venerdì 29 novembre 2013

Le erbe aromatiche possono ridurre le malattie dell'invecchiamento come Parkinson e Alzheimer?

Emanuela U. R.: Ho letto da più parti che le erbe aromatiche possono contribuire a ridurre le malattie dell'invecchiamento come il morbo di Parkinson o l'Alzheimer, secondo te?

La maggior parte degli studi sulle proprietà delle erbe aromatiche nelle malattie degenerative sono condotti nei paesi asiatici, dove per cultura e tradizione viene data una maggiore rilevanza alle erbe e ai preparati d'origine naturale.

Dal punta di vista teorico la gamma diversificata di nutrienti bioattivi presenti in prodotti naturali come frutta, verdura, erbe aromatiche, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e cura di varie malattie neurodegenerative  come la malattia d'Alzheimer, il morbo di Parkinson ed altre disfunzioni neuronali. 

Le diverse evidenze accumulate sembrano condurre sull'ipotesi che fito-composti naturali, come gli antiossidanti polifenolici (Flavonoidi) presenti in frutta, verdura, erbe e noci potrebbero ostacolare la neurodegenerazione, migliorare la memoria e la funzione cognitiva. Secondo però alcuni ricercatori la biodisponibilità di queste sostanze è piuttosto bassa ed i risultati positivi degli studi stentano ad arrivare .


Il morbo di Parkinson e le erbe aromatiche
Il morbo di Parkinson è un malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, la patogenesi del morbo rimane complessa e i trattamenti sembrano ancora essere clinicamente insufficienti.

La ricerca di stabilire dei fattori o modalità di prevenzione e di sviluppare nuovi farmaci, ha portato a rivalutare i prodotti naturali come erbe medicinali e i loro ingredienti bioattivi.  In molti paesi le medicine tradizionali a base di erbe sono utilizzate per prevenire o curare malattie neurodegenerative, sono stati sviluppati nutraceutici e alimenti funzionali, tuttavia i risultati negli studi sono stati contraddittori .


La malattia di Alzheimer e le erbe aromatiche
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile osservata nella popolazione generale, è definibile come un processo degenerativo che pregiudica progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale.

Durante questi ultimi tempi , le erbe hanno guadagnato molta popolarità come integratori a causa del costo-efficacia, facile reperibilità, basso costo e meno effetti collaterali.

Diversi studi epidemiologici hanno proposto delle correlazioni tra Alzheimer e la dieta, ma i risultati sono alquanto deboli e si fa fatica a dimostrare le vitamina C o la vitamina E siano in grado di prevenire o tirardare lo sviluppo della malattia.

Mentre è stato dimostrato che l'obesità, il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolmeia sono fattori a rischio di svluppare la malattia. 


La teoria degli antiossidanti di menta e rosmarino per contrastare i radicali liberi nel cervello

Siamo in una società in cui la media età aumenta , le malattie neurodegenerative come la malattia l'Alzheimer o il Parkinson stanno diventando sempre più importanti . I ricercatori stanno lavorando duramente per sviluppare trattamenti che siano in grado sia di prevenire che di curare o per lo meno rallentare l'evoluzione.

Secondo alcuni ricercatori dell'Università di St. Louis, Missouri, una carenza di antiossidanti unita ad un aumento di radicali liberi nel cervello, potrebbe condurre allo sviluppo di malattie neurodegenerative. Così  hanno voluto verificare se l'eventuale somministrazione di ricavati dalla menta e rosmarino (antiossidanti) potevano limitare lo sviluppo e l'evoluzione di  queste malattie.
I risultati sono stati presentati a Neuroscience 2013 a San Diego ( Stati Uniti) .

In questo studio i ricercatori hanno fatto assumere alle cavie estratti di acido carnosico e acido rosmarinico , due composti antiossidanti che si trovano nelle foglie di rosmarino e menta . Dopo 90 giorni hanno misurato le capacità cognitive delle cavie e hanno determinato che la supplementazione di antossidanti della menta e rosmarino ha migliorato la memoria e l'apprendimento e contemporanemaente il cervello delle cavie ha  mostrato una diminuzione della concentrazione di radicali liberi.


