lunedì 24 giugno 2019

Trend : skyr, lo yogurt islandese il latticino che viene dal Nord

Cresce anche in Italia come in altri paesi l'interesse per il denominato "yogurt islandese" che possiamo definire : la versione nella dieta nordica dello yogurt greco. Si tratta di uno yogurt colato, ricco di proteine con lo zero contenuto di grassi e il ridotto contenuto di zucchero che si adatta a diversi regimi alimentari più alla moda.

La versione originale dello skyr sembra più un formaggio magro dal gusto acido e morbido dalla consistenza simile a un quark. La dizione che compare sulle confezioni è di yogurt magro colato o skyr all'islandese. Ha una consistenza densa come lo yogurt greco forse leggermente più acido, personalmente mi ricorda molto il labneh libanese .


Cosa c'è d'islandese?

Come per lo yogurt greco, ci tanti produttori di yogurt islandese ma che della terra dei vichinghi e della natura incontaminata dell'isola tra il mare di Groenlandia e lo stretto di Danimarca non hanno nulla.

Con qualche eccezione come il marchio internazionale Iceland Provision è stato fondato da Polaris Founders Capital e la Ms Cooperativa Mjólkursamsalan di allevatori islandese, tuttavia visto che distribuisce sul mercato statunitense dubito che sia latte islandese.

Anche il marchio Isey Skyr fa riferimento alla cooperativa islandese Ms con sede in Islanda ma la produzione è in Danimarca, sempre Nord Europa con 2700 km di distanza, la stessa distanza che c'è tra Palermo e Londra, voi direste che Palermo e Londra sono vicine?






In Italia è presente il marchio Siggi's, fondato secondo i media da Siggi Hilmarsson, un ragazzone molto in forma, che dopo essersi trasferito a New York dall'Islanda, prova a fare uno yogurt più naturale come uno skyr del suo paese, piace cosi tanto al pubblico americano che l'azienda è stata acquisita dalla multinazionale francese Lactalis.
Lo yogurt colato Siggi's skyr all'islandese della francese Lactalis distribuito in Italia è fatto in Slovenia.

Oggi tutte le più grandi aziende hanno una linea dedicato allo yogurt tipo islandese come Danone, Arla, in Italia uno dei primi a recepire questa novità è stato Mila, che produce skyr con latte dell'Alto Adige.






Elenco ingredienti

Mila: Latte scremato, Fermenti lattici, Caglio microbico
Siggi's: yogurt magro colato
Isney Skyr: Latte scremato, fermenti di skyr

Tre aziende tre dizioni diverse di skyr bianco naturale, tutte lecite non c'è nulla d'irregolare si intende ma qualcosa mi lascia perplesso.

Nei siti dei produttori tutti indicano il metodo artigianale, con il quale occorrono tre/ quattro litri di latte per produrre 1 litro di skyr come lo yogurt greco. Una domanda da ultimo degli intelligenti che mi pongo è: come mai la produzione di latte non è aumentata cosi tanto per fare fronte a tutta questa domanda di latte per produrre yogurt colato sia yogurt greco o skyr islandese? Queste mucche mica le possiamo strizzare!

Dobbiamo ragionare anche in termini d'inquinamento magari in Islanda questo problema non si avverte come nel resto del mondo, se dobbiamo fare fronte a tutta questa richiesta di latte per yogurt colato (4 litri di latte per 1 litro di yogurt) dobbiamo almeno triplicare gli allevamenti di mucche, con l'aumento del metano prodotto dai bovini nell'atmosfera che potrebbe nel tempo rappresentare decisamente un problema serio per l'ambiente.

Oppure c'è qualcosa che non sappiamo e che non viene indicato, magari nel metodo industriale basta lo stesso quantitativo di latte per ottenere quello che ci vendono come yogurt colato?


Confronto tabelle nutrizionali

Quello che risalta è che nessuno skyr o yogurt islandese indica il contenuto di calcio, nonostante tutti ma proprio tutti sottolineano l'alto contenuto di calcio ma io ci credo che ci sia, magari si poteva indicare, così per condividerlo tra amici.

L'aspetto più divertente di questo confronto tra skyr, yogurt greco e yogurt magro è che il meno calorico risulta lo yogurt bianco classico magro  e anche il più conveniente.

Sarà lo skyr a zero grassi ma come lo yogurt greco e lo yogurt magro non è a zero zuccheri, in particolare quello alla frutta. Il prezzo di uno skyr rispetto a uno yogurt magro tradizionale è tre volte tanto. 

Non metto in dubbio i benefici nutrizionali tanto decantati dai media che non condivido, tuttavia al gusto non si coglie questa differenza però personalmente ho notato che lo skyr ha indice di sazietà alto, si potrebbe altrimenti dire per quando mi riguarda che fa un po' tappo.


Per mia abitudine non sono abituato a mangiare alla mattina un prodotto così, magari qualche volta ho fatto tappo con una porzione extra di dolce tipo maritozzo con la panna, va bene ogni tanto ci vuole ma con invece uno yogurt denso e acido, ti inacidisci pure tu, ti chiedi ma perchè? Che ho fatto di male? Sarà anche tutto naturale lo skyr, non che il maritozzo con la panna non lo sia, ma anche no!

Comunque si tratta di un prodotto che piace molto magari non è adatto a me e alla mia prima colazione ma può piacere moltissimo a tanti altri, quindi compratelo.



