domenica 29 giugno 2014

Barilla, ci hanno cotto in 90 minuti, ma tu Barilla da che parte stai?


Questa volta parliamo di comunicazione, nuova gaffe di Barilla, con l'immagine della pasta "ci hanno cotto in 90 minuti", non si sono ancora spenti gli echi del Barilla contro le convivenze di qualsiasi tipo e genere , che ecco arrivare la gaffe mondiali, molto criticata, posso dire? Una partecipazione non richiesta, viene spontaneo dire ma tu Barilla da che parte stai?

Riferimento poco simpatico e allusivo alla eliminazione dell'Italia ai Mondiali di Calcio in Brasile, però Barilla è un po' come sparare sulla Croce Rossa per farsi pubblicità, quando gioca l'Italia non c'è solo una squadra di calcio che gioca ma tutto un paese che fa il tifo anche a chi il calcio magari non lo guarda tutto l'anno, un ironia che si fa fatica a cogliere.

Cari amici di Barilla, non so chi avete affidato la comunicazione e non voglio saperlo ma state seguendo la strategia comunicazione che lo scorso anno faceva Ferrero, basta che parlate di me bene o male che sia.  Ferrero però ha abbandonato questa modalità, ci sarà una ragione, no?

Se posso permettermi l’azienda Ferrero è produttore della Nutella, un prodotto legato al piacere del gusto, per certi versi inimitabile, che le persone lo acquistano comunque anche se ci si inventa e che all’interno c’è una cosa tremenda, tale è il piacere che le persone ne ricavano che qualsiasi fatto non incide sulla vendita e sull’opinione.

Barilla invece non ha un prodotto inimitabile, unico, legato al piacere. La pasta, come merendine e i biscotti sono dei settori di mercato con molti più concorrenti, che parlano poco ma che fanno anche più fatturato, mentre Nutella di Ferrero ha si dei concorrenti ma sono marginali rispetto al mercato delle creme spalmabili al cioccolato, Barilla invece non è leader incostrastato in qualcuno di questi, per cui la strategia parlate male di me purchè parlate non è detto che sia quella più corretta, ci vuole più attenzione e sensibilità in modo che elementi negativi non influenzino l'opinione dei consumatori. 

Normale che qualcuno più sensibile, abbia reagito e criticato con disappunto l'immagine.

Amici di Barilla detto tra di noi, un conto cercare di essere al centro dell’attenzione per qualcosa di positivo ma per qualcosa di negativo e che ferisce l'orgoglio, ha senso solo se la comunicazione e il marketing ve lo gestisce l’azienda concorrente.

Prodotti di marca sempre meno sulle tavole degli italiani

Più in generale però comincia a esserci un problema del mondo dei consumi molto più forte, l’abbandono delle marche, una disaffezione generalizzata ai prodotti di marca, tempo fa l’iniziativa Carrefour proponeva sconto da 50% solo sui prodotti di marca.

Devo precisare una cosa, non sempre un prodotto di non marca è di cattiva qualità, sto facendo alcuni analisi sui prodotti che vedrete on line prossimamente, dove il prodotto non di marca è meno palatabile, non perché sia meno buono dal punto di vista nutrizionale ma perché contiene meno additivi, meno zuccheri strani come lo sciroppo di glucosio – fruttosio e tutte quelle altre dizioni che lo hanno sostituito, di conseguenza abituati a un certo tipo di gusto questi prodotti risultamo essere meno palatabili, meno piacevoli.

Questa è anche una ragione perché le aziende di prodotti di marca, caricano i loro prodotti di ingredienti con degli esaltatori di gusto e sapori, sto proprio analizzando un sorbetto ai lampone il cui profumo e sapore non è rilavibile in modo assoluto a un prodotto naturale, sembra più buono rispetto all'altro più naturale perchè più ricco di additivi ed esaltatori del gusto in sintesi ci confondono le papille.

