lunedì 12 dicembre 2011

Aids, qualcuno ancora ne parla?

Il 1 Dicembre è stata la giornata mondiale contro l'AIDS nel giro di venti anni dalle prime pagine dei quotidiani, l'aids è scivolato nelle pagine interne, se ne parla sempre meno, come si parla sempre meno di prevenzione, i nuovi slogan del tipo zero infezioni da Hiv zero morti di Aids, secondo me confonde non voglio essere Cassandra ma tutto questo ottimismo non lo condivido.

Il fatto che diminuisce il numero dei morti per aids (del quale sono contento) dall'altro però aumentano il numero dei sieropositivi, non mi sembra un grande risultato, è vero che terapie antiretrovirali hanno aumentato l'aspettativa di vita, questo non vuole dire che non sia una condizione di vita problematica e difficile :


1.Forse a qualcuno sarà sfuggito che nel 2010 la maggioranza delle nuove infezioni è attribuibile a contatti sessuali non protetti, che costituiscono l'80,7% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 49,8%, MSM 30,9%).

2.Oltre un terzo delle persone con una nuova diagnosi di Hiv viene diagnosticato in fase avanzata della malattia, e presenta una rilevante compromissione del sistema immunitario, hanno mediamente più di 40 anni di età, hanno contratto l'infezione prevalentemente attraverso contatti eterosessuali (non è una malattia per gay).

3.L'aumento di casi in persone con oltre 50 anni di età.

4.Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto.

Trattamento post esposizione questo sconosciuto
In molti paesi non viene effettuato il trattamento post-esposizione è una combinazione di farmaci antiretrovirali, che, in breve tempo circa un mese, può ridurre il rischio di contaminazione da HIV del 80%. Anche se non può garantire la non sieroconversione . Da fare entro quarantotto ore dopo un contatto a rischio da un rapporto sessuale non protetto alla violenza sessuale, al fallimento del preservativo, o anche da contatto accidentale, può essere una richiesta da effettuare in modo anonimo e senza fornire spiegazioni. 

Inizialmente il trattamento era limitato al personale medico vittima di esposizione accidentale al sangue, il trattamento post esposizione  è stato ampliato dal 1998 al pubblico in generale. Più di dieci anni più tardi, il  TPE rimane sconosciuto in molti paesi europei e in molti ospedali. 

Un trattamento che le istituzioni definiscono costoso? Ma non è più costoso per la società il costo della sieropositività?

La prevenzione parlarne con i figli
Faccio parte di quella generazione che ha visto con i propri occhi morire amici e conoscenti di Aids, vivevo negli Usa dove ricordo che in venti giorni ho partecipato a 8 funerali, ho visto persone spegnersi e consumarsi come delle candele. nelle foto che metto di casa mia c'è sempre un arazzo in bella vista, me lo ha lasciato in eredità il mio ex socio americano morto di Aids nel 1989.

Perchè mai vi aprò la mia scatola della memoria?
Perchè bisogna parlarne con i figli, bisogna guardare al futuro, affrontare questo argomento è difficile, per i figli i genitori non fanno sesso, i genitori non riescono a considerare i figli adulti, pensiamo sempre che siano dei bambini anche quando hanno venti anni. Bisogna parlagliene, fargli capire che nella vita a volte, nel turbinio dei sensi e nelle relazioni ci si può anche sbagliare, ci si può confondere, l'emozione del momento, la passione può avere il sopravvento sulla ragione, proteggere e proteggersi è un gesto d'amore come donarsi completamente all'altro.

Aids è un argomento tabù per i blog, quindi se non ci saranno commenti nessun problema, più un tema è impopolare e più mi piace.

So che la televisione italiana ha proibito la parola preservativo, anche le immagini?