Difficile trarre conclusioni
Questo studio, ma anche altri sembrano suggerire che certi antiossidanti presenti nelle erbe aromatiche possono migliorare l'attività cerebrale e che forse è possibile ridurre il rischio di sviluppare una malattia neurodegenerativa come l'Alzheimer.

Bisogna però precisare che rimangono ancora sconosciute le cause di queste malattie, che è difficile equiparare i risultati ottenuti sulle cavie sugli esseri umani, dal momento che non siamo in grado di dire la quantità che un uomo dovrebbe assumerne per avere lo stesso effetto dello studio, pertanto non si può affermare con certezza assoluta che le erbe aromatiche possono aiutare a prevenire le malattie neuro degenerative.

Una possibile prevenzione indiretta
Questo non vuole dire che le erbe aromatiche non siano utili nell'alimentazione di tutti i giorni, perchè permettono grazie al loro sapore e profumo di adoperare meno grassi e meno sale in cucina, questo indirettamente dovrebbe facilitare a seguire meglio una dieta ipocalorica e a tollerare meglio alcuni schemi alimentari per il diabete e per le malattie cardiovascolari e in qualche modo apportare benefici nella prevenzione e nel trattamento di quelle patologie, che sono un rischio per lo sviluppo delle malattie come Parkinson o Alzheimer. 
Tuttavia bisogna ricordare anche altri comportamenti collegati ad un possibile sviluppo di questa malattie come il fumo, droga, alcool, poca attività fisica.

Uso delle erbe aromatiche nelle malattie degenerative
Nell'alimentazione dei malati di Alzheimer o Parkinson, oggi l'utilità  delle erbe aromatiche è principalmente rivolto alla stimolazione dell'appetito e della memoria dei sapori nei malati ma questo uso non si può dire che abbia un effetto terapeutico.


Riferimenti:
Tang CT, Belani LK, Das S, Jaafar MZ."Treatment of dementia with herbs: a short review" Department of Anatomy, and Anaesthesia and Intensive Care, Universiti Kebangsaan Malaysia Medical Centre, Kuala Lumpur, Malaysia.

Essa MM, Vijayan RK, Castellano-Gonzalez G, Memon MA, Braidy N, Guillemin GJ."Neuroprotective effect of natural products against Alzheimer's disease" Department of Food Science and Nutrition, College of Agriculture and Marine Sciences, Sultan Qaboos University, Muscat, Oman., Neurochem Res. 2012 Oct;37(10):2293

More SV, Kumar H, Kang SM, Song SY, Lee K, Choi DK. "Advances in Neuroprotective Ingredients of Medicinal Herbs by Using Cellular and Animal Models of Parkinson's Disease" Department of Biotechnology, College of Biomedical and Health Science, Konkuk University, Chungju 380-701, Republic of Korea.

Susan Farr "Can Certain Herbs Stave Off Alzheimer’s Disease?" , Saint Louis University School of Medicine

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21 commenti:

  1. Grazie per il post interessantissimo, felice giornata

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  2. Really interesting Gunther I love herbs but don't have idea about this!!

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  3. Speriamo che si trovi al più presto una cura a questi terribili mali. Buona serata

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  4. molto interessante, le uso tantissimo le erbette aromatiche dove mi è possibile. buon we.

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  5. Un post che mi conferma quanto sia interessante il tuo blog, Gunther. Complimenti davvero!
    Sai, la mia mamma aveva il morbo di Parkinson e quindi mi sento toccata dall'argomento e dalla problematica, anche se lei oramai non c'è più.
    La (giusta) informazione è sempre importante, in ogni caso, anche quando non ci sono ancora conclusioni certe da trarre.
    Ti auguro un buon weekend!

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  6. Come sempre quando vengo da te scopro un sacco di cose interessanti. Io uso molto le erbe aromatiche perchè mi piace molto l'aroma che regalano ai piatti. Da quando le uso praticamente non uso quasi più il sale.

