martedì 16 giugno 2009

Cibi light, alimenti light, prodotti light : li vedi e ti sembra di dimagrire, quando il marketing fa' snelli a vista!

Il momento dell'acquisto è il momento più importante, più del 60% dei prodotti alimentari si decidono d'impulso nel punto vendita, vi faccio vedere in questa analisi da me realizzata di come le aziende convincono all'acquisto di un prodotto light, senza leggere l'etichetta con il solo packaging e la comunicazione, in fondo troverete un vademecum per invece analizzare un etichetta per capire se veramente un prodotto è light. I prodotti light, non sono prodotti che fanno dimagrire, ma sono prodotti a ridotto o per lo meno dovrebbero essere a ridotto valore energetico e/o a ridotto contenuto di grassi, rimane sempre il fatto che devono essere associati ad una dieta ipocalorica e un attività fisica regolare e costante.


1. Colore: blu e azzuro cielo
Mettete insieme una serie di prodotti light, noterete che hanno una caratteristica comune il colore blù, come il tappo della confettura light Hero , i biscotti Colussi senza zucchero, questo perché il blu e l'azzurro nell’ inconscio collettivo è associato alla purezza, alla leggerezza. "Leggeri che sembra di volare".
Obiettivo: trasferire nel colore il concetto di leggerezza


2. La Scrittura: in genere in corsivo
Solitamente è manuale e leggera come se fosse scritta a mano
Obiettivo: trasferire sul prodotto fiducia e avvicinarsi ai clienti come un amico .


3. L'immagine: un figura sottile di donna
La silhouette della donna, si riflette sul logo dei prodotti, l'immagine mette in risalto le forme corporee ideali.
Obiettivo: tramettere l'idea della forma fisica magra ideale.

4. Il messaggio: impegno, divertimento e solidarità
Sul retro delle confezioni, testi sulle raccomandazioni e consigli con un linguaggio per incoraggiare il raggiungimento del risultato di una alimetazione e dieta corretta. Obiettivo: uso quotidiano del prodotto e rassicurazione della scelta.

5. Un istituto medico o spesso il ricorso ai nutrizionisti Esempio: questo prodotto è stato sviluppato con il contributo "X nutrizionisti". Oppure consigliato dai nutrizionisti Chiqita, non esitono i nutrizionisti con il marchio,. Attenzione Nutrizionista è un termine generico con il quale si intende una qualsiasi persona che, si occupa di nutrizione. Il termine “nutrizionista” è spesso invece ma non sempre utilizzato per descrivere un biologo abilitato, iscritto ed autorizzato dal proprio ordine professionale all’esercizio della professione del biologo nutrizionista, non è un medico, non può formulare giudizi diagnostici, fare una visita medica, prescrivere cure e prescrive farmaci e terapie.
Obiettivo: rassicurare che dietro il prodotto c'è un progetto di salute.

6. L'estensione del prodotto l'idea di "comunità"
Ultime novità tutte le aziende in genere offrono ai clienti di connettersi a un sito web per consigli. In realta questa tecnica permette di fidelizzare il cliente per moltiplicare l'acquisto.
Oggetto: convincere il cliente che è parte di una comunità non è solo nella sua lotta contro il peso.

Ma quando un alimento è light?

Regolamento (CE) 1924/2006 aggiornato dal Regolamento 107 del 15-01-2008.

Leggero LIGHT
L'indicazione che un prodotto e' "leggero" o "light" quando il valore energetico e' ridotto di almeno il 30 % o comunque significativamente ridotto rispetto al prodotto di riferimento non light, l'indicazione inoltre deve essere accompagnata da una specificazione delle caratteristiche che rendono il prodotto "leggero" o "light".

a basso contenuto calorico
L'indicazione che un alimento e' a basso contenuto calorico solo se il prodotto contiene non più di 40 kcal (170 kJ)/100 g per i solidi o più di 20 kcal (80 kJ)/100 ml per i liquidi. Per gli edulcoranti da tavola si applica il limite di 4 kcal (17 kJ)/dose unitaria, equivalente a 6 g di zucchero (circa un cucchiaino).

a basso contenuto di grassi
L'indicazione che un alimento e' a basso contenuto di grassi solo se il prodotto contiene non più di 3 g di grassi per 100 g per i solidi o 1,5 g di grassi per 100 ml per i liquidi (1,8 g di grassi per 100 ml nel caso del latte parzialmente scremato).

Come è facile prendere un abbaglio

1) Brioss Ferrero



Yogo brioss Ferrero (ho creduto fosse ma non è scritto, è un altro prodotto) il termine yogo richiama la yogurt il colore è blu ma sia il valore energetico che i grassi sono superiori a Brioss Ferrero

22 commenti:

  1. Una bella lezione di marketing, mi sembra di essere tornata a lavorare.
    Complimenti Gunther

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  2. Bravissimo Gunther.
    Condivido quello che ha scritto Germana. Davvero una lezione semplice, chiara, competente ed efficace.
    continuo a considerare i tuoi post un punto di riferimento importante.
    Grazie per l'impegno che ci metti.
    Anna

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  3. Tutte info precise e soprattutto preziose. Effettivamente una bella lezione chiara e puntuale.
    Grazie per l'approfondimento ti sto aggiungendo tra i preferiti del mio piccolo blog.

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  4. Grazie Gunther, il tuo blog è una vera fonte di conoscenza per un'amante del marketing come me!!!! Ti ringrazio...