22 commenti:

  1. Sottoscrivo. E come vedi trovo giusto lasciare un commento.

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  2. Anche io ho cominciato prestissimo a parlarne con i bambini, perchè penso che il sesso sia una parte importante della nostra vita, quindi parlarne con naturalezza, con consapevolezza, non può che aiutarti a viverlo nel migliore dei modi...ma anche perchè credo che nell'ignoranza si nascondono le peggiori epidemie...grandissimo, come sempre!

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  3. si può diventare sieropositivi per un epatiti virali presi da giovani e curata positivamente a seguito da un analisi per vedere se e andato tutto a buon fine..? lo so la mia domanda e un pò vaga..ma ho delle persone care che da qualche mese sono risultate sieropositive persone normali e coppia fidata (adulti) non so come comportarmi ... ma tengo a loro..
    cosa fa la sanità per queste persone..? quali sono gli aiuti a coloro che non possono permettersi di curarsi con determinati medicinali costosi..?
    lia

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  4. La censura in questi casi e davvero fuori luogo mi fa una rabbia quando sento queste cose,si sa che i giovani anche minorenni hanno rapporti ma e comodo fare finta di niente,per fare prevenzione bisogna parlarne,la vecchia frase "se lo conosci lo eviti,se lo conosci non ti uccide" e sempre attuale!

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  5. Hai perfettamente ragione,Gunther, non si parla più di Aids per i media sembra sia finito un incubo, ma nella realtà ci sono sempre più sieropositivi e allora cosa dobbiamo fare? senza dubbio fare in modo che i nostri figli, e non solo, siano al corrente della malattia e cosa fare per evitarla, e informarsi sulle ricerche per sconfiggere questa terribile malattia. Sei grande Gunther I cuochi di Lucullo

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  6. Il fatto è che (soprattutto in Italia) gran parte delle persone è convinta di essere "intoccabile", che certe cose succedano solo agli altri e mai, dico mai, potrebbe accadere a loro.

    Potrei scrivere un trattato a riguardo, non lo faccio per due motivi: uno è perché scriverei un papiro, l'altro è perché non posso parlarne del tutto pubblicamente, però una cosa posso dirla: anni fa sono stata contattata per curare una campagna informativa e preventiva a livello nazionale, atta anche a testare le effettive conoscenze del problema AIDS e droghe (non necessariamente connesse l'uno all'altro).
    Questo lavoro ha richiesto parecchi mesi di progettazione ed altrettanto tempo sul campo e, credimi, ho sentito cose che vanno al di là della pura fantascienza.
    Tipo: se prendi la pillola contraccettiva non prendi l'aids.
    O: se prendi la pillola del giorno dopo ammazzi il virus.

    Stendo un velo pietoso su i vari divieti che esistono in italia.
    I tabu creano solo mostri.

    Ma anche la popolazione ci mette del suo!

    Chiedi alle persone (e tantissime sono di sesso femminile) cosa ne pensano del preservativo.
    Quelle di sesso femminile ti diranno che allora si perde tutto il piacere, nonononon niente preservativo!
    Quelli di sesso maschile (e temo che sia colpa delle donne) pensano che usarlo li farebbe sembrare ridicoli.
    Ecco, questo è uno screening di gran parte della popolazione italiana.
    Altro che popolo di navigatori, poeti e santi!
    Qui regna l'ignoranza totale.

    In Olanda lo insegnano a scuola (ma già da due decenni) come si mette un preservativo; sì, con le parti anatomiche sulla cattedra, e a turno tutti gli alunni devono fare pratica.
    In Italia, come hai detto tu, mi sa che non si può nemmeno nominare in televisione!

    Scusa per il papiro ma certe cose mi fanno venire i nervi :-)

    Gran bel post, come sempre!

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  7. Essere genitori comporta anche di parlare con i figli dei cosiddetti tabù. Non si risolve il problema mettendo la testa sotto la sabbia, la malattia esiste ed il fatto che ora se ne parli poco non significa che il pericolo sia basso. Purtroppo c'è ancora tanta ignoranza e c'è chi crede ancora che solo toccando un sieropositivo si contagi! Molto chiaro come sempre!Buona giornata.

