mercoledì 27 giugno 2018

Gelato Grom, imperfetto ma ...



In questo periodo  tra le diverse pubblicità on line ,ha colto la mia attenzione quella dei Grom, quelli del gelato, l'azienda italiana che è stata acquisita dalla multinazionale anglo olandese Unilever.

Un esempio di comunicazione interessante, non parlano del gelato un argomento che badano bene a non toccare, ma parlano d'argomenti che possono riguardare chiunque partendo dall'amicizia, il verde, la natura, traslano poi sulla bontà, sull'Italia e sull'orgoglio italiano ci manca solo la voce di Pavarotti, mi ricorda tanto lo spot della Nutella di Buongiorno a te .

Tutti argomenti che però fatico ad associare al marchio Grom cosi com'è oggi nella realtà.

Rappresenta forse più il marchio alla sua nascita nel 2003, oggi è una dimensione diversa e la comunicazione dovrebbe rappresentare questa nuova fase, di pensato in Italia ma fatturato in Olanda.

L'amicizia di qua l'amicizia di là, tutti abbiamo degli amici ma non è che a tutti facciamo pagare il gelato, l'amicizia è un fatto più privato, non vendi l'amicizia ma coni e coppette di gelato.

La natura con il marchio Grom cosa c'entra? Andavo spiegato meglio, forse intendevano dire della frutta come le fragole raccolte una a una nel loro giardino nella provincia di Cuneo .

Anche io ho le fragole in giardino ma a malapena riesco a farci una macedonia in primavera figuratevi un gelato!

La bontà è un concetto che dovrebbe essere espresso meglio e soprattutto dovrebbe esprimerlo chi compra il gelato e non chi lo vende, nessun commerciante vi racconterà mai che il suo prodotto non è buono.

Artigianalità italiana cosa c'entra? Non ho compreso, Non siete stati acquistati da Unilever? Un minimo di coerenza e rispetto visto quanto vi hanno pagato, non si può essere italiani solo quando fa utile!

Se a me avessero dato cosi tanti soldi sarei diventato olandese, sfreccerei d'inverno sui canali ghiacciati di Amsterdam con i pattini d'argento e in primavera coltiverei solo tulipani in giardino.

Artigianalità di qui artigianalità di là, facciamo un gelato come il sarto fa un vestito, sentite amici di Grom, senza offesa, è vero che non c'è una legge sul gelato artigianale in Italia però quante gelaterie avete a Marchio Grom nel mondo 200? 330? Spazi di vendita anche in ogni supermercato, tutto personalizzato? Tutto artigianale? 

Sarà, io ci credo tantissimo ma il mio concetto di gelato artigianale è un'altra cosa, la sensazione che  lo spot mi lascia è più di dubbio che di certezza, ho più l'impressione d'essere preso ... in giro.

martedì 19 giugno 2018

Danone nel mondo, Straggisto yogurt greco nuova strategia del marchio danone



Arrivando a Milano la settimana scorsa tutta la città era tappezzata da questa pubblicità di Danone nel mondo, una nuova campagna che deve lanciare questo "nuovo " segmento di mercato, credo che sia il terzo o il quarto dell'ennesimo rilancio dello yogurt greco di Danone, a cui sono stati aggiunti diversi tipi di yogurt tradizionali come Ayran turco, Laban libanese, Skyr islandese, Lassi indiano.

Danone è stato per anni il leader del mercato internazionale dello yogurt e ha fatto dell'innovazione il suo segno di riconoscibilità.

Un'innovazione che però si è fermata agli anni '90, tutt'ora Danone ha nei marchi Activia, Actimel e Danacol, il punto forte della sua offerta.

Negli anni non ha mai adeguato o aggiornato l'offerta, mentre il settore si evolveva con nuovi prodotti meno ispirati alla salute e più ispirati alla cultura alimentare dei singoli paesi ed a nuovi stili di vita come lo yogurt greco, lo yogurt islandese, i latti fermentati orientali, da piccole nicchie di mercato sono divenuti  il 38% del mercato dello yogurt come lo yogurt greco in Italia (Dati Nielsen 2017) a scapito proprio dei prodotti contro il colesterolo e in favore della regolarità intestinale.



