Si tratta di un argomento molto discusso da esperti e professionisti della salute, non c'è una vera e propria certezza assoluta nè in un senso e nè in un altro, non basta mangiare sempre fuori per mangiare meglio come non basta sempre mangiare in casa per controllare il peso, dipende da quello che si sceglie da mangiare, dalla quantità ma soprattutto dal rapporto tra calorie assunte e spese nell'arco della giornata.
Negli ultimi mesi ad essere messi in discussione sono soprattutto gli alimenti ultra trasformati ricchi di sale, zuccheri, grassi e additivi, chi frequentemente include questi alimenti nella propria dieta è tendenzialmente obeso e soprappeso ed è soggetto a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari, diabete, tumore.
Esiste un problema di cui si parla poco evidente un problema che esperti e professionisti della salute non pensano è legato alla disponibilità economica, mangiare sano ha un certo costo, bisogna avere una certa disponibilità economica.
Gli alimenti ultra trasformati sono proprio scelti dalle persone con maggiori difficoltà economiche, perchè costano meno, "pret a manger" non necessitano di tempo di preparazione (non a caso l'obesità riguarda le fasce di popolazione a minor reddito).
Un 20% della popolazione attiva ha lavori e orari di lavoro instabili questo si traduce anche in poco tempo per fare la spesa e per fare da mangiare alla propria famiglia. Lo sanno bene le aziende che propongono sempre di più piatti pronti da scaldare al microonde.
Bisognerebbe che la società desse valore alla salute e alle scelte alimentari, in questo modo si può pensare di come sostenere le famiglie, come stabilire quanto deve essere un salario minimo garantito che consente di potere fare scelte per un alimentazione varia ed equilibrata.
Oggi viviamo in una società in cui non si da valore a queste scelte, ricordo che stili di vita corretti e attivi si possono tradurre in una prevenzione delle maggiori patologie della società moderna e di conseguenza in una minore costo della sanità nel tempo.
Sintesi
Si, fare da mangiare a casa può contribuire a seguire una dieta equilibrata e ad prevenire l'incremento del peso e dell'Obesità, permette una maggiore conoscenza degli ingredienti e della loro preparazione, bisogna anche però avere una cultura alimentare e una disponibilità economica che aiuta a trasformare intenzioni in possibilità.
Io sono sempre stata a favore della cucina in casa. Cucinando in casa vediamo e sappiamo cosa adoperiamo, quindi ingredienti più sani, anche biologici. Ma è necessario comunque tenere controllati i grassi e i metodi di cottura (evitare i fritti in favore della cottura in forno).
RispondiEliminaBuna serata ^_^
Grazie Daniela assolutamente si anche il metodo di preparazione è importante
EliminaSono d'accordo con le tue conclusioni. Se mangiare a casa significa mettere nel microonde una lasagna surgelata, forse e' più salubre pranzare fuori con un'insalata mista. proprio stamattina ascoltavo una trasmissione radio in cui si diceva che noi italiani siamo ai primi posti nella non piacevole classifica dei Paesi con il più' alto tasso di obesità infantile. Si raccomandava di dare ai bambini molto pesce, verdura e frutta e di fare fare loro qualche attività sportiva. Tutti buoni propositi che pero' trovano difficile applicazione. Quando facevo volontariato con i bambini, li vedevo arrivare dopo la scuola armati di focacce, pizzette, hotdog. Tutti cibi comprati al volo in panetteria. Mai visto nessuno con una mela o con un panino fatto in casa.
RispondiEliminaAhimè l'ho notato anche io, viaggiano sempre con i cibi gia pronti i bambini
EliminaLa cosa che mi lascia perplessa è che spopolano sempre di più le trasmissioni sul cibo e cose simili ma se parli con la gente sempre meno cucina. Le nostre nonne facevano tutto in casa, ora sono poche le donne giovani che passanore davanti ai fornelli perchè lavorano, e hanno altre mille cose da fare. Eppure in TV si parla solo di cibo
RispondiEliminaOggi la maggior parte delle donne lavora, per cui il tempo per fare la spesa e fare da mangiare si è ridotto, per tutti. Eppure in tv si parla solo di cibo e di ricette che richiedono anche molto tempo da fare a casa ma ci sarà qualcuno che le fa? Ogni tanto me lo chiedo anche io.