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  8. Ringrazio tutti della partecipazione a questo post di un argomento un po' difficile

    @pamirilla, grazie so so che mi leggi grazie della solidarietà

    @greta, bisogna parlarne presto e in modo corretto,grazie

    @rosy grazie non conoscevo l'iniziativa hai fatto bene a mettere il link

    @provare per gustare

    lia, bisogna fare un distinguo tra epatite e aids, essere positivi al test epatite non vuole dire essere sieropositivi all'Hiv.

    Il trattamento oggi di epatite A e B è consolidato, nuove terapie invece si stanno sperimentando per epatite C, anche per epatite la trasmissione per via sessuale è il primo veicolo di trasmissione in particolare per epatite B e C.

    Per epatite ci si può anche vaccinare se si hanno comportamenti a rischio (non per epatite C) mentre per hiv non c'è vaccino

    La tua domanda è correttà perchè c'è una relazione tra epatite e hiv, sovente in molti casi chi diventa sieropositivo all'Hiv ha un precedente di epatite più spesso di epatite B

    Secondo me questo è indice di uno stile di vita più a rischio rispetto ad altri, può essere un segnale che non deve essere trascurato

    comportati normalmente sono malattie che prevedono di infettarsi solo per contatto sessuale non protetto, non c'è alcuna ragioni di evitarli o non avere contatti

    Oggi la terapia nei sieropositivi è consolidata con farmaci antiretrovirali, ci sono centri specializzati di malattie infettive , ci sono sieropositivi che hanno anche figli riescono ad avere una vita normale anche se in alcuni casi è difficile perchè ogniuno ha una tolleranza diversa ai farmaci.

    si c'è anche un problema di costo, seppure c'è il rimborso per i farmaci più importanti e costosi da parte del servizio sanitario nazionale, ci sono invece farmaci complementari chimiamoli cosi che possono incidere su un bilancio personale in modo non del tutto indifferente

    @torte e decorazioni
    grazie se lo conosci lo eviti non me lo ricordavo, con l'età perdo memoria

    @muscaria
    spero che ti vengono i nervi più spesso pardon ma hai scritto delle cose molto intelligenti un analisi lucida e sensata

    penso che conti molto la religione, le malattie sono dovute al fato o al volere di dio e non al mio comportamento

    mi piace molto il tuo commento perchè va in profondità , perchè è poi nell'intimità che si decide

    ma come usi il preservativo non ti fidi? pensi che sia un pervertito/a?

    lì è il momento pericoloso

    io non l'ho scritto ma la maggior parte delle persone prendono hiv dal partner fisso

    qui si apre una voragine

    ma come vuoi usare il preservativo, mi hai tradito?

    non conosco un adulto che ammetterebbe un tradimento nemmeno sotto tortura

    bisogna mettere in conto che può succedere, che il partner tradisca e irresponsabilmente

    chiudo perchè se no divento prolisso

    mille grazie del commento muscaria che mi permesso di divagare

    @la cucina di papavero grazie del tuo contributo non bisogna mai mettere la testa sotto la sabbia e sopratutto evidenziare che non si prende per una stretta di mano

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  9. siamo in un paese di ipocriti, gli onorevoli vanno con le escort (che parola fine) ma non si puo'usare la parola preservativo.
    Le ragazze pensano che la prima volta non si debba usare il condom, i maschi preferiscono il salto della quaglia....
    E' allucinante tutta questa superficialità, si pensa sempre che tocchi agli altri.
    Ma una seria razionale educazione pare qua non si possa fare, allora tocca a noi genitori impegnarci e spiegare e parlare coi ns figlioli anche se cercheranno di svicolare ;)

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  10. Mi sono sempre chiesta perche si parla di meno adesso che diciamo 15-20 anni fa!
    Non fa più paura?hanno trovato una cura?Perche non puntare sulla prevenzione?
    Mah!
    Quella del preservativo mi e nuova.
    Non lo sapevo.