In forte ritardo Danone ha tentato di inserirsi nel segmento di mercato dello yogurt greco ma con esiti diciamolo pure poco fortunati per usare un eufemismo. Il prodotto in se era poco convincente la comunicazione ancora meno (vi ricordate la pubblicità dello yogurt perfetto, cosi perfetto che non l'ha preso nessuno?)

Abbiamo avuto lo yogurt fermentato colato Danio (che non poteva chiamarsi yogurt greco per via della lavorazione), poi  yogurt greco Danio, poi yogurt greco Oikos ma sempre quello era, adesso con Danone nel mondo abbiamo Straggisto. Amici di Danone io comprendo volere fare dimenticare Danio e Oykos ma un nome più accattivante non si poteva trovare?




Cosi Danone torna all'attacco con Danone nel mondo, un altro yogurt greco sarebbe stato visto ancora negativamente, questa volta la strategia di comunicazione è decisamente molto accattivante, belle immagini, bei riferimenti, hanno messo dentro di tutto di più, i paesaggi greci, le tradizioni greche, ha un po' del minestrone milanese ma con un senso, questa volta si sono dotati di un cappello introduttivo credibile.

Per il lancio riservano la vendita on line sul canale Prime now di amazon, queste perchè oggi le vendite on line sono di tendenza rispetto ai canali classici del supermercato o del negozio di vicinato.


Dal punto di vista della strategia della comunicazione è tutto studiato bene, tranne il fatto di vedere in foto sempre l'isola di Santorini, dove notariamente non ci sono vacche da latte ma asini, magari qualche vacca si potrà trovare anche a Santorini non certo non sarà utile a produrre lo yogurt greco di Danone!

Le mie perplessità mi sono giunte quando ho comprato Straggisto il loro nuovo yogurt greco, che dal punto di vista nutrizionale è più o meno uguale a Oykos e Danio per pochi dettagli, qualche caloria in meno 4 con aggiunta di purea di fragola concentrata e semi di fragola, in parole semplici il tentativo di fare sentire maggiormente in sapore delle fragole, forse secondo me invece della preparazione alla fragola con tutti quei ingredienti discutibili dagli addensanti ai semi di fragola era meglio mettere una confettura di qualità.

L'aspetto è modificato prima con Danio e Oikos il prodotto era composto in due strati, sotto il preparato alla frutta e sopra lo strato di yogurt ora invece è miscelato, non ho compreso perchè prima che erano due strati in etichetta non erano differenziati, ora che è miscelato si divide yogurt e preparazione alla frutta? Oltre questo non c'è nessuna altra novità, che delusione, che peccato!

Ho compreso che l'aggiunta di concentrato di fragola è fatto per migliore il sapore ma fatevi più furbi se c'è una carenza nel sapore aggiungete la vaniglia per esempio, un po' più di fantasia.





Perchè Danone avrebbe le capacità di diventare leader anche in questo segmento di mercato (yogurt greco), se solo si fermasse a pensare di più, è dal 2013 che si ostinano con diversi nomi a proporci la stessa cosa, pensano solo a essere leader nel prezzo, d'offrire il prodotto più caro. Possiamo solo per un attimo a pensare amici di Danone che il problema non sia la comunicazione ma il prodotto a essere poco gradito rispetto ad altri? Come mai?




Proprio per questo invece che puntare subito sulla yogurt greco Straggisto per il lancio di Danone nel mondo avrebbero potuto puntare subito Lassi e sullo Skyr in modo da creare una strada più facile per Straggisto che è prodotto più debole e più discutibile.




Saranno i consumatori rapiti questa volta dalla comunicazione?

Non so dire se i consumatori saranno questa volta rapiti dalla comunicazione accattivante ma i prodotti quelli provati fino ad adesso sembrano essere il punto debole della strategia, al momento ho provato solo lo yogurt greco e devo dire che è troppo simile a Danio/Oikos, la miscelazione ha migliorato solo sensibilmente il prodotto ma è un prodotto già poco apprezzato e tra i più cari anche su amazon il costo è di 9,90 al kg, ci sono yogurt greco di qualità con prezzi più bassi.