La comunicazione

L'aspetto che più mi diverte è la comunicazione dello skyr, questa donne islandesi con la faccia bianca ma bianca da suore di clausura.  Si vedono nei spot queste poverette con stò visino pallido pallido (da cercasi globuli rossi disperatamente) che fanno fatica a sollevare il cucchiaio, mangiano lo skyr a colazione e poi come un botto vanno a spaccare la legna, care islandesi e fatevi un fidanzato.

Amiche mie di Reykjavík e dintorni, comprendo che avere un uomo in casa non è il massimo nella vita di una donna, non alzano mai la tavoletta del wc, di notte russano e va già bene che fanno solo quello, non fai in tempo a lavare un pavimento che ci passano sopra con le scarpe sporche, vogliono sempre loro il tele comando della televisione ma se vivi in un paese ricco di boschi e hai sempre bisogna di legna per il freddo, uno spacca legna ci vuole!

Con tutto il rispetto per le donne islandesi, isola per tradizione di marinai, che stavano a lungo via, quindi abituate a fare da sole, a prendersi le incombenze sulle loro spalle, però oggi gli uomini non fanno più marinai, stanno a casa e poi spaccare legna fa venire i calli alle mani.



Bisogna cogliere di questi spot l'aspetto divertente che più che vendere yogurt si vende un viaggio ideale in Islanda, un idea del paese che abbiamo nella nostra mente. Dove lo yogurt venga poi prodotto, con quale metodo, quanto costa e che impatto ha sull'ambiente è un dettaglio irrilevante.

La frontiera del marketing dello yogurt è divenuto territoriale, mi aspetto a breve lo yogurt mongolo,   fatto a cavallo da Gengis Khan,  lo yogurt tibetano (che non fa rima con niente) versione Occidentali's Kharma  e lo yogurt inca di Machu Picchu alimento eletto per le vergini del sole, se questo non arriva a creare valore aggiunto allo yogurt cos'altro?


17 commenti:

  1. L'ho assaggiato proprio quello li della Mila e proprio al mirtillo, devo essere sincera: non mi è piaciuto. Intanto non amo particolarmente lo yogurt greco, ancor meno allo 0 % di grassi perchè addizionato con una maggiore quantità di zuccheri, per cui preferisco l'1% di grassi e meno dolcificanti, lo ritengo nauseante, pastoso, che allappa un po' la lingua (che su di me non è cosa malvagia così sto un po' zitta...), insomma.. per me è no.

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  2. Tu sei un mito per me!! Spiritoso, simpatico e anche molto colto. Se non fossi sposata ti sposerei :) Grazie Gunther per queste pillole che ci regali. Confesso che non ho visto questa pubblicità ma lo yogurt troppo acido non fa nemmeno per me ...

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    1. Ehi Terry! Ci sono prima io... Ho il biglietto già ingiallito, mettiti in fila 😜

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  3. Ho assaggiato lo yogurt Skir della Siggi's (quello bianco) grazie ad una promozione Esselunga. In pratica, potevo acquistarne una confezione; passarla al PrestoSpesa e vedermela defalcata dal conto totale. Devo dire che non mi ha fatto impazzire. Forse per abitudine, preferisco lo yogurt greco 0% di grassi. Detto questo, ognuno compri e degusti quello che preferisce.

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  4. Mi sono troppo divertita a leggere questo post! Un abbraccio :)

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  5. A colazione preferisco quello classico bianco naturale, ma ogni tanto prendo lo skyr o quello greco e li uso un po' come formaggio spalmabile per un pranzo leggero. Io lo trovo ad un prezzo decente al Lidl, altrimenti non lo compro perchè spendere tre volte rispetto allo yogurt normale mi sembra proprio inaccettabile. A parte il prezzo, non avevo proprio pensato al problema della quantità di latte che serve, nessuno ne parla mai

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  6. Sempre interessante passare da te! Non conoscevo questo yogurt, grazie per le info, a presto!

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  7. provato quello mila: è troppo pastoso, allappa, e lascia un retrogusto di farina, nulla a vedere con uno yogurt greco, che adoro e mi faccio in casa con lo 0 grassi mila naturale, lasciato una notte a scolare tra le garze di un colino.
    ma nello skyr non c'è nessun addensante? e il saporaccio di farina'

    Sempre interessante venire a trovarti, saluti golosi, il cat

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  8. non ho mai visto questo yogurt,ma se risulta acido non fa al caso mio. Inoltre non mi piacciono gli yogurt con frutta dentro, preferisco mettercela io fresca e di stagione ^_^

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  9. Eh niente... io non sono trendy. Il primo yogurt italiano che ho assaggiato era Kyr e skyr mi sa di scarpe sportive addidas, abibas o Mike! E poi, resto comunque greca :-)))

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  10. Sempre divertente e ironico il nostro Gunther! Non conosco questo skyr, è già un po'di tempo che sono di nuovo passata a farmi lo yogurt domestico.
    Un caro saluto, Barbara

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  11. l'ho assaggiato anche io e non mi è piaciuto..

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  12. non l'ho ancora visto in giro, farò più attenzione e lo proverò, grazie per le informazioni sempre precise !

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  13. Non ho ancora incontrato questa marca nè visto la pubblicità, però non credo mi piacerà, non amo gli yogurt acidi nè quelli alla frutta. Per il resto ... il marketing è strano !
    buona serata
    Alice

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  14. lo yogurt greco l'ho sempre trovato troppo pesante e difficile da digerire, non so perchè...gli altri yogurt no...

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