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  11. Bravo che ne parli!
    Hai ragione, sembra che la malattia sia scomparsa, non fa più audience!
    Invece c'è eccome!

    Qualche anno fa, donavo il sangue e ricordo che, se ti eri fatto un piercing o un tatuaggio venivi messo in quarantena per sei mesi, perché a rischio AIDS ed epatiti.
    Come si può vedere non solo i rapporti sessuali sono a rischio trasmissione del virus, anche un tatuatore poco attento all'igiene può essere molto pericoloso!
    diciamolo ai ragazzi!

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  12. ti ringrazio di vero cuore per la risposta data...
    ma scoprire dall'oggi a domani di essere sieropositivi ti cambia totalmente la vita in certi sensi... queste due persone da quando hanno scoperto questa malattia li vedi guardare nel nulla mentre lei la moglie affronta la situazione un pò con più di realtà anche se nasconde (e una sua scelta)di non dirlo ai parenti .. queste persone non sanno che io so.. ma mi e stato riferito a seguito di uno sfogo della figlia ... non ti nego che ci sto male perche in questi casi hai le mani legate ...
    quindi se non ho sbagliato a leggere ce anche un rimborso per i medicinali..?
    un abbraccio da lia

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  13. Hai proprio ragione, se ne parla troppo poco. Non solo di AIDS e sieropositività ma di educazione sessuale e protezione contro le infezioni in genere. Colpa dell anostra cultura troppo perbenista e ipocrita.
    Grazie del post Gunther.

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  14. @mariangela, dobbiamo armarci noi con tutte le problmatiche che comporta

    @lilly, no la cura non c'è per questo bisogna parlarne sempre

    @Eli brava, mi ero dimenticato di tutti quelli altri casi come il percing,

    @lia, stagli vicini, dimostragli che gli vuoi bene, basta un pensiero, baci e abbracci non infettano.

    Comunque io conosco sieropositivi da venti anni, cambia la vita, ma bisogna anche sdrammatizzare, non è così nefasto come una volta, io non trovo che ci si debba vergognare,

    non solo in questo caso, conosco molto persone che hanno il tumore e il cancro e si vergognano, no non bisogna vergognarsi, bisogna vergognarsi di non essere solidali, di non aiutarli semmai, oggi ci si vergogna di tutte le malattie in generale lo trovo un attegiamento a volte ridicolo, la malattia non va vissuta come senso di colpa, è una difficile prova che incontriamo nel nostro cammino, ma dipende da come la viviamo

    lia, sui farmaci io presumo che siano seguiti in centro ospedaliero per malattie infettive, tutti i farmaci sono pagati con il ticket, almeno sia da noi in svizzera che in lombardia, sono passati dal servizio sanitario nazionale, dalla cosidetta ricetta rossa

    non c'è rimborso invece per i farmaci complemetari, ma essendo in Italia la sanità divisa per regioni, deve confessarti che non lo so se anche questi li passa il servizio sanitaria nazionale, da noi no

    @zie elle , grazie del commento per questo post

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  15. Si Günther, qualcuno ancora ne parla, ma le voci sono sempre meno.
    Siamo capaci di lanciare campagne terroristiche su epidemie inventate pur di far piacere alle case farmaceutiche, ma per favore non parliamo di preservativi e di sesso con serietà.
    Quelle son cose da riservare al gossip altrimenti è tutto un sorrisino imbarazzato.
    Ho provato a sollevare l'argomento sul mio blog, ma come dice mauri
    ( http://www.blogger.com/profile/12090213984497688641 )
    che mi ha linkato il tuo post nei commenti, si fanno scappare i lettori con certi argomenti.

