mercoledì 18 novembre 2009

Recife Iccat, le decisioni sul tonno rosso, il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

Di fronte a un possibile fallimento della riunione dell'Iccat, e decisioni prese per quanto non siano lodevoli sono un passo verso una nuovo approccio nel mondo della pesca, un approccio ecosistemico che dovrebbe dare luogo a nuovi strumenti e nuovi organizzazioni

1) riduzione delle quote di pesca nell'Atlantico e nel Mare Mediterraneo, per la prima volta sono state ridotte le quote di pesca da 30.000 a 13.500 tonnellate per il tonno rosso contro gli 8.500 proposti dal comitato scientifico.

2) riduzione del periodo di pesca dal 15 maggio al 15 giugno, nessun recupero dei giorni persi per maltempo

Molti sperano nell'interdizione della pesca questo non è avvenuto e dubitavo potesse avvenire, lo scopo è di ripopolare i mari del tonno rosso altrimenti da qui a trent'anni non avremo più tonno rosso da pescare, cosa mi ha colpito di più la totale indifferenza di Stati Uniti, Canada, Giappone secondo loro il problema non esiste, una totale mancanza di senso di responsabilità, come se le risorse illimitate o no, devono essere esclusivamente per loro, un atteggiamento che mi ha fatto molto arrabbiare e pensare!

Spero che ora che la decisione presa sia adottata da tutti i paesi anche se ho molti dubbi dalle parole dei rappresentanti di Spagna, Italia e Francia che hanno lasciato intutire che la pesca illegale gode di molta solidarietà, si dice che non è conveniente con queste quote la pesca del tonno, se non è conveniente smettano, ma che il ricorso all'illegalità non mi sembra che la motivazione economica sia un pretesto per giustificare il proprio comportamento.

Intanti si andrà avanti nel tentativo del riconoscimento del Tonno Rosso come specie in via d'estinzione alle Cities, convegno sulle specie minacciate da estinzione come suggerito dal Principato di Monaco.

Grazie a tutti in particolare a Greenpeace, Wwf, Iccat che mi hanno permesso di seguire da vicino i lavori.

4 commenti:

  1. Reportage "amaro" di chi vive in prima persona l'indifferenza di paesi asserviti alle sole leggi della pecunia. Poco da dire. Grazie per allinearci con costanza :)

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  2. Mezzo pieno, su!!
    Intanto se un piccolo stato come il Principato di Monaco é stato in grado di mettere una spinetta nel fianco a colossi come gli Stati Uniti o il giappone, non é detto che sia tutto perduto!
    In fondo noi blogger non dobbiamo denunciare solo che ruba foto e ricette. Ritengo sia giusto usare questa fitta rete di contatti per informare molti consumatori che questi problemi li ignorano. Diminuendo il consumo, diminuisce anche la richiesta. Troppo naif?

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  3. ..... e poi abbiamo un Ministro come Zaia che è un abisso di ignoranza e che si permette di confutare i dati di chi studia il problema del tonno rosso da anni.
    Basterebbe che uscisse in mare con noi, pescatori dilettanti ( o sportivi se volete) che abbiamo visto letteralmente sparire i tonni dalle nostre acque.
    Almeno, con gli ultimi interventi dell'ICCAT qualche tonno lo abbiamo rivisto.
    La natura è una grande Madre e se gli si lascia un po' di tempo, ripara molte ferite.
    Sandrobi

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  4. per indole, preferisco pensare che il bicchiere sia sempre mezzo pieno, però bisogna ammettere che i governi non ci aiutano a mantenere il nostro naturale ottimismo speriamo bene. Ciao!

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