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  5. Leggo sempre con grande interesse i tuoi post, sei davvero super!
    Da strenua lettrice di etichette dico spesso no ai prodotti light, sono carissimi e spesso sono farciti di cose non troppo genuine...Piuttosto prendo uno yogurth bianco e ci aggiungo composta fatta da me o pezzi di frutta.
    Buona giornata

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  6. Ciao gunther,
    credo ci sia un vuoto informativo da parte del consumatore grazie a (o a causa del quale) la comunicazione, o meglio la promozione pubblicitaria, e' riuscita a diventare un decisivo fattore che orienta e guida i comportamenti d' acquisto.
    Esiste poi una grande fiducia che i consumatori riversano nelle aziende e nei loro messaggi.
    Vedremo quanto durera'.
    Senza dubbio si tratta di un mercato molto interessante da seguire per chi si occupa di mkg.

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  7. gunther, tu mi dai un'enorme soddisfazione con questo blog!
    ;-)
    grazie mille

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  8. Io non ne compro mezzo!
    In realtà compro poco anche gli altri...mi diletto in cucina!!

    Un saluto e grazie per il post istruttivo come sempre!!!

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  9. Interessante la psicologia dei colori!
    Non ho mai creduto nel cibo light, e poi meglio poco ma buono!

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  10. ho visyo oggi al super questi prodotti, e hos eguito il tuo consiglio e ho notato che più di uno rispetto al prodotto normale hanno più calorie, roba da matti

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  11. Mi vengono i brividi a pensare come purtroppo ci facciamo a volte abbindolare dalla pubblicita' .Sai che non avrei mai pensato che ,come nel caso delle brioss,la differenza di calorie e grassi praticamente c'e',ma in negativo?????Grazie Gunter,io che di solito leggo sempre i valori nutrizionali di quasi tutto quello che compro,staro' di sicuro piu' attenta!!!ciao

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  12. ciao G!
    oh, finalmente qualcun'altro ha notato l'iganno..... io leggo le etichette da sempre, per altri motivi (leggi le allergie alimentari di mio figlio) ma facendo questo, ho scoperto tante cosine strane, fra cui quella degli alimenti light, che non acquisto mai, perchè costano di più e....... vai grande G!

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  13. Affascinante il tuo discorso così come le tecniche di comunicazione, che però scondo me, non devono essere demonizzate eccessivamente.Piuttosto sono informazioni al consumatore che dovrebbero essere sempre chiare...
    Grazie Gunther, tutto molto interessante...

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  14. praticamente una lectio magistralis di marketing! In effetti spesso i prodotti "light" non sono poi così equilibrati.
    Capire, ma soprattutto saper leggere le etichette (ed esigere che siano complete) è un prerequisito fondamentale per un'alimentazione sana.
    Grazie!

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  15. Scusa, il precedente commento anonimo è mio.
    Michelangelo

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  16. Bellissima lezione di marketing! Sto facendo una ricerca sul marketing alimentare e devo dire che questo post è perfetto. Se conoscete altre fonti sull'argomento per favore segnalatemele. Io vi consiglio un libro appena pubblicato dalla Hoepli. Si chiama Re Brand, l'autore è Mirko Nesurini. Interessantissimo lo studio sulla carne in scatola Montana. Leggetelo!

    Alessandra

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  17. I tuoi post sono sempre interessantissimi! Non ti fermare!!!!

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  18. Complimenti per questo post, Gunther. Sei riuscito a spiegare con molta chiarezza quanto siamo polli... o meglio, polle, visto che nella maggior parte dei casi i prodotti light interessano signore e signorine. Io compro spesso i corn flakes e m'illudo di farlo perché mi piacciono, ma in verità il mio inconscio mi fa credere che siano più leggeri di una bella fetta di crostata perciò poi mi stupisco che mi diano la mappazza! w le torte della nonna, abbasso i prodotti-specchietti per le allodole! :-)

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  19. Questo inganno dei prodotti presunti leggeri l'ho scoperto da tempo, e ho preso l'abitudine di leggere sempre le etichette dei prodotti confezionati; di sicuro nel fare la spesa si perde più tempo, per lo meno all'inizio, quando si devono individuare i prodotti giusti, però io poi provo anche una certa soddisfazione nel pensare che non sono riusciti ad infinocchiarmi!
    I prodotti light oramai per me sono un inganno a priori, li ignoro...

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  20. Ahiahi, faccio parte di quella percentuale tignosa di consumatori che leggono l'etichetta e se decido che quello che compro deve essere light allora NON deve contenere zucchero, sciroppo di glucosio, amidi modificati, farina integrale tagliata con quella di grano tenero... circa introvabile insomma! (sono un ex obesa, un futuro fisico e un'appassionata di pubblicità e strategie di comunicazione, non c'è cliente peggiore di me!!!)

    In ogni caso anche un prodotto fosse davvero light è bene ricordare che
    1) dipende da quanto se ne mangia
    2) non fa dimagrire, al massimo previene l'ingrassamento!

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  21. PS:interessante lezione di comunicazione, alcune cose le avevo notate (la silouette, il presunto supporto medico, la affiliazione a una comunità di supporto) altre mi erano sfuggite (il colore azzurro e il corsivo per esempio) e le ho scoperte con interesse e divertimento!

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  22. e'tutto vero,ci facciamo ingannare da quella pubblicita'di qui per noi a modo nostro sia speranza a diventare belli magri e che ci fanno sgonfiare la pancia con il suo bifidus actiregularis.

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