Se c'è crisi dei prodotti di marca, ragione in più perchè un marchio più che stare sull'attenzione del consumatore, deve fare un lavoro sulla qualità e sul rapporto qualità prezzo e la comunicazione deve essere "aggreable" cioè carina, educata, simpatica, in rispetto alle opinioni e alle idee dei consumatori e non predere per i fondelli, se il mio paese perde e viene eliminato dal mondiale, così devono avere pensato tutti quelli che hanno criticato il messaggio.


martedì 24 giugno 2014

Per il colesterolo alto, complementi e integratori sono utili?

Sonia G.Quando sono su internet c'è molta pubblicità di complementi per abbassare il colesterolo, servono? Sostituiscono le statine? Hanno effetti collaterali? Chi li deve usare?

Attenzione alle auto prescrizioni e alle sostituzioni fai da te, era un un po' di tempo non parlavo più di colesterolo, forse è il caso che facciamo un piccolo richiamo.

Bisogna partire però da un elemento base cioè fare gli esami del sangue, la valutazione di questi spetta al medico, perchè non di devono solo prendere in considerazione i numeri ma la storia della salute della persona assistita nel suo complesso e della sua famiglia, spetta in definita a un professionista della salute valutare il rischio cardiovascolare in rapporto con più fattori e non solo il colesterolo alto.


Il colesterolo alto perchè?
Avere il colesterolo alto è una condizione che va verificata e approfondità dal medico, è vero che nella maggior parte dei casi è data da una cattiva alimentazione e poco movimento fisico ma non è detto ci sono altre cause o concause che vanno indagate come :

Alcuni disordini metabolici e endocrini come per esempio l'ipotiroidismo, il diabete di tipo 2, gli effetti successivi ad una gravidanza,  una glicogenosi (malattia genetica del metabolismo del glucosio).

Alcune malattie del fegato e dei reni possono anche essere responsabili per esempio la cirrosi biliare, le malattie del fegato con colestasi, un' insufficienza renale, ma anche l' 'obesità e perfino l'anoressia nervosa può anche causa di alti valori di colesterolo.

I valori del colesterolo possono essere influenzati anche dai farmaci come: quelli a base di cortisone, farmaci per malattie infiammatorie, immunologiche o reumatiche, alcuni farmaci contro le acne, alcuni beta-bloccanti, alcuni diuretici, alcuni contraccettivi orali, antipsicotici, immuno soppressori, ovviamente è responsabilità del medico personale verificare se è un innalzamento dovuto al farmaco, se è il caso di  diminuire il farmaco o sostituirlo, quando è possibile, per fare in modo che i valori rientrino nella norma.

Per queste ragioni è sempre bene prima d'acquistare un prodotto senza prescrizione, almeno chiedere al proprio medico.

Tutto questo per dire che la maggior parte dei prodotti in commercio e che troviamo anche al supermercato sono composti da fitosteroli che bloccano l'assorbimento intestinale di colesterolo, una dose di fitosteroli di 1,5 a 2,5 g / giorno, potrebbe favorire una riduzione di 10 % di sangue di colesterolo LDL..

Ci sono al supermercato alcuni yogurt o latti fermentati che potrebbero fare diminuire i valori di colesterolo ma innalzano i valori di  fitosteroli nel sangue in misura molto significativa, non sono ancora molto noti gli effetti di un alto tasso di fitosteroli nel sangue ma secondo alcuni ricercatori aumentano il rischio cardiovascolare.


Statine e lievito di riso rosso
Ci sono molte aziende farmaceutiche il cui fatturato per un buon 50% è dato dalle statine, tuttavia la loro prescrizione è in discussione da diversi anni, in particolare per gli effetti collaterali.

Ma a chi vanno prescritte le statine?
La prescrizione delle statine sono indicate in tutti coloro che hanno più fattori di rischio come un colesterolo alto in famiglia, sovrappeso o obesità, diabete, ipertensione , storia familiare di infarto miocardico , fumo , un precedente attacco cardiaco, solo quanto si valuta che il rischio sia alto anzi molto alto solo allora viene prescritta la statina o meglio dovrebbe essere prescritta.