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  7. Se proteggono i neuroni non lo so.
    Certo però proteggono il gusto e ci aiutano a creare mille combinazioni di piatti.
    Chissà se anche, al di la delle sostanze, è anche il piacere e la varietà di sapori sperimentabli che allena il cervello?
    Forse no, ma mi piace pensarlo.
    Ciao Leo

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  8. Mio padre ha il parkinson e vabbè è dura,interessante post

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  9. Interessante post. Apprezzo molto la tua risposta, che non offre facili speranze a chi, purtroppo, e' toccato da queste malattie degenerative ma aiuta a capire meglio le proprieta' delle aromatiche. Rimango anch'io del parere che la migliore prevenzione risieda nella ricerca del normopeso e in un moderato ma costante esercizio fisico e mnemonico (un ottimo aiuto, secondo me, viene da La Settimana Enigmistica). Buon fine settimana.

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  10. Ciao Gunther, articolo come al solito ben proposto e spiegato...se mi posso permettere ( mi sembra di non averlo letto) fra gli altri abusi da te citati e collegati all'insorgenza di queste due malattie degenerative c'è da segnalare la carne che recenti studi hanno innegabilmente confermato. Ovviamente si parla sempre di un uso eccessivo e sconsiderato di questo alimento. a presto

    ps: ti rubo anche questo articolo per il mio blog...:-)

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    1. assolutamente si, mi sono perso nei flavonoidi, sono d'accordo c'è ancora a livello generale un consumo di più porzioni di carni

      Hai carta bianca puoi fare quello che vuoi :-)
      un abbraccio

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  11. Ciao Gunther, complimenti, utile e ben spiegato.Io amo le aromatiche e le uso spesso , soprattutto per il sapore.

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  12. prevenire e magari curare malattie come queste con le erbe aromatiche sarebbe fantastico, la natura quindi avrebbe le risposte che cerchiamo da tempo, chissà che non sia così davvero... me o auguro per tutte quelle persone che stanno soffrendo e anche per le loro famiglie...buona settimana

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  13. Gunther sono scettico sul fato che le erbe aromatiche possano guarire. Sono più propenso a pensare che possano aiutare una terapia già sperimentata magari aggiungendo un 5% in più di benefici.
    Con patologie così complesse e fatali credo sia utile trarre il meglio da ogni possibilità, i benefiici saranno minimi ma è sempre meglio di nulla.
    Dobbiamo affidarci alla scienza che purtroppo in Italia ha sempre meno risorse...

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  14. Ottimo post: scorrevole, sintetico e accompagnato da fonti autorevoli. Il problema è che difficilmente c'è un elisir per le malattie degenerative e per quanto riguarda quelle del sistema nervoso centrale (la SLA credo sia l'espressione più cruenta di questa tipologia di patologie) c'è ancora tanto da scoprire soprattutto (come tu anche scrivi) sulle cause scatenanti.

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  15. Sempre interessanti i tuoi post!! Adoro le erbe aromatiche, ne faccio grande uso, buone e salutari!!
    Un abbraccio Gunther, buona settimana!!!

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  16. speriamo davvero si trasformino dal potenzialmente al concretamente per risolvere queste e molte altre patologie, Bigazzi dice sempre che la farmacia è nell'orto. Mi piace pensarla così. Ciao e grazie per il post interessante

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  17. Uso spesso le erbe aromatiche, adoro il loro aroma! Che possano far bene alla salute, ci credo! Ma chissà fino a che punto possano avere effetto terapeutico su alcune malattie degenerative! Bel post, ciao e felice settimana!

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  18. Come sempre un articolo molto interessante il tuo. Non so se facciano davvero bene a prevenire certe malattie ma nel dubbio io le uso ugualmente.
    Male non faranno di certo!
    un abbraccio

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  19. Interessante il tuo articolo,le erbe aromatiche le uso spesso, che abbiano qualche effetto positivo sulla salute ci credo, però per malattie degenerative ho i miei dubbi.Speriamo nella ricerca.
    Buona serata!

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  20. W le erbe aromatiche! Sono buonissime e non possono mancare in un buon piatto. Hanno tutte ottime proprietà, ma da lì a diventare miracolose ne passa.
    Immagino che l'uso degli oli essenziali delle erbe in questione non sia stato considerato, vero?
    (scusa che scrivo in ritardo e ti faccio pure una domanda!)
    un caro saluto
    Su

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