno si che bere non sia una questione legata alla salute ma all'appartenenza ad un gruppo.
La soluzione? Educare i genitori ad educare i figli. Ci sarbbe più lavoro per psicologi ed educatori e più consapevolezza per tutti.
:-)
Quando mi capita di bere delle bibite mi viene ancor più sete! Preferisco l'acqua naturale alle tante bevande in commercio, ed è per questo che non le compro mai! Sin da piccola,ricordo che a casa dei miei genitori queste bevande non si vedevano minimamente! Secondo me l'educazione alimentare deve avvenire in famiglia! Evitiamo, noi genitori di comprare queste bevande gasate, di non metterle a tavola,abituiamo i nostri figli sin da piccoli a bere ciò che è naturale e che fa bene alla salute! Anche se la tv, gli spot pubblicitari non fanno altro che mostrarceli ogni giorno! Gunther i tuoi post sono sempre interessanti, complimenti! Buona serata!
RispondiEliminagrazie sempre per i tuoi post meravigliosi
RispondiEliminacredo che tu abbia ragione su moltissime cose. Le pubbòlicità creano molta confusione, fanno vedere che quel prodotto se bevuto regolarmente da una sensazione di felicità enon fanno capire i problemi reali che comportano. Solo che il problema sta all'interno della famiglia se le genereazioni di adesso sono xxl. Sbagliano nell'alimentazione di base, sbagliano da comprare cibo spazzatura,a fare troppi fritti, a permettere ai piccoli di stare ora davanti ad un video gioco.
RispondiEliminaHo una cugina ancora sdolesce obesa a casa, sua madre non le permette di bere bibite gassate ma sbaglia in tutta l'alimentazione ed è per questo che lei si trova in quella situazione. La tv dovrebbe moderare molte pubblicità, anche quelle degli alcolici a mio avviso.
I tuoi post sono sempre degli ottimi spunti di riflessionem, grazie mille per quello che scrivi!