In definitiva i medici preferiscono sottolineare l'importanza dello stile di vita: una buona alimentazione, l'attività fisica, e lo smettere di fumare piuttosto che prescrivere una statina a chi ha un rischio cardiovascolare basso.

Lievito di riso rosso: un complemento molto discusso
La maggior parte della comunicazione dei lievito di riso rosso mette in rilievo il contenuto di monacolina K, una statina naturale, i cui effetti potrebbero essere equiparati a quelli di una statina, tuttavia il vero problema sarebbe rappresentato dagli effetti collaterali come i dolori muscolari e i disturbi epatici.  Più ricercatori hanno messo in guardia in guardia dall'uso di prodotti con monocolina K, in particolare alcune categorie a rischio come donne incinte e in allattamento, forti consumatori di pompelmo e pazienti che già assumevano farmaci contro il colesterolo alto.

Si, perché che cosa è successo, molto persone allettate dalla pubblicità dei prodotti con lievito di riso rosso, assumevano sia la statina prescritta dal medico sia l'integratore con lievito rosso, per non farsi mancare nulla ma di fatto assumevano due statine. Molti individui non percepivano l'integratore come un farmaco, questo ha creato notevoli problemi per quanto riguarda gli effetti collaterali.

Gli integratori di lievito di riso rosso si possono acquistare senza ricetta cioè senza prescrizione, è bene ricordare che questi prodotti vanno presi sono in caso di rischio cardiovascolare e consiglio di parlarne prima con il proprio medico, per decidere insieme qual'è la migliore strategia da adottare in rapporto con il proprio rischio cardiovascolare.


Omega-3
Molti dei complementi venduti contro il colesterolo contengono omega 3, o vengono pubblicizzati come riduttori di colesterolo, in realtà intorno agli omega 3 c'è molta discussione negli ultimi anni e non c'è unanimità di giudizio nella comunità scientifica, non sono molto noti per abbassare i livello di colesterolo, ma per un l'impatto favorevole sulla malattie cardio vascolare, in particolare dopo un primo episodio cioè nella prevenzione secondaria e terziaria delle malattie cardiovascolari.

Nella prevenzione primaria che ci riguarda un po tutti da vicino, più che l'utilità degli integratori d'omega 3 sarebbe importante parlare di pesce nell'alimentazione suo complesso, che contiene si omega 3 ma anche un mix di nutrienti unico tra cui di vitamine e sali minerali che è stato riconosciuto con più ricerche di cui abbiamo già molto parlato in passato, del ruolo favorevole che questo svolge sulla salute.

Mangiare pesce tre volte alla settimana, in particolare di pesce grasso, potrebbe rappresentare un ottima scelta unita ad altri strumenti di prevenzione per quanto riguarda la regolazione dei valori di colesterolo.

Tuttavia alcuni assistiti prendono sia la statina che l'integratore omega 3, che viene venduto senza prescrizione, anche in questo caso anche se meno problematico è bene parlarne prima con il proprio medico.


In sintesi 
Bisogna ricordare che è bene individuare con il proprio medico la causa dei valori alti di colesterolo, molti dei prodotti che possiamo trovare sul mercato possono forse inibire l'assorbimento del colesterolo alimentare, ma se i valori di colesterolo alti è dato da un disturbo o dall'assunzione di un farmaco questo potrebbe avere un effetto parziale o alcun effetto.

Non sempre sono necessarie le statine per combattere il colesterolo, sono riservate solo a coloro che è stato riconosciuto un rischio alto cardiovascolare.

Anche i prodotti pubblicizzati come naturali, possono essere dei veri e propri farmaci con effetti collaterali, che prima di assumere insieme al farmaco è bene parlarne con il proprio medico, non è detto che siano da evitare anzi opportunamente adoperati possono trovare una loro collocazione all'interno di una strategia di prevenzione, ma è sempre bene chiedere parere di un professionista della salute.

Per tutti gli altri invece mangiare bene in una moderata quantità e tanto movimento fisico i 10.000 passi al giorno possono essere un ottimo riferimento, più o meno un ora di camminata al giorno, un traguardo non impossibile.

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