EliminaSono d'accordissimo con te Gunther.
RispondiEliminaCerto che la disponibilità economica è importante,ma altrettanto la cultura alimentare. E ci vuole anche la voglia di cucinare. Parlavo con un nutrizionista qualche giorno fa e si rammaricava proprio del fatto che la gente non sa più cucinare. Com'è più facile aprire una busta di insalata e scaldare un primo nel microonde! Non c'è nemmeno bisogno di lavare la frutta, al
permercato c è la macedonia già pronta...
Ciao carissima, si assolutamente si compriamo la macedonia gia pronta e le zucchine pure gia affettate :-)
EliminaPurtroppo abbiamo preso dai popoli stranieri, americani e inglesi in testa, le cattive abitudini alimentari. Fast food, salse, fritti e schifezze varie. Certo, la cucina di casa di una volta è più sana e leggera ma se cotta nel giusto modo. Inoltre non sono molto daccordo che per fare da mangiare in modo sano e leggero ci voglia del gran tempo. Forse ci vuole un pò di voglia, non credi?
RispondiEliminaCome sempre amo i tuoi articoli caro Gunther e mi trovi al cento per cento d'accordo, soprattutto su questa frase: "non c'è una vera e propria certezza assoluta nè in un senso e nè in un altro, non basta mangiare sempre fuori per mangiare meglio come non basta sempre mangiare in casa per controllare il peso, dipende da quello che si sceglie da mangiare, dalla quantità ma soprattutto dal rapporto tra calorie assunte e spese nell'arco della giornata". Io, comunque, a parte rari casi di emergenza, non compro nulla di pronto, ma faccio sempre da me ;)...non lavorando ho anche più tempo per poterlo fare, mi piace ed amo anche sperimentare, oltre che riutilizzare...insomma sono una casalinga in tutto e per tutto ahahah! Buon fine settimana
RispondiEliminaio ho il tempo e la voglia di fare, finché riesco produco homemade tutto quello che riesco. cercando di seguire il più possibile quella che è la dieta mediterranea ^_^
RispondiEliminaIo credo che sarebbe possibile, caro Gunther. Personalmente mi piace da sempre cucinare e lo faccio con passione. Cucinare in casa è senz’altro meglio e non è detto che sia sempre e solo appannaggio di chi ha buone possibilità economiche. A mio avviso c’è poca cultura del cibo e di come si può elaborare. Scegliere materie prime povere si può ma poi bisogna saperle cucinare. E conosco molte poche madri o padri di famiglia che non hanno voglia di mettersi ai fornelli dopo una giornata al lavoro. Fa tristezza ma è così. Si fa prima ad aprire buste di insalata, cuocere al forno patatine (già fritte) e aprire confezioni di insaccati e salumi o scatolame. C’è molto pesce azzurro a poco prezzo sui banchi vendita, per esempio, che fa benissimo tra l’altro, ma bisogna saperlo cucinare. Meglio il sushi di dubbia provenienza e freschezza. Bocconi pronti da portare alla bocca e via, dati senza misura anche a bimbi di pochi anni- tanto poi per il mal di pancia c’è il pediatra. Educare a un’alimentazione corretta e sana è sempre più difficile ma c’è chi può farlo e costoro DEVONO necessariamente impegnarsi nella divulgazione.
RispondiEliminaBuona cucina!
Caro Günther, io sono il classico esempio di come si può ingrassare cucinando piatti sani e salutari. La pasione per la cucina ti porta ad esplorare tecniche di cottura e alimenti alternativi, ma quando poi studiare gli alimenti è solo un metodo di controllo dell'ansia va a fine che mangi di più e, sopratutto, cucini e mangi le cose che ti piacciono di più: pane, pasta, dolci così buoni preparati in casa, che piacere vedere il pane lievitare e la cucina che profuma di pane caldo. Poi ti ritrovi con 20 kg in più e ti fanno notare che non mangi abbastanza proteine. UFFA!
RispondiEliminaio aspiro al momento in cui si potrà affidare a qualcun altro anche mangiare al posto nostro, l'altro si ingrassa e io lo guardo sazia e leggera! Scherzo naturalmente....
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