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  16. @vera

    grazie del contributo e benvenuta, è vero si fanno scappare i lettori parlando di questi argomenti mauri ha ragione, se dovessi guardare il numero dei lettori dovrei mettermi a piangere

    ricordo anche io H1N1 tutti a preoccuparsi a vaccinarsi e l'aids non se lo fila più nessuno ma c'è sempre

    Grazie veramente

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  17. Caro Gunther, qualche giorno fa commentavo con un blogger amico e dicevo che viviamo in un medioevo tecnologico, ma pur sempre medioevo. Di AIDS non si parla più, perchè? perchè se prima era la malattia dei gay, adesso è di qualcun altro...vedi Sudafrica, vedi Brasile, vedi altrove...perchè pensare e dire le cose informando non è di moda, mi dispiace dirtelo ma è così :-D (un po' lo sono anche io fuori moda, con il mio piccolo blog), perchè è meglio metter su una bella facciata di finta santità e dire che tutto è risolto, poi sotto la facciata ci può essere di tutto, l'importante è che non si veda...E anche qui che gran controsenso, no? Viviamo nell'era della velocità, si raggiungono con il web posti lontanissimi in pochi minuti, ma se una tragedia non ti colpisce a meno di dieci centimetri dal cuore, non è tragedia...non diciamoci sempre che è per spirito di sopravvivenza, è anche per menefreghismo, di quello puro e poco sano...mi rendo conto che i ragazzini di adesso si approcciano al sesso con molta ignoranza e mi sembra di essere davvero tornata indietro nel tempo, ma prima della mia nascita. Mancanza di dialogo, di memoria? Non lo so, avessi una ricetta la metterei in pratica subito...E' vero che parlando di argomenti poco comodi si possono allontanare alcuni lettori, ma meglio essere poco comodi, informati e coscienti che comodi ed ignoranti (nel senso di non conoscere).
    Serena notte e grazie come sempre dei tuoi posts illuminanti

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  18. gli sono vicino moralmente perche siamo in diverse regioni io toscana loro lombardia ...ma ti confesso che ho paura ma non del loro contatto anzi... ma ho paura di perderli...i primi giorni che sapevo che loro dovevano fare accertamenti curati per sapere la risposta definitiva ho pregato ma ho pregato tanto che risultasse tutto negativo invece sono stato invano le mie preghiere.. io spero che almeno il dio da la sù li protegga e gli da una vita più serena e lunga..
    baci e grazie ancora ..e scusa se ti ho annoiato ma e stato un post interessante per me questo sapere delle risposte
    i tuoi post sono sempre interessanti..
    lia

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  19. Condivido quello che hai scritto! Non sapevo del Trattamento post esposizione e credo che purtroppo sia ignorato da molti. Chissà perchè la "pillola del giorno dopo" è sbandierata ovunque e la conoscono tutti, ma allo stesso modo non è sbandierato questo trattamento post esposizione così importante!

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  20. Ps: ricordo che ai tempi del liceo la mia scuola prese parte ad una conferenza dove esperti del settore spiegavano agli studenti molte cose sulla questione. Credo che iniziative simili dovrebbero entrare in tutte le scuole

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  21. Non sapevo che qui in Italia fosse vieto pronunciare in tv la parola preservativo.....sono allibita...
    ci trattano come un gregge di pecore che deve rimanere nell'ignoranza più totale, a vantaggio di chi comanda (in questo caso in primis la chiesa...guai a parlare di sesso, peccato solo a parlarne.....e certo perchè i bambini nascono sotto al cavolo)
    chissà perchè qui da noi il sesso deve essere così tabù, il retaggio cristiano è così forte da aver demonizzato l'atto più naturale del mondo, senza parò aver mai alzato un dito contro la piaga dello sfruttamento proprio del sesso, sia reale che mediatico....mai alzato la voce per condannare vivamente i comportamenti scellerati delle nostre alte cariche rappresentative...ma va.......
    Grazie per il tuo post...sei di grande esempio, e nel mio caso, non mi hai sicuramente allontanata...e come sempre me lo sono letta con grande avidità!
    un abbraccio

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