In poche parole lo sforzo che avete fatto in termine di comunicazione è grande ma è troppo poco in rapporto al prezzo alla qualità del prodotto e al suo posizionamento.

I concorrenti fanno uno yogurt greco che costa meno, con meno calorie, lista ingredienti più corta, perché uno deve spendere più? Dategli una motivazione per scegliere Danone !

Dopo Straggisto spero che negli altri prodotti Danone nel mondo, cioè Lassi, Skyr, Ayran, Laban sappiano creare il gradimento o meglio quella differenza che spinge le persone a scegliere il marchio Danone.

Va dato atto a Danone dove i prodotti freschi derivati del latte animale rappresentano il 50% del fatturato, il coraggio d'avere investito in questo settore perchè la maggior parte delle attenzioni delle aziende sono rivolte a creare nuovi prodotti che hanno come ingredienti principali i latti vegetali, le alternative vegetali allo yogurt  sono queste i veri competitor di Danone.




giovedì 7 giugno 2018

La Grassofobia, la discriminazione in base al peso nella società e del mondo del lavoro


L'Obesità oltre di diventare una della patologie più diffuse nel mondo, diventa sempre più motivo di discriminazione.

Mentre ero in un Ospedale ho sentito un medico apostrofare una collega "Obesa di Merda" si perchè un medico non può dire grossa, chiatta, grassa, deve fare vedere la "cultura" anche nell'insulto!

Tuttavia avrebbe potuto usare altri termini, l'avere utilizzato la sua patologia l'obesità come un arma per offenderla e umiliarla ancora di più, l'ho trovato una forma di cattiveria gratuita a prescindere dalla discussione.

Questo mi ha portato a riflettere di quanto le persone obese dono vittime d'ostilità, di cattiverie, di malelingue solo in virtù del proprio peso.

Quando si parla di bullismo viene spesso fuori che i primi segni sono la presa in giro dei ragazzi obesi, non pochi casi d'adolescenti che tentano il suicidio per le vessazioni sul peso.

Grassofobia e mondo del lavoro

L'obesità è una di quelle condizioni in cui si può essere più soggetti a stigmatizzazioni e a comportamenti discriminanti.

Si associa l'Obesità alla mancanza d'intelligenza, alla mancanza di capacità, alla poca determinazione, alla debolezza, alla negatività.

Secondo gli avvocati dell'Ilo Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite con sede a Ginevra in Svizzera, le donne sono otto volte più discriminate rispetto alle colleghe con un indice di massa corporea in normopeso, questo si traduce in mansioni umilianti, poche possibilità di carriera e minore remunerazione.

La grassofobia colpisce anche il genere maschile, gli uomini obesi hanno tre volte più discriminati per il loro peso rispetto ai colleghi d'indice massa corporea uguale, meno delle donne ma avete mai visto un amministratore delegato obeso?

Sembra che essere normopeso conti più della competenza, della formazione personale e della  professionalità.

La discriminazione si è fatta sistema tale da escludere le persone obese da alcuni settori, se può essere comprensibile ma non giustificabile l'avere escluso persone obese nei lavori del mondo dello spettacolo, lo è meno in quei settori che nulla hanno a che fare con le immagini.


Grassofobia e il settore Medico

Alla base c'è una cattiva conoscenza che coinvolge anche il settore medico di una patologia complessa come l'Obesità che ha cause genetiche, ormonali, sociali e comportamentali.

Non va sottovalutato che l'opinione negativa che deriva dai Dca, disturbi del comportamento alimentare che vengono ritenute delle patologie di natura psichica.

C'è talmente una cattiva conoscenza sul problema che sono stati fondati in diverse strutture ospedaliere dei gruppi di riflessione sull'obesita e il sovrappeso allo scopo di deplorare pregiudizi che possono diventare discriminazioni e che di conseguenza possono riflettersi sulle terapie.

Cito un fatto portato alla mia conoscenza che ha del divertente nella sua drammaticità.

Un signore scivola su un sentiero di montagna, per evitare l'urto appoggia la mano per terra sul ghiaccio, lì per sembrava solo una botta, dopo alcune ore un grande dolore e visita al Pronto Soccorso dell'Ospedale.

Visita, durante la quale gli viene detto beh ma lei è obeso.
Si ma scusi che c'entra con il dolore della mano o la caduta, chiunque può scivolare sul ghiaccio!
Dalla radiografia viene riscontrata dai sanitari la rottura di due dita e viene ingessato.
Tornato a casa, sente ancora molto dolore.
Il medico di base lo rimanda in Ospedale, dove gli dicono che il dolore è solo conseguenza della botta.
Sentendo sempre dolore, si reca in un altra struttura ospedaliera, dove gli viene riscontrata la rottura di altre due dita della mano.
Il signore si reca a protestare nel primo ospedale, dove gli viene rinfacciata la sua obesità di nuovo e avanzano il sospetto che sia stato lui a rompere in un secondo tempo le altre due dita.
In sintesi il signore ha fatto causa dopo diversi gradi di giudizio e anni ha visto riconosciuto il comportamento disdicevole, la cui responsabilità era dovuta a una cattiva e parziale radiografia non eseguita correttamente.

Difficile dire se il signore sia stato discriminato per la sua obesità o meno ma è chiaro che il suo aspetto fisico può avere influenzato negativamente i sanitari.

L'obeso considerato una minaccia per la spesa sanitaria 

C'è tutta una corrente di pensiero che vede nell'obeso un costo sociale un costo sanitario una minaccia per la spesa pubblica, un po' come rinfacciare a qualcuno d'avere un tumore, una malattia metabolica, una malattia cardiovascolare.

Mi consentite una volgarità? Alla Sanità costano troppo anche le teste di minchia! 
Secondo voi amministratori corrotti e Ministri incapaci non sono un costo per la Sanità?

Recentemente in Regno Unito a seguito di una statistica del Cancer Research UK, secondo cui i millennials sono destinati a diventare la generazione britannica più grassa e più a rischio cancro, ha avviato una campagna di comunicazione sottolineando che l'obesità è la principale causa dei tumori dopo il fumo.

Una scrittrice d'origine danese che vive a Londra (Sofie Hagen)  ha criticato la comunicazione pubblicamente sottolineando che “la società che considera l'obesità come qualcosa di negativo uccide più del cancro”.

I medici con la scusa della salute sono i primi che fomentano le discriminazione nella società delle persone obese, un atteggiamento che nasconde l'odio per il grasso (persone in restrizione calorica perenne), questo li spaventa perchè in fondo nelle persone obese vedono se stessi.

Come la stessa scrittrice suggerisce sono anche l'umiliazioni, la discriminazioni, le vessazioni che potrebbero portare le persone obese ad essere indicate come un gruppo a rischio nello sviluppo di determinati tipi di cancro.


Sintesi

Per combattere la grassofobia la società deve riconoscere sul piano legale la discriminazione e combatterla, cosi come altre discriminazioni che si basano su pregiudizi, luoghi comuni e superficialità.

I media che sono tra i maggiori responsabili della creazioni di falsi stereotipi dovrebbero farsi portavoce d'esempi positivi d'imprenditoria delle persone in sovrappeso e obese, non si tratta di fare pubblicità all'obesità ma di fare in modo che questa non sia fattore di discriminazione.

Cambiamento d'atteggiamento anche nel settore medico i cui atteggiamenti fomentano i pregiudizi negativi sulle persone obese nella società. 

Ricordo per esempio un personaggio pubblico di cui non faremo il nome che bollò la cantante Adele come Obesa, peccato che è divenuta una delle artiste che ha venduto più dischi nella storia della musica moderna al pari dei Rolling Stone e dei Beatles.

Vi lascio il video della coraggiosa Daria Marx, che rivendica il diritto d'avere una vita normale.